| «VITALIJ BIANCHI, SCRITTORE E NATURALISTA» | |
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Zarevich
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«VITALIJ BIANCHI, SCRITTORE E NATURALISTA»
VITALIJ BIANCHI (1894-1959) ВИТАЛИЙ БИАНКИ
Vitalij Bianchi (Виталий Бианки, 1894-1959), uno scrittore e naturalista russo, autore di molti libri per bambini. La sua famiglia d'origine tedesca si trasferì in Russia nella metà dell'Ottocento. Un bisnonno dello scrittore, cantante lirico, prese per il suo nome scenico la traduzione italiana del suo cognome tedesco «Weiß» - così la famiglia diventó «Bianchi» = «Бьянки». Nel 1923 Vitalij Bianchi pubblicò il suo primo racconto per bambini «Il viaggio del passero con la testa rossa» («Путешествие красноголового воробья»), poi altri ancora. Le sue opere hanno avuto subito successo e da allora in qua Vitalij Bianchi fece lo scrittore professionista. Cominciò a scrivere i racconti per la rivista per ragazzi «Воробей» («Il passero»). Nel 1928 venne pubblicata la prima edizione del «Giornale della foresta» («Лесная газета»), dove gli eventi quotidiani della vita boschiva sono descritti nei diversi generi giornalistici: cronaca, telegramma, pagina sportiva, reportage. Le opere di Vitalij Bianchi vennero studiate nelle scuole elementari russe. Con l'avvenimento dell'animazione alcuni dei suoi racconti furono adattati per lo schermo. I libri di Vitalij Bianchi sono illustrati da molti artisti noti: Jurij Vasnetsàv, Valentin Kùrdov, Evghenij Ciarùshin.
Vitalij Bianchi Виталий Бианки
«LA PRIMA CACCIA» «ПЕРВАЯ ОХОТА»
Traduzione dal russo di Aurelio Montingelli
Illustrazioni di Vladimir Kirìllov
Casa Editrice «Progress» Mosca 1981
Издательство «Прогресс» Москва 1981
«LA PRIMA CACCIA» «ПЕРВАЯ ОХОТА»
Al Cucciolo venne a noia correre dietro alle galline nel cortile.
«Voglio proprio andarmene a caccia-pensò-voglio cacciare animali e uccelli selvatici». Attraverso il cortile e corse per il prato. Lo scorsero gli animali selvatici, gli uccelli e gli insetti ed ognuno pensò in cuor suo la stessa cosa.
Il Tarabuso pensò: «Io lo inganno senz'altro!»
L'Upupa pensò: «Io lo stupirò!»
Il Torcicollo pensò: «Io lo spaventerò!»
La Lucertola pensò: «Io gli sfuggirò!»
I bruchi, le farfalle, i grilli pensarono: «Noi ci nasconderemo!» «Ed io lo scaccerò!» - pensò lo Scarabeo.
«Siamo capaci di difenderci, ognuno a modo suo!» - pensarono tutti. Il Cucciolo intanto era arrivato al laghetto e vide in prossimità del giuncheto il Tarabuso con una zampetta nell'acqua.
«Adesso lo afferro!» - decise il Cucciolo e si preparò a saltargli sulla schiena. Il Tarabuso lo guardò ed entrò nel giuncheto. Il vento corre sul lago e muove dolcemente il giuncheto. Ondeggia il giuncheto avanti e indietro. Dinanzi agli occhi del Cucciolo ondeggiano delle strisce gialle e brune avanti e indietro. Il Tarabusop se ne sta calmo e tranquillo tra i giunchi, con il collo sottile sottile teso al cielo, tutto a strisce gialle e brune. Se ne sta lì e ondeggia.
avanti e indietro
avanti e indietro
Il Cucciolo spalanca gli occhi, guarda, guarda, ma non riesce a scorgere il Tarabuso nel giuncheto.
«Oh, mi ha ingannato il Tarabuso. A che prò saltare alla cieca nel giuncheto? Me ne andrò a cercare un altro uccello». Corse su un monticello e vide l'Upupa crie gìocava a chiudere e ad aprire la sua crestina.
«Adesso gli salto addosso dal monticello!» - pensò il Cucciolo.
L'Upupa si sdraiò sul terreno, allargò le ali, dispiegò la coda, levò il becco in alto. Il Cucciolo guarda e non vede altro che un cencetto multicolore dal quale spunta un ago ricurvo. Si stupì il Cucciolo, dove era andato a finire l'Upupa?
«Possibile che abbia scambiato questo pezzo di stoffa per un uccello? Meglio che vada a caccia di un uccello più piccolo».
Corse via. Sul ramoscello di un albero vide un uccelletto, il Torcicollo. Gli si avventò contro e il Torcicollo riparò nel cavo dell'albero.
«Ah, è finita per te!». Si levò sulle zampette posteriori e lanciò uno sguardo nel foro; nell'albero un serpente nero si arrotolava su se stesso con un sibilo terrificante. Il Cucciolo fece un balzo indietro, i peli gli si rizzarono per il terrore e via di corsa. E il Torcicollo continuò a sibilargli dietro, torcendo il capo in tutte le direzioni e agitando sulla schiena, come un serpentello, un ciuffo di penne nere.
«Che spavento! A stento a stento ce l'ho fatta. Non andrò più a caccia di uccelli, meglio le lucertole». Una Lucertola se ne stava sdraiata su un sasso a prendere il sole. Piano piano il Cucciolo si avvicinò e zap! afferrò la Lucertola per la coda. La Lucertola si divincolò, lasciò la coda in bocca al Cucciolo e si rifugiò sotto un masso! La coda continuava a'muoversi tra i denti. Il Cucciolo la gettò via e - sbuffando - si lanciò all'inseguimento. Ma la Lucertola se ne stava già al sicuro sotto il masso occupata a farsi ricrescere la coda.
«Se anche le Lucertole mi scappano di sotto il naso è meglio dare la caccia agli insetti». Si guardò intorno: gli scarabei correvano indaffarati, nell'erba saltavano i grilli, sui rami strisciavano i bruchi, nell'aria svolazzavano le farfalle. Il Cucciolo si gettò all'assalto e all'improvviso scomparve tutto come in un quadro misterioso quando sono tutti presenti ma non si vede nessuno, sì erano tutti nascosti. I grilli verdi si erano rifugiati tra l'erba verde. Sui rami i bruchi si erano allungati immobili, non si distinguevano dai ramoscelli. Le farfalle si erano posate sugli alberi e con le ali ripiegate non si vedeva dove finiva la corteccia e dove incominciavano le farfalle.
L'unico a non nascondersi era stato lo Scarabeo che continuava ad andarsene tranquillo per i fatti suoi. Il Cucciolo lo rincorse, voleva afferrarlo, quando lo Scarabeo si voltò e gli spruzzò addosso del liquido velenoso, proprio sul naso! Il Cucciolo lanciò un triste guaito, si voltò e con la coda tra le gambe attraversò il prato di corsa, verso casa. Si rifugiò nel fondo della cuccia, timoroso finanche di tirare fuori il naso. Intanto gli animali, gli uccelli e gli insetti avevano già ripreso il loro lavoro.
Traduzione dal russo all’italiano di Aurelio Montingelli
Ultima modifica di Zarevich il 26 Feb 2018 21:38, modificato 6 volte in totale
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Vitalij Bianchi «LA PRIMA CACCIA» Traduzione dal russo di Aurelio Montingelli Illustrazioni di V.Kirìllov Casa Editrice «PROGRESS» Mosca 1981 |
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Vitalij Bianchi «LA PRIMA CACCIA» Traduzione dal russo di Aurelio Montingelli Illustrazioni di V.Kirìllov Casa Editrice «PROGRESS» Mosca 1981 |
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Vitalij Bianchi «LA PRIMA CACCIA» Traduzione dal russo di Aurelio Montingelli Illustrazioni di V.Kirìllov Casa Editrice «PROGRESS» Mosca 1981 |
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«VITALIJ BIANCHI, SCRITTORE E NATURALISTA»
Vitalij Bianchi (Виталий Бианки 1894-1959)
«ПЕРВАЯ ОХОТА» «LA PRIMA CACCIA»
Надоело Щенку гонять кур по двору.
"Пойду-ка, - думает, - на охоту за дикими зверями и птицами".
Шмыгнул в подворотню и побежал по лугу.
Увидели его дикие звери, птицы и насекомые и думают каждый про себя.
Выпь думает: "Я его обману!"
Удод думает: "Я его удивлю!"
Вертишейка думает: "Я его напугаю!"
Ящерка думает: "Я от него вывернусь!"
Гусеницы, бабочки, кузнечики думают: "Мы от него спрячемся!"
"А я его прогоню!" - думает Жук-Бомбардир.
"Мы все за себя постоять умеем, каждый по-своему!" - думают они про себя.
А Щенок уже побежал к озерку и видит: стоит у камыша Выпь на одной ноге по колено в воде.
"Вот я ее сейчас поймаю!" - думает Щенок и совсем уж приготовился прыгнуть ей на спину.
А Выпь глянула на него и быстро шагнула в камыш.
Ветер по озеру бежит, камыш колышет. Камыш качается
взад-вперед,
взад-вперед.
У Щенка перед глазами желтые и коричневые полосы качаются
взад-вперед,
взад-вперед.
А Выпь стоит в камыше, вытянулась - тонкая-тонкая, и вся в желтые и
коричневые полосы раскрашена. Стоит, качается
взад-вперед,
взад-вперед.
Щенок глаза выпучил, смотрел-смотрел - не видно Выпи в камыше.
"Ну, - думает, - обманула меня Выпь. Не прыгать же мне в пустой камыш!
Пойду другую птицу поймаю".
Выбежал на пригорок, смотрит: сидит на земле Удод, хохлом играет, - то развернет, то сложит.
"Вот я на него сейчас с пригорка прыгну!" - думает Щенок.
А Удод припал к земле, крылья распластал, хвост раскрыл, клюв вверх поднял.
Смотрит Щенок: нет птицы, а лежит на земле пестрый лоскут, и торчит из него кривая игла.
Удивился Щенок: "Куда же Удод девался?
Неужели я эту пеструю тряпку за него принял? Пойду поскорей маленькую птичку поймаю".
Подбежал к дереву и видит: сидит на ветке маленькая птица Вертишейка.
Кинулся к ней, а Вертишейка юрк в дупло.
"Ага! - думает Щенок. - Попалась!"
Поднялся на задние лапы, заглянул в дупло, а в черном дупле черная змея извивается и страшно шипит.
Отшатнулся Щенок, шерсть дыбом поднял - и наутек.
А Вертишейка шипит ему вслед из дупла, головой крутит, по спине у нее змейкой извивается полоска черных перьев.
"Уф! Напугала как! Еле ноги унес. Больше не стану на птиц охотиться.
Пойду лучше Ящерку поймаю".
Ящерка сидела на камне, глаза закрыла, грелась на солнышке.
Тихонько к ней подкрался Щенок - прыг! - и ухватил за хвост.
А Ящерка извернулась, хвост в зубах у него оставила, сама под камень.
Хвост в зубах у Щенка извивается.
Фыркнул Щенок, бросил хвост - и за ней. Да куда там! Ящерка давно под камнем сидит, новый хвост себе отращивает.
"Ну, - думает Щенок, - уж если Ящерка и та от меня вывернулась, так я хоть насекомых наловлю".
Посмотрел кругом, а по земле жуки бегают, в траве кузнечики прыгают, по веткам гусеницы ползают, в воздухе бабочки летают.
Бросился Щенок ловить их, и вдруг - стало кругом как на загадочной картинке: все тут, а никого не видно. Спрятались все.
Зеленые кузнечики в зеленой траве притаились.
Гусеницы на веточках вытянулись и замерли: их от сучков не отличишь.
Бабочки сели на деревья, крылья сложили - не разберешь, где кора, где листья, где бабочки.
Один крошечный Жук-Бомбардир идет себе по земле, никуда не прячется.
Догнал его Щенок, хотел схватить, а Жук-Бомбардир остановился да как пальнет в него летучей едкой струйкой - прямо в нос попал!
Взвизгнул Щенок, хвост поджал, повернулся - да через луг, да в подворотню.
Забился в конуру и нос высунуть боится.
А звери, птицы и насекомые - все опять за свои дела принялись.
Ultima modifica di Zarevich il 26 Feb 2018 20:55, modificato 2 volte in totale
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Vitalij Bianchi (1894-1959), celebre scrittore russo per l’infanzia scrisse moltissimi libri per bambini. |
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«VITALIJ BIANCHI, SCRITTORE E NATURALISTA»
Vitalij Bianchi Виталий Бианки
«IL GIORNALE DELLA FORESTA»
«ЛЕСНАЯ ГАЗЕТА»
Casa Editrice «Amphora» San Pietroburgo 2013 (Pagine 264)
Издательство «Амфора» Санкт-Петербург 2013
«Il Giornale della Foresta» («Лесная газета») in due volumi, è uno dei più famosi libri del celebre scrittore russo Vitalij Bianchi (Виталий Бианки). È un almanacco sulla base dell’osservazione della natura. Lo scrittore dedicò a questo lavoro senza esagerare tutta la vita, perfezionava, riscriveva, aggiornava. In forma da gioco, con i numerosi divertimenti e illustrazioni, Vitalij Bianchi spiega ai ragazzi la magica circolazione della natura russa.
Vitalij Bianchi (Виталий Бианки 1894-1959), celebre scrittore russo per l’infanzia scrisse moltissimi libri per bambini.
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Vitalij Bianchi «IL GIORNALE DELLA FORESTA» Casa Editrice «Amphora» San Pietroburgo 2013 (Pagine 264) |
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«VITALIJ BIANCHI, SCRITTORE E NATURALISTA»
Vitalij Bianchi Виталий Бианки
«RACCONTI E FIABE SULLA NATURA»
«РАССКАЗЫ И СКАЗКИ О ПРИРОДЕ»
Casa Editrice «ACT» Mosca 2014
Издательство «АСТ» Москва 2014
La civetta e la volpe, il riccio e l’upupa, la piccinina formica e la mosca, il bruco e molti molti altri animaletti tradiscono il loro piccoli, ma molto importanti, segreti. Tutte queste storie non sono inventate. Le venne a sapere origliando e notò il celebre scrittore russo Vitalij Bianchi (Виталий Бианки, 1894-1959)
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Vitalij Bianchi «RACCONTI E FIABE SULLA NATURA» Casa Editrice «ACT» Mosca 2014 |
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«VITALIJ BIANCHI, SCRITTORE E NATURALISTA»
Vitalij Bianchi Виталий Бианки
«MURZUK» «МУРЗУК»
Casa Editrice «Amphora» San Pietroburgo 2015 (Pagine 384)
Издательство «Амфора» Санкт-Петербург 2015
Il libro degli animali, forse è il più umano libro scritto dagli uomini. Gli animali sono così diversi, carini, indifesi, arditi, forse proprio gli animali ci insegnano di essere fedeli, sacrifici e di essere un uomo.
Vitalij Bianchi è uno dei migliori scrittori russi, il naturalista. Nel presente libro sono entrati racconti che portarono allo scrittore una fama. È un bel libro per bambini e per i loro genitori.
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Vitalij Bianchi «MURZUK» Casa Editrice «Amphora» San Pietroburgo 2015 (Pagine 384) |
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Vitalij Bianchi «MURZUK» Casa Editrice «Amphora» San Pietroburgo 2015 (Pagine 384) |
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«VITALIJ BIANCHI, SCRITTORE E NATURALISTA»
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«VITALIJ BIANCHI, SCRITTORE E NATURALISTA»
Vitalij Bianchi Виталий Бианки
«LE FIABE POPOLARI RUSSE»
«РУССКИЕ НАРОДНЫЕ СКАЗКИ»
Casa Editrice «ACT» Mosca 2017 (Pagine 64)
Издательство «АСТ» Москва 2017
Le fiabe russe raccontano dei miracoli, dell’abnegazione e della giustizia dell’uomo. Nel libro sono entrate le fiabe «L’aquila di legno» («Деревянный орёл»), «Nikita Kozhemjaka» («Никита Кожемяка») e «Morozko» («Морозко») con le bellisime illustrazioni del pittore Leonid Vladimirskij. Il libro per bambini di tre anni.
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Vitalij Bianchi «LE FIABE POPOLARI RUSSE» Casa Editrice «ACT» Mosca 2017 (Pagine 64) |
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Vitalij Bianchi «LE FIABE POPOLARI RUSSE» Casa Editrice «ACT» Mosca 2017 (Pagine 64) |
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Vitalij Bianchi «LE FIABE POPOLARI RUSSE» Casa Editrice «ACT» Mosca 2017 (Pagine 64) |
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«VITALIJ BIANCHI, SCRITTORE E NATURALISTA»
Vitalij Bianchi Виталий Бианки
«CON LE TRACCE FORESTALI»
«ЛЕСНЫМИ ТРОПАМИ»
Casa Editrice «Enas-Kniga» Mosca 2021 (Pagine 240)
Издательство «Энас-Книга» Москва 2021
Una lotta spietata per la vita, passioni forti, personaggi brillanti: questo non è esattamente il Vitalij Bianchi, a cui siamo abituati fin dall'infanzia. Le immagini della dura vita nella foresta che si svolge davanti al lettore suggeriscono piuttosto l'idea di Seton-Thompson o Jack London ... Sebbene la sottigliezza e la saggezza nel descrivere la natura e le usanze degli abitanti delle foreste siano esattamente ciò che troviamo di solito nelle opere di un eccezionale naturalista russo. Tre storie piene di dramma, tre trame luminose ed emozionanti: un regalo meraviglioso per tutti gli amanti della letteratura sulla natura e gli appassionati del lavoro dello scrittore Vitalij Bianchi (1894-1959).
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Vitalij Bianchi «CON LE TRACCE FORESTALI» Casa Editrice «Enas-Kniga» Mosca 2021 (Pagine 240) |
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«VITALIJ BIANCHI, SCRITTORE E NATURALISTA»
Vitalij Bianchi Виталий Бианки
«SU UN ORSINO E UNA PICCOLA FORMICA» Storie della foresta
«ПРО МИШКУ И МУРАВЬИШКУ» Лесные рассказы
Casa Editrice «Kaceli» San Pietroburgo 2021 (Pagine 64)
Издательство «Качели» Петербург 2021
Vitalij Bianchi si è interessato alla fauna selvatica grazie a suo padre, uno scienziato-zoologo. Il ragazzo ha trascorso molto tempo al Museo Zoologico, dove suo padre ha studiato uccelli, farfalle e scarafaggi e in estate hanno osservato gli animali insieme nel villaggio di Lebjazhje. I piani scientifici di Vitaly furono sventati prima dalla rivoluzione e poi dalla guerra civile. Tuttavia, anche a Bijsk, dove la guerra lo gettò, partecipò ai lavori della Società di amanti della natura, insegnò biologia e scrisse storie. E sono stati i libri sugli animali che hanno inscritto per sempre il nome di Vitalij Bianchi nella letteratura mondiale. La vita non è facile per i piccoli abitanti della foresta. Una piccola formica trovata lontano da casa deve assolutamente tornare al suo formicaio nativo prima del tramonto. Giovane rondine ha giocato e ha perso anche la sua casa. È positivo che il bruco, il rigogolo e altri insetti e uccelli simpatici li abbiano aiutati. Ma non tutti ci si può fidare. Il passero Chick ha pagato per la sua autostima e credulità quando ha deciso di costruire un nido nella stalla, sotto il naso del gatto rosso. Anche il cucciolo di orso Mishka non ha calcolato la sua forza, anche se pensava che sarebbe stato facile far fronte alle rondini. Tutti i giovani abitanti della foresta dovranno imparare molto sul grande mondo, imparare le leggi della natura e imparare a distinguere gli amici dai nemici.
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Vitalij Bianchi «SU UN ORSINO E UNA PICCOLA FORMICA» Storie della foresta Casa Editrice «Kaceli» San Pietroburgo 2021 (Pagine 64) |
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«VITALIJ BIANCHI, SCRITTORE E NATURALISTA»
Vitalij Bianchi e Tatjana Fedjaeva
Виталий Бианки, Татьяна Федяева
«VITALIJ BIANCHI» «ВИТАЛИЙ БИАНКИ»
Collana: «Vita degli Uomini Eccellenti» (ЖЗЛ «Жизнь Замечательных Людей»)
Casa Editrice «Molodaja gvardia» Mosca 2021 (Pagine 298)
Издательство «Молодая гвардия» Москва 2021
Il nome del classico della letteratura russa per l'infanzia Vitalij Bianchi (Виталий Бианки, 1894-1959) è noto, senza esagerare, a tutti. Senza i suoi libri e le favole sugli animali, è impossibile immaginare l'infanzia di molte generazioni di nostri compatrioti e lettori stranieri. Ma, probabilmente, pochi conoscono il dramma completo del destino di quest'uomo. L'archivio dello scrittore custodito presso la sua famiglia e le informazioni sulla sua biografia e percorso creativo accumulate in questi anni permettono di dare uno sguardo nuovo a questa persona, leggere le sue opere in modo nuovo e vedere in Vitalij Bianchi una delle figure significative di la nostra cultura, nel cui destino rifletteva i principali drammi e tragedie della storia russa. Uno degli autori del libro è il figlio dello scrittore, un importante biologo russo Vitalij Bianchi.
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Vitalij Bianchi e Tatjana Fedjaeva «VITALIJ BIANCHI» Collana: «Vita degli Uomini Eccellenti» Casa Editrice «Molodaja gvardia» Mosca 2021 (Pagine 298) |
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«VITALIJ BIANCHI, SCRITTORE E NATURALISTA»
«БИБЛИОТЕКА ИМЕНИ ВИТАЛИЯ БИАНКИ В ПЕТЕРБУРГЕ»
«BIBLIOTECA VITALIJ BIANCHI A SAN PIETROBURGO»
La prima biblioteca a San Pietroburgo intitolata a Vitalij Biànchi aprirà nel 2024. L'evento è dedicato al 130° anniversario della nascita dello scrittore, giornalista, pubblicista e ornitologo russo per bambini. «Per la prima volta possiamo annunciare a tutto il Paese una notizia molto felice per noi. A San Pietroburgo, dove prima non esisteva una biblioteca, nella sua città natale, dove è nato, dove si è svolta la maggior parte della sua biografia creativa, dove è sepolto Vitalij Bianchi». «Bianchi Club» ha inviato una lettera al governatore di San Pietroburgo e ha ricevuto una risposta positiva. Secondo lui, la biblioteca si troverà sull’isola Vasiljevskij, nativa dello scrittore, a San Pietroburgo. Vitalij Bianchi nacque l'11 febbraio 1894 e morì il 10 giugno 1959. Durante la sua vita, lo scrittore russo scrisse molte opere per bambini e pubblicò 120 libri. Il lavoro di Vitalij Bianchi è stato ampiamente utilizzato negli asili e nelle scuole.
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VITALIJ BIANCHI |
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