L’operetta di Isaak Dunaevskij, scritta nel 1947.
L’azione dell’operetta «Il Vento libero» («Вольный ветер») si svolge in un Paese non indicato su nessuna carta geografica. È interessante sapere, quale Stato intendeva il compositore? Se l’operetta fu scritta nel 1947, allora lui pensava all’Italia, perché attraverso i porti marittimi italiani passavano le forniture delle armi in Grecia per la lotta contro gli elementi comunisti. Oltre a ciò, nell’operetta «Il Vento libero» si dice che la «Wehrmacht non da un pezzo abbandonò il Paese». Vuol dire potevano essere dei porti adriaci, per esempio il porto di Trieste che fino all’anno 1945 si trovava sotto controllo dell’esercito tedesco e poi è passato sotto controllo dell’amministrazione inglese - americana fino all’anno 1954.
Dicono che l’operetta «Il Vento libero» sia troppo politicizzata. Ma la politica è proprio interessante in quest’operetta. Tra l'altro, l’operetta non è una cosa pacioccone e indulgente. Jacques Offenbach aveva molti conflitti con la censura. Anche Imre Kálmán.
La piccola città-porto di uno dei Paesi meridionali. Dopo la partenza degli occupanti fascisti le banchine di caricamento sono spopolate, non ci sono piroscafi, stanno fermo le gru di banchina. Avendo paura del castigo per la collaborazione con i nemici tedeschi, il padrone del porto Georg Stan scappa dalla città. Aspettando che qualcosa passi e assicurandosi l'assenso dell’autorità locale, Georg Stan ritorna e nel porto cominciano i lavori di carico. Mentre si fa il carico delle arance, il marinaio Janko e la bella Stella si preparano alle nozze. All'improvviso Georg Stan fa un'offerta alla ragazza Stella e ricorre a trucchi di dare il proprio consenso. Stella viene a sapere della menzogna e fugge da Janko.
Gli eroi dell’operetta trovano nella stiva per carichi invece delle casse con arance, le casse con le armi destinate per il mantenimento del fascismo. Gli eroi fanno tutto il possibile e l'impossibile per annegare le casse sul fondo del mare.
È una fabula politica o la trama «politicizzata» dell’operetta «Il Vento libero». Oltre a questo nell’operetta ci sono moltissimi personaggi bravi, ridicoli e allegri che cantano le bellissime arie, i bei duetti e cori. L’operetta è piena di allegria, di divertimenti e di danze. C’è una bellissima arietta della ridicola ragazza Pipita e la sua condotta da discolo. Un bellissimo duetto di Stella e Janko.
Dopo che sono passati moltissimi anni, dai lontani anni ’40 quando fu stata scritta l’Operetta «Il Vento libero», tutti gli umori storici della società si sono dileguati nel buio della storia. È rimasta la bella musica dell’operetta di Isaak Dunaevskij che sino nei giorni nostri agita i cuori degli appassionati della bella musica classica.
A proposito, nel 1962 il regista Leonid Traurber (Леонид Трауберг) ha girato il film secondo l’operetta di Isaak Dunaevskij «Il Vento libero» («Вольный ветер»). Le parti vocali fuori fotogramma cantano i cantanti del Teatro Bolshoj di Mosca Galina Vishnevskaja (soprano), Evghenij Kibkalo (baritono), Artur Ejzen (basso)…
Based on the operetta of the same name by Isaak Dunaevsky. The scene is laid in a small southern country which has just been liberated from fascist invaders. The plot of the film is love between Yango and beautiful Stella.
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