«IL MONUMENTO SCOMPARSO ALL'IMPERATORE»
«ИСЧЕЗНУВШИЙ ПАМЯТНИК ИМПЕРАТОРУ»
«THE VANISHED MONUMENT TO THE EMPEROR»
«MONUMENT À L'EMPEREUR DISPARU»
«DAS VERSCHWUNDENE DENKMAL FÜR DEN KAISER»

Quale destino attende il monumento all'imperatore, eretto un paio di decenni prima della rivoluzione antimonarchica? Esatto, non invidiabile. Il monumento ad Aleksandr II al Cremlino non è sopravvissuto, ma i musei del Cremlino di Mosca ne hanno preservato la memoria Fin dall’Antichità qualsiasi monumento, per definizione, è stato costruito per durare secoli, ma solo pochi riescono a durare. Sfortunatamente, il monumento allo zar liberatore russo, eretto al Cremlino nel 1898, non ha avuto alcuna possibilità. Ma questo non significa che non possiamo ricordare questo interessante monumento e la storia non meno interessante della sua creazione. L’idea di un memoriale all’imperatore Aleksandr II (1818–1881) si rifletteva nel fregio della galleria che circondava il monumento: è stato realizzato con il volontario sostegno del popolo russo. In mostra si parla per la prima volta di un'opera grandiosa, il primo monumento imperiale a Mosca, che non poteva essere paragonato a nessuno dei monumenti che esistevano in città a quel tempo. La sua immagine era determinata dai desideri dell’imperatore Alessandro III: il memoriale doveva apparire «semplice e sacro». Siamo riusciti a raccogliere schizzi molto rari, oggetti commemorativi, frammenti di un monumento che, purtroppo, non durò a lungo. La mostra, inaugurata nell'Atrio principale dell'Armeria del Cremlino di Mosca, presenta materiali sulla costruzione del monumento, progetti preliminari degli autori e oggetti di arte decorativa e applicata legati alle celebrazioni in occasione dell'inaugurazione del memoriale nel 1898, compresi i progetti per l'accoglienza degli ospiti, gettoni e medaglie commemorative. Gli architetti e gli artisti che hanno partecipato al concorso per creare una composizione monumentale hanno dovuto affrontare il compito di inserire l'opera nel contesto storico. La scelta della posizione del monumento è stata significativa: in Piazza Ivanovskaja, di fronte al Piccolo Palazzo di Nicola al Cremlino, il luogo di nascita del sovrano. Nel 1918 la figura dello Zar fu gettata dal piedistallo; esattamente dieci anni dopo l'intera struttura venne smantellata. Un anno dopo, il palazzo ed entrambi i monasteri che si affacciavano sulla piazza furono demoliti. Rimane un manufatto interessante (ed è esposto alla mostra) - una pietra, sui lati della quale è inciso in oro: «Il monumento allo zar liberatore, sovrano imperatore Alessandro II, fu realizzato con questa pietra il 15 agosto 1898». Questo oggetto non è mai stato esposto prima e le informazioni al riguardo non sono state pubblicate.

Musei del Cremlino di Mosca
«La storia della creazione del monumento all'imperatore Alessandro II al Cremlino di Mosca»
11 ottobre – 27 novembre 2024

  




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Zarevich

sarebbe il caso di riedificarlo la demolizione dei monumenti è una cosa idiota
  

Questa mostra al Museo del Cremlino di Mosca, dedicata al monumento all'Imperatore Aleksandr II distrutto dai bolscevichi, è l'inizio di un'azione per erigere e riportare il monumento al suo posto originale nel Cremlino di Mosca. Se ne parla da tempo e quasi tutto è pronto per riprendere i lavori. Il lavoro non è facile, poiché il monumento era un vero esempio di abilità architettonica e scultorea. Tutti i disegni e le fotografie del monumento sono esposti al Museo del Cremlino di Mosca.

Il monumento era uno dei più grandi sul territorio del Cremlino di Mosca. Il suo piano rifletteva il significato storico del regno di Aleksandr II, che segnò l'inizio di un nuovo periodo in Russia. Il desiderio di perpetuare la memoria dello zar, passato alla storia come liberatore e riformatore, divenne un impulso unitario dell'intero popolo russo. Era dedicato non solo specificamente alla personalità di Aleksandr II, ma personificava anche lo stato russo, la sua grande storia e i suoi governanti, a cominciare dal Santo Principe Vladimir e finendo con Aleksandr II.

  




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Zarevich