Myshkin
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«FESTIVAL DE CANNES»
Il ministro italiano della cultura Sandro Bondi non presenzia al festival di Cannes per protesta contro l'ammissione al festival del film di Sabina Guzzanti "Draquila". Un atto che, oltre a suscitare perplessità e polemiche nel nostro paese, sta avendo una certa eco anche a livello internazionale, come dimostrano i diversi articoli dedicati dalla stampa estera a questa notizia. L’ex ministro della cultura francese Jack Lang, ha commentato la notizia dicendo che la decisione del ministro italiano "dimostra una strana concezione della libertà". Di seguito un articolo pubblicato sabato scorso da CBC News
"Il ministro della cultura “scioccato” da un film critico nei confronti di Berlusconi
Il ministro della cultura italiano boicotterà l’imminente Film Festival di Cannes in segno di protesta contro un documentario italiano che critica la ricostruzione post sisma de L’Aquila messa in atto dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi lo scorso anno. Sandro Bondi ha declinato l’invito a presenziare al festival sulla riviera francese. Sabato, a qualche giorno dall’apertura, il ministro ha diffuso un comunicato nel quale affermava di essere scioccato che il film Draquila: L’Italia trema fosse stato incluso nell’evento.
Ha definito il documentario “propaganda che offende la verità e il popolo italiano.” Draquila, dell’attrice e regista italiana Sabina Guzzanti, critica il governo Berlusconi per la gestione del terremoto a L’Aquila e nelle zone limitrofe, dove oltre 300 persone hanno perso la vita e migliaia sono rimaste senza tetto. Il film sarà proiettato fuori concorso al 63esimo festival di Cannes che si svolgerà fra il 12 e il 23 maggio.
Spezzoni del film sono stati mostrati in televisione. La Guzzanti impersona Berlusconi e condanna la gestione politica dei progetti di ricostruzione nella zona colpita dal sisma. Berlusconi, che ha organizzato il vertice del G8 dello scorso anno a L’Aquila in uno sfoggio di solidarietà nei confronti delle vittime, cita spesso la sua gestione del disastro come uno dei successi del suo governo.
“Deriva verso l’autoritarismo”
In un’intervista rilasciata alla rivista online “Articolo 21″, la Guzzanti ha definito Draquila “una riflessione sulla deriva autoritaria che sta prendendo questo paese.” Ha affermato che il film mira a mostrare le cause e le conseguenze del processo di ricostruzione.
Il film sostiene che Berlusconi, 73 anni, ha sfruttato il disastro per aumentare la sua popolarità e che gli alloggi sono stati costruiti frettolosamente ai margini della città senza consultare le persone rimaste senza casa. Il film si concentra anche sulla Protezione Civile, che ha coordinato le operazioni di soccorso e di ricostruzione. Alcune inchieste sono attualmente in corso per far luce sulle procedure di appalto nella zona colpita dal disastro. Delle 120.000 persone colpite dal terremoto,oltre 52.000 devono ancora tornare a casa o stabilirsi in nuove abitazioni. Molti vivono ancora in degli hotel lungo la costa adriatica o in sistemazioni temporanee a spese dello stato.
I leader dell’opposizione di centro-sinistra hanno criticato la decisione di Bondi di boicottare il festival di Cannes. “Berlusconi e il suo governo stanno diventando sempre più intolleranti nei confronti della satira e della libertà d’espressione critica: è il tipico atteggiamento dei regimi totalitari”, ha affermato Fabio Giambrone, esponente dell’Italia dei Valori. L’agenzia di stampa Agcom ha riportato le dichiarazioni del membro della commissione parlamentare per la cultura Flavia Perina, secondo la quale il boicottaggio produrrà più pubblicità per il film."
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