Lo so che molti di voi non mi crederanno, ma non pretendo questo. Vi chiedo almeno di finire di leggere questa lettera.
Io sono un cittadino russo e studio all'estero. Ogni giorno mi sento dire tante bruttissime cose, a riguardo del mio Presidente, da parte di studenti provenienti da tutto il mondo: che lui è un aggressore, un invasore, un terrorista.
Permettetemi di rivolgervi una domanda: siete mai stati in Ucraina? Io si. Ci sono nato e ho trascorso la mia infanzia lì, a Sebastopoli, in Crimea. Mi ricordo di quando sono andato a scuola a Sebastopoli e ho dovuto imparare la lingua ucraina, perché ero in Ucraina. Come me, migliaia di altri bambini ed i loro genitori lo hanno accettato. Abbiamo dovuto rispettare la cultura e la lingua del paese che stavamo vivendo. Ma non era la lingua madre per nessuno di noi. Più tardi, quando Yuschenko divenne Presidente dell'Ucraina, la situazione è iniziata a peggiorare. Al cinema potevamo guardare solo i film in lingua ucraina, perché secondo la legge era proibito far vedere i film nella nostra lingua madre, il russo. I lavoratori hanno dovuto firmare tutti i documenti aziendali ufficiali solo in ucraino, anche se non avevano mai parlato questa lingua.
Lo abbiamo accettato. Ma quando all'inizio del 2014 il governo di Kiev ha cambiato di nuovo e voleva avvicinarsi all'Europa per rompere il legame con la Russia, è stato troppo per la gente di Crimea. Quasi nessuno di loro lo voleva. Avevano già vissuto per oltre 20 anni in un Paese che aveva una politica con la quale non erano d'accordo, anche se la tolleravano. Non è la tolleranza uno dei motti del mondo occidentale?! Ma tutti noi vogliamo essere liberi ed essere ascoltati. La gente ha deciso che questa "tolleranza" non rende la vita più facile. Perché devono tollerare tutte le azioni mosse contro di loro? Perché non devono essere ascoltati dal Paese del quale erano cittadini?! Se non nel loro paese, allora dove altro?!?
A quel tempo, ero già un cittadino russo da alcuni anni, ma ho ancora un sacco di amici e una parte della mia famiglia che vivono in Crimea. Quando si è tenuto il referendum, tutti quelli che conosco sono andati a votare. No, non sono stati minacciati con le armi dall'esercito russo. L’Esercito russo non è venuto in Crimea. Erano già lì da anni, secondo gli accordi tra Russia e Ucraina per l’utilizzo della base della marina russa a Sebastopoli. Le persone che vivono lì, sono per la maggior parte famiglie di ex marinai dell’Unione Sovietica che abitavano lì e quando finì l’Unione Sovietica dovettero cambiare il loro passaporto con un passaporto ucraino. Erano davvero ucraini? Non Importa.
La gente ha finalmente deciso di parlare, affinchè finalmente qualcuno li ascoltasse. Quando dico "parlare", lo intendo per davvero. Perché i media occidentali hanno definito i dimostranti del Maidan come “combattenti per la democrazia” quando attaccavano la polizia e gli edifici governativi con le bottiglie molotov, mentre i cittadini pacifici della Crimea che esprimevano il proprio parere su un pezzo di carta vengono definiti "terroristi" e "separatisti"? Sì, volevano separarsi. In base agli accordi internazionali, hanno il diritto di farlo. Perché non lasciarglielo fare? Perché non accettare la loro volontà, ma accettare la volontà dei manifestanti pro-europei a Kiev? Perché sentiamo solo ciò che vogliamo sentire.
Parlate tanto del mio presidente, giudicate le sue azioni, ma lui cosa ha fatto veramente? Ha mandato nel Donbass 12 convogli con cibo, medicine e giocattoli per i bambini. Lo ha per caso fatto uno qualsiasi dei paesi dell'UE? Esiste un qualsiasi paese europeo che abbia accettato le migliaia di profughi? Che abbia fatto evacuare dal Donbass i bambini malati e feriti e che li abbia fatti curare nei propri ospedali? Beh, per quanto ne so, soltanto la “aggressiva Russia” lo fa.
Avete almeno visto quello che sta accadendo ai bambini? Vivono negli scantinati e muoiono sotto le bombe. C'è qualche bambino nel mondo che possa meritare questo? Sono sicuro che voi direte "no". Allora lasciateli vivere. Fate fermare l’esercito ucraino. I cosiddetti "separatisti filo-russi" sono uomini del Donbass. Pensate davvero che possano uccidere i propri figli?! Che razza di padre farebbe questo ai propri figli?!
Guardate i loro avversari, l'Esercito Nazionale dell'Ucraina. Chi sono? Sono ragazzi giovani, soprattutto attorno ai 20 anni di età, mandati a combattere, ad uccidere quei bambini. Sono anche loro figli di qualcuno. Ma se si rifiutano di combattere, vengono puniti. E' già capitato a diversi soldati, quando hanno detto "no" ai loro comandanti. Sapete cosa gli è accaduto? Sono stati uccisi dai loro comandanti e dagli altri soldati del loro battaglione.
Non vi sto chiedendo di prendere il mio punto di vista politico, vorrei solo che vi ricordaste che siamo esseri umani. Noi tutti vogliamo le stesse cose: la felicità e la pace. Proviamo a lasciare che i bambini del Donbass abbiano un'infanzia normale, senza guerre. Diamogli prima un posto dove vivere e delle scuole dove poter studiare.
Pensate solo una cosa: perché non avete mai letto o guardato qualcosa dove la gente dice le cose come le sto dicendo io? Perché le persone che vogliono dire queste stesse cose non parlano inglese. Ma io si. E questa lettera è una piccola cosa che io posso fare per portare la pace nel mondo. Se per un migliaio di persone che leggeranno queste parole, almeno uno inizierà a pensare che dovremmo fermare questa guerra, allora avrò forse fatto qualcosa per aiutare il mondo.
Grazie per la vostra attenzione.
Auguro pace e amore a tutti voi.
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Zarevich