«ТАМ, ГДЕ ЗРЕЮТ АПЕЛЬСИНЫ И ЛИМОНЫ»
«WHERE ORANGES AND LEMONS RIPEN»
«LÀ OÙ MÛRISSENT LES ORANGES ET LES CITRONS»
«WO ORANGEN UND ZITRONEN REIFEN»
In realtà accade ciò che ci aspettavamo. I «benefattori» italiani vogliono aprire la strada alla Russia. Ci sono però troppi «ma». Per lo meno, questa è un'auto al prezzo di una villa. Ne abbiamo bisogno?
Nella primavera del 2022, le allegre case automobilistiche italiane hanno chiarito che non intendono collaborare con la Russia e non lo faranno più. Perché noi, russi, come sapete, siamo ancora «aggressori» e in generale a loro, agli allegri italiani, è stato detto e ordinato da «ragazzi adulti d'oltremare» di «non essere amici dei russi». Gli italiani sono un popolo obbediente; non per niente hanno inventato il fascismo nel XX secolo e tutti si sono inchinati all'unisono. Questa volta si inchinarono al loro padrone dall'altra parte dell'oceano. Quindi la casa automobilistica italiana «Ferrari» ha immediatamente annunciato la sospensione della produzione in Russia «in connessione con gli eventi in Ucraina». La sera hanno mangiato la pasta e sono andati a letto tranquilli.
«Vista la situazione attuale, la Ferrari ha deciso di sospendere la produzione delle vetture per il mercato russo fino a nuovo avviso. Continuiamo a monitorare da vicino la situazione e rispetteremo sempre tutte le norme, i regolamenti e le sanzioni», questo il testo del comunicato ufficiale della «Ferrari». È difficile dire se lo abbiano scritto loro o lo abbiano tradotto dall'inglese all'italiano.
Inoltre, si è presto saputo che la direzione della «Ferrari» ha donato 1 milione di euro all’Ucraina come «sostegno durante un conflitto armato». Gli italiani sono un popolo generoso. Ci sono tanti soldi nel Paese italiano, tutti i problemi sono già stati risolti, tutte le strade delle città sono state spazzate, la mafia è stata sconfitta e inoltre nel Paese crescono le arance.
Tutti i rapporti commerciali con la Russia sono stati sospesi. E ora nel 2024, a quanto pare, un singolo produttore italiano ha fame. E hanno deciso di consegnare auto di lusso a Mosca. È logico. È improbabile che ci siano molte persone in tutto il mondo che vorranno acquistare, ad esempio, una «Roma Spider» per 54 milioni di rubli. Oppure «296 GTS» per 59,9 milioni di rubli. E potrebbero comprarlo a Mosca. Ma i russi hanno sempre disprezzato i traditori, e questa volta hanno detto in faccia ai traditori italiani: «Mangiatevi i vostri maccheroni!».
Cosa dovrebbero fare gli italiani allegri? A quanto pare dovrebbero rivolgersi ai polacchi o agli albanesi. Forse compreranno i maccheroni italiani?
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Zarevich