«Storia della Vita» («История жизни»)
Casa Editrice «GORIZONT» e «SLOVO» 1991 Mosca (Pagine 276)
Dopo la morte Mstislàv Rostropòvich, Galina Vishnèvskaja si è ammalata e non è andata neanche a Cannes dove è stato presentato il film di Aleksandr Sokùrov “Aleksandra” in cui lei recita il ruolo principale. Nessun giornalista è riuscito a intervistare la grande primadonna del Bolshoj. Lasciamola stare per ora. Lei deve riprendersi dopo la morte del suo amato marito Slava. Possiamo capirla perché tutta la loro vita erano insieme ed erano inseparabili. Sposatasi nel 1955 con Mstislàv Rostropòvich, si esibì spesso accompagnata da lui al pianoforte. Entrambi furono amici di Dmitrij Shostakovich e interpretarono assieme, in una registrazione memorabile della EMI (del 1978), l'opera «Lady Macbeth del distretto di Mtsensk» («Леди Макбет Мценского Уезда»), dopo aver lasciato l'Unione Sovietica e dopo la morte di Shostakovich.
Galina Pàvlovna Vishnèvskaja (Галина Павловна Вишневская) nacque a Leningrado e, dopo aver studiato canto al conservatorio di quella città, fece il suo debutto nel 1944 cantando un'operetta. Dopo un anno di studio con Vera Nikolajeva, vinse un concorso indetto dal Teatro Bolshoj, cantando l'aria di Serghej Rachmaninov "O, Do Not Grieve" e quella di Giuseppe Verdi "O patria mia" dall'Aida, nel 1952. Negli anni successivi divenne una cantante del Teatro Bolshoj di Mosca. Nel 1961 debuttò al Teatro Metropolitan di New York in Aida. Negli anni successivi canta al Covent Garden di Londra nello stesso ruolo. Al 1964 risale il debutto al Teatro alla Scala di Milano nella parte di Liù nella “Turandot” di Puccini, in un cast che comprendeva anche Brigit Nilsson e Franco Corelli. Nel 1962 Benjamin Britten la volle come solista nel suo “War Requiem” (gli altri soliti erano Dietrich Fischer-Dieskau e Peter Pears). Oltre a questi ruoli ed a quelli del repertorio operistico russo, ha cantato anche nei ruoli di Violetta, Tosca, Cio-cio-san, Leonora (“Fidelio”), e Cherubino (“Le nozze di Figaro”).
Nel 1974, lasciò l'Unione Sovietica insieme al marito per trasferirsi negli Stati Uniti. Nel 1987 diresse «La Fidanzata dello Zar» («Царская Невеста») di Nikolaj Rimskij-Korsakov a Washington.
Galina Vishnèvskaja aveva la voce di soprano lirico spinto, di grande estensione ed omogeneità. Soprattutto nel repertorio russo è stata una interprete di peculiare profondità espressiva, come mostra la registrazione integrale dell'"Evghenij Oneghin".
Nel 1984 pubblicò un libro di memorie intitolato “Galina: A Russian Story”, e nel 2002 inaugurò un suo Teatro d'Opera a Mosca e la Scuola di Canto per i giovani cantanti.
The Galina Vishnevskaya Opera Centre
www.opera-centre.ru
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