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«LE SEMPLICI COSE»
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Messaggio «LE SEMPLICI COSE» 
 
L'11 giugno 2007 si è concluso «Kinotàvr» («Кинотавр»), il più grande festival cinematografico nazionale all'aperto che si svolge ogni anno in giugno sulla costa del Mar Nero nella città di Sòci (Сочи).
Il Premio principale l'ha ricevuto il film «Le semplici cose» di Aleksej Popogrèbskij («Простые вещи» «Les Choses simples» «The Simple Things» Алексей Попогребский).
Quel giorno Serghej Màslov, il medico anestesista di un ospedale di San Pietroburgo, non era fortunato. Non è andata bene l’operazione, le complicazioni nei rapporti con l’infermiera Ksiusha, per strada gli hanno ritirato la patente di guida. A casa non va meglio. La figlia è scappata con un tipo di dubbia fama, la moglie dichiara che è incinta e vuole partorire …
Le cose cominciano ad andare bene quando gli propongono per una buona somma di denaro di visitare a casa Vladimir Zhuravlèv, il vecchio attore famoso. Vladimir Zhuravlèv è molto anziano, al primo aspetto è sano e capriccioso; prima di Serghej Maslov ha cambiato molti dottori. Ma con Serghej Maslov cominciano le relazioni accattivanti. Un giorno il famoso attore propone a Serghej le seguenti condizioni: Serghej dovrà aiutarlo ad andarsene con dignità perché la sua malattia è incurabile e allora in ricompensa Serghej riceverà un quadro di gran valore di Ilja Rèpin, il cui prezzo è altissimo.
Serghej non sopporta le complessità e le situazioni equivoche. Lui non ha voglia di addentrarsi nei capricci di Zhuravlev e non ha voglia di curarlo.
Ma lui non è capace più di svolgere la matassa della sua vita quotidiana. Una volta Serghej si avvicina alla casa di Zhuravlev portando una piccola fiala in tasca e un grande specchio ……




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Zarevich
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Messaggio Re: «LE SEMPLICI COSE» 
 
«LE SEMPLICI COSE» («Les Choses simples» «ПРОСТЫЕ ВЕЩИ») il miglior film del festival "Kinotavr" 2007
  

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Zarevich
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Messaggio Re: «LE SEMPLICI COSE» 
 
Le semplici cose sono per l’appunto quelle cose comuni, ordinarie, che fanno parte delle nostre esistenze e che tutti ci troviamo a dover affrontare, in momenti e modi diversi nella nostra vita. Solo che a volte le rendiamo più contorte di quello che sono, e nell’affrontarle in un modo sbagliato, non facciamo che complicarci inutilmente la vita, almeno fin quando non torniamo a vedere le cose per quello che sono.
Ed è proprio quello che capita a Serghej Maslov, il medico anestesista protagonista di questa storia.
Forse perché il momento non è quello più giusto; i quarant’anni possono essere un’età di bilanci nella propria esistenza; od anche a volte basta la somma di due o tre situazioni che non vanno per il verso giusto, per minacciare la lucidità e la razionalità di una persona, e il suo modo di vivere ed affrontare gli avvenimenti della sua vita.
Ed ecco che basta qualche banale e comunissima contrarietà al lavoro, una figlia che scappa di casa e la notizia di un altro figlio in arrivo, in una situazione economica non proprio floridissima; bastano questi pochi elementi a sconvolgere la vita di Serghej e a fargli fare, o pensare di fare, cose che normalmente non avrebbe mai neanche immaginato, come pensare di assecondare il capriccio di un vecchio attore malato, stanco di vivere, che in cambio di un “aiuto”, della “dolce morte” è pronto a ricompensarlo con un prezioso quadro che potrebbe risolvere, apparentemente, i suoi problemi. Salvo poi fare i conti con la propria natura, che gli impedisce di concepire il male verso chiunque. E allora, forse, meglio attaccarsi alla bottiglia e affogare le proprie preoccupazioni nell’oblio.

Quello che serve, in queste situazioni, è una bella scossa, che solo il caso può fornire, sotto le forme più inattese. Come per esempio finire quasi ucciso ubriaco da una macchina, e risvegliarsi nella casa dove vive la figlia con il suo fidanzato, e scoprire che anche lei aspetta un bambino.  
Improvvisamente, passato lo shock, in una provvidenziale terapia d’urto, tutto ritorna al suo posto e fatti come quello di avere una figlia che non è più una bambina, che l’arrivo di un altro figlio in realtà renderà solo le loro vite e la loro casa meno vuota dopo l’uscita della prima figlia, che in realtà la sua posizione non è affatto un impedimento per avere un altro bambino, e che il caos e l’inferno che aveva visto inizialmente in questo evento può in realtà essere una fonte di stimoli positivi, tutte queste cose tornano finalmente ad essere, appunto, semplici cose, da vivere semplicemente, normalmente e con serenità.
  



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