L'ho visto solo ora per la prima volta.Molto bello e suggestivo anche grazie alle splendide musiche di Shostakovich,un genio, ma anche molto esperto nelle musiche per film e con la splendida traduzione di Pasternak. Un film da non perdere e da rivedere per chi l'abbia già visto.Mi ricorda per certi versi i film di Kurosava ma con una maggiore e sapiente direzione degli attori che sono molto bravi e professionali. Di Kozintsev vorrei anche vedere l'Amleto e il Don Chisciotte, che penso, siano di uguale ed alto livello.
  

Io invece King Lear di Grigorij Kozintsev non l'ho visto, però ho visto il suo Amleto, e posso confermarti che è un gran bel film, un'ottima riduzione cinematografica. Notevole l'interpretazione di Innokentij Smoktunovskij nel ruolo di Amleto; un bravissimo e popolarissimo attore che ha recitato in un ragguardevole numero di film, ormai scomparso da diversi anni. Un'altra sua bella interpretazione è quella di Ciajkovskij, nell'omonimo film di Igor Talànkin, del 1969.
Amleto è un film da vedere, lo raccomando senz'altro. Le musiche di Shostakovich sono bellissime!!
  

L'Amleto di Kozintsev lo conosco bene assai e mi piace enormemente. Del suo Re Lear ricordo degli spezzoni visti in tenerissima età, quando non sapevo che fosse suo. Mi piacerebbe rivederlo.
  




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Огненный ангел

«IL RE LEAR» «КОРОЛЬ ЛИР»
Film di Gheorghij Kozintsev (1969)
https://www.youtube.com/watch?v=jqit6uKNEqQ

  




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Zarevich

«IL RE LEAR» «КОРОЛЬ ЛИР»
Il film è complesso, molti possono annoiarsi quando guardano, ma parla della vita: retta e dissoluta, sulle persone: devote ed egoiste, sull'amore, il perdono e l'adulazione, sulla devozione e il tradimento. Quanti secoli sono passati, e il mondo non è cambiato, tutti gli stessi vizi, tranne che le vecchie «maschere» sono state cancellate, e sono state sostituite da più lussuose, in splendidi involucri di modernità, ma dietro di loro c'è come vuoto come prima. In «Re Lear» viene mostrato come un uomo i cui occhi sono annebbiati da una foschia (in questo caso, fumo acre) di ipocrisia e falso amore, non vede la verità, o non vuole vederla, perché è molto amaro. Lear è abituato all'adorazione e all'adorazione, come, in linea di principio, si addice a un re. Ed è comprensibile perché fosse così infuriato dal discorso della figlia più giovane Cordelia. Le chiede di abbandonare le sue parole, la chiama insensibile, ma lei gli fa eco che non è insensibile, ma schietta. L'orgoglio ferito di Lear non permette alla ragione di entrare in vigore, maledice l'unica figlia che lo ama, con un'anima pura. In un impeto di rabbia, anche il fedele servitore del sovrano, il conte Kent, lo ottiene. Il re non vuole ascoltare le sue argomentazioni: Solo ciò che è vuoto dentro tuona... Il film è lungo, il film è triste, ma per chi apprezza la vera arte sarà molto interessante guardare e apprezzare questo film. Vorrei sottolineare la magnifica commedia degli attori sovietici: quando vedi una commedia così sentita, il tuo cuore si ferma. Indubbiamente, questo film merita la massima lode.
  




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Zarevich