«CUCITO CON FILI BIANCHI»
L'espressione «cucito con fili bianchi» («шито белыми нитками») significa un inganno chiaramente visibile, un lavoro goffamente camuffato o è fin troppo chiaro. Questa frase è spesso usata per sottolineare la ridicola ovvietà di qualche «segreto». L'espressione ci è venuta dal francese, dove «cousu de fil blanc» si traduce letteralmente come «cucito con fili bianchi» («шито белыми нитками»). In Francia era già in uso nel XVI secolo. Ad esempio, il teologo Louis Richom ha scritto in una delle sue opere: «Queste brave persone ritagliano la calunnia dal panno nero e la cuciono con filo bianco, la cucitura è visibile a tutti». I dizionari francesi indicano che questa frase molto probabilmente è apparsa a causa dell'attività di cucito. Sin dai tempi antichi, i sarti hanno lavorato secondo un certo schema. Quando il maestro preparava una cosa per il montaggio, cuciva i dettagli in un modo speciale: pezzi di tessuto erano fissati con un filo bianco ben visibile con punti grossolani e grandi. Quando un cliente provava tali abiti «non finiti», il sarto poteva verificare la correttezza dei modelli e correggere le carenze. Se tutto fosse stato corretto, il prodotto sarebbe stato cucito con punti ordinati con un filo del colore del tessuto. E il maestro strappò i fili bianchi ausiliari e li rimosse facilmente. I ricercatori ritengono che sia stata la chiara visibilità dei fili bianchi sui tessuti colorati a dare origine a un'espressione stabile. Nel corso del tempo, le persone hanno iniziato ad associare questa vivida immagine non solo al lavoro incompiuto, ma anche a bugie maldestramente nascoste.
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