«NOVAJA ZEMLJA» cioè «NUOVA TERRA»

Novaya Zemlya è l'avamposto più settentrionale e freddo della Russia
Новая Земля — самый северный и холодный форпост России

Novaya Zemlya Новая Земля cioè Nuova Terra è un arcipelago naturale unico, un punto di riferimento per i marinai, che segna lo spartiacque dei mari di Barents e Kara. Dai tempi dell'URSS ai giorni nostri, le isole sono già diventate un territorio chiuso. Qui c'è un campo di prova, una base di prova e un campo di costruzione. Ma già nei secoli XII-XIII, i mercanti di Novgorod scoprirono per la prima volta queste isole, navigando verso la penisola di Jugòrskij. Qui videro nuove terre. Il nome rimase.

Più di cento anni fa fu organizzata una grande spedizione a Novaya Zemlya, che partì da Arkhanghelsk sul motoveliero «Dmitry Solunsky». A quel tempo c'era ancora molto ghiaccio e il mare di Kara accoglieva i marinai con forti gelate.

Quindi i membri della spedizione potevano cacciare foche, trichechi, cervi e orsi polari a loro piacimento. La terra abbondava anche di uccelli. C'erano alche, alche o piccole alche, civette delle nevi e altri uccelli. I Pomori (I pomory o pomori, in russo: поморы, sono i russi e i loro discendenti sulla costa del Mar Bianco) che una volta raggiunsero questo arcipelago non patirono mai la fame. Anche se il tempo qui era spesso brutto. Le temperature sono scese sotto i 60 gradi. Una fauna così abbondante fu vista anche dal famoso navigatore olandese Willem Barents nel XVI secolo, che fece la sua sosta eterna qui nel Porto di Ghiaccio.

Già all'inizio del secolo scorso, gli scienziati russi iniziarono a studiare il movimento del ghiaccio tenendo conto della direzione delle correnti marine e dei venti. Così abbiamo iniziato a creare una finestra sulla rotta del Mare del Nord, collegando l'estremo nord con le foci dei fiumi siberiani. La spedizione a Novaya Zemlya includeva il famoso scienziato artico e rivoluzionario (si scopre che uno non interferisce con l'altro) Vladimir Russanov. È stato lui a credere sempre che Novaya Zemlya dovesse diventare il fulcro della rotta del Mare del Nord.

Grazie al fatto che la nave era dotata di un motore, i ricercatori dell'epoca riuscirono a superare il ghiaccio, altrimenti con l'attrezzatura a vela sarebbero stati semplicemente schiacciati qui. Come accadde con Barents nel 1597. Ha trovato la sua morte nell'arcipelago russo.

Oggi puoi arrivare a Novaya Zemlya non solo via mare, ma anche in aereo. Allo stesso tempo, anche all'inizio del secolo scorso, quando esistevano già rompighiaccio e potenti piroscafi, il passaggio verso l'arcipelago era molto problematico in diversi periodi dell'anno. Quindi il capitano della «Dmitry Solunsky» G.I. Pospelov, senza dormire né riposare, dovette stare in una botte legata in alto all'albero per cercare passaggi senza ghiaccio nel mare ghiacciato.



Ultima modifica di Zarevich il 03 Dic 2024 07:57, modificato 1 volta in totale 




____________
Zarevich

La storia della scoperta (equipaggio composto da italiani)