«LA LINGUA È SOSPESA»
Quando incontriamo una persona che si esprime facilmente e spiritosa, diciamo: «Ha la lingua sospesa» = «Язык у него хорошо подвешен» cioè «Ha una buona lingua». È così che descrivono persone eloquenti, sicure di sé, che comunicano liberamente in qualsiasi azienda e non esitano a pensare ad alta voce. La storia di questa unità fraseologica è ben nota ai ricercatori. «Lingua» («язык») è la parte della campana che produce il suono. E se questa lingua è ben sospesa, il suono della campana emette un suono forte e chiaro. Allo stesso modo, una persona con «с хорошо подвешенным языком» cioè una «lingua ben parlata» parla facilmente e in modo interessante. Ebbene, se, al contrario, qualcuno si esprime con difficoltà, allora diranno di una persona del genere: «La lingua è mal sospesa» «Язык плохо подвешен». Questa espressione è spesso usata non solo nel discorso colloquiale, ma anche in letteratura. Così, nel romanzo di Mikhail Bulgakov «Il maestro e Margherita», il procuratore dice Yeshua. In russo ci sono molte espressioni con un significato simile. Ad esempio, «non ti metterai in tasca per una parola» («за словом в карман не полезет»). Interessante anche la sua etimologia: una «tasca» in Russia era una piccola borsa che veniva attaccata ad una cintura. Serviva per riporre piccole cose importanti, dato che le tasche a cui siamo abituati sui vestiti non esistevano ancora. E ci è voluto molto tempo per tirare fuori qualcosa da questa tasca: era necessario sbrogliare le numerose corde e nodi. Pertanto, quando una persona ha trovato facilmente le parole giuste in una conversazione, ha detto di lui: «Non ti metterai in tasca per una parola» «За словом в карман не полезет». Tuttavia, ai vecchi tempi, l'eccessiva loquacità era condannata: ecco come appariva l'espressione «lingua senza ossa» («язык без костей»). Poi la gente pensava che la lingua avesse le ossa e quindi si stancasse. E se una persona parlava incessantemente, veniva descritta con l'aiuto di questa unità fraseologica.
L’unità fraseologica russa «ЯЗЫК ПОДВЕШЕН» può essere tradotta in italiano come: «non gli manca parlantina» o «ha la lingua sciolta» («ha la parlantina») o «ha lo scilinguagnolo».
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