Dmitrij Peretolcin Дмитрий Перетолчин
«LE GUERRE MONDIALI E L’ELITE MONDIALE»
«МИРОВЫЕ ВОЙНЫ И МИРОВЫЕ ЭЛИТЫ»
Casa Editrice «Knizhnyj mir» Mosca 2014 (Pagine 416)
Издательство «Книжный мир» Москва 2014
Le sfilate sulla Piazza Rossa il 9 maggio e i film patriotici ci ricordano le battaglie eroiche della Grande Guerra Patria 1941-45, ma non rivelano quelli meccanismi segreti i quali fecero girare il volano sanguinario della Seconda Guerra Mondiale. Per una maggioranza degli uomini di oggi il fascismo è Benito Mussolini e Adolfo Hitler. Però i campi di concentramento furono inventati non da Hitler e non da Mussolini. I detenuti nella tuta rigata producevano il cioccolato «Nestle», i motori BMW e le automobili «Volkswagen». Il campo di concentramento Auschwitz fu soltanto «iniziativa individuale» della corporazione I.G. Farbenindustrie AG, dove la registrazione dei detenuti si effettuava con la macchina calcolatrice IBM e le prove e gli sperimenti medicinali sugli uomini facevano su commessa della ditta «Bayer», quella ditta che non solo inventò l’aspirina, ma elaborò la concezione «fürerismo» («Führerprinzip»). Il termine tedesco Führerprinzip, traducibile in principio del capo o principio di supremazia del capo, si riferisce ad un sistema gerarchico di leader - simile al sistema militare. Il Führerprinzip venne utilizzato estensivamente nella società della Germania nazista e vide al vertice della piramide di responsabilità Adolf Hitler. Tale princìpio vide un'applicazione, seppur meno categorica, anche nell'Italia fascista di Mussolini, nella Spagna nazionalista di Franco ed in altri regimi dittatoriali del XX secolo. Dei veri Führerprinzip del fascismo erano le corporazioni che fondarono il Terzo Reich. Nella Germania nazista per la prima volta vide la luce la pubblicità televisiva e il termine la «privatizzazione». Proprio la privatizzazione di tutto e di tutti, tutti quanti, dalle banche private diventò il compito principale del progetto «Ost» sui territori occupati dell’Europa dell'Est. Il progettista dei progetti del Terzo Reich per la conquista del dominio mondiale era il cartello delle corporazioni internazionali unite in consorzio I.G. Farbenindustrie AG.
I progetti di questi Signori che dirigono le banche e i monopoli, non sono cambiati sino nei giorni nostri. Come disse il comico americano George Carlin «La Germania subì la sconfitta nella Seconda Guerra Mondiale, ma il fascismo vinse. Credimi, mio amico…»
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Zarevich