Zdrastvujte! Ja ital'janets... no, no, non parlo affatto il russo (forse un giorno) e nemmeno possiedo una tastiera cirillico-latina per il mio computer ma da quando, nell'estate del 2006, ho fatto il mio primo viaggio a San Pietroburgo, soffro del mal di Russia e il vostro sito, che ho appena scoperto, mi è sembrato una promettente medicina.
So che non è questo lo spazio più appropriato per le presentazioni; se ho scritto proprio qui è perché desideravo, per cominciare, chiedere il vostro aiuto a proposito di una vecchia aria russa. Ne Il Maestro e Margherita ad un certo momento succede, che gl'impiegati di un ufficio moscovita, vittime dell'ennesimo scherzo del diavolo, non riescono a trattenersi dal cantare ripetutamente in coro un'aria, che comincia con il verso: Celebre mare, sacro Bajkal.... Celebre verso? Io non sono mai riuscito a trovare la romanza e la curiosità di ascoltarla mi è rimasta. Magari qualcuno di voi la conosce.
Grazie anticipatamente e poka, anzi no: privet! Questo l'ho già imparato nel vostro sito
Vincenzo
PS mio padre si chiama Antonio; ho scritto bene la forma del patronimico nel mio nick?
Ultima modifica di Vincentius Antonovich il 20 Giu 2010 00:37, modificato 1 volta in totale
Vincentius Antonich intanto benvenuto su ArcaRussa!
Soffrire di Mal di Russia è una bella sofferenza e credo che non se guarisca mai!
Chi ama la Russia è benvenuto qui!!
Sono sicuro che con l'aiuto degli altri utenti del forum riusciremo a scoprire qualcosa di più su quella romanza presente ne Il Maestro e Margherita.
P.S.
riguardo al patronimico credo che Antonovich (Антонович) sia più corretto, ma aspettiamo la conferma di qualche autentico russo..
Salve!
Антоныч (Antonych) è pure corretto nel parlato (anzi, essendo forma meno "curata", è molto piú frequente di quella scritta da Oneg), ma non si scriverebbe nel passaporto (dove invece quella indicata da Oneg è la sola possibile).
Ciao Vincenzo, e ben approdato sulla nostra isola
Gli italiani che sono qui hanno tutti una grande passione per la Russia, come te.
Ovviamente i russi la passione ce l'hanno per l'Italia, la cosa è speculare! Per questo andiamo così bene d'accordo tutti quanti qui.
La risposta alla tua domanda non ha tardato ad arrivare, come vedi. La nostra cara Doppio bequadro è con noi da sempre, e sulle questioni musicali è una autorità.... basta vedere la sua firma!
Bene, ti auguro una buona e duratura partecipazione al nostro forum!
Grazie a tutti dell'accoglienza ed a Doppio bequadro in particolare, che mi ha permesso finalmente di levarmi questa vecchia curiosità A propopsito, è un coro potente, quasi epico; Bulgakov non poteva immaginare nient'altro, che apparisse più grottesco in quel contesto.
Stavo pasticciando con il mio profilo; forse sono riuscito a correggere il mio nick. A presto, Vincenzo
Ultima modifica di Vincentius Antonovich il 12 Dic 2009 15:25, modificato 1 volta in totale
Da tempo volevo scrivere su richiesta del nostro amico Vincentius Antonovich la traduzione di questa bella canzone popolare «GLORIOSO MARE SACRO – SANTO BAJKAL» cioè in russo «СЛАВНОЕ МОРЕ - СВЯЩЕННЫЙ БАЙКАЛ». Ecco, finalmente posso soddisfare la tua richiesta, caro amico. Ma prima volevo dire un paio di parole di questa canzone la quale «si sente» in modo comico nel romanzo di Mikhail Bulgakov «Maestro e Margherita». La canzone era sempre molto popolare e spesso cantata tutti insieme o in coro. «GLORIOSO MARE SACRO – SANTO BAJKAL» è la canzone popolare russa alla base del cui testo ci sono i versi del poeta e etnografo siberiano dell’Ottocento, l’etnografo Dmitrij Davydov (Дмитрий Давыдов 1811-1888 ). Il testo della canzone si distingue un po’ dal verso di Dmitrij Davydov scritto nel 1848 sotto il titolo: «I Pensieri del fuggiasco sul Bajkal» («Думы беглеца на Байкале»). Il verso era dedicato ai fuggiaschi dai lavori forzati. Ma il senso nella versione della canzone non cambia, resta lo stesso. Nelle tradizioni popolari russe il lago Bajkal spesso si chiama mare perché è enorme, quindi il titolo della canzone è «GLORIOSO MARE SACRO – SANTO BAJKAL». Nel testo della canzone ci sono alcune parole che si dovrebbero spiegare ai nostri amici italiani:
«Barguzìn» («Баргузин») è il forte vento del Bajkal, tira principalmente nella parte centrale del lago.
Scìlka (Шилка) e Nèrcinsk (Нèрчинск ) sono due città della Regione di Bajkal.
«GLORIOSO MARE SACRO – SANTO BAJKAL»
«СЛАВНОЕ МОРЕ - СВЯЩЕННЫЙ БАЙКАЛ»
Славное море - Священный Байкал! = Glorioso mare sacro – Santo Bajkal!
Славный корабль - омулёвая бочка! = Glorioso vascello – barile di pesci!
Эх, баргузин, пошевеливай вал – = Ehi, barguzìn, muovi l’onda!
Молодцу плыть недалёчко! = Il giovanotto non deve andar lontano!
Долго я тяжкие цепи влачил, = A lungo trascinavo le catene pesanti,
Долго бродил я в горах Акатуя… = A lungo vagavo nei monti Akatuj…
Старый товарищ бежать пособил – = Un vecchio compagno mi aiutò a fuggire -
Ожил я, волю почуя. = Mi ravvivai, sentendo la volontà.
Шилка и Нерчинск не страшны теперь: = Scìlka e Nèrcinsk non sono spaventose ora:
Горная стража меня не поймала, = La guardia di montagna non mi afferrò,
В дебрях не тронул прожорливый зверь, = Nel bosco fitto non mi toccò la belva,
Пуля стрелка миновала. = La palla del tiratore passò.
Шёл я и ночь, и середь белого дня, = Camminavo di notte e in pieno giorno,
Близ городов озирался я зорко, = Vicino alle città guardavo attorno
Хлебом кормили крестьянки меня, = Il pane mi davano le contadine,
Парни снабжали махоркой. = I ragazzi mi provvedevano del tabacco.
Славное море - Священный Байкал! = Glorioso mare sacro – Santo Bajkal!
Славный мой парус - кафтан дыроватый! = Gloriosa la mia vela – caffettano sdrucito!
Эх, баргузин, пошевеливай вал! – = Ehi, barguzìn, muovi l’onda!
Слышатся грома раскаты. = Si sentono i rombi dei tuoni.
A glorious sea is the holy Baikal,
a glorious ship is my salmon barrel.
Hey, Barguzin, stir up your waves!
This fine fellow still has to sail on a bit.
For a long time I wore clanking chains,
and dragged myself through the Akatui mountains.
An old comrade helped me to escape.
I drew a deep breath when I felt I was free!
Shilka and Nertshinsk don't frighten me anymore,
the mountain guard did not catch me.
In the thicket I met no predatory animals,
and the marksman's bullet missed me.
Ultima modifica di Zarevich il 27 Set 2016 13:12, modificato 3 volte in totale
Davvero bella questa canzone, ed è una fortuna poterne ascoltare e capire le parole.
Il Bajkal non è un semplice lago, è un mare sacro
Se lo andate a visitare, vedrete a un certo punto che c'e' una roccia che emerge dalle acque. E ' una pietra molto particolare, che è legata a un' antica leggenda
Il mito narra di un uomo, di nome Bajkal e delle sue 337 figlie. Una di queste era preferita rispetto alle altre e si chiamava Angara. Una notte, proprio quando quest'ultima doveva andare in sposa a Irkutsk (il marito che il padre aveva scelto per lei) arrivano alla sua finestra dei gabbiani che le raccontano le gesta di un certo Elisei e delle sue gesta eroiche. I gabbiani tornano ogni sera a parlarle di Elisei e alla fine Angara, che non è molto innamorata di Irkutsk, se ne innamora da quanto gli uccelli le riferiscono. Angara decide presto di scappare, per raggiungere l'uomo dei suoi sogni, ma il padre Bajkal vuole a ogni costo che lei sposi Irkutsk. Per fermarla nella sua fuga, prende una grande roccia (la roccia dello Sciamano) e gliela tira dietro con tutta la sua forza. Se l'avesse presa, avrebbe probabilmente ucciso sua figlia, ma il lancio non colpisce il bersaglio e Angara fugge per sempre dalla casa paterna.
Il nome del lago Bajkal deriva dal nome di quest' uomo, che ha 337 fiumi affluenti (proprio come le sue figlie) ma osserverete che un solo fiume si diparte dal lago, proprio in corrispondenza della roccia dello sciamano. Questo fiume si chiama Angara e, in che direzione va?
Certamente si va ad unire al fiume Elisei, proseguendo il tragitto con lui, lontano dal padre e dalle altre 336 sorelle
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Roccia dello sciamano
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Lago Bajkal
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Roccia dello sciamano
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Descrizione:
Il fiume Angara, si diparte dal Bajkal e supera Irkutsk per congiungersi con Enisei
Che bello, se si potesse imparare tutta la geografia attraverso leggende come questa! Sono sicuro che anche a scuola sarebbe un successo.
Alla fine, il fiume Angara attraversa velocemente la città di Irkutsk e prosegue lontano, fino a confondersi nelle acque del suo grande fiume del destino.
Sì, è affascinante conoscere le leggende legate a molti luoghi e, come dici tu, rende lo studio più interessante e piacevole.
Qualche precisazione sui nomi per una corretta pronuncia:
il lago Bajkàl (Байкал), la città di Irkùtsk (Иркутск), il fiume Angarà (Ангара), il fiume Jenissèj (Енисей)
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