«БЕЛЕЕТ ПАРУС ОДИНОКИЙ…»
Sul primo frontespizio del nostro forum «ARCA RUSSA» è presente un logo composto da quattro versi della famosa poesia di Mikhail Lermontov «Biancheggia vela solitaria» = «Белеет парус одинокий». Questi sono solo i primi quattro versi della poesia. Quattro righe in due lingue, russo e italiano. Sono stati posizionati dal nostro fondatore del forum, Myshkin, come simbolo del nostro forum. Da allora, questo simbolo convive con il nostro forum. Vorrei presentarvi l'intera poesia di Mikhail Lermontov, composta da sole tre parti. Questa poesia si intitola «La Vela» «Парус».
Белеет парус одинокий = Biancheggia vela solitaria
В тумане моря голубом!... = Del mare nell'azzurra bruma...
Что ищет он в стране далёкой? = Cosa in lontana terra cerca?
Что кинул он в краю родном?... = Al paese natio cosa ha lasciato?...
Играют волны - ветер свищет, = Fremono le onde, il vento fischia,
И мачта гнётся и скрыпит... = L'albero piega e geme...
Увы, - он счастия не ищет = Ahimè ! Felicità non cerca
И не от счастия бежит! = E da felicità non viene!
Под ним струя светлей лазури, = Sott'essa il flutto più chiaro del cielo;
Над ним луч солнца золотой... = Sopra, del sole d'oro il raggio...
А он, мятежный, просит бури, = Ed essa inquieta chiede la tempesta,
Как будто в бурях есть покой! = Come nelle tempeste fosse pace!
«La Vela» («Biancheggia vela solitaria» = «Белеет парус одинокий») è una poesia scritta dal diciottenne Mikhail Lermontov a San Pietroburgo. Un esempio da manuale di poesia romantica. Pubblicato per la prima volta sulla rivista «Note domestiche» («Отечественные записки», 1841). Secondo i ricercatori, la miniatura lirica rifletteva non solo i luoghi comuni della poesia romantica, ma anche aspirazioni autentiche e impulsi spirituali che preoccupavano il giovane poeta alla vigilia di una nuova svolta nella vita. Nell'estate del 1832, Lermontov lasciò gli studi all'Università di Mosca e si trasferì a San Pietroburgo, con l'intenzione di unirsi ai ranghi degli studenti della capitale. Il tentativo non ha successo; sconvolto e depresso, il poeta vaga da solo per la città, pensando al futuro. In una lettera indirizzata a Maria Lopukhina, ammette di non vedere «niente di particolarmente confortante per il futuro» («впереди ничего особенно утешительного»).
Le tre quartine della poesia «La Vela» spiegano molto meglio delle lettere lo stato di tumulto mentale in cui si trovava il poeta nell'estate e nell'autunno del 1832. «La Vela» non è solo un riflesso dei pensieri che preoccupavano il diciottenne Lermontov, ma anche una designazione figurativa e metaforica della vita del poeta, basata sul suo paragone con il viaggio per mare. La prova che il tema dell'elemento mare era veramente vicino a Lermontov è la sua opera ad acquerello (1828-1831), che i ricercatori chiamano «una sorta di commento grafico alle intenzioni letterarie del poeta», in particolare a «La Vela». Il disegno è vicino al tema principale della poesia: l'artista Lermontov e il poeta Lermontov «si sono fusi in un'unica percezione ansiosamente romantica del mondo».
«La Vela» è composta da tre quartine e allo stesso tempo sei «distici alternati». L'opera è strutturata in modo tale che i primi due versi di ogni strofa rappresentino una «metà paesaggio», che comprende la descrizione del mare e della vela. Le due righe successive di ogni verso sono il flusso dei pensieri del poeta.
MIKHAIL LERMONTOV SUL NOSTRO FORUM «ARCA RUSSA»:
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Ultima modifica di Zarevich il 12 Set 2024 11:19, modificato 3 volte in totale
BIANCHEGGIA VELA SOLITARIA…».jpg | |
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Zarevich