Il 12 agosto del 2000 la tragedia del Kursk.
Un momento per ricordare le vittime della tragedia del sommergibile nucleare APL Kursk (АПЛ К-141 «Курск»), affondato durante un'esercitazione nel mare di Barents la mattina del 12 agosto 2000.
118 uomini della marina russa, quasi tutti giovani o molto giovani, persero la vita in quel fatale incidente. 23 di loro ebbero la sfortuna di non morire subito, e di morire per asfissia dopo tre giorni.
Alcuni appunti ritrovati, scritti da Dimitry Kolesnikov, danno un'agghiacciante idea del dramma che devono aver vissuto quegli uomini.
«ore 15,45. Qui è troppo buio per scrivere, ma ci proverò a tentoni. A quanto pare non ci sono possibilità di salvarsi. Forse solo dal 10 al 20 per cento. Speriamo che almeno qualcuno leggerà queste parole. Qui ci sono gli elenchi degli effettivi che adesso si trovano nella nona sezione e tenteranno di uscire. Saluto tutti, non dovete disperarvi»
Soltanto una settimana dopo, il 19 agosto, fu possibile arrivare al sommergibile ed al suo interno, che era completamente allagato..
Quando accadde questa tragedia mi trovavo a Vologda, e mi ricordo benissimo quelle ore di apprensione e di angoscia vissute da tutto il Paese.
Fu una sciagura immane.