Irina Konstantinova ha tradotto in russo un sacco di libri italiani e anche alcune grammatiche di lingua italiana -
http://www.ozon.ru/context/detail/id/361112/
Del libro sotto il titolo «Основы итальянской грамматики» il cui autore è Luigi Rossi e che è stata tradotta in russo da Irina Konstantinova avevo già scritto prima. La grammatica mi è sembrata un po’ strana per lo stile e cercavo di trovarla nell’originale, ma senza risultato. A penna di Luigi Rossi appartiene grammatica francese per le scuole medie, ma nessuna grammatica italiana.
Non trovo niente neppure io... nell'edizione russa non ci sono i dati dell'originale? titolo, casa editrice, anno di pubblicazione...
Ce l'ho questo libro.
No, non ci sono dati, tranne il nome dell'autore in russo: Луиджи Росси
"Основы итальянской грамматики: Учебное пособие / Перевод с итальянского И.Г. Константиновой".
Издательство "КАРО", СПб
Irina Konstantinova ha tradotto in russo un sacco di libri italiani e anche alcune grammatiche di lingua italiana -
http://www.ozon.ru/context/detail/id/361112/
Del libro sotto il titolo «Основы итальянской грамматики» il cui autore è Luigi Rossi e che è stata tradotta in russo da Irina Konstantinova avevo già scritto prima. La grammatica mi è sembrata un po’ strana per lo stile e cercavo di trovarla nell’originale, ma senza risultato. A penna di Luigi Rossi appartiene grammatica francese per le scuole medie, ma nessuna grammatica italiana.
Quali "stranezze" hai trovato? Puoi farci degli esempi?
Stranezze per lo stile usato nel libro: è scritto come si scrivevano i nostri manuali della lingua russa dei tempi sovietici, ad. es. "Итальянский язык - символ нашей родины! Любите его и вы, ребята, наш прекрасный родной язык!.." Sembra che qui solo la lingua russa è stata cambiata con l'italiano, tutto l'altro è identico. Non mi sembrava che un italiano avesse potuto scrivere così... mi sbaglio?
Poi dopo vanno pezzi con descrizioni delle parti del discorso, per lo stile sono già diverse e davvero sembrano tradotte da una qualche grammatica italiana. Ho una grammatica di La Spiga - sembrano molto simili.
E nella fine c'è una parte sulla ritmica e metrica, piccola, ma direi interessante. Ma del paragrafo sulla poetica non esiste perfino traccia nelle grammatiche italiane, almeno in quelle mie non c'è..
Insomma il libro mi sembra come se sia stato composto da varie parti e qua e là con aggiunta qualcosa del suo.
Può darsi che l'oroginale di questa grammatica sia un vecchio libro di italiano per stranieri, probabilmente anche non russo. è possibile che sia stato scritto in una lingua conosciuta in tutto il mondo, come inglese o francese e adesso è tradotto in russo, così si evita di pagare i diritti d'autore (il nome d'autore è falso forse) e si paga invece solo al traduttore. E immagino, si paga poco. visto quanto traduce questa signora e la qualità delle sue opere. Certo, deve lavorare anche con la fantasia per scrivere velocemente e non perdere tempo rompendosi il capo per come rendere meglio l'originale, per trovare le parole giuste, come lo fa, per esempio, Roberto.
Non è impossibile che un autore italiano abbia scritto quelle parole, certo fa pensare a una grammatica d'altri tempi... ugualmente non è impossibile che si tratti di un collage di pezzi presi da testi diversi e riuniti sotto il nome di un autore immaginario... vattelappesca...
“Una cosa ben detta conserva il suo sapore in tutte le lingue.”
John Dryden, Saggio di poesia drammatica, 1668
Dopo oltre quindici anni di attività la Voland ha deciso di aprire una Bottega di traduzione: un laboratorio in cui i partecipanti possono confrontarsi con alcuni traduttori che da anni collaborano con la casa editrice. Per il momento le lingue proposte sono quattro: francese, inglese, portoghese e russo.
Il corso trimestrale prevede due incontri settimanali di due ore ciascuno in orario serale o il sabato per permettere la frequenza anche a chi lavora. Corsi pratici, ma anche teorici (sono previste lezioni plenarie sul funzionamento di una casa editrice, su come si correggono le bozze…), in cui i testi scelti saranno prima affrontati da un punto di vista stilistico per poi passare a una discussione sulla traduzione, fermo restando che non esiste la traduzione ‘perfetta’ ma una forma di avvicinamento, di equivalenza, in cui ogni soggetto fa anche ricorso alla propria esperienze, al proprio lessico familiare, al proprio gusto.
Grazie per la segnalazione, Myshkin. Da un po' di tempo penso di frequentare un qualche corso di traduzione letteraria, alla fine mi ero orientato su quello di Misano Adriatico, ma costa quasi 2.000 euro...
se almeno garantissero una lavoro... questo di Voland costa meno ma devo capire meglio come è strutturato...
Aleksandr Pushkin Александр Пушкин
«V’E’ PRESSO UNA BAIA QUERCIA FRONDOSA»
«У ЛУКОМОРЬЯ ДУБ ЗЕЛЁНЫЙ»
L’introduzione al poema «Ruslan e Ludmila» («Руслан и Людмила»)
La traduzione è fatta da Saverio Reggio.
V’è presso una baia quercia frondosa, = У лукоморья дуб зелёный;
catena d’or lega a lei gatto saggio; = Златая цепь на дубе том:
di giorno e di notte mai non riposa = И днём и ночью кот учёный
e sempre girando in circolar viaggio = Всё ходит по цепи кругом;
intona canzoni a destra girando = Идёт направо - песнь заводит,
e favole narra a manca voltando = Налево - сказку говорит.
La traduzione è fatta da Tommaso Landolfi:
Sul mar lunato è verde quercia: = У лукоморья дуб зелёный;
una catena d’oro reca: = Златая цепь на дубе том:
un gatto saggio notte e giorno = И днём и ночью кот учёный
si volge, avvinto alla catena; = Всё ходит по цепи кругом;
A dritta gira – canti canta, = Идёт направо - песнь заводит,
A manca – favole racconta. = Налево - сказку говорит.
Il Paese Fiabesco con la Quercia si trova sulla costa del mare la quale è curvata in forma di arco. In russo quella forma della costa si chiama «лукоморье» («lukomòrje») cioè «l’insenatura di mare». Ma nella lingua russa contemporanea questa parola «лукоморье» è l’arcaismo o la voce antiquata e si usa soltanto relativamente alla favola di Pushkin. Ogni russo conosce a memoria le prime righe: «Sul mar lunato è verde quercia» («У лукоморья дуб зелёный»). Guardate un po’ come traducono dal russo all’italiano questa parola «лукоморье» («lukomòrje») due traduttori italiani, l’uno, Saverio Reggio, traduce «V’è presso una baia quercia frondosa» e l’altro, Tommaso Landolfi, traduce «Sul mar lunato è verde quercia». Cioè «una baia» e «il mar lunato». Ma è la questione o l’arte della traduzione. «Лукоморье» («Lukomòrje») è un Paese dell’incantesimo fiabesco, della luce e del bene e la grande Quercia fiabesca è l’albero della vita che nutre con le forze dell’amore e con i succhi della bontà tutto il mondo vivo e tutto il genere umano. Troviamo delle definizioni negli antichi testi delle fiabe russe dai quali Pushkin ricavò conoscenze per le sue favole scritte in versi. Secondo il calendario o il sistema cronologico fiabesco una volta su mille anni in Lukomòrje arriva un giorno quando la Quercia leggendaria cinta dalla catena d’oro, comincia a fiorire e la nuova vita poteva apparire nel mondo fiabesco. Soltanto questo giorno mirabile gli spiriti maligni possono conquistare il Paese Fiabesco. Per non lasciar entrare gli spiriti maligni, i rappresentanti delle forze chiare e illuminate dovranno trovare il vero eroe, il paladino o il cavaliere che è capace di vincere il nemico astuto…
Александр Пушкин «У ЛУКОМОРЬЯ ДУБ ЗЕЛЁНЫЙ»
У лукоморья дуб зелёный;
Златая цепь на дубе том:
И днём и ночью кот учёный
Всё ходит по цепи кругом;
Идёт направо – песнь заводит,
Налево – сказку говорит.
Там чудеса: там леший бродит,
Русалка на ветвях сидит;
Там на неведомых дорожках
Следы невиданных зверей;
Избушка там, на курьих ножках
Стоит без окон, без дверей;
Там лес и дол видений полны;
Там о заре прихлынут волны
На брег песчаный и пустой,
И тридцать витязей прекрасных
Чредой из вод выходят ясных,
И с ними дядька их морской;
Там королевич мимоходом
Пленяет грозного царя;
Там в облаках перед народом
Через леса, через моря
Колдун несёт богатыря;
В темнице там царевна тужит,
А бурый волк ей верно служит;
Там ступа с Бабою Ягой
Идёт, бредёт сама собой;
Там царь Кащей над златом чахнет;
Там русский дух … там Русью пахнет!
И там я был, и мёд я пил;
У моря видел дуб зелёный;
Под ним сидел, и кот учёный
Свои мне сказки говорил.
Aleksandr Pushkin «V’E’ PRESSO UNA BAIA QUERCIA FRONDOSA»
La traduzione dal russo all'italiano di Saverio Reggio
V’è prèsso una baia quercia frondosa,
Catena d’or lega
A lei gatto saggio;
Di giorno e di notte mai non riposa
E sempre girando in circolar viaggio
Intona canzoni a destra girando
E favole narra a manca voltando.
Là vi son cose mirabolanti:
Lèshij e russalca spiriti erranti
E su strade sconosciute
Orme di belve mai vedute,
Su zampe di gallina ritta sta
Un’izbà che porte e finestre non ha,
Il bosco e la valle pullulan di visioni,
Sulla rena si frangono i cavalloni,
Escon dall’acqua trenta guerrieri
In fila e il capo li guida fieri,
Là il principe senza penare
Il terribile zar può catturare,
Là tra le nubi il mago truce
Davanti al popolo l’eroe conduce
Per boschi e mari a sua ragione,
La principessa si strugge in prigione
E un lupo bruno la serve pronto,
Là il mortaio va per suo conto
Con la Bàba Jagà girando,
Mentre zar Kascèj si va consumando
E sull’oro piange e sospira.
Là spirito russo, Russia spira!
Io ci son stato, miele ho bevuto
E presso il mare la quercia ho veduto,
Il gatto saggio ho ascoltato
Che le sue favole mi ha narrato.
La data di oggi è Domenica, 29 Dicembre 2024, 18:23 | Tutti i fusi orari sono UTC + 1 ora
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