«UN ITALIANO E NON SOLO»
«ИТАЛЬЯНЕЦ И НЕ ТОЛЬКО»

Cari amici!
Vorrei presentarvi un regista teatrale russo, molto famoso, amato da tutti, non più giovane, con una grande esperienza creativa e con un profondo dono per le tradizioni del teatro drammatico russo. Ha messo in scena spettacoli in tutta la Russia, in vari teatri drammatici. Gli appassionati di teatro di Mosca e San Pietroburgo si sono recati in varie città della provincia russa per assistere agli spettacoli messi in scena da questo regista. Dicono che se vuoi vedere Cechov sul palco, vai a vedere gli spettacoli di Evghenij Marcelli.
Evghenij Marcelli (Евгений Марчелли), regista teatrale, cinematografico e televisivo russo. Nato nel 1957 nella città di Frunze. Suo padre, Giuseppe Marcelli, era di origine italiana. Emigrò in URSS negli anni '30 con i suoi genitori antifascisti, divenne un musicista sovietico e ricevette la cittadinanza sovietica nel 1941. Dopo la guerra visse nella città di Frunze. Sua madre è russa e lavorava come cameriera.
Nella sua giovinezza, Evghenij Marcelli ha studiato per qualche tempo presso l'Istituto Metallurgico Siberiano nella città di Novokuznètsk, ma non ha terminato gli studi e si è dedicato al teatro. Si è diplomato al dipartimento di recitazione della città di Jaroslavl «Scuola di teatro», poi alla Scuola di teatro di Mosca con una laurea in regia teatrale (1985). Ha unito gli studi al lavoro teatrale come attore: dal 1981 al 1985 è stato attore al Teatro dei giovani spettatori di Brjansk. Uno studente del regista teatrale russo Firs Shishighin, che ha insegnato a Evghenij la metodologia per dirigere e comprendere un'opera teatrale. Alla Scuola di Teatro di Mosca ha perfezionato le sue abilità sotto la supervisione di Aleksandr Polamishev, autore di numerosi libri sulla regia teatrale russa. Durante i suoi anni da studente, ha ammirato il lavoro del direttore del Teatro drammatico di Mosca «Majakovskij» Andrej Goncharòv (Андрей Гончаров).
Evghenij Marcelli è detentore del titolo di «Miglior regista della Provincia teatrale russa» («Лучший режиссёр российской театральной провинции», 2005). Ha viaggiato in tutta la vasta Russia e ha messo in scena le sue rappresentazioni ovunque, principalmente dai classici drammatici russi. È stato direttore artistico del Teatro drammatico di Omsk, del «Teatro Tilsit» e del Teatro drammatico di Kaliningrad, e ha anche messo in scena spettacoli al Teatro «Vakhtangov» di Mosca. In totale, ha messo in scena circa 70 spettacoli sui palcoscenici russi.
È conosciuto nel cinema come regista dei film «La danza dell'ermellino» («Танец горностая») e «Fiume-Mare» («Река-море»), e in televisione come uno dei registi della serie televisiva «Il giorno di Tatiana» («Татьянин День»).
Nel 2006, Evghenij Marcelli è diventato il vincitore del Premio Nazionale nel campo dell'arte teatrale «Maschera d'Oro» («Золотая Маска»).
Evghenij Marcelli è il successore delle scuole teatrali russe di Konstantin Stanislavskij e Evghenij Vakhtangov.
Ecco un regista con il nome russo Evghenij e il cognome italiano Marcelli. È difficile per me dirlo con certezza, ma non credo che parli italiano. In ogni caso, nelle sue interviste in cui parlava dei suoi genitori e della sua infanzia, non ne fece mai menzione. Se lo vedessi, glielo chiederei sicuramente. Ora saprai che una persona creativa, un famoso regista teatrale, amato da tutto il pubblico russo, Evghenij Marcelli, vive in Russia.


Ultima modifica di Zarevich il 27 Gen 2025 15:43, modificato 1 volta in totale 




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È appena arrivata la notizia che il regista Evghenij Marcelli ha messo in scena l'opera teatrale di Molière «Il Tartuffo» al Teatro di prosa «Mossovet» di Mosca e domani, 19 aprile 2024, avrà luogo la prima.
Evghenij Marcelli è un regista che non è propenso a leggere i classici alla lettera. La versione teatrale dell'opera è stata creata sulla base di una traduzione poco conosciuta di E. Fedjukin, completata nel 1871. Di solito, tutti i teatri russi rappresentavano sempre l'opera di Molière «Il Tartuffo» nella traduzione poetica dal francese al russo di Mikhail Lozinskij, ma Evghenij Marcelli scelse una traduzione in prosa poco conosciuta.
La grande commedia di Molière è uno dei testi chiave del repertorio mondiale, un'opera con una storia scenica grandiosa e un retroscena turbolenta, tra cui uno scandalo e un doppio divieto, che attira il teatro da più di tre secoli. L'autore ha creato un personaggio il cui nome è diventato un nome familiare, separato dall'opera teatrale e trasformato in un simbolo di ipocrisia e ipocrisia, che negli ultimi 360 anni non sono diventati obsoleti e non hanno nemmeno cambiato molto il loro aspetto.
  




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La prima dell'opera teatrale «Il Tartuffo» diretta da Evghenij Marcelli avrà luogo al Teatro «Mossovet» il 19 aprile 2024. Il regista nota che Jean-Baptiste Molière ha scritto l'opera in versi, ma in teatro, durante la creazione della versione teatrale, hanno utilizzato una traduzione in prosa realizzata nel XIX secolo dal traduttore Fedjukin. «La commedia, ovviamente, ha perso la sua leggerezza, ha perso il suo tono satirico, ha cessato di essere una commedia. Per me, questa è una storia molto tragica, una farsa davvero tragica», ha detto il regista Evghenij Marcelli. La produzione sarà proiettata sul palco «Sotto il Tetto» («Под крышей»)  del Teatro «Mossovet» di Mosca. Gli spettatori saranno posizionati su entrambi i lati del palco dove recitano gli attori.
  




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«EVGHENIJ MARCELLI» «ЕВГЕНИЙ МАРЧЕЛЛИ»
Il direttore artistico del Teatro drammatico di Mosca «Mossovet» è stato ricoverato d'urgenza in ospedale. La causa era una crisi ipertensiva. È noto che il direttore di Mosca versa attualmente in uno stato di moderata gravità. La situazione è aggravata dal fatto che Evghenij Marcelli (Евгений Марчелли) soffre di poliartropatia cronica, nonché di infiammazione delle articolazioni e dei tessuti connettivi. Per questo motivo è stato portato in una struttura medica su una sedia a rotelle. Il direttore potrebbe subire danni agli organi interni.
  




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Zarevich

Ho letto che lo stress può essere un fattore scatenante la  poliartropatia... forse troppo lavoro usurante? O il difficile mondo del teatro che distrugge anche i cervelli più sani? .... chissà.... in ogni caso auguro a questo valente regista una pronta guarigione.