Questo geniale articolo è stato pubblicato dall'agenzia turistica "Way to Russia" (http://www.waytorussia.net/it_russia/stereotipi.html), e abbiamo pensato di pubblicarlo anche qui, come monumento alla stupidità umana.
"Il lifestyle russo è semplicissimo. Per molti di noi il Russo medio si alza alle 8, si immerge in una doccia fredda, e si nutre degli avanzi a base di pan di segale con aringhe e un po' di caviale (in parte ancora intatto dal party notturno e alcolico del giorno prima), indossa cappotto e cappello rigorosamente in pelliccia (qualche volta si porta dietro un fucile data la possibile vicinanza con la Cecenia), e infine s'incammina, tra gelo e neve, verso la fabbrica dove lo pagano 200$ al mese. Lì lavora 10 ore al giorno, mentre sua moglie, precedentemente professoressa universitaria, lotta con la disoccupazione passando tutto il suo tempo libero dipingendo matryoshka da vendere per 50$ l'una agli stranieri di passaggio. Sempre nel suo tempo libero, confezionerà barattoloni di sottaceti in modo da avere qualche riserva di cibo per l'anno venturo. Di tanto in tanto un raggio di luce e speranza irrompe nelle loro vite. Sono le occasioni in cui suonare la balalaica, o durante le quali il loro beneamato presidente Putin gli riserva qualche parola ad effetto dallo schermo bianco e nero della tv. Con nostalgia guardano all'URSS, ma nel contempo son determinati a continuare la via del capitalismo. Il mese prossimo attendono l'esplosione di un altro blocco di appartamenti e ritengono i Ceceni i veri responsabili di tutte le loro disgrazie. I loro figli, fan delle TaTu, costituiscono gli unici barlumi di speranza in un mondo senza luce. Oh., e ci siamo dimenticati di citare la vodka.
Un Paese alquanto curioso, no? Se davvero credete ad alcuni dei fatti sopraelencati, urgentemente necessitate di acquistare visto e biglietto per la Russia in modo da assicurarvi un'adeguata percezione delle cose. O almeno, vedetevi questo singolare Paese prima che cessi di esistere. La verità è che alcuni di questi "miti" possono essere riscontrabili, ma rimarrete di stucco nell'osservare come la Russia differisce da quello che vi aspettate. Allo scopo di prepararvi per questo viaggio, abbiamo deciso di sfatare alcune di queste leggende. La prossima volta almeno, ci saranno meno persone che riempiono le loro valigie con le scarpe da trekking invece dei soliti abiti casual, e meno persone intente a svuotare le loro carte di credito il giorno prima della partenza presumendo l'assenza di sportelli bancomat.
Cominciamo dall'aspetto più pratico, i soldi. Con Mosca fermamente salda alla terza posizione nella classifica delle città più costose al mondo, come ci si può aspettare che una famiglia sopravviva con 150$ al mese? La risposta è semplicissima. Prima di tutto, i 150$ al mese come salario medio corrispondono alle figure officiali; la maggioranza dei Russi riceve il suo stipendio in buste sigillate in modo da aggirare ogni tassazione. Ciò significa che la cifra riscossa è già più alta. Secondo, Mosca e San Pietroburgo sono decisamente costosissime, ma la vita nelle città più piccole è molto più abbordabile. Terzo, la Russia è cara se si necessita di sistemazione e servizi all'"occidentale". Se si vive in una piccola città di Borovichi, risiede in un appartamento ereditato grazie al vecchio caro sistema sovietico, e non ci si schifa a far regolarmente la spesa al mercato, è possibile cavarsela con 200$ al mese. Complessivamente la Russia ha circa gli stessi prezzi della Germania (cibo e affitti) ed è più cara degli Stati Uniti.
Cappelli e cappotti in pelliccia sono una pura invenzione. Se alcune donne russe amano indossare le pellicce in inverno, la maggioranza delle persone predilige capi d'abbigliamento più pratici o semplicemente non può permettersi giacconi da 2000$ prodotti, per dirla tutta, in Grecia. Se incontrerete qualcuno con un cappello in pelliccia, l'80% delle probabilità indicheranno trattarsi di uno straniero. Delle volte il mito è intensificato dall'immagine che ritrae i Russi con in braccio un fucile, oggetto che può rivelarsi di indiscussa utilità qualora qualche orso distratto si trovi improvvisamente nelle vicinanze. Recentemente, questo, è divenuto "Segreto di Stato" e non ci è dato quindi modo di investigare oltre nella materia.
L'alto tasso di disoccupazione, soprattutto tra quelli precedentemente impiegati nel settore pubblico, è un fatto inconfutabile. La situazione sta comunque migliorando e coloro che sono riusciti ad adattarsi alle nuove realtà, sono stati in grado di individuare buone posizioni lavorative che sfruttano pienamente il loro potenziale. Non è più il 1993.
Il panico generale per gli attacchi terroristici, e tutti i tipi di disastri naturali e catastrofi, è qualcosa di molto spesso sfruttato dai media. Ma una spiegazione semplice sarebbe che la Russia occupa un sesto del territorio mondiale e che, in una situazione di parità assoluta, dovrebbe accollarsi circa il 17% (un sesto appunto) di tutte le disgrazie mondiali. Per quanto concerne poi gli atti terroristici, beh, la Russia non è oggi più pericolosa di un'altra nazione occidentale. Data la situazione politica dei giorni nostri, essa è purtroppo esposta agli stessi rischi corsi da Stati Uniti ed Europa.
Altro stereotipo in voga è quello che vede i Russi razzisti. Semplicemente si tratta di una menzogna bella e buona. Mentre altre nazioni sono ben barricate dietro le loro immigration policies, preoccupazioni e dibattiti, la Russia sta ancora una volta in tal senso rilassando le sue politiche. Gli sviluppi ci indicano, già dal 2008, la possibilità per i cittadini dell'UE di entrare senza visto, e sussistono ad oggi incentivi per i lavoratori dalle vicine CSI per soggiornare e operare legalmente nel Paese. In un recente sondaggio nazionale condotto dalla VTSiOM (agenzia locale di ricerca), solo il 10% dei Russi si è dichiarato preoccupato dai problemi inerenti l'immigrazione. Nei fatti, in una nazione che è la patria di così tante nazionalità differenti e che ha sempre promosso l'idea di uguaglianza, indistintamente dalla razza o dallo status di un individuo, di razzismo non si può parlare.
Il ritratto popolare della Russia, raffigurante un Paese in perenne rotta verso il collasso economico ed un sistema di governo autoritario, è qualcosa che può anche vender bene, ma lontano dal rappresentare la realtà. I casi Yukos e Khodorkovsky, l'evasione fiscale, e altri recenti eventi, sono senza dubbio allarmanti, ma allo stesso tempo da considerarsi nell'ottica di un processo naturale in una fase di primo accumulo di capitali. Molte economie capitaliste ci sono passate, gran parte delle società democratiche contano ricche corporazioni, mentre la maggioranza della proprietà privata è distribuita nelle mani di pochi (o di poche famiglie). La Russia sta semplicemente ripercorrendo un cammino standard, e sarebbe sciocco ambire ad una trasformazione completa nel giro di 15 anni. Due passi avanti e uno indietro, e ci arriveremo anche noi! Inoltre, il potenziale di crescita, soprattutto nei settori pubblici e hi-tech, è sbalorditivo e non può essere ignorato.
Complessivamente, la Russia è un Paese molto diverso ed interessante con i suoi pregi e i suoi difetti. L'approccio più costruttivo è essere cordiali, aperti, e preferibilmente con un sacco di soldi a disposizione. Provate a gustarvi i suoi luoghi, divertirvi, visitatene i club, regalatevi un'escursione trekking in Siberia, fatevi invitare a cena da una famiglia Russa e, forse, investite in questa piccola compagnia che in futuro potrà rivelarsi una seconda Microsoft."