di ritorno dal mio viaggio flaubertiano in Medio Oriente (ma niente sifilide!!) vi lascio i miei pensieri su questo libro che ho terminato fra un aereoporto e l'altro.
Mi e' piaciuto, ben scritto anche se e' di una tristezza abissale.
Non ha il respiro epico del capolavoro, ma e' un bel libro
Il tema principale e' secondo me lo sfascio del sistema sovietico, dove i geni devo nascondersi o emigrare (e subito vengono cooptati da Harvard) e i mediocri vanno avanti, e dove ogni settore lavora in maniera poco professionale (vedi ospedale di Odessa)
e cosi' il bere o l'obnubilamento diventano l'unico rifugio ai tempi del comunismo
Zarevich, spero tu non ti offenda, e' solo la mia interpretazione
La parte onirica mi e' piaciuta molto (un po' peleviniana), anche se un po' slegata e anche se non ho capito Chi e' quel Tu che alla fine si trova in mezzo a Elena e al dott. Pavel/testa rasata
Ditemelo voi...
zhenja
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ZHENJA