«L’APPARIZIONE DI CRISTO AL POPOLO»
«ЯВЛЕНИЕ ХРИСТА НАРОДУ»
«THE APPEARANCE OF CHRIST BEFORE THE PEOPLE»
Galleria Tretjakov di Mosca
Le opere di Aleksandr Ivànov (Александр Иванов, 1806-1858) si distinguono per nobiltà e perfezione di immagini, per il loro contenuto etico e filosofico. Convinto della missione civile dell’arte della sua capacità di educare e perfezionare la società per mezzo di idee umanitarie, Aleksandr Ivànov, alla ricerca delle soluzioni ai problemi importanti dell’epoca, univa una profonda sagacia alla convinzione di carattere utopistico. Al termine degli studi presso l’Accademia di Belle Arti, Aleksandr Ivànov lavorò quasi vent’anni in Italia alla sua grandiosa opera «L’apparizione di Cristo al popolo» («Явление Христа народу»). Vi sono espresse le sue appassionate aspirazioni alla trasformazione radicale della vita su principi umariitari, la speranza nella liberazione del popolo, la fede in un futuro migliore. Il tema del quadro è tratto dal Vangelo. Aleksandr Ivànov interpreta in maniera nuova il soggetto dell’apparizione del Messia; rifiutando la raffigurazione tradizionale del miracolo, lo considera un fatto di storia antica realmente accaduto in Palestina durante il dominio dei romani. Nel contempo egli sottolinea il carattere simbolico dell’avvenimento, considerandolo come punto iniziale di una trasformazione radicale nello sviluppo spirituale dell’iimanità, una svolta verso ideali di etica cristiana e di una nuova vita. L’azione principale del dipinto ha svolgimento orizzontale sulla gigantesca tela (5,4 x 7,5 m). Lo spettacolo solenne che si presenta agli occhi del pubblico e ricco di accenti drammatici e maestosi. Con una composizione concepita in maniera magistrale, con l’espressività plastica dei singoli gruppi e figure, Aleksandr Ivànov mette in rilievo l’idea principale - la commozione spirituale degli uomini dovuta alla profezia di S. Giovanni Battista, che quello che sta venendo verso il popolo e il Salvatore, il Messia. L’aspetto dei personaggi, le caratteristiche cromatiche e ritmiche delle singole immagini, esprimono i moti d’animo delle singole persone. Ognuno esprime queste emozioni a modo suo a seconda dell’età, del carattere, del temperamento, della posizione nella società e del proprio atteggiamento nei confronti dell’avvenimento. Tra le figure centrali della composizione c’è quella di un servo pronto a porgere le vesti al suo padrone. Quest’uomo sofferente rivela una lieve speranza, una gioia luminosa, una dignità umana che si risveglia. Anche degli altri protagonisti Alaksandr Ivànov fa una profonda analisi psicologica. Il maestoso paesaggio fa non solo da sfondo ma anche da ambiente naturale all’azione, conferendo all’opera importanti accenti logici: al gruppo dei futuri apostoli alle spalle di S.Giovanni Battista corrisponde, sia dal punto di vista della composizione che dei richiami cromatici, il paesaggio potente e pieno di forze vitali in riva al Giordano; al gruppo dei farisei, oppositori della verità, quasi spostati a destra dall’impeto di San Giovanni, corrisponde il deserto di pietre. Alla ricerca della bellezza nel più alto senso della parola e della grandiosità delle immagini, insieme alla loro rispondenza alla realtà della vita, Alaksandr Ivànov rielaborò l’esperienza dei grandi maestri dell’antichità greco-romana e del Rinascimento, svolgendo un lavoro di preparazione veramente titanico e facendo degli studi dal vero. Proprio con questi suoi schizzi dal vero e le sue grandi scoperte realistiche Alaksandr Ivànov, abbandonando decisamente 5 canoni accademici, precorse i tempi. Nelle decine di studi di teste e figure (su sfondi colorati) il pittore crea immagini generalizzate, tipiche, esprimendo in termini forti il mondo interiore e la psicologia dell’individuo. Negli studi dei drappeggi egli rileva laconicamente la plasticità e regolarità della struttura e della forma degli oggetti, la loro solenne bellezza. Di particolare interesse sono i suoi numerosi studi paesaggistici. Per la loro completezza e perfezione sono da prendersi in considerazione i piccoli quadri dipinti dal vero all’aperto. Il pittore emozionato vi svela la vita della natura meridionale, l'infinita incostanza della policromia del mondo immerse nella sua atmosfera naturale. Egli si accorge delle ombre azzurre sul suolo, del fremito della luce e dell’aria, del cambiamento del colore delle foglie a seconda dell’illuminazione solare. Nel contempo porta sulla tela la nobile solennità della natura, l’armonia che vi regna e a cui sono soggette in maniera uguale le lontananze infinite e ogni piccolo particolare del dipinto.
La copiosa ricchezza delle numerose innovazioni e scoperte relative alla raffigurazione della multiforme bellezza della vita, non poteva trovar espressione nei limiti di un solo quadro, il cui soggetto per di più esigeva un trattamento convenzionale delle immagini. Nei lunghi anni di ricerca artistica il pittore cambiò anche il punto di vista nei confronti del significato della vita contemporanea. Gli avvenimenti rivoluzionari del 1848 in Europa, la visione scientifica della storia del cristianesimo originario rafforzarono i dubbi di Alaksandr Ivànov sulle possibilità di trasformare la vita soltanto con la forza dell’ideale etico che egli aveva cercato di raffigurare nel suo quadro. Infatti non a caso egli si rivolse, in cerca di unarisposta, a Aleksandr Herzen (Александр Герцен) e Nikolaj Cernyscevskij (Николай Чернышевский), combattenti per la libertà del popolo. Preso da indifferenza progressiva nei confronti del quadro quasi portato a termine, Aleksandr Ivànov sogna, negli ultimi anni della sua vita, di trovare una nuova via di educazione del popolo per mezzo dell’arte, concepisce un ciclo di affreschi mitologici per un edificio pubblico rappresentanti lo sviluppo degli ideali dell’umanità. A questo scopo inizia una serie di schizzi ad acquarello tra cui uno ricco di tensione drammatica che ha per sfondo il Calvario. La grandiosità delle possenti immagini, la nobile semplicità nell’esprimere i sentimenti profondi degli uomini sono tratti caratteristici di questa serie di capolavori di Aleksandr Ivànov, purtroppo rimasti incompiuti per la morte dell’artista. Con la sua arte Aleksandr Ivànov apri la strada a diverse e notevoli ricerche di una pleiade di illustri pittori della seconda metà del XIX secolo: Nikolaj Ghe (Николай Ге), Vassilij Sùrikov (Василий Суриков), Mikhail Vrùbel (Михаил Врубель) ed altri. Il quadro «L’apparizione di Cristo al popolo» divento l’apice della pittura del tardo neoclassicismo e nel contempo la prova del suo esaurimento storico.
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Zarevich