ФАШИЗМ НЕ ПРОЙДЁТ!
Ogni 10 Aprile la città di Odessa festeggia la ricorrenza della liberazione dalle truppe naziste.
Quest'anno, il presidente golpsita della giunta ucraina Petro Poroshenko, si è recato provocatoriamente in città proprio nel giorno di questa ricorrenza. Nonostante il clima da inquisizione, gli arresti di massa, i pestaggi, le sparizioni, il terrore quotidiano che da un anno vive la città, gli odessiti ricordano al criminale Poroshenko che questa città non è Leopoli e che la storia e la cultura di questa gente non potrà essere cancellata nè oggi e nè mai.
Cori sia contro sia a favore di Petro Poroshenko a Odessa, città russofona dell'Ucraina meridionale dove il presidente ucraino ha partecipato alle celebrazioni per il 71/o anniversario della liberazione del porto sul Mar Nero dai nazisti.
All'arrivo di Poroscenko gli odessiti scandivano: il «fascismo non passerà», e alla partenza lo accompagnavano con il coro si un'assassino in rif alla strage di Odessa nel migliore stile banderista del quale è stato l'architetto.
Ma aldilà d'essere fascista o comunista e della guerra catastrofica nel Donbass come si fa ad essere felice di questo pseudo presidente Poroshenko che è diventato ricco 7 volte di più da quando e sul trono mentre il popolo ucraino è altretante volte (almeno) più povero di prima?
Si peccato che quelli che manifestavano a favore di Poroshenko sono i suoi uomini venuti da Kiev e non certi residenti della città, comunque lui ha riportato il Nazismo in Ucraina semmai altro che liberazione!
Odessa non dimenticherà i crimini della giunta nazista ucraina!
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Zarevich