«ABRAMTSEVO» Museo-villa
La sorte ha voluto che questa piccola tenuta avesse l'invidiabile destino di essere per due volte durante il secolo XIX focolaio della cultura russa. La prima fioritura di Abràmtsevo è legata al nome di Serghej Aksàkov (1791-1859), noto scrittore e uomo progressista. La figlia di Serghej Aksakov così scrisse di Abramtsevo: «che posto stupendo, è così pittoresco che, ovunque volgi lo sguardo, tutto sembra diverso e vario, vedute e panorami…». Lo stesso scrittore definì Abramtsevo «paesello molto carino», «meraviglia», «paradiso terrestre». La famiglia Aksakov nutri sempre alti interessi intellettuali, s'interessava da vicino delle nuove tendenze letterarie e sociali, era famosa per la sua bontà e ospitalità. Non sorprende quindi che ospiti frequenti degli Aksakov ad Abramtsevo fossero i loro amici scrittori Gogol, Turghenev, Scepkin, attore del Teatro Malyj il grande critico russo Vissarion Belinskij.
Dopo la morte di Aksakov su Abramtsevo calò il silenzio, ma negli anni '80 e '90 la località assurse a nuova fama di centro culturale, questa volta artistico e teatrale. Dal 1870 proprietario della villa fu il ricco industriale e noto mecenate Savva Màmontov, del quale Maksim Gorkij scrisse: «Mamontov sapeva ben discernere gli uomini di talento, aveva trascorso tutta la sua vita fra essi, e molti furono da lui scoperti, tra essi Fiodor Scialjapin, Mikhail Vrubel, Viktor Vasnetsov, e lui stesso era un individuo eccezionalmente dotato di talento». Il circolo artistico di Abramtsevo, fondato da Savva Mamontov, ebbe un ruolo importante nella storia della pittura e del teatro russo. Le opere dei suoi artisti, Repin e Vasnetsov, Polenov e Vrubel, Serov e Korovin, Nesterov e lo scultore Antokolskij, concepite, iniziate о realizzate ad Abramtsevo, fanno parte del patrimonio aureo dell'arte russa. L'esposizione del museo è situata nelle 10 sale della casa di legno con mezzanino (fine XVIII secolo), tipica dell'epoca, modesta nell'aspetto esterno ma spaziosa e comoda all'interno. Le prime due sale illustrano la biografia di Serghej Aksakov e l'attività letteraria. La terza sala, lo Studio dello scrittore, riflette i gusti di Aksakov. La sala seguente è dedicata al grande scrittore russo Nikolaj Gogol, legato a Aksakov da una ventennale amicizia. Sembra che le due epoche della cronaca di Abramtsevo entrino in collisione nella sala n.6 che ha conservato i mobili del tempo degli Aksakov e che fu in seguito la sala da pranzo dei Mamontov. Da questa stanza, l'esposizione è dedicata agli artisti del circolo di Abramtsevo. Sono presenti disegni, paesaggi di Abramtsevo, ritratti dei suoi abitanti e di ospiti ad opera dei membri del circolo. Si tratta di un'eccezionale galleria di pittura e di una preziosissima collezione. La sala n.12 narra del teatro domestico di Abramtsevo per il quale Viktor Vasnetsov, Serov, Polenov e Vrubel disegnarono decorazioni e costumi. Gli artisti a volte si esibivano sulla scena del teatro di Abramtsevo come attori dilettanti.
Nel 1882, sotto la direzione di Elena Polenova, sorella del pittore Vassilij Polenov, fu inaugurata ad Abramtsevo una bottega di falegnameria artistica, per la fabbricazione di mobili e articoli d'uso quotidiano con intagli decorativi in stile russo. «Il nostro scopo, scrisse la Polenova, - è di continuare… l'arte popolare e consentire al popolo di svilupparla».
Nel 1889 si apri ad Abramtsevo una bottega di ceramica per la fabbricazione di mattonelle decorative di maiolica, vasi, piatti, figure, caminetti. Su disegno di Mikhail Vrubel nella casa di Abramtsevo venne costruita una stufa-panca, le cui mattonelle di maiolica vennero fabbricate su disegni dello stesso artista. Nel parco di Abram¬tsevo si trova un «divano con sirene», tra le migliori produzioni del genere di Vrubel. Nella bottega-studio di Abramtsevo imparavano i mestieri i figli dei contadini i quali, divenuti poi artigiani, aprivano proprie botteghe nei villaggi vicini.
Oggi, nei locali della bottega-studio, si espongono opere d'arte popolare raccolte dagli artisti del circolo, e articoli di falegnameria e ceramica fabbricati ad Abramtsevo. Nel 1881-1882 nel parco di Abramtsevo fu costruita una chiesa su progetto di Polenov e V. Vasnetsov, alla cui decorazione lavorarono pure Repin e Antokolskij. Alla chiesa fu poi annessa una piccola cappella (progetto di V. Vasnetsov). La chiesa è la cappella funeraria dei Mamontov. Non lontano di qui fu eretta su disegno di V. Vasnetsov un'«Isbà sulle zampe di gallina» (1883), costruzione fiabesca nelle forme bizzarre dell'architettura in legno del nord.
«ABRAMTSEVO» Museo-villa
Dalla stazione Jaroslavskaja di Mosca, in treno fino alla stazione «Abramtsevo»; oppure per lo Jaroslavskoje chaussée, al 72° km svoltare a sinistra per Khotkòvo. Orario: dalle 11 alle 17.30. Chiuso: lunedì, martedì e il 30 del mese. L'escursione per il museo avviene con l'aiuto di una guida radiofonica in lingua russa, tedesca, francese e inglese.
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Zarevich