San Pietroburgo è bella tutto l'anno, ammantata dalla neve o baciata dal tanto atteso sole estivo. Ma in questi giorni è ancora più bella: il 21 giugno raggiunge il culmine il fenomeno delle notti bianche, il cossidetto «sole di mezzanotte» che ha ispirato poeti e artisti ed ogni anno attrae migliaia di turisti nella Capitale del Nord della Russia.
1.«Il sole non tramonta (quasi) mai»
A San Pietroburgo il fenomeno delle notti bianche dura dalla fine di maggio alla prima metà di luglio, ma il culmine si ha nei giorni dal 20 al 23 giugno, i più lunghi dell'anno, quando il sole sorge alle 3:35 della «notte» e tramonta alle 22:35. In realtà il riverbero crepuscolare prosegue oltre il tramonto del sole, e quello dell'alba inizia prima delle 3, quindi non è mai completamente buio.
2.«Il perchè del fenomeno»
Nel periodo che segna il passaggio dalla primavera all'estate l'inclinazione dell'asse terrestre rispetto all'orbita del nostro pianeta intorno al Sole fa si che a latitudini superiori a 66,5° il sole non scende mai sotto l'orizzonte. A San Pietroburgo, posta al 60° parallelo, questo fenomeno si ripete ogni anno.
3.«Suggestioni uniche»
Durante il mese delle notti bianche San Pietroburgo acquista un'aura speciale dove la notte, terra del proibito e del mistero si fa tutt’uno con il giorno. I pietroburghesi di nascita, di passaggio e d'adozione buttano giù la maschera che il grigiore invernale gli disegna sul volto e si concedono a un turbinio di emozioni che non ha eguali nel resto dell'anno e da vita ad un'atmosfera che ammalia i turisti e da sempre ha ispirato poeti e scrittori.
4.«Le "notti bianche" di Dostojevskij»
L'atmosfera sospesa delle notti bianche sembra fatta apposta per i sognatori, proprio come il protagonista dell'omonimo romanzo di Fiodor Dostojevskij, che deluso dal mondo circostante ed immerso nel suo mondo fatto di illusion, trova pace solo al crepuscolo, passeggiando lungo i canali di Pietroburgo. E' una notte bianca quella in cui si imbatte nella splendida Nastenka, che all'istante fa breccia nel suo cuore. I due si incontrano per quattro notti (bianche) di fila e si confidano a vicenda i tormenti delle loro anime, finchè, quando tutto sembrava avviato ad un lietofine, non torna da Mosca il promesso sposo di Nastenka che allora corre nelle braccia di lui e lascia il protagonista con un bacio e la promessa di non dimenticare mai il suo amore. Il protagonista sognava un finale diverso, ma da sognatore lo accetta con filosofia.
5.«Ti amo, creatura di Pietro»
Le notti bianche aprono il poema «Il Cavaliere di Bronzo» («Медный Всадник») di Aleksandr Pushkin, in cui il più grande poeta russo canta l'amore per la sua città, ispirato dalla luce naturale delle «notti illuni e trasparenti»
T'amo, o città di Pietro,
o creatura Armoniosa,
amo le tue severe а orme,
del fiume il corso maestoso;
Amo il granito delle tue riviere,
Dei tuoi cancelli bronzei la fattura
Elegante, e il crepuscolo pensoso
Delle tue notti illuni trasparenti,
Quando nelle mie stanze
leggo e scrivo Senza lume
e son chiare le dormenti Strade deserte
e luccica d'un vivo Chiaror
la guglia dell'Ammiragliato
6.«Inverno buio»
Per rimanere in tema letterario, dopo Pushkin e Dostojevskij è la volta di citare il «carpe diem» di Orazio, perchè se è vero che d'estate grazie alle notti bianche non è quasi mai buio, d'inverno invece avviene il fenomeno opposto. Il sole sorge poco prima delle 9 del mattino e tramonta alle quattro del pomeriggio, il chè unito all'umidità e al freddo tipicamente pietroburghesi è foriero di ben altre suggestioni.
7.«Non solo San Pietroburgo»
Le notti bianche in Russia si possono ammirare anche in altre città, situate alla stessa latitudine di San Pietroburgo o anche più a nord. E' il caso di Petrozavodsk, Arkhànghelsk, Perm', Surgùt, Jakùtsk, Novyj Urengoj, Salekhàrd. A Mùrmansk, la più grande città del mondo posta all'interno del Circolo Polare Artico, si può ammirare il fenomeno del Sole di mezzanotte.
8.«Un nome, un marchio, una vodka»
Per San Pietroburgo quello delle notti bianche è ormai un vero e proprio brand. Le notti bianche sono uno dei simboli della città e si trovano un pò ovunque. Ci sono i pasticcini «Notti Bianche», il ristorante «Notti Bianche», un torneo internazionale di badmington si chiama «Notti Bianche» e non poteva mancare la maratona delle «Notti Bianche», che però si corre il 28 di giugno. Per chi preferisce stare comodo c'è anche la vodka «Notti Bianche», ma viene prodotta nella città di Cerepovèts.
9.«Notti bianche, c'è chi studia e chi fa festa»
Mentre i loro colleghi italiani fanno le notti bianche per prepararsi all'esame di maturità, gli studenti di San Pietroburgo il 20 di giugno festeggiano la fine della scuola superiore con un grande concerto, tutto per loro, nella suggestiva cornice della piazza del Palazzo d'Inverno. Oltre agli studenti il festival «Алые Паруса» («Le Vele Scarlatte»), per l'intero weekend coinvolge centinaia di migliaia di persone, che si assiepano sulle rive della Neva a salutare l'ingresso del Veliero dalle vele rosse, simbolo della festa e del passaggio, col «vento in poppa» all'età adulta, salutato da un grandioso spettacolo pirotecnico.
10.«Notti bianche e giorni intensi al Forum Internazionale di San Pietroburgo»
Il culmine delle notti bianche di San Pietroburgo coincide anche con lo svolgimento del Forum economico internazionale di San Pietroburgo, a cui quest'anno (2015) partecipano quasi 7000 delegati. In una stagione segnata dall'ostilità nei confronti della Russia da parte degli USA e alcuni paesi occidentali, c'è da sperare che il bagliori delle notti bianche accenda le menti dei partecipanti al forum ed illumini una nuova via di sinergie tra la Russia e i suoi partner nuovi e storici, fra cui l'Italia, per far si che il tema «Tempo di agire: sforzi congiunti per la stabilità e la crescita» non resti solo sulla carta.
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Zarevich