Il decreto del governo italiano per le "Disposizioni urgenti in materia di spettacolo e di attività culturali" è diventato legge. Il Presidente Napolitano ha firmato oggi il decreto.
Diverse le novità contenute nel provvedimento, e tutte negative, tra cui: blocco del turnover, spostamento dell'età pensionabile e riduzione dei finanziamenti al fondo dello spettacolo, già estremamente esiguo e insufficiente.
Immediate le reazioni in tutta Italia, dove in molte città, tra cui Roma, Milano, Napoli, Bologna, Firenze, Venezia, Genova e Torino sono state annunciate una serie di proteste e di scioperi e molte prime salteranno.
E' a dir poco vergonoso che un paese come l'Italia, amato in tutto il mondo per la sua musica e il suo teatro d'opera, sia costretto a subire la scellerata politica di un governo che è nemico della cultura e che promuove soltanto la televisione, e della più bassa qualità immaginabile.