| «LA SCHIAVA D'AMORE» | |
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Argonauta
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«LA SCHIAVA D'AMORE»
Ho visto "Schiava d'amore" il secondo film di Michalkov.
Non mi è sembrato interessante come altri suoi film.
Fanno pensare le parole dette dall'attrice principale su un tram lanciato in corsa senza conducente, mentre dei soldati la inseguono a cavallo, si affaccia al finestrino e con i grandi occhi vistosamente truccati e un'aria attonita esclama quasi meravigliata:"Signori, siete delle belve”
Ebbene sì, la maggior parte degli uomini sono belve feroci.
____________ Miayyyy! Myrrr....rrr....
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Zarevich
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«LA SCHIAVA D'AMORE»
Argo, ti dicevo più volte, non mangiare carne di cammello prima di aprire il televisore
Ultima modifica di Zarevich il 06 Ago 2017 11:18, modificato 1 volta in totale
____________ Zarevich
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Myshkin
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«LA SCHIAVA D'AMORE»
Stai vedendo di tutto, fuorché i film che mi hai rubato a casa l'ultima volta che sei venuto.
Non ti interessano proprio se non sono doppiati?
Guarda che mi li ricordo, e la prossima volta me li riprendo tutti, anche se non li hai visti e non te li sei copiati ancora!
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Zarevich
Registrato: Settembre 2006
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«LA SCHIAVA D'AMORE»
Ma il nostro Argo stava scherzando. Il film è davvero molto molto bello
«La Schiava d'Amore» «Раба Любви» Film di Nikita Mikhalkòv 1975
http://www.russiandvd.com/store/product.asp?sku=43472
Ecco la canzone che suona nel finale del film «La Schiava d'Amore»
«Dove sei sogno?» «Где же ты мечта?»
http://www.playcast.ru/playcasts/vi...25c50caa831fa84
Где же ты, мечта?
Где же ты, моя мечта?
Я вдаль гляжу с надеждой...
И летит ко мне
В зыбкой тишине нежный звук -
То ли это смех? - нет!
То ли это плач? - нет!
Это ты, любовь...
Чьё-то сердце ждет,
Чей то взор горит,
Если б можно было слово
Драгоценное высказать,
И душу распахнуть навстречу
Благостным ветрам... нет!
Грозам и ветрам... нет!
Дружеским рукам... нет!
Лишь одной любви!
Моя душа...
Согрей её в ладонях, успокой!
Верю я в тебя. Да!
Верю я в мечту. Да!
Верю я в любовь. Да!
Верю я в любовь.
Да, она придет, любовь
Ultima modifica di Zarevich il 06 Ago 2017 11:18, modificato 2 volte in totale
____________ Zarevich
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Alena
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«LA SCHIAVA D'AMORE»
Argonauta ha scritto: Fanno pensare le parole dette dall'attrice principale su un tram lanciato in corsa senza conducente, mentre dei soldati la inseguono a cavallo, si affaccia al finestrino e con i grandi occhi vistosamente truccati e un'aria attonita esclama quasi meravigliata:"Signori, siete delle belve”
Ricordo bene questa scena.
"Господа, вы звери, господа" e’ la frase piu' citata da questo film.
Alena
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Argonauta
Registrato: Settembre 2006
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«LA SCHIAVA D'AMORE»
Forse è la più citata perché è quella che colpisce di più
Il film merita di esser visto, ma preferisco il Michalkov di "Partitura incompiuta per pianola meccanica"
____________ Miayyyy! Myrrr....rrr....
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Alena
Registrato: Ottobre 2006
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«LA SCHIAVA D'AMORE»
Intervista con Nikita Mikhalkov (di Emanuele Bigi)
Il lavoro con l'attore
In occasione del Festival del Cinema Russo alla Casa del Cinema, Felice Laudadio ha chiamato uno dei maggiori esponenti della cinematografia sovietica, Nikita Mikhalkov. Attore, regista, sceneggiatore, amante della nostra cultura e del nostro cinema, ha esordito come interprete nel 1963 nel film A zonzo per Mosca, l’ultima sua apparizione e’ in Persona non grata di Krzysztof Zanussi. Non ha mai abbandonato la sua vena attoriale, ma il meglio si deve al suo sguardo dietro la macchina da presa che ha dato vita a Il sole ingannatore, premio Oscar nel 1994, Urga. Territorio d'amore (1991), Oci Ciornie (1987) e lo spettacolo teatrale Partitura incompiuta per pianola meccanica (1987), entrambi con un superlativo Marcello Mastroianni. E proprio a lui dedica la sua lezione di cinema presso l’omonima Dom Kino (casa del cinema in russo) e la serata che si e’ svolta al Teatro Valle di Roma dove e’ stata anche inaugurata una mostra su Mastroianni.
Il suo pensiero va anche a un altro italiano scomparso parecchi anni fa, il critico Giovanni Buttafava...
Credo sia stato proprio lui ad aprire la strada al cinema russo in Italia. Eravamo amici, un giorno mi regalo’ un set per la cura dei baffi, primo d’ora non ne conoscevo l’esistenza. Da quel giorno lo porto sempre con me. Giovanni e’ stato uno dei pochi che ha studiato con passione il nostro e il mio cinema, aveva la capacitа straordinaria di riuscire a leggerlo tra le righe. Non era mai in cerca di sensazionalismi. E’ stata una grossa perdita e credo che se oggi fosse qui avrebbe raccontato il cambiamento della cinematografia sovietica con la sua solita acutezza.
Mentre del nostro Mastroianni che ricordo ha?
Marcello era una persona geniale, aveva una personalitа fantastica. E non mi riferisco al Mastroianni attore. In lui il fattore umano e artistico coesistevano, erano tutt'uno. Era come un foglio di carta su cui disegnare qualsiasi cosa. Non temeva di apparire ridicolo, andava incontro a ogni genere di proposta sempre con grande interesse. Il suo aspetto interiore era piu’ ricco di quello esteriore. Capisco perche’ diceva di amare Cechov. A differenza di altri attori lui capiva il non detto dell’autore russo.
Come?
Cechov e’ come sentiero appena segnato, che si intravede, lo intuisci soltanto, sai che c’e’ e devi seguirlo. Molti registi fanno e hanno fatto fatica a metterlo in scena. Cechov diceva: “Un gruppo di persone a tavola che semplicemente pranzano formano nel frattempo il loro destino e distruggono le loro vite”. L’energia consiste non in qualcuno che chiede “passami il pane”, ma in quello che non si vede. L’autore russo rimarrа un mistero per molti perche’ ha riempito la sua opera di interrogativi che non hanno ancora risposte. Marcello sentiva tutto questo. Percio’ il nostro rapporto lavorativo e’ stato straordinario, ci capivamo a naso. Una volta ho ricevuto indirettamente i complimenti di Fellini per la messa in scena di Partitura incompiuta per pianola meccanica al Teatro Argentina di Roma. Disse: “finalmente degli attori italiani che riescono a recitare Cechov”. Il merito per la maggior parte va a Marcello che con il suo carisma era riuscito a creare unaurea magica.
Per il suo cinema l’attore e’ fondamentale.
Sono d’accordo con Ingmar Bergman: “Non mi interessa cio’ che l’attore recita ma cio’ che nasconde”. Cerco la linea di intersecazione tra il ruolo recitato e l’aspetto umano e personale che l’attore mette nella sua interpretazione. Penso che questa sia la chiave del lavoro con l’attore. Gli interpreti fanno di tutto per fuggire da se stessi, per difendersi dal regista. Ecco, il mio obiettivo e’ far dimenticare che ci si debba difendere da qualcosa o qualcuno. Per arrivare alla meta occorre molta, molta pazienza, ma una volta arrivati l’attore si stupirа delle sue stesse azioni.
Non e’ un amante dei provini, vero?
Di solito scrivo una sceneggiatura avendo in mente l’attore che interpreterа quel personaggio. Certo poi possono esserci situazioni che portano a dei cambiamenti repentini. Dunque cerco senz’altro una persona che abbia del talento, questa e’ la caratteristica fondamentale, e che abbia senso dell’humour altrimenti faccio fatica a lavorare.
Come si comporta quando realizza un film tratto da un’opera letteraria?
Un pedagogo russo diceva: “La madre del cinema e’ la letteratura”. Se metti in scena un romanzo ritengo che si debba lavorare non tanto sull’opera d’arte dell’autore quanto sull’autore stesso che l’ha scritta.
Ora cosa sta preparando?
Il remake de La parola ai giurati di Sidney Lumet. Ma non mi piace questo termine. Diciamo che prendo spunto da questo film. I dodici giurati protagonisti rappresentano i principali Stati dell’attuale societа russa che sono chiamati a decidere sulla sorte di un ragazzo ceceno accusato di aver ucciso il padre adottivo. E’ un modo per riflettere su cio’ che sta accadendo nel mio paese. Non so quanto sia interessante per l’occidente, ma spero che in Russia lasci il segno. Esco da sette anni di silenzio in cui ho accumulato tantissimo da dire. Inoltre sto continuando a girare il seguito de Il sole ingannatore.
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Myshkin
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«LA SCHIAVA D'AMORE»
«LA SCHIAVA D’AMORE» «РАБА ЛЮБВИ»
https://www.ivi.ru/watch/60332
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Zarevich
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Re: «LA SCHIAVA D'AMORE»
Friedrich Gorenstein Фридрих Горенштейн
«LA SCHIAVA D’AMORE» «РАБА ЛЮБВИ»
Casa Editrice «Seans» San Pietroburgo 2016 (Pagine 584)
Издательство «Сеанс» Санкт-Петербург 2016
Friedrich Gorenstein (Фридрих Горенштейн 1932-2002), scrittore e drammaturgo russo. L’autore di alcuni romanzi, racconti e novelle. L’autore di venti sceneggiature compreso la sceneggiatura del film di Nikita Mikhalkov «LA SCHIAVA D’AMORE» («РАБА ЛЮБВИ»). La sceneggiatura La Schiava d’amore è stata scritta insieme a Andrej Koncialovskij ed è pubblicata in questo libro.
Descrizione: |
Friedrich Gorenstein «LA SCHIAVA D’AMORE» Casa Editrice «Seans» San Pietroburgo 2016 (Pagine 584) |
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____________ Zarevich
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Zarevich
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«LA SCHIAVA D'AMORE»
Il 27 settembre 1976 uscì sugli schermi il film «La Schiava dell’Amore» su una star del cinema muto, il cui prototipo era l'attrice Vera Kholodnaja. La storia della creazione del nastro non è facile. Il film è stato diretto da Rustam Khamdamov, basato su una sceneggiatura di Andrej Koncialovskij e Friedrich Gorenstein. Il film si chiamava «Unexpected Joy» («Нечаянные радости»). Ma le riprese sono state chiuse a causa del fatto che Khamdamov riscriveva costantemente la sceneggiatura. Quindi Nikita Mikhalkov ha iniziato a lavorare sul nuovo scenario. Il film ha portato lui e l'attrice Elena Solovej ad un incredibile successo in URSS e all'estero. La musica per il film è stata composta da Eduard Artemiev. Il compositore ha detto che le melodie stesse suonavano intorno a lui nel tardo autunno, quando era a Odessa.
____________ Zarevich
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