Si è conclusa la seconda edizione della Festa Internazionale del Cinema di Roma e sono stati assegnati i quattro premi ufficiali della manifestazione.
Il riconoscimento più importante, il Marc'Aurelio d'oro, per il miglior film in concorso, è andato al film statunitense "Juno" di Jason Reitman.
Juno è una brillante adolescente del Minnesota. Un pomeriggio noioso come tanti si trasforma in qualcosa di diverso quando Juno decide di fare sesso con Bleeker, un ragazzo timido e riservato. Quando scopre di essere incinta escogita un piano per trovare una coppia di genitori per il bambino. Dopo qualche ricerca, si imbatte in Mark e Vanessa, una coppia benestante che sta cercando di avere un bambino in adozione. Per sua fortuna, Juno può contare sull'aiuto e il sostegno del padre e della matrigna. Ma quando sta per arrivare la fatidica data del parto, la vita apparentemente idilliaca di Mark e Vanessa comincia a mostrare qualche crepa.
Il premio per il migliore interprete maschile è stato assegnato a Rade Serbedzija, per il film "Fugitive pieces" del regista canadese Jeremy Podeswa, che racconta la vita di uno scrittore canadese di origine polacca, perseguitato dal passato.
Per la migliore interpretazione femminile è stata premiata l'attrice Jang Wenli, interprete del cinese "And the spring comes", diretto da Chang Wei Gu: la storia di una cantante decisa a diventare stella della lirica.
Infine, il premio speciale della giuria è andato al film "Hafez" dell'iraniano Abolfazl Jalili: la parabola su un ragazzo speciale, diviso tra l'amore e i dettami della fede.
Nessun premio per i due film italiani in concorso, "L'uomo privato" di Emidio Grec, e "La giusta distanza" di Carlo Mazzacurati, anche se quest'ultimo era stato preso in considerazione per la premiazione.
La cerimonia di premiazione è stata preceduta da un concerto di Ennio Morricone