«ВЕСЬ СТРАВИНСКИЙ»
«TUTTO STRAVINSKIJ»

La Filarmonica di Mosca continua la seconda stagione del ciclo «Tutto Stravinskij» («Весь Стравинский»), che prevede l’esecuzione di tutte le opere del compositore in ordine cronologico. Il 26 marzo 2024, nella Sala «Ciajkovskij» di Mosca, gli artisti dell'Orchestra di Stato sotto la direzione di Aleksej Rùbin presenteranno le sue opere più importanti del periodo 1917-1918. Gli ospiti ascolteranno, tra le altre cose, il poema sinfonico «La canzone dell'usignolo» («Песня соловья») e «La storia del soldato fuggitivo e del diavolo» («Сказка о беглом солдате и чёрте»). Scritta per soli sette strumenti, viene solitamente eseguita come suite e, meno spesso, nella sua interezza, con la partecipazione di artisti. Il 31 marzo 2024 si svolgerà la seconda serata dell'abbonamento «Tutto Stravinskij. Musica da Camera», dove vengono eseguite opere da camera risalenti ai primi vent'anni di carriera del compositore. Al concerto parteciperà il pianista Aleksej Ljubìmov, che da oltre mezzo secolo esegue la musica di Stravinskij in Russia e all'estero.
  




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Zarevich

La serata conclusiva del ciclo «Tutto Stravinskij» si svolgerà il 29 maggio 2024 alla Filarmonica di Mosca. Una serie di concerti introduce gli ascoltatori a tutte le opere del compositore in ordine cronologico. La serata finale è stata quindi dedicata al periodo 1914-1921. Sul palco della Sala «Ciajkovskij» salirà l'orchestra da camera di Mosca «Musica Viva», diretta da Aleksandr Rùdin. Solisti: Elmira Karakhanova, David Posulikhin, Jaroslav Abaimov e altri. Il fulcro del programma è il balletto canoro «Pulcinella», che segnò la svolta di Igor Stravinskij al neoclassicismo.
  




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Zarevich

Non ho mai capito che cosa provasse Stravinskij per la Russia. Ho letto sulla sua vita, conosco la sua formazione di studio e riconosco  la presenza di molti elementi della tradizione russa nella sua musica: ma mi sono sempre domandato se lui è stato un russo legato alla sua terra o se appartiene a quel gruppo di persone che ha rinnegato la sua patria.
  

Caro amico!
Beh, in linea di principio hai ragione su qualcosa. Ti ricordo che Igor Stravinskij lasciò la Russia con la sua famiglia e andò in Svizzera alla vigilia della prima guerra mondiale, nel 1914. Nota che non c'erano bolscevichi e nessuna rivoluzione ancora allora. Andò a cercare fortuna all'estero nella cerchia del famoso impresario russo Serghej Diaghilev, il fondatore delle stagioni di balletto e opera russe. Tutto il suo lavoro in quegli anni è legato esclusivamente al folklore russo e alle tradizioni russe. Ha studiato a San Pietroburgo con Nikolaj Rimskij-Kòrsakov, con il quale ha sempre litigato per le sue opere russe, ma dopo essere andato all'estero ha iniziato a «scambiare» proprio questo folklore russo. Ha capito molto bene che è lì che può fare carriera e fama. Che è successo. I suoi balletti russi hanno conquistato Parigi. Poi il suo «spirito russo» cambierà e inizierà a scrivere musica come tutti i compositori in Occidente hanno scritto allora. Ha perso la sua personalità russa nella musica, ma era comunque già un compositore molto famoso in Occidente. Non venne mai più in Russia, tranne una volta nel 1962 Stravinskij volò a Mosca, dove diresse le sue composizioni con l’orchestra sovietica così come a Leningrado. I concerti di Stravinskij sono stati accolti con entusiasmo dal pubblico musicale del paese. Ma in qualche modo, poi tutti se ne sono dimenticati. Parlava bene il russo, ma non dava l'impressione di un russo. Ha perso il nervo russo. Era «uno straniero», non un russo. Anche se si ritiene ancora che Igor Stravinskij sia un compositore russo. Tutto il suo primo «periodo russo» musicale è molto bello e tipicamente russo. Questo gli è stato insegnato da Nikolaj Rimskij-Korsakov! Non dimentichiamo che suo padre Fiodor Stravinskij era un basso molto famoso nel Teatro Mariinskij e allevava i suoi figli in uno spirito ortodosso e russo molto severo. Igor aveva altri tre fratelli, Romàn, Jurij e Gùrij Stravinskij. Sono rimasti tutti in Russia, ma Igor ha deciso di lasciare la sua patria. Penso che sia male. Hai ragione quando dici che non era più russo, era sempre «straniero» in Russia. A proposito, devo dire che Stravinskij ha cambiato diverse fedi durante la sua vita più volte, ma alla fine della sua vita è tornato all'Ortodossia. Ti dirò onestamente che ai russi non piace e non è mai piaciuto.

Igor Stravinskij morì nel 1971 a New York per insufficienza cardiaca. Fu sepolto nel cimitero di San Michele a Venezia, nella cosiddetta parte «russa» di esso, vicino alla tomba di Serghej Diaghilev. Voleva essere sepolto in Russia, ma l'allora governo sovietico non lo voleva. Questa è la risposta alla tua domanda. Era un estraneo.
  




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Zarevich

Zarevich ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Caro amico!
Beh, in linea di principio hai ragione su qualcosa. Ti ricordo che Igor Stravinskij lasciò la Russia con la sua famiglia e andò in Svizzera alla vigilia della prima guerra mondiale, nel 1914. Nota che non c'erano bolscevichi e nessuna rivoluzione ancora allora. Andò a cercare fortuna all'estero nella cerchia del famoso impresario russo Serghej Diaghilev, il fondatore delle stagioni di balletto e opera russe. Tutto il suo lavoro in quegli anni è legato esclusivamente al folklore russo e alle tradizioni russe. Ha studiato a San Pietroburgo con Nikolaj Rimskij-Kòrsakov, con il quale ha sempre litigato per le sue opere russe, ma dopo essere andato all'estero ha iniziato a «scambiare» proprio questo folklore russo. Ha capito molto bene che è lì che può fare carriera e fama. Che è successo. I suoi balletti russi hanno conquistato Parigi. Poi il suo «spirito russo» cambierà e inizierà a scrivere musica come tutti i compositori in Occidente hanno scritto allora. Ha perso la sua personalità russa nella musica, ma era comunque già un compositore molto famoso in Occidente. Non venne mai più in Russia, tranne una volta nel 1962 Stravinskij volò a Mosca, dove diresse le sue composizioni con l’orchestra sovietica così come a Leningrado. I concerti di Stravinskij sono stati accolti con entusiasmo dal pubblico musicale del paese. Ma in qualche modo, poi tutti se ne sono dimenticati. Parlava bene il russo, ma non dava l'impressione di un russo. Ha perso il nervo russo. Era «uno straniero», non un russo. Anche se si ritiene ancora che Igor Stravinskij sia un compositore russo. Tutto il suo primo «periodo russo» musicale è molto bello e tipicamente russo. Questo gli è stato insegnato da Nikolaj Rimskij-Korsakov! Non dimentichiamo che suo padre Fiodor Stravinskij era un basso molto famoso nel Teatro Mariinskij e allevava i suoi figli in uno spirito ortodosso e russo molto severo. Igor aveva altri tre fratelli, Romàn, Jurij e Gùrij Stravinskij. Sono rimasti tutti in Russia, ma Igor ha deciso di lasciare la sua patria. Penso che sia male. Hai ragione quando dici che non era più russo, era sempre «straniero» in Russia. A proposito, devo dire che Stravinskij ha cambiato diverse fedi durante la sua vita più volte, ma alla fine della sua vita è tornato all'Ortodossia. Ti dirò onestamente che ai russi non piace e non è mai piaciuto.

Igor Stravinskij morì nel 1971 a New York per insufficienza cardiaca. Fu sepolto nel cimitero di San Michele a Venezia, nella cosiddetta parte «russa» di esso, vicino alla tomba di Serghej Diaghilev. Voleva essere sepolto in Russia, ma l'allora governo sovietico non lo voleva. Questa è la risposta alla tua domanda. Era un estraneo.

Sì... ho la stessa idea che hai tu.
Ma devo dire che Stravvinskij era un compositore geniale, geniale in tutti i suoi periodi artistici che sono stati molto diversi, è stato nella musica un po' come Picasso nella pittura. Il periodo meraviglioso dei balletti russi, il periodo neoclassico ed addirittura in tarda età un avvicinamento alla dodecafonia della  scuola di Vienna ... è una vera gioia leggere le sue partiture. Da ragazzino ho passato pomeriggi a leggere il "Canticum Sacrum" Ricordo che il mio maestro di armonia mi fece notare come nell'episodio finale usasse la tecnica "a specchio" per moto retrogrado ad imitazione del contrappunto fiammingo del '400... Grande mente, grande compositore.
La scorsa estate, con mia moglie e mia figlia ( che studia danza) siamo andati a Venezia e abbiamo messo 2 fiori, uno  sulla tomba di Strawinskij e uno su quella di Diaghilev.

( a proposito, sai che ci sono molte tombe di russi a San Michele, c'' uno spazio chiamato "dei greci ortodossi" se non ricordo male, ... sono rimasto impressionato da una giovane  pricipessa russa ...
  

«СВАДЕБКА» balletto di Igor Stravinskij

«СВАДЕБКА» («la svàdebka») questa è una forma diminutiva della parola russa «Свадьба» («la svàd’ba») cioè in italiano «Le Nozze» o «Il Matrimonio». Può anche essere tradotto dal russo all'italiano come «Le piccole Nozze» o «Un piccolo Matrimonio». Ma è meglio lasciare il nome russo del balletto «СВАДЕБКА» («la svàdebka»).

Il Teatro «Novaja Opera» di Mosca presenta una nuova versione del balletto «Свадебка» («Le Nozze» «Les Noces») di Igor Stravinsky, dedicata al centenario della prima produzione (Parigi, 1923). Coreografo: Pavel Glùkhov. Direttore musicale e direttore d'orchestra – Dmitrij Volòsnikov. La performance è stata realizzata con il sostegno del «Centro per la Musica Elettroacustica». Le proiezioni delle première si svolgeranno il 14 e 15 giugno 2024.
La prima versione teatrale di «Свадебка» («Le Nozze» «Les Noces») è stata creata da Bronislava Nijinskaja per i «Balletti Russi» di Serghej Diaghilev. La laconica coreografia di Bronislava Nijinska ha seguito lo schema ritmico e la melodia di Stravinskij ed è stata completata dalla scenografia ascetica dell'artista russa Natalia Gonciaròva.
Anche il «Balletto di Mosca» ha una sua storia nella messa in scena di «Свадебка» («Le Nozze» «Les Noces»): nel 2008, la coreografa Larissa Aleksandrova ha presentato la sua versione della storia di una cerimonia di matrimonio russa nello spirito del teatro fisico grezzo.
Il regista della nuova performance è il ballerino e coreografo Pavel Glukhov. «Свадебка» («Le Nozze» «Les Noces») di Pavel Glukhov si allontana dal concetto di minimalismo, unendo coro e ballerini in un unico spazio. L'autore agisce come un coreografo-drammaturgo e guarda la partitura di Igor Stravinskij attraverso il prisma dell'opera teatrale «Il temporale» («Гроза») di Aleksandr Ostrovskij: satura la trama di dettagli, i personaggi di caratteristiche e la coreografia di psicologismo. L'idea astratta del rituale si incarna attraverso un riconoscibile conflitto di rapporti tra sposi, marito e moglie, generazioni più anziane e più giovani, rapporti personali e legami con il clan. La cerimonia nuziale russa non viene solo cantata qui, come previsto dal compositore, ma anche «provata» su una persona vivente. La scenografia dinamica di «Свадебка» («Le Nozze» «Les Noces») si basa sulla trama dei materiali naturali, suddividendola in livelli di azione concreta e generalizzazione filosofica.
  




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«IL GENIO DEL LUOGO» «ГЕНИЙ МЕСТА»

Il concerto di gala per il compleanno di Igor Stravinskij si terrà il 16 giugno 2024 nel Parco Oranienbaum nella Riserva-Museo di Peterhof al festival «Il genio del luogo» («Гений места»). Si esibiranno ballerini classici e l'Orchestra Sinfonica del Teatro Mariinskij diretta da Valerij Gherghiev. Il programma del balletto comprendeva duetti da «L’uccello di fuoco» di Stravinskij e il monologo di Petrushka dal balletto omonimo sulla musica del compositore. Sul palco salirà anche il Teatro Mariinskij. Il programma sinfonico comprende la fantasia orchestrale «Fuoco d'artificio» («Фейерверк»), la musica del balletto «Il gioco di carte» («Игра в карты») e una suite da «L’uccello di fuoco» («Жар-Птица»). Il festival «Il genio del luogo», dedicato al 142° anniversario della nascita di Igor Stravinskij, aprirà il 15 giugno 2024 al Teatro Mariinskij. L'orchestra sinfonica del teatro diretta dal maestro Valerij Gherghiev e dal pianista Denis Matsuev eseguirà la musica del compositore russo. Nella Sala Concerti si svolgerà anche la serata dedicata alla memorabile data. Il direttore dell'Orchestra Sinfonica Presidenziale (Ankara), Cemi Can Deliorman, assumerà la guida dell'Orchestra Mariinsky. Gli eventi del festival «Il genio del luogo» dedicato a Stravinskij si svolgeranno anche nella piccola patria del compositore a Oranienbaum e su tutti i palchi del Teatro Mariinskij. Il programma può essere visualizzato qui.
https://www.mariinsky.ru/news1/2024/june/11/


  




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«CALORE. GIUGNO. STRAVINSKIJ»
«ЖАРА. ИЮНЬ. СТРАВИНСКИЙ»
«HEAT. JUNE. STRAVINSKY»
«CHALEUR. JUIN. STRAVINSKI»
«HITZE. JUNI. STRAVINSKY»

Un nuovo progetto musicale su larga scala del Teatro Mariinskij - il festival «Genius Loci» = «Il Genio del Luogo» = «Гений Места» = «Genius of the Place» si è concluso nella piccola patria di Igor Stravinskij, ad Oranienbaum a San Pietroburgo.
 
Oranienbaum (Ораниенбаум) è un complesso di palazzi e parchi sulla sponda meridionale del Golfo di Finlandia, 40 km a ovest di San Pietroburgo. Si trova sul territorio della città di Lomonosov (fino al 1948 - Oranienbaum) e comprende palazzi e parchi del XVIII secolo. L'evento centrale del festival è stato «l'aria aperta» («open air») nel cortile meridionale del Grande Palazzo del Principe Mènshikov, dove si sono esibiti i solisti e l'Orchestra Sinfonica del Teatro Mariinskij diretta da Valerij Gherghiev (Валерий Гергиев).

Nella sua pratica preferita e di successo di abbracciare l'immensità, Valerij Gherghiev ha messo il massimo della musica multigenere in un festival compatto. In questi tre o quattro giorni verranno eseguite circa 50 opere di Igor Stravinskij, tra cui l'esecuzione di musica da parte di un'orchestra, un coro, solisti e un corpo di balletto. Nei prossimi dieci-quindici anni si apriranno enormi opportunità. Un pellegrinaggio qui a Oranienbaum sarà un piacere combinato per gli amanti dell'architettura.

L'orchestra del Teatro Mariinskij è da tempo abituata con successo a suonare molto, bene e in qualsiasi condizione. Questa volta, il clima estivo settentrionale di San Pietroburgo ci ha sorpreso con un caldo completamente non settentrionale. Il sole splendeva così forte sui leggii e sulla schiena degli ascoltatori che i musicisti dovevano suonare con occhiali con lenti scure e coprirsi periodicamente il viso con spartiti. Il test chiaramente non è per i deboli di cuore. E bisogna sostenere anche i ballerini sul palco, e qui non resta che gridare «bravi» al maestro e alla sua squadra: professionalità di altissimo livello nonostante le condizioni difficili.

Il programma del concerto di gala comprendeva tre numeri di balletto e tre opere sinfoniche: la frizzante fantasia di Stravinskij «Fuochi d'artificio» («Фейерверк»), la musica dal balletto «Gioco di carte» («Игра в карты») e, nel finale, la famosa Suite dal balletto «L’Uccello di Fuoco» («Жар-Птица»). Il ballerino del Teatro Mariinskij Serghei Umanets con la prima ballerina Anna Samostrelova ha ballato due adagi da «L’Uccello di fuoco» e Vladislav Shumakov ha eseguito «Il monologo di Petrushka». La musica di Igor Stravinskij è stata preceduta da un'interazione interattiva dell'attore con citazioni del compositore e da un gioco di palme tra l'orchestra e il pubblico. Nonostante il caldo, gli ospiti si sono uniti volentieri all'azione: hanno battuto ritmicamente mezze e ottavi, battendo le mani per accelerare il crescendo ed entrando dolcemente nel diminuendo. Divertente, facile e con entusiasmo.

Il giorno successivo, l'Orchestra del Teatro Mariinskij ha visitato nuovamente Oranienbaum. Questa volta con due direttori d'orchestra dai temperamenti diversi: il bielorusso Andrej Ivanòv, saldamente radicato in Russia, e il suo collega cinese Haoran Li, che dirige l'Orchestra Sinfonica di Pechino e lavora attivamente anche al Teatro Mariinskij. Il concerto si è aperto con «Capriccio Spagnolo» («Испанское Каприччио») dell’amato mentore di Stravinskij, Nikolaj Rimskij-Korsakov, che divenne il secondo padre e modello del futuro artista d’avanguardia. Il culmine dello spettacolo e la sua conclusione è stata la Suite dal balletto «L'Uccello di Fuoco» nella versione più rappresentata del 1919 con la famosa allegra «La Danza pagana» («Поганый пляс»).

Il festival «Genius Loci», dedicato a Igor Stravinskij, si concluderà al Teatro Mariinskij il 18 giugno 2024. Sul palco della Sala dei Concerti verrà eseguita la musica vocale di Igor Stravinskij, eseguita da solisti del teatro. Parte di pianoforte: Oksana Klevtsova e Evgenia Isupova.

Valerij Gherghiev prevede di espandere il festival. L'anno prossimo (2025) sarà possibile esibirsi in cinque o sei edifici a Oranienbaum: vicino o all'interno. Valerij Gherghiev promette solennemente di rendere il Festival Igor Stravinskij di Oranienbaum un evento annuale.

«Genius Loci» è un progetto articolato e voluminoso. Comprende esibizioni dell'Orchestra del Teatro Mariinskij nelle piccole patrie di eccezionali compositori russi: Glinka, Mussorgskij, Ciajkovskij, Rimskij-Korsakov e, infine, Stravinskij.

Il Genius loci nella religione romana è lo spirito protettore di un luogo particolare (villaggio, montagna, singolo albero). L'espressione «genius loci» veniva spesso applicata al paesaggio. L'espressione «Genius loci» è applicabile a una persona che custodisce con zelo l'atmosfera unica di un luogo.
  




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Una nuova sede per concerti si sta aprendo a San Pietroburgo: la Sala Stravinskij al Teatro Mariinskij. Una nuova sala è stata aperta al settimo piano del teatro. Porterà il nome di Igor Stravinskij. Il primo evento nella nuova sala avrà luogo il 25 giugno 2024. In questo giorno, la nuova sala presenterà la «Sinfonia dei Salmi» e la Sinfonia in do di Igor Stravinskij, nonché il Concerto per pianoforte n.8 di Mozart. Il maestro Valerij Gherghiev è alla tribuna del direttore d'orchestra.
  




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