Zarevich
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«AFORISMI LINGUISTICI»
«AFORISMI LINGUISTICI» «ЯЗЫКОВЫЕ АФОРИЗМЫ»
Nell’epigrafe alla «Figlia del capitano» («Капитанская Дочка») Pushkin cita il detto popolare «Береги честь смолоду» («Difendi l'onore sin da giovane»). Il lettore russo capisce al volo questo e numerosi altri aforismi linguistici, perché rappresentano un patrimonio tramandato da una generazione all'altra lungo tutta la storia del paese, riflettendone la natura, l’attivitŕ lavorativa, gli usi e costumi, il folclore, la cultura. Quindi studiando il russo č necessario capire e memorizzare accuratamente, insieme ai modi di dire, alle espressioni idiomatiche e ad altre unitŕ semantiche anche una quantitŕ di proverbi e di detti popolari, adoperati largamente, a tutti i livelli della societŕ.
Un'altra peculiaritŕ del lessico russo č che oltre ai detti provenienti dal folclore si ricorre molto spesso a delle citazioni non virgolettate di opere letterarie, alle cosiddette «Крылатые слова», «Крылатые выражения» (parole o espressioni «alate»), di cui si conosce l'autore. Succede, soprattutto nel discorso parlato, che la citazione non venga usata per intera, ma solo accennata.
В доме шаром покати! = Non c'č un tubo!
Стоит втридорога = costa un occhio della testa
Ты счастливый! = Beato te!
Ещё бы! = Altro che.
Давай, давай! = Forza! Su!
Он вышел из себя = Č uscito dai gangheri.
Иди на все четыре стороны! = Vai dove ti pare e piace!
Non si devono usare, traducendo, proverbi e detti popolari contenenti realia. Per esempio «éxaть в Tулу co своим самоваром» si potrebbe tradurre «portar legna al bosco» evitando cosě i due realia (Tula č la cittŕ russa in cui si fabbricavano i migliori «samovar»). Il proverbio «Кто ни поп тот батька» (non importa chi comanda) non dovrebbe, nella versione italiana avere la parola «pope» che č appunto un realia russo.
1. Небо с овчинку показалось! (Il cielo ti č sembrato piccolo come una pelle conciata) = Te la sei vista brutta!
2. Сколько лет, сколько зим! (Quante estati, quanti inverni!) = Toh, chi si vede!
3. Я работаю, как вол (Lavoro come un bue) = Lavoro come un negro.
4. Он писанный красавец (E’ bello come se fosse dipinto) = Č bello come il sole.
Per tradurre le «frasi alate» ovvero le citazioni letterarie bisogna anzitutto saperle individuare. Le opere piů citate sono le favole di Krylóv, la commedia in versi «Горе от ума» («Che disgrazia l'ingegno!») di Gribojédov, le liriche, il romanzo in versi «Евгений Онегин» e la tragedia «Борис Годунов» di Pushkin, «Мёртвые души» («Le anime morte») e «Ревизор» («L'ispettore generale») di Gógol", le poesie e le commedie di Majakovskij, le poesie dei cantautori Aleksŕndr Gŕlich, Bulŕt Okudzhava, Vladimir Vysótskij, ecc. Esempi di «frasi alate»:
1. «А Васька слушает да ест» = «Il gatto Vas’ka ascolta e mangia» (dalla favola di Ivan Krylov «Il Gatto e il Cuoco»)
2. «Счастливые часов не наблюдают» = «I fortunati non guardano l’orologio» («Che disgrazia l'ingegno!» di Aleksandr Gribojedov)
3. «А счастье было так возможно, так близко...» = «La felicitŕ era cosě possibile, cosě vicina» (Pushkin «Jevghenij Oneghin»)
4. «Ох, тяжела ты шапка Мономаха!» = «Oh, come sei pesante, corona di Monomŕkh!» (Pushkin «Boris Godunov»)
5. «Из прекрасного далёка» = «Dalla bella lontananza » (Gogol «Le Anime Morte»)
6. «Наступить на горло собственной песне» = «Pestare la gola della propria canzone» (Majakovskij)
7. «Рукописи не горят» = «I manoscritti non bruciano» (Bulgakov «Maestro e Margherita»)
Per poter tradurre sia per iscritto che oralmente bisogna arricchire continuamente non solo la scorta dei sinonimi con delle letture assidue in lingua madre, schedando le voci da utilizzare, ma accumulare e memorizzare binomi, concernenti gli aforismi linguistici. Procurarsi e tenere a portata di mano una ventina di capolavori della letteratura russa dell'Ottocento e del Novecento, leggerli e rileggerli.
____________ Zarevich
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