«УТОПИЧЕСКИЙ РОМАН XVI-XVII ВЕКОВ»
Collana: «Biblioteca della letteratura mondiale» («Библиотека всемирной литературы»)
Casa Editrice «Khudozhestvennaja literatura» Mosca 1971 (Pagine 494)
Издательство «Художественная литература» Москва 1971
CONTENUTO:
I.Thomas More
«Золотая книга, столь же полезная, как забавная, о наилучшем устройстве государства и о новом острове Утопии»
«Libellus aureus nec minus salutaris quam festivus de optimo reipublicae statu deque nova insula Utopia»
II.Tommaso Campanella
«Город Солнца»
«La città del sole»
III.Francis Bacon
«Новая Атлантида»
«The New Atlantis»
IV.Savinien de Cyrano de Bergerac
«Государства и Империи Луны»
«Histoire des états et empires de la lune»
V.Denise Vairasse
«История севарамбов»
«Histoire des Sevarambes»
Ci sono fenomeni letterari, il cui significato è esaurito dalle esigenze ideologiche e artistiche dei tempi e dei paesi nella cui poesia storica e nazionale sono sorti. Il processo artistico senza di essi è impossibile, così come è impossibile la trasformazione istantanea di una ghianda in una quercia secolare. Dopo aver interpretato il loro ruolo, si trasferiscono per sempre nel dipartimento di storia letteraria. Diverso è stato il destino delle utopie di Thomas More, Tommaso Campanella, Francis Bacon e Cyrano de Bergerac, Denise Vairasse. Le prime utopie europee dei secoli XVI-XVII ebbero senza dubbio un forte impatto sulle menti e sull’immaginazione dei contemporanei avanzati. Ma il tempo passò e i legami lontani si rivelarono più organici e più profondi di quanto ci si potesse aspettare; le influenze intranazionali cedettero il posto a quelle internazionali. Pertanto, una valutazione delle prime utopie dei secoli XVI-XVII è impossibile non solo al di fuori dell'ambiente storico e nazionale, ma anche al di fuori del processo globale di formazione del pensiero socio-politico, filosofico e artistico. Cos'è l'utopia? Utopia è una parola greca: «u» in greco significa «non», «to-pos» significa «luogo». L'utopia è un «luogo che non esiste», una fantasia, una finzione, una fiaba. L’utopia in politica è una sorta di desiderio che non può essere realizzato in alcun modo, né adesso né in seguito, un desiderio che non si fonda sulle forze sociali e che non è sostenuto dalla crescita e dallo sviluppo delle forze politiche e di classe.
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