| «IL MONDO FIABESCO DI VIKTOR VASNETSOV» | |
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Zarevich
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«IL MONDO FIABESCO DI VIKTOR VASNETSOV»
«LA PRINCIPESSA SENZA SORRISO» di Viktor Vasnetsov
«ЦАРЕВНА-НЕСМЕЯНА» Виктора Васнецова
Casa-Museo di Viktor Vasnetsov a Mosca
http://opisanie-kartin.com/opisanie...evna-nesmeyana/
Può darsi che sia uno dei composti quadri di Viktor Vasnetsov (Виктор Васнецов, 1848-1926). A prima vista è semplicemente una illustrazione della famosa fiaba sulla principessa o meglio, zarèvna, figlia dello zar, che sempre ha nostalgia e che sempre è triste. Tutti cercano di rallegrarla. Questa fiaba si chiama «La Principessa senza sorriso» cioè in russo «Царевна-Несмеяна». Sul quadro noi vediamo degli inviati di vari Paesi, dei buffoni e dei giullari, dei musicisti e persino un saggio vecchio sta leggendo una pergamena… Nessuno può rallegrare la principessa. Lei sta seduta al trono bianco, probabilmente al trono in osso, ed è triste e malinconica. Però in questo quadro si può vedere una storia completamente altra. Basta immaginare che nell’immagine della principessa, il pittore raffigurò la Russia la quale in quegli anni quando si dipingeva il quadro (1916–1926), si trovava sulla soglia del giro della storia. Attorno alla principessa c’è un banchetto folle, ma la principessa punta il suo sguardo al di là dei confini del palazzo, lì dove il cielo azzureggia, e riflette sulla felicità del futuro eventuale.
Ultima modifica di Zarevich il 05 Ago 2018 09:35, modificato 3 volte in totale
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«LA PRINCIPESSA SENZA SORRISO» di Viktor Vasnetsov Casa-Museo di Viktor Vasnetsov a Mosca |
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«IL MONDO FIABESCO DI VIKTOR VASNETSOV»
«IL PRINCIPE IVAN SUL LUPO GRIGIO» di Viktor Vasnetsov
«ИВАН-ЦАРЕВИЧ И СЕРЫЙ ВОЛК» Виктора Васнецова
La Galleria Tretjakov di Mosca
http://www.reprodukciikartin.ru/vik...na-serom-volke/
Questa tela del pittore Viktor Vasnetsòv (Виктор Васнецов, 1848-1926) riproduce un episodio dalla fiaba del Principe Ivan, dell’Uccello di Fuoco e del Lupo Grigio esposta da A. Afanasjev nella sua raccolta delle fiabe russe e risale ai tempi antichi. La fiaba si chiama «Il Principe Ivan e il Lupo Grigio» («Иван-Царевич и Серый Волк»), invece il quadro di Vasnetsov, si chiama in un modo leggermente diverso, «Il Principe Ivan sul Lupo Grigio» («Иван-Царевич на Сером Волке»), fu dipinto nel 1889 (tela, olio, dimensioni 249х187 cm.) e si trova nella Galleria Tretjakov di Mosca. È un grande quadro con un soggetto fiabesco noto a tutti i bambini russi e suscita sempre una grande impressione non solo ai bambini, ma anche agli adulti. Viktor Vasnetsòv (Виктор Васнецов 1848-1926) iniziò la sua attività artistica come pittore di genere ma trovò la sua vocazione autentica nelle favole e nelle leggende, create dalla fantasia poetica del popolo. Fece anche lavori per l’arte monumentale decorativa e per primo in Russia si ispirò allo stile liberty.
Il Principe Ivan con l’aiuto del Lupo Grigio rapinò Elena la Bella, la figlia dello Zar Dalmat, e i giovani si innamorarono. Sul quadro vediamo gli enormi tronchi degli alberi del bosco fitto che sono simili a giganti fantastici. Attraverso i rami intrecciati degli alberi appena appena spunta la luce solare dell’alba. La palude con le ninfee cova in sé un pericolo. L’atmosfera d’ansia e d’afflizione circonda i personaggi. I due fuggiaschi attendono la disgrazia e il distacco. In primo piano c’è il meraviglioso melo in fiore come un simbolo dell’amore irresistibile. È un segno della fine felice della fiaba. I personaggi, il Principe Ivan e Elena la Bella sono nei vivaci vestiari di broccato di fiorame tessuto. Elena la Bella è femminea e emozionante, delicata e triste. Lei non vuole lasciarsi con il bel paladino di cui si innamorò. Il Principe Ivan è bello, coraggioso, valente ed innamorato con i lineamenti fini del volto. Lui è capace e pronto a raggiungere l'obiettivo riposto superando gli intrecci delle circostanze e le difficoltà del cammino e poi di preservare la sua conquista. Il Lupo Grigio serve il suo amato padrone e lo porta con la fanciulla conquistata attraverso il bosco fitto.
Ultima modifica di Zarevich il 06 Mar 2018 12:44, modificato 3 volte in totale
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«IL PRINCIPE IVAN SUL LUPO GRIGIO» di Viktor Vasnetsov La Galleria Tretjakov di Mosca |
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«IL PRINCIPE IVAN SUL LUPO GRIGIO» di Viktor Vasnetsov La Galleria Tretjakov di Mosca |
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«IL MONDO FIABESCO DI VIKTOR VASNETSOV»
«IVAN IL TERRIBILE» di Viktor Vasnetsov
«ИВАН ГРОЗНЫЙ» Виктора Васнецова
La Galleria Tretjakov di Mosca
http://www.art-portrets.ru/artists/vasnetsov-ivan-grozny.html
Viktor Vasnetsòv mostrò un bel carattere del genere del ritratto storico. L’immagine dello Zar Ivan IV il Terribile è dipinta così come si conservò nelle testimonianze dei suoi contemporanei. I canti popolari storici su Ivan IV lo mostrano come uno zar severo, ma saggio. La figura di Ivan IV occupa verticalmente quasi tutta la tela. Rafforza l’impressione della grandezza e della dominanza. Il colorito del quadro è severo e sostenuto. Il tono dorato del vestito di broccato di Ivan IV. Nonostante che sul quadro sia dipinta solo una piccola parte della scala interna, si sentono le sue svolte brusche. Un piccolo finestrino con la semicircolare parte superiore e la veduta sulla campanile con tetto a tenda e sui tetti di legno coperti di neve. Tutto questo racchiude in sé la vera e poetica sensazione del passato.
Viktor Vasnetsòv (Виктор Васнецов, 1848-1926) iniziò la sua attività artistica come pittore di genere ma trovò la sua vocazione autentica nelle favole e nelle leggende, create dalla fantasia poetica del popolo russo. Fece molto per l’arte monumentale decorativa e per primo in Russia si ispirò allo stile «liberty». Nel suo dipinto «Ivan il Terribile» («Иван Грозный», 1897, tela, olio, 247х132 cm.) è sentita in maniera raffinata la bellezza degli abiti antichi, dell’affresco, del paesaggio invernale, l’austera solennità dell’immagine dello Zar Ivan IV il Terribile.
Ultima modifica di Zarevich il 06 Mar 2018 12:45, modificato 1 volta in totale
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«IL MONDO FIABESCO DI VIKTOR VASNETSOV»
«BAJAN» di Viktor Vasnetsov
«БАЯН» Виктора Васнецова
Il «Museo Russo» di San Pietroburgo
http://www.art-portrets.ru/artists/...bayan.html#opis
Il quadro «Bajàn» («Баян», 1910) di Viktor Vasnetsov (Виктор Васнецов, 1843-1926) è tipico del periodo più tardo dell’artista. La soluzione pittorica della tela ricorda l’impostazione dei pannelli decorativi, sia in una certa convenzionalità della composizione, che nei rapporti cromatici. Nello spiegare il suo attaccamento per le «byline» («былины» = antichi poemi epici russi) e le favole, Viktor Vasnetsòv era solito affermare che nei loro personaggi vedeva il passato, il presente e a volte anche il futuro del popolo russo.
Noi vediamo un gruppo dei bogatyri (gli eroi dell'epos russo) nell’armatura da cavaliere che riposano insieme al Principe Igor dopo una battaglia. Un gruppo si è sistemato sull’alta collina. I guerrieri assorti in pensieri, ascoltano il canto del vecchio Bajan o Bojan = il mitico cantore di gesta epiche, di imprese trionfali di antichi principi russi, a cui erano attribuite capacità sciamaniche. Bajan canta e suona «gùsli» («гусли» = antico strumento a corde). Bajan canta un canto invocando agli dei antichi russi sulla difesa della Russia, contro l’ingiustizia, contro la guerra intestina dei principi russi.
Ultima modifica di Zarevich il 06 Mar 2018 12:45, modificato 2 volte in totale
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«BAJAN» di Viktor Vasnetsov Il «Museo Russo» di San Pietroburgo |
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«BAJAN» di Viktor Vasnetsov Il «Museo Russo» di San Pietroburgo |
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«IL MONDO FIABESCO DI VIKTOR VASNETSOV»
«LE TRE PRINCIPESSE DEL REGNO SOTTERRANEO» di Viktor Vasnetsov
«ТРИ ЦАРЕВНЫ ПОДЗЕМНОГО ЦАРСТВА» Виктора Васнецова
La Galleria Tretjakov di Mosca
https://upload.wikimedia.org/wikipe...ssnezow_001.jpg
Quando all’inizio gli anni ’80 del XIX secolo Viktor Vasnetsov (Виктор Васнецов, 1843-1926) per la prima volta mise in mostra la sua tela «Le Tre Principesse del Regno Sotterraneo» («Три Царевны Подземного Царства» 1881), il pubblico non capii l'idea del quadro. Quale è la storia dei personaggi, dove si trova il sotterraneo e perche le principesse sono così diverse? Se contemporanei di Vasnetsov gli facevano delle domande, allora cosa può dire uno spettatore del XXI secolo? Come si può decifrare questo quadro?
Il soggetto del quadro deriva dalla fiaba russa popolare. Viktor Vasnetsov prese come base un'antica fiaba del principe Ivàn (Иван-царевич) che scese sotto Terra e vi ha trovato tre Regni: Il Regno d’Oro, il Regno delle Pietre Preziose e il Regno del Carbone fossile. Il principe Ivan scese sotto Terra per liberare sua madre, la Zarina Anastàsja la Bella (Анастасья Прекрасная) rapita dal malfattore Vòron Voronòvich (Ворон Воронович). Per strada il principe Ivan incontra le tre prigioniere di Voron: le tre principesse, di Rame (Медная), d’Argento (Серебряная) e d’Oro (Золотая). Le ragazze suggeriscono al principe Ivan come liberare la madre e in segno di riconoscenza il principe Ivan tornando dal Regno Sotterraneo, le prese con sé.
A casa sua, il principe Ivan sposa la Principessa d’Oro e le sue sorelle minore marita con i suoi fratelli maggiori.
Ultima modifica di Zarevich il 06 Mar 2018 12:46, modificato 2 volte in totale
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«LE TRE PRINCIPESSE DEL REGNO SOTTERRANEO» di Viktor Vasnetsov La Galleria Tretjakov di Mosca |
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«LE TRE PRINCIPESSE DEL REGNO SOTTERRANEO» di Viktor Vasnetsov La Galleria Tretjakov di Mosca |
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«LE TRE PRINCIPESSE DEL REGNO SOTTERRANEO» di Viktor Vasnetsov La Galleria Tretjakov di Mosca |
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«LE TRE PRINCIPESSE DEL REGNO SOTTERRANEO» di Viktor Vasnetsov La Galleria Tretjakov di Mosca |
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«IL MONDO FIABESCO DI VIKTOR VASNETSOV»
«GAMAJUN, L’UCCELLO PROFETICO» di Viktor Vasnetsov
«ГАМАЮН, ПТИЦА ВЕЩАЯ» Виктора Васнецова
Il Museo delle Belle Arti della Daghestan
Il quadro «Gamajun, l’uccello profetico» («Гамаюн, птица вещая», 1897).
L’Uccello Gamajùn (Птица Гамаюн) è un inviato degli Dei slavi, il loro messaggero. Canta agli uomini gli inni divini e annuncia il futuro a tutti quelli che sono consenzienti di ascoltare un segreto o un mistero. L’Uccello Gamajùn sa tutto dell’origine della Terra e del Cielo, degli Dei e degli Eroi, degli uomini e dei mostri, degli animali e degli uccelli. Secondo la credenza popolare il grido dell’Uccello Gamajun presagisce la felicità. Un cacciatore spiò sulla riva del lago l’uccello curioso con la testa della bella vergine. L’uccello stava sul ramo dell’albero e teneva negli artigli un rotolo con grafia antica. Sul rotolo era scritto: «Se con menzogna passerai tutto il mondo non tornerai mai indietro!» («Неправдою весь свет пройдешь, да назад не воротишься!»)
Il cacciatore si avvicinò più vicino e tendeva già la corda dell'arco, ma l’uccello voltò la testa e gli disse: - Come osi tu, semplice mortale, di prendere le armi contro di me, l’Uccello profetico Gamajun? L’Uccello guardò negli occhi il cacciatore e quello si addormentò subito. Egli sognò che lui salvava da un cinghiale infuriato le due sorelle Verità e Menzogna. Alla domanda cosa lui vorrebbe avere per ricompensa, il cacciatore rispose: - Vorrei vedere tutto il mondo da un polo all'altro. - Non è possibile – disse Verità – il Mondo è sconfinato. Il tuo desiderio è irrealizzabile. - E’ possibile – disse invece sua sorella Menzogna – ma per questo tu devi diventare il mio schiavo e vivere sempre nella menzogna: mentire, dire bugie, imbrogliare, truffare e mancare di sincerità. Il cacciatore le diede il proprio consenso. Sono passati molti anni. Avendo visto tutto il mondo lui tornò al paese natio ma nessuno lo riconobbe. La sua città nativa era scomparsa e sprofondata sotto la terra e al suo posto si era formato un lago profondo. Il cacciatore camminava lungo sulla riva del lago affannandosi per la perdita. D'un tratto nota sul ramo di un albero quello stesso rotolo con i segni grafici antichi: «Se con menzogna passerai tutto il mondo non tornerai mai indietro!» Così si rivelò giusta la profezia dell’Uccello saggio Gamajun.
Ultima modifica di Zarevich il 06 Mar 2018 12:47, modificato 2 volte in totale
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«GAMAJUN, L’UCCELLO PROFETICO» di Viktor Vasnetsov Il Museo delle Belle Arti della Daghestan |
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«IL MONDO FIABESCO DI VIKTOR VASNETSOV»
«IL CANTO DELLA GIOIA E DELLA TRISTEZZA» di Viktor Vasnetsov
«ПЕСНЬ РАДОСТИ И ПЕЧАЛИ» Виктора Васнецова
La Galleria Tretjakov di Mosca
L’arte di Viktor Vasnetsov è dedicato alle fiabe, alle leggende, ai miti e ai soggetti storici. Il quadro «Il Canto della gioia e della tristezza» («Песнь радости и печали») dipinto nel 1896. Nel centro del quadro c’è un albero con due semiuccelli: Alkonost (Алконост) e Sirin (Сирин). Il primo uccello promette il paradiso nel futuro. Il secondo uccello canta che il paradiso è già passato ed è perso.
Alkonost (Алконост) e Sirin (Сирин) sono due simboli inseparabili, un paio del contrario: il dolore e la gioia, la disgrazia e la felicità, nero e bianco…
Sul quadro di Viktor Vasnetsov questi due uccelli sono simili e nello stesso tempo sono completamente diversi.
Alkonost (Алконост) è un fantastico uccello, abitante di Irij, il Paradiso slavo.
Il suo viso è di donna, il corpo di uccello, la voce dolcissima come l’amore stesso. Quello che sentirà il canto di Alkonost dall’estasi può dimenticare tutto al mondo, ma Alkonost non fa male agli uomini a differenza della sua amica, l’uccello Sìrin.
Alkonost depone le uova sul bordo del mare, ma non le cova, le immerge negli abissi marini. In questo periodo per sette giorni fa il tempo senza vento per il momento quando i pulcini usciranno dalle uova.
Sìrin (Сирин) è uno degli uccelli del paradiso. Il suo nome Sirin è consono al Irij cioè il Paradiso slavo. Nonostante Sirin non è affatto un uccello buono e chiaro come gli uccelli Alkònist e Gamajùn. Sirin è l’uccello perfido e cattivo. È un uccello malvagio, l’inviato del sovrano del mondo sotterraneo, l'al di là. Dalla testa fino alla cintola Sirin è una donna della bellezza impareggiabile, invece dalla cintola è un uccello. Quelli che sentono la sua voce dimenticano di tutto al mondo e senz’altro si destinano ai guai e alla morte. Non è possibile non sentire questa voce che è molto bella, ma molto pericolosa …
Ultima modifica di Zarevich il 06 Mar 2018 12:47, modificato 2 volte in totale
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«IL MONDO FIABESCO DI VIKTOR VASNETSOV»
«CASA-MUSEO DI VIKTOR VASNETSOV»
«ДОМ-МУЗЕЙ ВИКТОРА ВАСНЕЦОВА»
«HOUSE-MUSEUM OF VIKTOR VASNETSOV»
http://annastorm.livejournal.com/96923.html
La Casa-Museo di Viktor Vasnetsòv (Виктор Васнецов, 1848-1925) si trova non lontano dal Sadòvoje Koltsò (Садовое Кольцо), la Circonvallazione dei Giardini che racchiude il centro di Mosca. La casa è a un piano, in legno con ornamenti. Fu costruita nel 1894 su disegno dello stesso Vasnetsòv secondo il modello dei palazzi russi antichi: all’entrata una bizzarra torre con quattro strette finestre, e dietro un annesso a due piani dove a quello superiore si trovava lo studio dell’artista. Viktor Vasnetsov qui visse 32 anni, sino alla morte. L’aspetto della casa riflette la personalità dell’artista e i tratti del suo talento artistico. Viktor Vasnetsov trascorse la fanciullezza e l’adolescenza in campagna. Le impressioni di quegli anni e l’amore per il popolo e la natura caratterizzarono la sua arte. Durante gli studi all’Accademia delle arti figurative di San Pietroburgo, Viktor Vasnetsov conosce noti artisti del tempo, partecipa all’attività della Compagnia delle mostre d’arte itineranti. Viktor Vasnetsov cerca insistentemente un suo tema e lo trova nell’antichità russa e nel folclore popolare.
I lavori nello studio si riferiscono all’ultimo periodo, furono creati in questa casa e quasi tutti furono esposti nella sua mostra postuma del 1927. Il quadro «La Principessa Ranocchia» («Царевна лягушка») ha come soggetto la nota fiaba russa: è raffigurato il momento in cui la principessa balla al banchetto dello zar. Tutto il quadro è intriso di briosa vivacità. L’artista seppe usare abilmente gli ornamenti popolari e il suo tratto è segnato da un colore forte e profondo. Di colorito completamente diverso è il quadro fiabesco «La Principessa Addormentata» («Спящая царевна»), Viktor Vasnetsov usa qui toni grigio argento e rosa dolce, impercettibilmente interscambiantisi l’un l’altro. La principessa sogna case a torre intagliate, ragazze vestite col «sarafàn» («сарафан» = vestito da donna senza maniche) russo, giullari, la volpe, la lepre, l’orso, tutti personaggi delle favole russe. È visibile l’influenza della pittura decorativa e teatrale. Il quadro è uno dei migliori lavori esposti. Al tema «eroico» delle «byline» («былины» = epos popolare russo) sono dedicati «La lotta dello zarevich Ivan col drago a tre teste» («Бой Ивана-Царевича с трехглавым змеем»), «La lotta di Dobrynja Nikitich col drago Gorynych» («Бой Добрыни Никитича с семиглавым Змеем Горынычем»). Sono qui anche alcuni lavori incompiuti come «Il cavallo incantato» («Конёк-горбунок») e «Il tappeto magico» («Ковер-Самолет»). Nella casa sono conservate le stanze dell’artista, stufe dipinte, comodini, panche e armadietti eseguiti quasi completamente su disegni dello stesso Vasnetsov. Nelle ex stanze dei ragazzi è sistemata un’esposizione con oggetti personali, studi e bozzetti, libri con l’illustrazioni di Vasnetsov.
A Vasnetsov fu molto vicino Pavel Tretjakov che visitava spesso lo studio del pittore e ne acquistava i quadri. Ricordiamo che proprio Vasnetsov ricevette l’incarico di progettare la facciata della Galleria Tretjakov.
La casa di Viktor Vasnetsov fu spesso frequentato dai pittori Vassilij Polènov, Ilja Rèpin, Arkhip Kuìndzhi, Valentin Seròv, dagli scrittori Maksim Gorkij e Anton Cekhov. Il Museo di Viktor Vasnetsov venne aperto nel 1953.
Ultima modifica di Zarevich il 06 Mar 2018 12:48, modificato 2 volte in totale
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«CASA-MUSEO DI VIKTOR VASNETSOV» «HOUSE-MUSEUM OF VIKTOR VASNETSOV» |
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«CASA-MUSEO DI VIKTOR VASNETSOV» «HOUSE-MUSEUM OF VIKTOR VASNETSOV» |
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«IL MONDO FIABESCO DI VIKTOR VASNETSOV»
«IL CANTO DEGLI UCCELLI PROFETICI»
«ПЕСНЯ ВЕЩИХ ПТИЦ»
«SONG OF THE PROPHETIC BIRDS» exhibition opens in Tretyakov Gallery
Per la prima volta per molti anni nell’esposizione permanente della Galleria Tretjakov di Mosca è presentato di nuovo il quadro di Viktor Vasnetsòv «Sirin e Alkonost. Il Canto della gioia e della tristezza» («Сирин и Алконост. Песнь радости и печали»). Di solito questo quadro si trova nel deposito di museo. Di nuovo questo bel quadro sarà presentato dalla Galleria Tretjakov accompagnato dal programma multimediale, dagli schizzi, dai disegni e dalle fotografie. Nel 1895 il pittore Viktor Vasnetsov si mise a dipingere la grande tela «Sirin e Alkonost. Il Canto della gioia e della tristezza». La composizione del quadro simboleggia il senso doppio dell’esistenza, la comunanza delle sue parti chiare e scure. Le immagini degli uccelli con sembianti femminili sono state attinte dal pittore dalla mitologia slava. Nella poesia antica russa i ruoli di Sirin e Alkonost sono simili. Sìrin (Сирин) è un uccelli di paradiso, il cui canto incantava gli uomini e persino tirava su di morale promettendo la beatitudine, ma allo stesso tempo quest’uccello restava un essere pericoloso che poteva far morire un uomo. Alkonost (Алконост) è anche un uccello di paradiso che secondo la leggenda arrivava in volo dalle rive di Eufrate. Il suo canto è anche bellissimo ed anche pericoloso come il canto di Sirin. Il canto di Alkonost considerava confortante e rassicurante e associava con la calma tristezza.
Viktor Vasnetsov creò il nuovo mito di Sirin e Alkonost. Il suo uccello bianco è sorridente ed è colmato dalla felicità. Il suo uccello nero incarna il dolore. Ha gli impennaggi scuri con le foglie appassite intorno. Sirin è pieno di attesa del paradiso promesso, invece Alkonost piangere la morte del paradiso perduto e irrepetibile, che non tornerà mai più.
Ultima modifica di Zarevich il 06 Mar 2018 12:49, modificato 1 volta in totale
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«SONG OF THE PROPHETIC BIRDS» exhibition opens in Tretyakov Gallery |
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«IL MONDO FIABESCO DI VIKTOR VASNETSOV»
«MARJA MOREVNA E KOSCEJ L’IMMORTALE» di Viktor Vasnetsov
«МАРЬЯ МОРЕВНА И КОЩЕЙ БЕССМЕРТНЫЙ» Виктора Васнецова
«MARYA MOREVNA AND KASHCHEI THE IMMORTAL» of Victor Vasnetsov
Il Museo di Viktor Vasnetsòv a Mosca
Viktor Vasnetsov dipingeva questo quadro per molti anni. Iniziò nel 1917 e lo finì solo nel 1926. Questo quadro è l’ultimo lavoro del pittore. Ora si trova nella collezione del Museo di Viktor Vasnetsov a Mosca.
Ognuno di noi conosce una serie delle fiabe russe con il malvagio personaggio Koscej l’Immortale (Кощей Бессмертный), il quale incarna l’odio e il male nel folclore russo. Sulla tela «Marja Morèvna e Koscej l’Immortale» («Марья Моревна и Кощей Бессмертный») dominano i tre colori: dorato, rosso e marrone scuro. L’accento principale del senso si trova nel Palazzo di Koscej l’Immortale con degli adornamenti lussuosi. Koscej l’Immortale mangia con gli occhi la bella Marja Morevna. Il suo sguardo è avido e furioso. Davanti a noi c’è un vecchio avaro e tirchio che sgobba sulla sua ricchezza per giornate intere. Nell'angolo sinistro ci sono le tre grandissime casse e un mucchio d’oro. Si vede che in un corpo ossuto di Koscej l’Immortale non restò niente dell’anima. Soltanto l’avidità. La corona sulla testa e la spada in mano parlano del sua onnipotenza.
Molti dicono che durante nove anni, dal 1917 al 1926, Viktor Vasnetsov assorbì tutti gli avvenimenti storici avvenuti in Russia. Dicono che nel suo quadro c’è un certo «simbolismo». Guardiamo il bel quadro di Viktor Vasnetsov: «Marja Morèvna e Koscej l’Immortale» («Марья Моревна и Кощей Бессмертный»).
VICTOR VASNETSOV (1848-1925) ВИКТОР ВАСНЕЦОВ
Was a leader in the Russian revivalist movement. A brilliant artist, his compositions proclaim the folkloric richness of his culture and stir the ardor of Russians for their narrative heritage. Vasnetsov’s powerful oil paintings of heroes and heroines are rendered with all the attention to detail and artistry another artist might have endowed on a royal portrait or a biblical scene. While he did not illustrate books of fairy tales, his magnificent full-scale works bring those tales to life in many world museums and exemplify the affection the Russian people feel for their «skàzki» («сказки» = fairy tales) and «bylìny» («былины» = legends).
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«MARJA MOREVNA E KOSCEJ L’IMMORTALE» di Viktor Vasnetsov «MARYA MOREVNA AND KASHCHEI THE IMMORTAL» of Victor Vasnetsov Il Museo di Viktor Vasnetsòv a Mosca |
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«MARJA MOREVNA E KOSCEJ L’IMMORTALE» di Viktor Vasnetsov «MARYA MOREVNA AND KASHCHEI THE IMMORTAL» of Victor Vasnetsov Il Museo di Viktor Vasnetsòv a Mosca |
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«IL MONDO FIABESCO DI VIKTOR VASNETSOV»
Christ the Savior Cathedral Fund
http://www.fxxc.ru/excursion/6.php
Il 25 luglio 2018 alla Sala delle Esposizioni della Galleria Museale della Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca è inaugurata la Mostra Viktor Vasnetsov: La Gioia dell’attività architettonica («Виктор Васнецов: Радость архитектурного творчества») dedicata al 170esimo anniversario della nascita del celebre pittore russo Viktor Vasnetsov. I materiali della Mostra raccontano del primo progetto architettonico di Viktor Vasnetsov. D’estate del 1881 al villaggio Abrantsevo Viktor Vasnetsov insieme all’altro pittore Vassilij Polenov realizzò il progetto della Chiesa del Salvatore Acheropìta. Ambedue pittori presero parte alla costruzione e della pittura murale della Chiesa. La Mostra presenta molti schizzi, disegni e fotografie delle chiese le quali dipinse Vasnetsov.
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Viktor Vasnetsov |
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____________ Zarevich
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Zarevich
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«IL MONDO FIABESCO DI VIKTOR VASNETSOV»
«Il cavaliere al bivio»
Nel quadro «Il cavaliere al bivio» («Витязь на распутье») Viktor Vasnetsov ha usato la storia dell'epopea «Ilja Mùromets». L'artista fece schizzi per il lavoro nei primi anni del 1870 e sette anni dopo scrisse lo schizzo «Guerriero in un elmo con cotta di maglia». Un anno dopo, Viktor Vasnetsov completò la prima versione del dipinto, che presentò alla VI Mostra. Nel 1882, in particolare per la collezione di Savva Mamontov, creò un'altra versione di «Il cavaliere al bivio». In totale, sono note più di cinque versioni di questo lavoro, che sono conservate in musei e collezioni private in Russia. Il 1880 divenne un'importante pietra miliare nel lavoro dell'autore: si allontanò dal genere quotidiano e dipinse solo su temi folk-epici. E l'immagine dell'eroe divenne autobiografica per Viktor Vasnetsov: nella foto l'artista sollevò l'argomento della scelta e il suo destino nella vita. Molti contemporanei del pittore hanno scritto poesie sulla pittura epica. Nella sua biblioteca commemorativa, c'è una raccolta di «La Caduta delle foglie» di Ivan Bunin con un'opera dedicata a «Il cavaliere al bivio»:
Ad un bivio in un campo antico selvaggio
Il corvo nero è seduto sulla croce.
Ricoperta di erbacce steppe allo stato brado,
E il vecchio scudo è arrugginito nell'erba.
Nel 1900, la versione finale del dipinto «Il cavaliere al bivio», insieme ad altre opere di Vasnetsov – «La battaglia dei russi con gli sciti», «Alionushka», «Gamajun», «Calma» e «Trittico» - fu inviata a Parigi per l'Esposizione Mondiale. Il poeta francese Leon Cohn scrisse all'artista: «La Francia moderna è riuscita a combinare i capolavori dell'arte mondiale. E lasciatemi, il parigino, che ogni giorno contemplava opere d'arte, soffermarmi su ciò che mi sembrava bello. <...> Sono stato profondamente emozionato dal tuo magnifico lavoro «Il cavaliere al bivio». «Ho sentito tutta la brama e il dolore inerenti a questa immagine e ho capito l'intera profondità dell'immagine di questo barbaro guerriero».
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Zarevich
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«IL MONDO FIABESCO DI VIKTOR VASNETSOV»
«170 ЛЕТ СО ДНЯ РОЖДЕНИЯ ВИКТОРА ВАСНЕЦОВА»
«170 ANNI DALLA NASCITA DI VICTOR VASNETSOV»
Un patriota incondizionato, uno slavofilo, il fondatore di uno speciale «stile russo», leggermente saturo di elementi di simbolismo e modernità, sembrava vivere in un paese di bellezze favolose, compagni solitari, anziani epici, sovrani leggendari. Le opere sono piene di un enorme potere, ma i loro eroi sono spesso tristi, come se prevedessero colpi di scena acuti e disastrosi del destino. Tali sono gli eroi che si guardano intorno alle infinite distese native, l'eroe del libro di testo a un bivio, la cara «Alionushka» («Алёнушка»), presso lo stagno. Alla vista del dipinto di Viktor Vasnetsov «Ivan il Terribile» («Иван Грозный») con uno sguardo bruciante e incenerito, pelle d'oca fredda corre secondo la legge non scritta della percezione estetica. I dipinti di Viktor Vasnetsov sono avvolti in un comune, uno per tutte le opere, Segreto, o in molti enigmi multilivello, con risposte ovviamente irraggiungibili. Viktor Vasnetsov ha lasciato un ricco lascito non solo sotto forma di brillanti dipinti e dipinti grafici. Templi maestosi impareggiabili dipinti a Kiev, San Pietroburgo. Non ha risparmiato tempo e sforzi per praticare l'arte decorativa. Ha vissuto a Mosca, con tutto il suo cuore ha amato Mosca di Pietra Bianca (Москва Белокаменная). In esso, molto lo ricorda ancora.
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Zarevich
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«IL MONDO FIABESCO DI VIKTOR VASNETSOV»
«LA PRINCIPESSA ADDORMENTATA» «СПЯЩАЯ ЦАРЕВНА»
Molti artisti russi per diversi anni hanno creato le loro tele. Ma Viktor Vasnetsov ha lavorato sul dipinto per il più lungo tempo: ha dipinto il suo quadro «La principessa addormentata» per quasi 40 anni. Tuttavia, la tela rimase incompiuta. Rimase in studio senza una data e la firma dell'autore fino alla morte del pittore nel 1926. Solo i parenti e gli amici intimi erano a conoscenza del capolavoro di Vasnetsov. Il dipinto «La principessa addormentata» è stato presentato al pubblico già nel 1927 - e il dipinto è stato quasi immediatamente riconosciuto come una delle migliori opere dell'autore. Questa immagine potrebbe essere considerata uguale alle migliori cose del periodo di massimo splendore di Viktor Vasnetsov. Quindi è inaspettata, poetica, quindi l'artista è intelligente in lei. Al primo momento, lo spettatore, come tutti quelli nel quadro, è avvolto in un sogno silenzioso, un dolce pisolino rovesciato su tutta la foto. La principessa dorme, i domestici dormono, gli animali e gli uccelli dormono. Un meraviglioso paesaggio russo sta dormendo… Una bella tela! Schizzi eccellenti, disegni del primo periodo, il periodo del «genere».
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«LA PRINCIPESSA ADDORMENTATA» |
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____________ Zarevich
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