Andrej Sinjavskij
Casa editrice Guida
Anno 1993
Nella storia dell’umanità, nota Sinjavskij in questo libro, vi sono ideali «staffette» che dal buio dei tempi preistorici - attraverso la tradizione orale e la parola come magia, mito e rito, saga e fiaba, il codice manoscritto e infaticabilmente trascritto, il libro comunque sacro, il linguaggio della pietra edificata e scolpita, dell’immagine e dell’ornamento - tramandano e accumulano il vero patrimonio, vivo e vitale, senza il quale nessun popolo può continuare ad esistere: la cultura. Una cultura affascinante e peculiare è quella della religione popolare russa che si è radicata, nella sua forma cristiana e bizantina e in un’intensa pratica quotidiana, sull’humus fecondo di preesistenti credenze pagane e magiche, le quali si perpetuano fino ai giorni nostri nella fiaba, nell’invisibile universo di genii domestici e locali, in tutte le immaginose tradizioni dell’eterno mondo contadino. L’«oceano» di questo folclore è solcato dalle forti vele di epici eroi, santi, leggendari ladri e saltimbanchi; tra essi primeggia Ivan lo Scemo, strano beniamino di un mondo ancestralee duraturo: svantaggiato dalla natura, è prediletto però dalla Provvidenza e dalla sorte per il suo audace confidare — contro le dure leggi del mondo reale e sociale - nell’impossibile, nell’ordine divino che è scritto in cielo. Nel corso dei secoli, innumerevoli Ivan russi rivestiranno di smagliante, coloratissima invenzione i dogmi ecclesiali e la fede evangelica, animeranno il paludato consesso dei santi con la fantasmagoria del ciclo delle stagioni e della commedia umana, daranno vita alle più svariate chiese e sette; alcune, grandiosee tragiche, raggiungeranno vertici dell’espressività artistica con risultati talora assoluti. Introduzione PRIMA PARTE La fiaba . La natura luminosa del bello 13 . L’universo morale della fiaba 23 . La scelta dell’eroe 31 . Ivan lo Scemo 43 . Il Ladro e il Buffone-Saltimbanco 55 . Gli elementi tratti dall’attualità e dalla vita quotidiana del popolo russo nella fiaba di magia 71 . Lo stile tradizionale delle fiabe. Luogo, tempo e dimensione dell’azione -83 . Formule introduttive e conclusive. Facezie e fiabe ripetitive 93 . La continuità del discorso 101 . La strada e la casa 113 SECONDA PARTE Paganesimo e magia nella vita quotidiana del popolo Gli dèi pagani dell’antica Russia 129 La demonologia. Il Domovoj e i suoi accoliti 139 3. Il Lesij, spirito dei boschi e della foresta e il Vodjanoj, spirito delle acque 4. Il Maligno 5 . L’anima e le cose 6 . Incantesimi e scongiuri 7 . Stregoni e guaritori TERZA PARTE Alla ricerca della Santa Russia 1. Il battesimo e il Cristo 2. La Madre-umida terra e la Madre di Dio 3 . I grandi santi: Nicola e Giorgio 4. La specializzazione dei santi 5 . Il calendario 6 . Le icone 7 . I pellegrini-mendicanti nell’antica Russia 8 . Un esempio di santità ortodossa: san Serafim di Sarov QUARTA PARTE Lo Scisma del XVII secolo e le sette religiose 1. La riforma del patriarca Nikon e l’inizio dello Scisma 2. La vita dell’arciprete Awakum scritta da lui stesso 3 . Itinerari e destini dei «vecchi credenti» 4 . L’evoluzione del Raskol 5 . Le sette razionalistiche. I «combattenti dello Spirito» e i «bevitori di latte» 6 . Vasilij Sjutaev e altri razionalisti cercatori della verità 7 . Le sette mistiche: i chlysty o «flagellanti» 8 . Gli skopcy o «castrati» A mo’ di conclusione
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Descrizione: | Andrej Sinjavskij: «Ivan lo scemo. Paganesimo, magia e religione del popolo russo» |
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