| «KATJUSHA» | |
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Cicerin
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Residenza: Verona
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Re: «KATJUSHA»
Si, in effetti anche io ho avuto sempre una grande ammirazione per i pochi partigiani che ancora sono vivi e, nonostante la vecchiaia,
si recano ancora nelle scuole, agli incontri e ai dibattici pubblici e non perdono mai occasione per raccontare la propria storia.
Io ho conosciuto un partigiano quando ero alle medie; era venuto in classe a raccontarci quello che si ricordava del 25 aprile e sulla
fine della II guerra mondiale. Ricordo che ne sono rimasto molto affascinato, anche se allora ero molto piccolo e oggi non mi ricordo più come
si chiamasse. La cosa che più mi ha stupito è stata la sua scelta coraggiosa di diventare partigiano, abbandonando la famiglia, amici e
quant'altro pur di andare sulle montagne e unirsi ai ribelli.
Le persone che hanno avuto la forza morale di unirsi alla resistenza sono state una netta minoranza, almeno in un primo tempo.
La maggior parte preferiva restare, suo malgrado, compiacente e succube del regime fascista, più che altro per ragioni di quieto vivere e
anche perchè chi possedeva la tessera del partito aveva numerose agevolazioni economiche e annonarie per sè e per la propria famiglia.
Andare sulle montagne voleva dire diventare dei "fuorilegge" ed esporsi a tutta una serie di innumerevoli rischi, tra cui la vita stessa.
Per ritornare alla canzone russa "Katyusha" vi consiglio di vedere anche questa memorabile interpretazione delle Сестры Толмачевы
cantata sulla Piazza Rossa di Mosca per il день победы di due anni fa.
http://www.youtube.com/watch?v=ivAS...8336D3&index=78 Queste due bambine sono davvero
simpatiche, e quando sono salite sul palco ricordo che hanno ricevuto un fragoroso applauso.
In questo caso posso dire con orgoglio: "io c'ero"!!
____________ Терпение и труд всё перетрут.
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Argonauta
Registrato: Settembre 2006
Messaggi: 851
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Re: «KATJUSHA»
FIS]CHIA IL VENTO (Musica M.Blanter-Testo F.Cascione)
« Fischia il vento, urla la bufera scarpe rotte, eppur bisogna andar
a conquistare la rossa primavera dove sorge il sol dell'avvenir.
Ogni contrada è patria del ribelle ogni donna a lui dona un sospir
nella notte lo guidano le stelle forte il cuor e il braccio nel colpir.
Se ci coglie la crudele morte dura vendetta sarà del partigian
ormai sicura sarà la dura sorte del fascista vile traditor.
Cessa il vento, calma è la bufera torna a casa il fiero partigian
sventolando la rossa sua bandiera vittoriosi al fin liberi siam.»
Ce la facevano cantare in coro all'asilo!!!!
Grosseto aveva perlopiù maestre comuniste!!!!
____________ Miayyyy! Myrrr....rrr....
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Saetta
Registrato: Febbraio 2009
Messaggi: 96
Residenza: Roma
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«KATJUSHA»
Grazie per il video Cicerin
Quelle due bambine sono davvero brave
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Cicerin
Registrato: Ottobre 2008
Messaggi: 215
Residenza: Verona
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«KATJUSHA»
Figurati, Saetta! E' un piacere...dato che avevo avuto modo di vedere dal vivo una versione un po' particolare di Katyusha,
mi sembrava giusto condividerla con voi, dato che ne avevo trovato un filmato su you tube.
Vedere di persona le gemelle nelle loro performances però è tutta un'altra cosa.
____________ Терпение и труд всё перетрут.
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Saetta
Registrato: Febbraio 2009
Messaggi: 96
Residenza: Roma
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Re: «KATJUSHA»
Posso immaginare, la piazza era gremita di gente
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kenshiro
Registrato: Gennaio 2015
Messaggi: 271
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KATIUSHA
Ciao Zarevich, conoscerai molto bene il canto "Katiusha" (o Katiuscia, non so bene come si scrive); è talmente famoso, che in Italia è stato riadattato durante la Resistenza come "Fischia il vento"; secondo ciò che riportano in Wikipedia però, non è un canto popolare, ma pare che sia una musica originale probabilmente composta da Stravinskij.
Sai qualcosa in più?
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Zarevich
Registrato: Settembre 2006
Messaggi: 26046
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«KATJUSHA»
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kenshiro
Registrato: Gennaio 2015
Messaggi: 271
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«KATJUSHA»
Ho letto tutto; c'è un topic che parla invece di Karobushka (non so se l'ho scritto correttamente)? Si tratta di quel canto che parla dei venditori ambulanti, viene usata durante il film "Il Cacciatore" di Cimino (nella scena successiva viene usata Katiusha).
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Zarevich
Registrato: Settembre 2006
Messaggi: 26046
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Re: «KATJUSHA»
Caro amico, sì, c’è un topik del 2010 sul nostro forum. Puoi aprirlo.
http://www.arcarussa.it/forum/viewtopic.php?p=15178#p15178
____________ Zarevich
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kenshiro
Registrato: Gennaio 2015
Messaggi: 271
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«KATJUSHA»
GRAZIE ZAREVICH.
A PRESTO
Ti farò sapere la mia opinione circa le sinfonie di Balakirev e poi aspetto il tuo parere, ciao
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Zarevich
Registrato: Settembre 2006
Messaggi: 26046
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«KATJUSHA»
IL 28 NOVEMBRE 2018 «KATJUSHA» COMPIE 80 ANNI!
28 НОЯБРЯ 2018 «КАТЮШЕ» ИСПОЛНЯЕТСЯ 80 ЛЕТ!
Per la prima volta la canzone del compositore Matvej Blanter sulle poesie di Mikhail Issakovskij fu stata eseguita dai cantanti Vera Krassovskaja, Gheorghij Vinogradov e Vsevolod Tjutjunik il 28 novembre 1938. Tre anni dopo presso Smolensk i nuovi mortai missilistici sovietici colpirono il nemico tedesco. I soldati russi chiamarono i nuovi mortai missilistici «Katjùsha» («Катюша»). La canzone diventò «prima dell'hit parade» dopo la guerra e fu tradotta in 24 lingue.
Расцветали яблони и груши, = Meli e peri erano in fiore,
Поплыли туманы над рекой. = La foschia scivolava lungo il fiume.
Выходила на берег Катюша, = Sulla sponda camminava Katjùsha,
На высокий берег, на крутой. = Sull'alta, ripida sponda.
Выходила, песню заводила = Camminava e cantava una canzone
Про степного сизого орла, = Di un'aquila grigia della steppa,
Про того, которого любила, = Di colui che lei amava,
Про того, чьи письма берегла. = Di colui del quale teneva le lettere
Ой, ты, песня, песенка девичья,= O canzone, cara piccola canzone,
Ты лети за ясным солнцем вслед = Vola nel sole luminoso
И бойцу на дальнем пограничье = E al soldato sulla frontiera lontana
От Катюши передай привет. = Manda i saluti di Katjùsha.
Пусть он вспомнит девушку простую, = Possa lui ricordare una semplice giovane ragazza,
Пусть услышит, как она поёт, = E sentire come canta,
Пусть он землю бережёт родную, = Possa lui proteggere la terra natia,
А любовь Катюша сбережёт. = Come Katjùsha protegge l'amore
Расцветали яблони и груши, = Meli e peri erano in fiore,
Поплыли туманы над рекой. = La foschia scivolava lungo il fiume.
Выходила на берег Катюша, = Sulla sponda camminava Katjùsha,
На высокий берег, на крутой. = Sull'alta, ripida sponda.
Descrizione: |
I mortai missilistici sovietici «Katjùsha» |
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____________ Zarevich
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Zarevich
Registrato: Settembre 2006
Messaggi: 26046
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«KATJUSHA»
«ПЕСЕННАЯ ЛЕТОПИСЬ МАТВЕЯ БЛАНТЕРА»
«LA CRONICA CANTANTE DI MATVEJ BLANTER»
Danza alla moda, esercitazione provocatoria e lirica piena di sentimento... Le canzoni di Matvej Blanter sono come illustrazioni intelligibili per un libro di testo di storia sovietica. Il 10 febbraio 1903 nasce l'autore di meravigliose melodie che, probabilmente, saranno sempre ascoltate. La cronaca della canzone di Blanter è iniziata a Mosca, dove è venuto a studiare. E ora i suoi tanghi e charleston vengono ripresi dalle pop star e l'incomparabile foxtrot «John Gray» suona in prestigiosi cabaret. Un neolaureato della Società Filarmonica di Mosca si è trasformato in un abile melodista. Sa come accontentare le persone stanche di guerre e rivoluzioni. L'inizio dell'era del realismo sociale trova il compositore a Magnitogorsk. L'edificio del Teatro di Prosa, di cui cura la parte musicale, è cresciuto tra i primi della nuova città. Il fervente motivo di marcia della leggendaria «Katyusha» che il compositore scrive sulla quartina di Mikhail Issakovskij su una ragazza che cammina sulla riva tra meli e peri in fiore. Inoltre, il testo del poeta non si è sviluppato in alcun modo. Non si sa di cosa avrebbe parlato la canzone, ma poi l'Armata Rossa entrò in battaglia con i giapponesi al confine con l'Estremo Oriente. Così a Katyusha è apparso un guerriero, al quale la sua amata invia una parola d'addio per proteggere la sua patria dai nemici. Blanter e Issakovskij compongono un altro schizzo militare durante la Grande Guerra Patriottica. Valzer «Nella foresta vicino al fronte» - sogni di una vita pacifica che riscaldano i soldati prima della battaglia. E le loro mogli in questo momento stanno aspettando i loro mariti dal fronte alla canzone «Aspettami» ai versi accorati del giornalista militare Konstantin Simonov. Coloro che hanno aspettato e sono tornati dalla terribile guerra, tenendosi per mano, camminano nel giardino della città, dove una banda di ottoni suona un valzer gentile e gentile. Le persone, stanche di piangere e litigare, ballano in attesa di un futuro più luminoso. Anno dopo anno, la cronaca della canzone di Matvej Blanter disegna immagini vivide della nostra storia, è impossibile non amarle, sono sempre attuali.
Descrizione: |
Matvej Blanter |
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____________ Zarevich
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