Re: «OPERE DI COMPOSITORI STRANIERI DEDICATE ALLA RUSSIA»
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mi congratulo per la tua preparazione pensa che a me avevano chiesto di distribuire la Melodiya in Italia
Ti ringrazio ma non sono molto preparato, anche se di musica ne ho ascoltata parecchia mi ritengo un ignorante.
Con Skrjabin ho avuto una delle più grandi delusioni della mia vita. Ma non per colpa del compositore...
Devi sapere che quando ero ragazzo per me il Conservatorio di Mosca, in particolare la scuola pianistica del Conservatorio di Mosca, rappresentava quello che potrebbe essere per un cattolico il Vaticano, o per un mussulmano La Mecca. Era il massimo, era qualcosa di mitico, qualcosa che andava al di là dell'immaginabile.
Per me era il luogo di Heinrich Neuhaus, o di Richter...di Gilels e di tanti altri Maestri del pianoforte.
Io suonavo alcune volte con un ragazzo, un ragazzo in gamba, ma come tanti altri, come ce ne sono centinaia di migliaia nel mondo. Poi lasciai la musica, smisi di frequentare i miei amici e mi trasferii in un'altra città. Era l'epoca di Eltsin. Ritrovai un vecchio amico violinista ( erano passati solo pochi anni), e mi disse che questo giovane pianista (di cui non voglio fare il nome per carità cristiana) era in viaggio per Mosca. Avrebbe suonato in una sala del Conservatorio di Mosca, portando delle sonate di Skrjabin.
Quando l'ho saputo il mio intestino si è rimpicciolito, i budelli hanno iniziato a tremare, sudavo come un cammello... Ma non per invidia, assolutamente no! Non riuscivo ad immaginare come fosse possibile. Una caccola d'uomo. Una mezza sega di pianista. Un essere inutile sulla tastiera che pasticciava le note e confondeva le crome con le biscrome... un mediocre! COME ERA POSSIBILE???? io lo conoscevo bene, come poteva suonare in un luogo dove ha suonato Richter??? Questo era per me demoniaco , blasfemo! Mi domandavo: ma che sta succedendo in Russia? Ma i russi sono diventati pazzi? Ma come possono far suonare una mezza sega così in un luogo sacro?
Eppure questo maledetto da Cristo ci ha suonato davvero. A me è cascato un mondo, e con lui tutti i miei miti della giovinezza. Anche un coglione poteva suonare a Mosca.