| «LUIGI NONO: MAESTRO DI SUONI E SILENZI» | |
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Zarevich
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«LUIGI NONO: MAESTRO DI SUONI E SILENZI»
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Ringraziano per l'utile discussione di Zarevich : |
Karla (01 Febbraio), |
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Karla
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Re: «LUIGI NONO: MAESTRO DI SUONI E SILENZI»
Meglio i silenzi.
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Zarevich
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«LUIGI NONO: MAESTRO DI SUONI E SILENZI»
«LUIGI NONO PARADOSSALE»
«ПАРАДОКСАЛЬНЫЙ ЛУИДЖИ НОНО»
Lui era uno dei leader dell’avanguardia, ma allo stesso tempo si differenziava nettamente da Karlheinz Stockhausen, Pierre Boulez e John Milton Cage. Lui dichiarava ufficialmente la sua fede al comunismo e odiava il stalinismo. Moltissime composizioni dedicò al tematica di liberazione, ma non scriveva mai delle canzoni di massa. Il 29 gennaio 2019 compie 95 anni della nascita di Luigi Nono (1924-1990), un compositore, politico e scrittore italiano. Alla seconda metà degli anni ‘1940 Luigi Nono fa la conoscenza dei compositori importanti nel suo destino. È un tedesco Karlheinz Stockhausen e un francese Pierre Boulez. I tre compositori diventano dei principali rappresentanti della cosiddetta «Scuola di Darmstadt». Luigi Nono letteralmente irruppe nella musica europea con la sua composizione per orchestra «Le Variazioni canoniche sulla serie dell'Op.41 di A.Schönberg» (1950). La composizione fu eseguita a Darmstadt e suscitò, secondo Nono, un vero scandalo. La prima composizione del maturo Nono si chiama «Intolleranza» è proprio questa parola può essere un bandolo della matassa della personalità artistica del compositore. Poi erano delle altre composizioni del compositore italiano: Opera del 1975 «Al gran sole carico d'amore», azione scenica in 2 tempi («Под жарким солнцем любви»). Nell’Unione Sovietica l’Opera di Nono è stata presentata al Teatro Taganka diretta da Jurij Ljubimov. Nel 1984 Luigi Nono scrisse l’Opera «Prometeo – Tragedia dell'ascolto» («Прометей, трагедия слышания»). In quest’opera il compositore usa ampiamente una sintesi elettronica delle voci e degli strumenti musicali. Poi Luigi Nono scrive ancora una forte composizione musicale «Non hay caminos, hay que caminar… Andrej Tarkowsky» per sette complessi orchestrali (1987) «Нет дорог… есть потребность идти… Андрею Тарковскому».
Durante una serata musicale al festival a Leningrado nel 1988 Luigi Nono e il suo connazionale Franco Mannino si sono azzuffati sotto gli occhi di pubblico russo. Per quale ragione…? Per la semplice ragione che Luigi Nono secondo Franco Mannino soffre della «borghesia» e del «conformismo»…
https://www.youtube.com/watch?v=J46xhu3ayeI
Luigi Nono «La Lontananza Nostalgica Utopica Futura»
____________ Zarevich
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Karla
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Re: «LUIGI NONO: MAESTRO DI SUONI E SILENZI»
Negli anni 50 L.Nono buttò letteralmente fuori dalla Sede della Radio di Roma il "fascista" Nino Rota.
Sui rapporti tra Marxismo ed avanguardia musicale:
http://www.ensemble21.com/cardew_stockhausen.pdf
Personalmente non avendo preparazione ideologica posso solo osservare che gli operai presumibilmente stanchi dopo una giornata di lavoro,non potessero apprezzare come volevano Nono e Pestalozza le loro nenie.Debbo inoltre aggiungere, senza alcun intento polemico che sia lui che Maderna avevano studiato con G.F.Malipiero ,segretario interprovinciale per Venezia del Sindacato fascista dei musicisti, membro del consiglio direttivo nazionale del sindacato e direttore del conservatorio di Venezia.
https://www.globalist.it/culture/20...ggio-50151.html
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Zarevich
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«LUIGI NONO: MAESTRO DI SUONI E SILENZI»
«Luigi Nono e i suoi maestri» - una mostra con questo nome si terrà dal 3 al 27 novembre 2021 a Venezia. Il progetto è dedicato al rapporto del compositore veneziano con musicisti e scrittori che hanno avuto un ruolo fondamentale nella sua opera, in particolare con il suo grande amico Bruno Maderna. La mostra è stata ideata e organizzata nell'ambito del Festival Nono, un progetto interdisciplinare della Fondazione Archivio Luigi Nono, volto a realizzare un ritratto a tutti gli effetti del compositore veneziano e alla conoscenza dei materiali sulla sua opera conservati negli archivi. Luigi Nono è considerato il più importante rappresentante dell'avanguardia musicale italiana, vicino allo spirito di Stockhausen e Boulez. La sua opera Intolleranza, scritta nel 1960, è stata presentata l'estate scorsa al Festival di Salisburgo.
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Zarevich
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«LUIGI NONO: MAESTRO DI SUONI E SILENZI»
In occasione del centenario della nascita del compositore italiano Luigi Nono, la Biennale di Venezia sta preparando un progetto speciale per ricreare la produzione dell'opera «Prometeo». Qui verrà rappresentata la tragedia musicale, presentata per la prima volta alla Biennale del 1984 nella Chiesa di San Lorenzo. Il lavoro è realizzato in collaborazione con la Fondazione Archivi Luigi Nono. Un tempo lo spettacolo era diretto dal maestro Claudio Abbado. L'esecuzione commemorativa sarà diretta da Marco Angius all'orchestra di Padova e Venezia. Così, quasi 40 anni dopo, l'ultima opera di Nono, descritta come “una tragedia di suoni che si svolge nello spazio”, ritorna nel luogo della sua prima, sotto gli archi della Chiesa di San Lorenzo, per la quale è stata scritta. Le proiezioni si svolgeranno dal 26 al 29 gennaio 2024.
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Zarevich
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«LUIGI NONO: MAESTRO DI SUONI E SILENZI»
«AL CENTENARIO DELLA NASCITA DI LUIGI NONO»
«К 100-ЛЕТИЮ СО ДНЯ РОЖДЕНИЯ ЛУИДЖИ НОНО»
Il 29 gennaio 2024 ricorre il centenario della nascita del compositore italiano Luigi Nono, un classico dell'avanguardia musicale del XX secolo. A questa data è dedicato il progetto «LUIGI NONO 100. 1924-2024 Buon compleanno, Luigino Nono!» («ЛУИДЖИ НОНО 100. 1924-2024. С днем рождения, Луиджи Ноно!»), annuncia l'Archivio Luigi Nono sul proprio sito www.luiginono.it. Il progetto prevede concerti, convegni, masterclass, mostre: nella patria del compositore in Italia, ma anche in Germania, Austria, Paesi Bassi e Belgio. Per comprendere la musica, in particolare la musica creata in un sistema tonale unico utilizzando mezzi di espressione insoliti, sono necessarie le condizioni per la sua percezione. Entrare nell'atmosfera giusta, che acuisce non solo il mio udito, ma anche tutti i miei sensi in generale, e mi costringe a concentrarmi, mi ha aiutato regolarmente a penetrare in un mondo sconosciuto e a rimanere affascinato dai suoi segreti e misteri. È così che ho conosciuto veramente la musica di Luigi Nono, ed è successo nel luglio 1990 in Italia.
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«LUIGI NONO: MAESTRO DI SUONI E SILENZI»
Российская премьера сочинения Луиджи Ноно
Prima esecuzione russa della composizione di Luigi Nono
La prima russa della composizione di Luigi Nono «L'Epitaffio 2 di Federico García Lorca» per flauto e orchestra da camera avrà luogo il 21 febbraio 2024 alla Filarmonica di San Pietroburgo. Il concerto, che proseguirà l'abbonamento «Classici. Nuovo», dedicato al centenario della nascita del compositore italiano. Per il pubblico si esibiranno l'Orchestra da Camera della Gioventù Russa diretta da Jaroslav Zabojarkin e i solisti – la flautista Marianna Mùrzina e la violinista Anna Sàvkina. «L'Epitaffio 2 di Federico García Lorca» è una delle prime composizioni di Luigi Nono. Uno dei tre epitaffi dedicati al poeta spagnolo morto all'età di 38 anni. Non contiene una parte vocale, ma è preceduto da un titolo tratto dalla poesia «Lamento funebre di Ignacio Sánchez Mejías», il famoso torero, amico di Lorca, ferito a morte nell’arena.
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l'Orchestra da Camera della Gioventù Russa diretta da Jaroslav Zabojarkin |
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«LUIGI NONO: MAESTRO DI SUONI E SILENZI»
«NONO 100»
Il 21 febbraio 2024, lo Studio di Nuova Musica e il Centro di Musica Contemporanea del Conservatorio di Mosca hanno dedicato la giornata alla musica dell'artista d'avanguardia italiano Luigi Nono (1924–1990). Il 29 gennaio 2024 ricorre il centenario della nascita del compositore, un classico delle avanguardie musicali del XX secolo. Alle 16.00 si è svolto nella sala conferenze del Conservatorio di Mosca un incontro del progetto «NONO.doc. Conversazioni, ricordi, letture» («НОНО.doc. Беседы, воспоминания, читки»), ore 19.00 – concerto da opere di L.Nono, D.Kurtag ed E.Denisov. Progetto «NONO.doc. Conversazioni, ricordi, letture» - conversazioni informali con musicisti che conoscevano personalmente Nono e furono testimoni della sua visita in URSS. Inoltre durante l'incontro verranno ascoltate rare testimonianze di altri testimoni oculari in formato lettura. Tra gli ospiti ci sono i musicologi Svetlana Savenko, Roman Nassonov e Fiodor Sofronov, l'art manager Anton Karetnikov, il critico musicale Ilja Ovchinnikov. In serata, nella Sala Rachmaninov del Conservatorio di Mosca, si è svolto il concerto «NONO 100» - un concerto di ricerca di Fiodor Sofronov, solisti dello Studio e del Coro da Camera del Conservatorio di Mosca. Le opere incluse nel programma rappresentano l'evoluzione dello stile di Nono: il suo percorso dall'iperrazionalità avanguardistica alla decostruzione post-avanguardia. Il concerto prevedeva anche rappresentazioni di dedica di D.Kurtag e E.Denisov. Direttore d'orchestra – Igor Dronov.
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«NONO.doc. Conversazioni, ricordi, letture» |
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Zarevich
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«LUIGI NONO: MAESTRO DI SUONI E SILENZI»
«È STATO TANTO TEMPO FA…» «ЭТО БЫЛО ДАВНО…»
Alla fine degli anni '80 del secolo scorso si tenne a Mosca un grande convegno di compositori provenienti da tutto il mondo. A Mosca è venuto un numero enorme di compositori da tutti i paesi. È stato un evento enorme. Io, allora giovane traduttore della lingua polacca, ho lavorato a questa conferenza con una delegazione di compositori polacchi e ho tradotto le loro esecuzioni dal polacco al russo alla conferenza. A quel tempo, una casa editrice musicale di Mosca pubblicò un libro, «Dizionario dei compositori di tutti i paesi», che conteneva informazioni sui compositori e sulle loro opere musicali. Il libro era sempre con me alla conferenza, e nei momenti liberi durante le pause mi avvicinavo a vari compositori con il libro e chiedevo un autografo. Tutti sono stati sempre molto gentili nel lasciare i loro autografi nel libro e scrivere parole affettuose. Il mio libro era pieno di autografi ed ero molto felice. L'ultimo giorno della conferenza, dopo il banchetto, tutti si sono recati in albergo in macchina. Dato che la mia delegazione polacca era numerosa, non avevo abbastanza spazio in macchina e mi è stato offerto di sedermi nella macchina accanto, dove c'era un posto accanto all'autista. Sono salito in macchina, ho salutato le due persone sedute dietro di me e ho capito che una persona mi era familiare. Era il compositore italiano Luigi Nono insieme alla nostra traduttrice russa della lingua italiana. Ero felice di poter chiedere un autografo a Luigi Nono e parlare italiano e ho cominciato a tirare fuori il mio libro dalla borsa. In quel momento ho sentito la voce della traduttrice, che ha detto a Luigi Nono di stare molto attento, visto che io sono del KGB. Non potevo credere alle mie orecchie. Tirai fuori il libro dalla borsa, mi rivolsi a Luigi Nono e cominciai a dirgli in italiano che stavo raccogliendo autografi di vari compositori e che mi sarebbe piaciuto molto che scrivesse qualcosa per me accanto al suo nome nel libro. Ha preso il libro, mi ha chiesto quando e dove è stato pubblicato e mi ha scritto parole piacevoli. Siamo andati velocemente in albergo, siamo scesi dall'auto e stavo per salutarmi, ma Luigi Nono mi ha fermato e ha iniziato a parlarmi. Abbiamo parlato per circa quindici minuti di musica, di Mosca e di qualcos'altro che non ricordo più. Ricordo che mi disse che gli piaceva ascoltare Rachmaninov. Poi ci siamo salutati e sono corso alla macchina con la delegazione polacca, che era appena arrivata in albergo. Per tutto questo tempo mentre parlavamo, la traduttrice è rimasta lì vicino e ha ascoltato. Non so se si vergognasse o no. Non so cosa c’è che non va in lei adesso, dove si trova.
Quest'anno il 29 gennaio ricorre il centenario della nascita di Luigi Nono. Morì nel 1990, qualche anno dopo il nostro incontro a Mosca, in macchina. Luigi Nono è molto popolare in Russia e le sue opere vengono sempre eseguite nelle sale da concerto russe. E ora, quando nella Sala Grande del Conservatorio di Mosca si è tenuto un grandioso concerto in memoria del compositore italiano, ho preso dallo scaffale quel libro con autografi di vari compositori e ho aperto la pagina con il nome di Luigi Nono e ho letto la sua nota mi scrissero in quegli anni lontani…
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Zarevich
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«LUIGI NONO: MAESTRO DI SUONI E SILENZI»
«LUIGI NONO» «ЛУИДЖИ НОНО»
Fu uno dei leader dell'avanguardia, ma allo stesso tempo si oppose nettamente a Stockhausen, Boulez e Cage. Dichiarò la sua fede nel comunismo e odiava lo stalinismo. Ha dedicato molte opere a temi di liberazione rivoluzionaria, ma non ha mai scritto canzoni di massa o musica che fosse facilmente accessibile alla percezione. Luigi Nono è nato a Venezia. La sua famiglia era vicina all'arte: tra i suoi parenti stretti c'erano artisti e scultori. Luigi ha studiato musica al Conservatorio di Venezia, il suo mentore è stato il famoso compositore e musicologo italiano Gian Francesco Malipiero. Nella seconda metà degli anni Quaranta Nono incontrò compositori che furono molto importanti nella sua vita: il tedesco Karlheinz Stockhausen e il francese Pierre Boulez. Questi tre autori diventano i principali rappresentanti della cosiddetta «Scuola di Darmstadt». Luigi Nono irruppe letteralmente nella musica europea con le sue «Variazioni canoniche su una serie dell'Op.41 di Schönberg» per orchestra. L'opera fu rappresentata a Darmstadt e suscitò, secondo Nono, un «incredibile scandalo» tra il pubblico. Nel 1952 Nono aderì al Partito Comunista Italiano. Era un comunista molto appassionato: incontrava attivamente i lavoratori, prendeva parte ad azioni e manifestazioni, e faceva tutto questo per motivazioni ideologiche. In un’intervista del 1969 afferma addirittura: «Il significato della mia vita è la lotta contro il fascismo e l’imperialismo. Sono diventato musicista solo per caso». La prima opera teatrale del Nono maturo si intitola «Intolleranza» e questa parola, forse, può servire come chiave per comprendere la personalità del compositore. Semplicemente non rientra nell’insieme dei requisiti standard della nostra era politicamente corretta. Nono ha sempre saputo esattamente contro cosa stava combattendo, cosa esattamente voleva superare nella musica. Questa è stata seguita da altre opere cult del compositore. Nono scrisse l'opera «Sotto il caldo sole dell'amore» nel 1975. In URSS è messo in scena da Jurij Ljubimov al Teatro Taganka. Questa versione russa dell'opera si distinse anche per la partecipazione di Vladimir Vysotskij. Negli anni '80 Nono scrisse l'opera «Prometeo», la tragedia dell'udito. In quest'opera il compositore fa ampio uso della sintesi elettronica di voci e strumenti musicali. Più tardi, crea un'altra potente opera musicale: «Non ci sono strade... c'è bisogno di andare... da Andrej Tarkovskij». Luigi Nono fu un grande massimalista e si distinse per la soggettività delle sue valutazioni. Era sempre pronto ad annullare l'esecuzione della sua opera se non fosse stato d'accordo con il direttore su alcune questioni ideologiche. In uno degli incontri creativi al festival di Leningrado nel 1988, quasi entrò in lite con il suo connazionale Franco Mannino. Il motivo era il «borghesismo» e la «condiscendenza» di Mannino (entrambi i compositori erano iscritti al Partito Comunista Italiano). Oppure durante un corso per giovani compositori, quando gli venne chiesto come un giovane artista possa iniziare a fare carriera oggi, Nono, per protesta, si sdraiò silenziosamente sul pavimento con la schiena, le braccia spalancate, e rimase lì in silenzio per diversi minuti. Era una risposta paradossale ma esauriente.
____________ Zarevich
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