Cari amici,
vedo che, anche se qualcuno di noi (pochi, per la verità) ha un'età ancora molto giovane, la stragrande maggioranza di noi non crede più alle favole.
La democrazia è dappertutto più un ideale, che non una realtà pienamente operante.
Soprattutto non bisogna illudersi del fatto, che la correttezza delle operazioni di voto offra una sorta di garanzia sulla democraticità e sulla bontà dei governi, che ne risultano. Certo che a suon di brogli si può far vincere chi invece ha perso, ma non è facile far passare per valide elezioni talmente viziate e di solito non ci si riesce.
Hitler, per esempio, tentò una prima volta di prendere il potere con un colpo di stato, ma fallì; dovette attendere con pazienza il successo elettorale (elezioni perfettamente corrette), per conquistare il potere... e il seguito, lo conosciamo. Hitler era semplicemente riuscito a far crescere (abilmente) il consenso intorno a sé, fin quando la maggioranza degli elettori si è rivolta dalla parte sua. Se questa operazione è riuscita persino ad un politico come Hitler, vedete bene quant'è ingenuo, contare sulla correttezza delle consultazioni elettorali, come strumento generatore e preservatore della democrazia. Inoltre, con il grande sviluppo della comunicazione commerciale contemporanea, anche il consenso elettorale può essere fabbricato con le tecniche dell'advertising (cioè il consenso di un politico e del suo partito può essere promosso esattamente come la vendita della coca-cola).
Insomma, si può manipolare il consenso prima e poi presentarsi alle elezioni, incassando un grande successo, formalmente ineccepibile. Che possibilità rimane alla vera democrazia?
Non è dunque la macchina del voto in sé (naturalmente anche quella ha la sua importanza), che è fondamentale, perché se a monte non c'è una politica sana (leggi: politici onesti, capaci e dotati di solida visione ideologica) non si potrà cavar sangue da una rapa.
Nello specifico, è innegabile che Putin ha goduto per molti anni di un ampio consenso in Russia; in che misura questo sia dovuto all'asservimento dei mass-media russi, non sono certo in grado di dirlo io, però mi pare che critiche (russe) in questo senso si siano sentite, per questa, come per le precedenti campagne elettorali. Forse l'idillio tra Putin e gli elettori russi si è ormai spezzato; dopo le presidenziali di marzo lo sapremo tutti.
Lasciatemi però ricordare, che una consultazione elettorale non è mai un semplice voto pro o contro qualcuno, piuttosto è una valutazione tra le possibili alternative. Quindi servirebbero queste alternative, che i russi possano credere migliori della politica attuale.
ho guardato quella trasmissione, davvero bravo Putin!
alle domande rispondeva così: prima una lunga premessa, parlava del più e del meno, raccontava delle persone conociute nel passato, le sue varie esperienze personali, poi_ prima di chiudere, veniva al dunque: rispondeva più o meno alla domanda. E rispondeva citando anche tante cifre, come un ragazzo che interrogato in classe risponde bene, perché ha imparato tutto a memoria. Meravigliosa questa cosa! Riccordarsi persino il numero dei bambini addottati dai cittadini russi. Ma lui impara a memoria tutte le statistiche o le solo legge e ricorda perché ha una memoria fenomenale?
mah... a me, devo confessarvi, è venuto un dubbio... ma il portatile non li serviva da ...
Gli Italiani che visitano dei forum stranieri e ci scrivono della loro Patria le cose schifose, sporcano, malignano sul conto del loro Paese e del loro popolo nella speranza di trovare la «profonda» comprensione fra degli utenti stranieri, non italiani. Parlare dei problemi e dei difetti del proprio Paese fra di loro, un Italiano con l’altro è una cosa, ma rivolgersi ai forum stranieri per farci del male, per insozzare il proprio popolo, è una cosa assai infame e perfida.
Io conosco simili italiani ed anche, purtroppo, simili russi. È una porcheria di cui parlò Dante nella sua commedia immortale. Dostojevskij invece, Fiodor Mikhajlovich, ne scrisse un romanzo. Quel romanzo si chiama «I Demoni» cioè in russo «БЕСЫ».
Vi piacciono tali Italiani, tali Russi? Che cosa gli direste?
Nossuno infanga niente, solo c'è la libertà di dire quello che si pensa. Se a qualche tedesco (visto che sono stati citati) fosse stata data la possibilità di parlare contro Hitler e far conoscere ai tedeschi quello che in realtà accadeva, forse la Germania non avrebbe avuto e provocato tutti i danni di una guerra. Lo possibilità di dire quello che si pensa indipendentemente dallo spirito nazionale e sintomo di libertà. Affermare che tutto va bene per difendere l'immagine della propria patria o del proprio nezionalismo porta a errori che la storia ben ci ricorda.
Ho tentato di capire qualcosa, ma... ahimè, a parte il fatto che la nonnina è di Irkutsk ed è arrabbiata, non ho capito un granché! Se riesci a trovare un po' di tempo, potresti farci un riassunto in italiano del discorso, per favore?
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