| «KONSTANTIN PAUSTOVSKIJ: UN ROMANTICO RUSSO DEL XX SECOLO» | |
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Zarevich
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«KONSTANTIN PAUSTOVSKIJ: UN ROMANTICO RUSSO DEL XX SECOLO»
«КОНСТАНТИН ПАУСТОВСКИЙ» (1892-1968) «KONSTANTIN PAUSTOVSKIJ»
Konstantin Paustovskij è un eccezionale maestro della parola, un esponente della prosa cosiddetta lirico-romantica. Lo scrittore riteneva che l’incapacità di vedere la bellezza del mondo impoverisse la vita spirituale dell’uomo e che la natura rendesse l’uomo piu buono e piu puro. I personaggi di Konstantin Paustovskij sono per lo più uomini semplici, buoni, dediti al proprio lavoro, disposti al sacrificio e all’eroismo, sensibili, intelligenti, ingegnosi artefici di un mondo nuovo. Lo scrittore sfrutta abilmente un episodio isolato che lo ha colpito, per riprodurre diverse situazioni di vita e coraggiosamente introduce nell’intreccio dell’opera personali riflessioni e digressioni liriche. All’autore interessa non tanto il tema quanto lo stato d’animo dell’uomo, le sue sofferenze. Ció determina il ritmo e la melodia molto particolari della frase e dell’in tera opera. Lo scrittore ha utilizzato diversi generi del romanzo e della novella: «Kara Bugaz» (1932), «La colchide» (1934), «Una storia del Nord» (1938), «La rosa d’oro» (1956), «Racconto suita vita» (1945-1963). Tuttavia Konstantin Paustovskij divenne celebre soprattutto come novellista. Persino le sue grandi opere, quali i romanzi «La rosa d’oro» e «Racconto sulla vita», si avvicinano alla novella.
Konstantin Paustòvskij (1892-1968) Константин Паустовский
«L’ANELLINO D’ACCIAIO» «СТАЛЬНОЕ КОЛЕЧКО»
I misteri aspettano un lettore sulle pagine ancora una fiaba «rustica» di Konstantin Paustovskij «L’Anellino d’acciaio» («Стальное колечко»). Una volta un soldato del genio ha regalato un anello magico alla piccola ragazza Varjùsha (Варюша). La fiaba è stata pubblicata per la prima volta dopo la guerra, nel 1946 al «Giornale Letterario» («Литературная газета»). Nel 1979 è stato fatto il film d’animazione «L’Anellino d’acciaio» («Стальное колечко»). Sul nostro forum «ARCA RUSSA» si può leggere in russo e in italiano il testo di questa fiaba di Konstantin Paustovskij. Il testo l’ho preso dal libro con la fiaba «L’ANELLINO D’ACCIAIO» di Konstantin Paustovskij, tradotto e pubblicato nel 1982 dalla Casa Editrice di Mosca «Progress» («Прогресс»), la casa editrice che nei tempi sovietici era specializzata nei libri degli autori russi nelle lingue straniere, compreso l’italiano. La traduzione dal russo all’italiano è fatta dal traduttore Boris Avràmenko (Борис Авраменко).
Konstantin Paustòvskij (1892-1968) Константин Паустовский
«L’ANELLINO D’ACCIAIO» «СТАЛЬНОЕ КОЛЕЧКО»
Дед Кузьма жил со своей внучкой Варюшей в деревушке Моховое, у самого леса. (Il vecchio Kusmà viveva insieme alla nipotina Vàrja, vicino a un fitto bosco in un paesello chiamato Mokhovòje). Зима выдалась суровая, с сильным ветром и снегом. (L'inverno quell'anno era rigido, con forti venti e molta neve). За всю зиму ни разу не потеплело и не закапала с тесовых крыш суетливая талая вода. (Non vi era stata nemmeno una giornata meno gelida tanto da sentire la neve gocciolare dal tetto). Ночью в лесу выли продрогшие волки. (Di notte nel bosco ululavano i lupi intirizziti). Дед Кузьма говорил, что они воют от зависти к людям: волку тоже охота пожить в избе, почесаться и полежать у печки, отогреть заледенелую косматую шкуру. (Il vecchio Kusmà diceva che ululavano per invidia perché pure i lupi, al pari degli uomini, avrebbero voluto stare in casa, vicino alla stufa, a riscaldarsi la pelliccia). Среди зимы у деда вышла махорка. (Nel bel mezzo dell'inverno il vecchio rimase senza tabacco). Дед сильно кашлял, жаловался на слабое здоровье и говорил, что если бы затянуться разок-другой - ему бы сразу полегчало. (Quasi sfinito per via di un'interminabile tosse egli si lamentava per la debole salute e diceva che se avesse potuto tirare una boccata si sarebbe sentito subito meglio). В воскресенье Варюша пошла за махоркой для деда в соседнее село Переборы. (Una domenica Vàrja andò al paese vicino Perebòry a procurarsi il tabacco per il nonno). Мимо села проходила железная дорога. (Il paese si trovava nei pressi della ferrovia). Варюша купила махорки, завязала её в ситцевый мешочек и пошла на станцию посмотреть на поезда. В Переборах они останавливались редко. (E così Vàrja, comprato il tabacco e messolo in un sacchettino, decise di andare a guardare i treni che si fermavano assai di rado alla stazioncina di Perebory). Почти всегда они проносились мимо с лязгом и грохотом. (Quasi sempre passavano sferragliando come una freccia). На платформе сидели два бойца. (Sulla banchina della stazioncina stavano seduti due soldati). Один был бородатый, с весёлым и серым глазом. (Uno dagli allegri occhi grigi aveva la barba). Заревел паровоз. Было уже видно, как он, весь в пару, яростно рвётся к станции из дальнего чёрного леса. (D'improvviso si sentì il fischio della locomotiva che, emersa dal lontano bosco nero e avvolta in nubi di vapore, si avvicinava rapidamente alla stazione).
- Скорый! - сказал боец с бородой. - Смотри, девчонка, сдует тебя поездом. Улетишь под небеса. (- È un rapido, - disse il soldato barbuto. - Guarda, piccola, che il treno non ti soffi via). Паровоз с размаху налетел на станцию. (Il treno a tutta velocità investi la stazione). Снег завертелся и залепил глаза. (La neve sollevata da quel turbine accecò i presenti sulla banchina). Потом пошли перестукиваться, догонять друг друга колёса. (Poi non si sentì altro che lo strepito fragoroso delle ruote che tentavano di rincorrersi). Варюша схватилась за фонарный столб и закрыла глаза: как бы и вправду её не подняло над землёй и не утащило за поездом. (Varja si aggrappò a un lampione e chiuse gli occhi. E se il turbine provocato dal treno l'avesse sollevata e portata davvero via). Когда поезд пронёсся, а снежная пыль ещё вертелась в воздухе и садилась на землю, бородатый боец спросил Варюшу: (Quando il treno fu passato e il pulviscolo di neve si aggirava ancora nell'aria depositandosi lentamente sulla terra, il soldato barbuto chiese:) - Это что у тебя в мешочке? Не махорка? (- Cos'hai nel sacchettino? Non sarà per caso tabacco?).
- Махорка, - ответила Варюша. (- È tabacco,- rispose Varja).
- Может, продашь? Курить большая охота. (- Me ne venderesti un po'? Ho una gran voglia di fumare).
- Дед Кузьма не велит продавать, - строго ответила Варюша. - Это ему от кашля. (- Il nonno non permette di venderlo, - disse severamente Varja. - Il tabacco gli serve per calmare la tosse).
- Эх, ты, - сказал боец, - цветок-лепесток в валенках! Больно серьезная! (- Ma guarda, - disse il soldato - che brava bambina! Però sei troppo seria, piccina).
- А ты так возьми сколько надо, - сказала Варюша и протянула бойцу мешочек. - Покури! (- Ma tu se vuoi, puoi prendertene quanto ne desideri, - fece Varja porgendo al soldato il sacchettino. – Fuma!).
Боец отсыпал в карман шинели добрую горсть махорки, скрутил толстую цигарку, закурил, взял Варюшу за подбородок и посмотрел, посмеиваясь, в её синие глаза. (Il soldato si mise nella tasca del cappotto una buona manciata di tabacco, si arrotolò una grossa sigaretta, l'accese, prese Varja per il mento e fissò sorridendo i suoi occhi azzurri).
- Эх, ты, - повторил он, - анютины глазки с косичками! Чем же мне тебя отдарить? Разве вот этим? (- Guarda,- ripetè - sei proprio una viola del pensiero con le treccine. Cosa ti posso regalare per ricambiare la tua generosità? Forse questo?)
Боец достал из кармана шинели маленькое стальное колечко, сдул с него крошки махорки и соли, потёр о рукав шинели и надел Варюше на средний палец: (Il soldato tirò dalla tasca un piccolo anello d'acciaio, ci soffiò sopra per pulirlo da alcune briciole di tabacco e di sale, lo strofinò sulla manica del cappotto e l'infilò al dito medio di Varja:)
- Носи на здоровье! Этот перстенёк совершенно чудесный. Гляди, как горит! (- Che ti porti fortuna! È un anellino magico. Guarda come luccica!)
- А отчего он, дяденька, такой чудесный? - спросила, раскрасневшись, Варюша. (- E perché è magico? - domandò Varja arrossendo di gioia).
- А оттого, - ответил боец, - что ежели будешь носить его на среднем пальце, принесёт он здоровье. И тебе и деду Кузьме. (- Se te lo porterai al medio,- spiegò il soldato - ti darà buona salute, a te e a tuo nonno). А наденешь его вот на этот, на безымянный, - боец потянул Варюшу за озябший, красный палец, - будет у тебя большущая радость. (- Se lo metterai all'anulare, - il soldato tirò il rosso ditino infreddolito della bambina - avrai una gran gioia). Или, к примеру, захочется тебе посмотреть белый свет со всеми его чудесами, надень перстенёк на указательный палец - непременно увидишь! (- E se vorrai per esempio vedere il mondo con tutte le sue meraviglie non devi fare altro che metterlo all'indice).
- Будто? - спросила Варюша. (- È la verità? - domandò incredula Varja).
- А ты ему верь, - прогудел другой боец из-под поднятого ворота шинели. - Он колдун. Слыхала такое слово? (- Sì, fidati di lui,- si senti la roca voce dell'altro soldato che nascondeva il viso nel bavero alzato del cappotto. - È uno stregone. Sai cosa significa?)
- Слыхала. (- Sì, lo so).
- Ну то-то! - засмеялся боец. - Он старый сапёр. Его даже мина не брала! (- Brava! - rise il soldato. - Sai, è un vecchio geniere, perfino le mine avevano paura di lui).
- Спасибо! - сказала Варюша и побежала к себе в Моховое. (- Grazie! - disse Varja e corse a casa).
Сорвался ветер, посыпался густой-прегустой снег. (Il vento diventò pili forte, la neve cominciò a cadere a fiocchi fitti e larghi). Варюша всё трогала колечко, повёртывала его и смотрела, как оно блестит от зимнего света. (Varja non smetteva di toccare l'anellino, lo rigirava, ammirando il suo luccicchio).
«Что ж боец позабыл мне сказать про мизинец? - подумала она. - Что будет тогда? Дай-ка я надену колечко на мизинец, попробую». («E perché il soldato non m'ha detto niente del mignolo? - pensò. Che succederà? Proverò a mettere l'anellino al dito mignolo»). Она надела колечко на мизинец. (S'infilo l'anellino). Он был худенький, колечко на нём не удержалось, упало в глубокий снег около тропинки и сразу нырнуло на самое снежное дно. (Ma il ditino era talmente sottile che l'anellino scivolò e cadde sulla neve profonda vicino al viottolo e subito affondò). Варюша охнула и начала разгребать снег руками. (Varja mandò un gemito e si precipitò a scavare la neve con le manine). Но колечка не было. (Ma l'anellino non c'era). Пальцы у Варюши посинели. Их так свело от мороза, что они уже не сгибались. (Le dita della bambina divennero bluastre, il freddo le irrigidì al punto da non poterle più piegare). Варюша заплакала. (La bambina si mise a piangere). Пропало колечко! (L'anellino magico era scomparso!). Значит, не будет теперь здоровья деду Кузьме, и не будет у неё большущей радости, и не увидит она белый свет со всеми его чудесами. (Il nonno Kusmà non guarirà, lei non proverà mai una grande gioia, né vedrà il mondo con tutte le sue meraviglie). Варюша воткнула в снег, в том месте, где уронила колечко, старую еловую ветку и пошла домой. (Varja ficcò nella neve, là dove aveva fatto cadere l'anellino, un vecchio ramo di abete e prese la via di casa). Она вытирала слёзы варежкой, но они всё равно набегали и замерзали, и от этого было колко и больно глазам. (Si asciugava le lacrime con il guanto, ma esse continuavano a scendere, raggelandosi e facendo male agli occhi). Дед Кузьма обрадовался махорке, задымил всю избу, а про колечко сказал: (Il vecchio Kusmà si rallegrò molto quando ebbe il suo tabacco, si mise subito a fumare, riempiendo di fumo tutta la casa. Quando Varja gli raccontò la storia dell'anellino, disse:)
- Ты не горюй, дурочка! Где упало - там и валяется. Ты Сидора попроси. Он тебе сыщет. (- Non desolarti, poverina. Dove è caduto, là si trova. Chiedi a Sìdor, te lo troverà).
Старый воробей Сидор спал на шестке, раздувшись, как шарик. (Il vecchio passerotto Sìdor sonnecchiava, le penne rizzate, su un posatoio). Всю зиму Сидор жил в избе у Кузьмы самостоятельно, как хозяин. (Durante l'inverno Sidor viveva nella casa di Kusmà e là faceva da padrone). С характером своим он заставлял считаться не только Варюшу, но и самого деда. (Aveva un carattere che si faceva rispettare non solo da Varja, ma finanche dal vecchio). Кашу он склевывал прямо из мисок, а хлеб старался вырвать из рук и, когда его отгоняли, обижался, ёршился и начинал драться и чирикать так сердито, что под стреху слетались соседские воробьи, прислушивались, а потом долго шумели, осуждая Сидора за его дурной нрав. (Beccava la pappa direttamente dai piatti, cercava a tutti i costi di strappare il pane dalle mani, e quando veniva cacciato se la prendeva a morte, arruffava le penne, cominciava a pigolare e azzuffarsi con tanto accanimento che i passerotti del vicinato si radunavano nel solaio, si mettevano in ascolto e poi facevano un gran chiasso disapprovando Sìdor per la sua cattiva condotta). «Живёт в избе, в тепле, в сытости, а всё ему мало!» («Ma guarda, vive sazio in una casa calda e accogliente e non è nemmeno contento!»). На другой день Варюша поймала Сидора, завернула в платок и понесла в лес. (Il giorno dopo Varja pigliò Sìdor, lo avvolse in una pezza e lo portò nel bosco). Из-под снега торчал только самый кончик еловой ветки. (Dalla neve spuntava solo l'estremità del ramo di abete). Варюша посадила на ветку Сидора и попросила: (Varja posò il passerotto su un cespuglio e lo pregò:)
- Ты поищи, поройся! Может, найдёшь! (- Cerca, per favore. Forse riuscirai a trovarlo, il mio anello). Но Сидор скосил глаз, недоверчиво посмотрел на снег и пропищал: (Ma Sìdor storse gli occhi immobile, guardò diffidente la neve e cinguettò:)
«Ишь ты! Ишь ты! Нашла дурака!. Ишь ты, ишь ты!» - повторил Сидор, (- Che c'è? Non sono mica scemo io!). Сорвался с ветки и полетел обратно в избу. (Saltò dal cespuglio, prese il volo e tornò a casa). Так и не отыскалось колечко. (E cosi l'anellino non fu trovato).
Дед Кузьма кашлял всё сильнее. (Il vecchio Kusmà tossiva sempre più forte). К весне он залез на печку. Почти не спускался оттуда и всё чаще просил попить. (Verso la primavera sali sulla stufa per scendervi molto di rado e sempre pili spesso chiedeva da bere). Варюша подавала ему в железном ковшике холодную воду. (Varja gli portava l'acqua fredda in un attingitoio di ferro). Метели кружили над деревушкой, заносили избы. (Le tempeste continuavano a infuriare sul paese, coprendo di neve le case fino ai tetti). Сосны завязли в снегу, и Варюша уже не могла отыскать в лесу то место, где уронила колечко. (Gli alberi stavano impantanati nella neve e Varja non poteva più trovare il luogo dove aveva perso l'anellino). Всё чаще она, спрятавшись за печкой, тихонько плакала от жалости к деду и бранила себя. (Sempre più spesso si nascondeva dietro la stufa, piangeva di soppiatto piena di compassione per il nonno e si rimproverava amaramente).
- Дуреха! - шептала она. - Забаловалась, обронила перстёнек. Вот тебе за это! Вот тебе! (- Che sciocca,n- sussurrava. - Troppo presto ti sei rallegrata, ed ecco… hai perso l'anellino. Ecco, prendi questa, ecco!). Она била себя кулаком по темени, наказывала себя, а дед Кузьма спрашивал: (La bambina si picchiava la testa coi pugni, castigandosi in questo modo, mentre il nonno le domandava:)
- С кем это ты там шумишь-то? (- Con chi te la prendi, nipotina?).
- С Сидором, - отвечала Варюша. - Такой стал неслух! Всё норовит драться. (- Con Sìdor, - rispondeva Varja. - È diventato così disubbidiente. È sempre pronto ad azzuffarsi).
Однажды утром Варюша проснулась оттого, что Сидор прыгал по оконцу и стучал клювом в стекло. (Una mattina Varja fu svegliata da Sìdor che saltellava sul davanzale e picchiava col becco il vetro della finestra). Варюша открыла глаза и зажмурилась. (La bambina apri gli occhi e subito li rinchiuse). С крыши, перегоняя друг друга, падали длинные капли. Горячий свет бил в оконце. Орали галки. (Dal tetto cadevano lunghe gocce, una luce calda attraversava la finestra, le taccole facevano un gran baccano nel cortile). Варюша выглянула на улицу. Тёплый ветер дунул ей в глаза, растрепал волосы. (Varja usci fuori e subito un venticello tiepido le soffiò negli occhi e le scompigliò i capelli).
- Вот и весна! - сказала Варюша. (- È la primavera - disse contenta Varja). Блестели чёрные ветки, шуршал, сползая с крыши, мокрый снег, и важно и весело шумел за околицей сырой лес. (Luccicavano i rami neri, frusciava la neve umida cadendo dai tetti, rigoglioso e allegro stormiva il bosco alle spalle del paese). Весна шла по полям как молодая хозяйка. (La primavera avanzava per i campi come una giovane padrona). Стоило ей только посмотреть наn овраг, как в нём тотчас начинал булькать и переливаться ручей. (Bastava che gettasse uno sguardo su un burrone, ed ecco che cominciava a gorgogliare un ruscello). Весна шла, и звон ручьёв с каждым её шагом становился громче и громче. (La primavera avanzava e il gorgoglio dei ruscelli, ad ogni suo passo, diventava sempre più forte). Снег в лесу потемнел. Сначала на нём выступила облетевшая за зиму коричневая хвоя. (La neve nel bosco si fece più scura, prima vi affiorarono le vecchie foglie brune dei pini cadute durante l'inverno). Потом появилось много сухих сучьев - их наломало бурей ещё в декабре, - потом зажелтели прошлогодние палые листья, проступили проталины и на краю последних сугробов зацвели первые цветы мать-и-мачехи. (Poi apparvero i ramoscelli secchi abbattuti dal vento ancora nel dicembre, e quindi le foglie gialle dell'anno precedente e le macchie di terra, sugli orli degli ultimi ammassi di neve sbocciarono i primi fiori della farfara). Варюша нашла в лесу старую еловую ветку - ту, что воткнула в снег, где обронила колечко, и начала осторожно отгребать старые листья, пустые шишки, накиданные дятлами, ветки, гнилой мох. (Varja trovò nel bosco il suo vecchio ramo di abete che aveva ficcato nel luogo dove aveva perso l'anellino e cominciò a cercare cautamente tra le vecchie foglie, le pigne spellate, i ramoscelli e il muschio marcio). Под одним чёрным листком блеснул огонёк. (Sotto una foglia nera scorse uno scintillio). Варюша вскрикнула и присела. (Varja mandò un grido lino e si accosciò). Вот оно, стальное колечко! Оно ничуть не заржавело. (Eccolo, l'anellino d'acciaio! E non si era neppure arruginito). Варюша схватила его, надела на средний палец и побежала домой. (La bambina l'afferrò, se l'infilò al dito medio e corse a casa). Ещё издали, подбегая к избе, она увидела деда Кузьму. Он вышел из избы, сидел на завалинке, и синий дым от махорки поднимался над дедом прямо к небу, будто Кузьма просыхал на весеннем солнышке и над ним курился пар. (Stava ancora correndo quando vide il nonno Kusmà seduto sotto la finestra, una colonna di fumo di tabacco saliva verso il cielo, come se il nonno si asciugasse al sole primaverile e il vapore salisse come tante nuvolette).
Ultima modifica di Zarevich il 27 Ago 2018 15:46, modificato 8 volte in totale
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Ringraziano per l'utile discussione di Zarevich : |
altamarea (09 Gennaio), |
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Zarevich
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«KONSTANTIN PAUSTOVSKIJ: UN ROMANTICO RUSSO DEL XX SECOLO»
- Ну вот, - сказал дед, - ты, вертушка, выскочила из избы, позабыла дверь затворить, и продуло всю избу лёгким воздухом. И сразу болезнь меня отпустила. (- Eh, birichina, sei uscita di casa senza chiudere la porta - disse. - L'aria fresca è penetrata in casa e la malattia m'ha lasciato). Сейчас вот покурю, возьму колун, наготовлю дровишек, затопим мы печь и спечём ржаные лепёшки. (- Fumerò un po', poi prenderò l'ascia e tagliere della legna, accenderemo la stufa e cuoceremo delle belle focacce). Варюша засмеялась, погладила деда по косматым серым волосам, сказала: (Varja rise contenta, accarezzò i capelli grigi arruffati del nonno e disse:)
- Спасибо колечку! Вылечило оно тебя, дед Кузьма. (- Grazie all'anellino. È stato esso a guarirti, nonno).
Весь день Варюша носила колечко на среднем пальце, чтобы накрепко прогнать дедовскую болезнь. (Tutto il giorno Varja portò l'anellino al dito medio per cacciare definitivamente la malattia del vecchio). Только вечером, укладываясь спать, она сняла колечко с среднего пальца и надела его на безымянный. (E soltanto alla sera, preparandosi a coricarsi, tolse l'anellino dal medio e l'infilò all'anulare). После этого должна была случиться большущая радость. (Sarebbe dovuta venire una gran gioia). Но она медлила, не приходила, и Варюша так и уснула, не дождавшись. (Ma la gioia tardava e Varja si addormentò).
Встала она рано, оделась и вышла из избы. (Il giorno dopo si alzò presto, si vesti e usci di casa). Тихая и тёплая заря занималась над землёй. (Un'alba mite e dolce si accendeva sopra la terra). На краю неба ещё догорали звёзды. (In un lembo di cielo si spegnevano le stelle). Варюша пошла к лесу. (Varja s'avviò verso il bosco). На опушке она остановилась. (Sul margine si fermò). Что это звенит в лесу, будто кто-то осторожно шевелит колокольчики. (Qualcosa suonava nel bosco, come se qualcuno scuotesse dolcemente un campanello). Варюша нагнулась, прислушалась и всплеснула руками: белые подснежники чуть-чуть качались, кивали заре, и каждый цветок позванивал, будто в нём сидел маленький жук кузька-звонарь и бил лапкой по серебряной паутине. (La bambina si chinò, tese l'orecchio e rimase di stucco: bianchi bucaneve dondolavano, facevano inchini all'aurora e ogni fiorellino tintinnava come se avesse dentro un piccolo scarabeo campanaro che batteva la zampetta contro una ragnatela d'argento). На верхушке сосны ударил дятел - пять раз. (In cima a un pino un picchio battè cinque volte).
«Пять часов! - подумала Варюша. - Рань-то какая! И тишь!» («Sono appena le cinque - pensò Varja. - Troppo presto. Ma che silenzio!»).
Тотчас высоко на ветвях в золотом зоревом свете запела иволга. (In quel momento, molto in alto, tra i rami illuminati dall'aurora, cominciò il suo canto il rigogolo). Варюша стояла, приоткрыв рот, слушала, улыбалась. (Varja ascoltava, sorridendo, a bocca semiaperta). Её обдало сильным, тёплым, ласковым ветром, и что-то прошелестело рядом. (D'improvviso fu investita da un forte vento tiepido e dolce; qualcosa le passò frusciando accanto). Закачалась лещина, из ореховых серёжек посыпалась жёлтая пыльца. (Si scossero i rami del nocciolo, i suoi amenti versarono del pulviscolo giallo sulla terra). Кто-то прошёл невидимый мимо Варюши, осторожно отводя ветки. (Una creatura invisibile le passò vicino, spostando cautamente i rami). Навстречу ему закуковала, закланялась кукушка. (Il cuculo, facendo mille inchini, attaccò il verso di benvenuto).
«Кто же это прошёл? А я и не разглядела!» - подумала Варюша. («Chi è stato? Come mai non ho visto nessuno!» - pensò meravigliata la bambina). Она не знала, что мимо неё прошла весна. (Non sapeva che era stata la primavera a passarle accanto). Варюша засмеялась громко, на весь лес, и побежала домой. (Varja rise felice e corse a casa). И большущая радость - такая, что не охватишь руками, - зазвенела, запела у неё на сердце. (Una gran gioia, cosi grande da non poter abbracciarla con le mani, risuonò e cantò nel suo cuore). Весна разгоралась с каждым днём всё ярче, всё веселей. (La primavera sbocciava ogni giorno sempre più smagliante e festosa). Такой свет лился с неба, что глаза у деда Кузьмы стали узкие, как щёлки, но всё время посмеивались. (Dal cielo veniva una luce cosi abbagliante che gli occhi del vecchio Kusmà diventarono due fessure strette e sorridenti). А потом по лесам, по лугам, по оврагам сразу, будто кто-то брызнул на них волшебной водой, зацвели-запестрели тысячи тысяч цветов. (Poi nei boschi, nei campi, nei burroni - come annaffiati da un'acqua magica - sbocciarono migliaia e migliaia di fiori). Варюша думала было надеть перстенёк на указательный палец, чтобы повидать белый свет со всеми его чудесами, но посмотрела на все эти цветы, на липкие березовые листочки, на ясное небо и жаркое солнце, послушала перекличку петухов, звон воды, пересвистывание птиц над полями - и не надела перстенёк на указательный палец. (Varja pensò di infilare l'anellino all'indice per poter vedere il mondo con tutte le sue meraviglie, ma, ammirando tutti quei fiori, le foglio - line di betulla, il cielo sereno e il sole caldo, ascoltando il chicchirichì dei galli, il gorgoglio delle acque, il canto degli uccelli, cambiò idea).
«Успею, - подумала она. - Нигде на белом свете не может быть так хорошо, как у нас в Моховом. («Ho ancora tempo - pensò. - E poi non c'è nessun posto al mondo dove si stia cosi bene come da noi, a Mokhovòje). Это же прелесть что такое! Не зря ведь дед Кузьма говорит, что наша земля истинный рай и нету другой такой хорошей земли на белом свете!» (È una meraviglia! Non per caso il nonno dice che la nostra terra è un paradiso e che non ne esiste altra cosi bella in tutto il mondo!»).
Traduzione dal russo all’italiano di Boris Avràmenko.
Ultima modifica di Zarevich il 27 Ago 2018 15:47, modificato 2 volte in totale
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Konstantin Paustovskij "L'ANELLINO D'ACCIAIO" Traduzione dal russo di B.Avramenko Illustrazioni di T.Jeriomina Casa Editrice "PROGRESS" Mosca 1982 |
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Konstantin Paustovskij "L'ANELLINO D'ACCIAIO" Traduzione dal russo di B.Avramenko Illustrazioni di T.Jeriomina Casa Editrice "PROGRESS" Mosca 1982 |
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Konstantin Paustovskij Константин Паустовский
«LE FIABE» «СКАЗКИ»
Casa Editrice «Rech» San Pietroburgo 2015 (Pagine 15)
Издательство «Речь» Санкт-Петербург 2015
Principalmente le «Fiabe» («Сказки») Konstantin Paustovskij scrisse alla fine della Seconda Guerra Mondiale e nei primi anni del dopoguerra e perciò le sue fiabe toccano il cuore toccante. In queste fiabe tutto è semplicemente, di tutti i giorni, quasi non si sono miracoli. Qui la natura è dotata dalla forza magica: il passero, la rana, il cavallo, i geli, le piogge … La forza magica (волшебная сила) si ingerisci nella vita degli uomini e secondo il gesto aiuta l’uomo o lo punisce. Scrivere una fiaba è così difficile come trasmettere con le parole il debole odore dell’erba. Non si può staccare gli occhi. E si sente stringere il cuore…
Konstantin Paustòvskij, (in russo: Константин Паустовский, 1892-1968), è stato uno scrittore russo. È stato anche autore di opere di critica, drammi, fiabe e di un libro su tematiche artistico-letterarie.
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Konstantin Paustovskij «LE FIABE» Casa Editrice «Rech» San Pietroburgo 2015 (Pagine 152) |
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«KONSTANTIN PAUSTOVSKIJ: UN ROMANTICO RUSSO DEL XX SECOLO»
Konstantin Paustovskij Константин Паустовский
OPERE SCELTE in 9 volumi
СОБРАНИЕ СОЧИНЕНИЙ в 9 томах
Casa Editrice «Khudozhestvennaja literatura» Mosca 1981 (Pagine 5616)
Издательство «Художественная литература» Москва 1981
INDICE:
VOLUME 1.
В том вошли первые крупные произведения писателя - романы «Романтики» и «Блистающие облака», посвящённые нравственным исканиям интеллигенции, и повести «Кара-Бугаз» и «Колхида», написанные в 30-е годы и повествующие о преобразовании природы, об освоении богатств прежде безжизненных мест.
VOLUME 2.
В том вошли повести «Чёрное море», «Северная повесть», роман о событиях военного времени «Дым Отечества», а также повесть «Героический Юго-Восток», посвящённая строительству Волго-Донского канала.
VOLUME 3.
В том вошли «Повесть о лесах» и «Мещорская сторона» - о взаимоотношении человека и природы, исторические повести «Озёрный фронт» и «Судьба Шарля Лонсевиля», жизнеописания людей искусства и науки («Созвездие Гончих Псов», «Орест Кипренский», «Исаак Левитан», «Тарас Шевченко» и др.), книга о писательском труде «Золотая роза».
VOLUME 4.
В том вошли три первые книги автобиографической «Повести о жизни»: «Далёкие годы», «Беспокойная юность» и «Начало неведомого века».
VOLUME 5.
В том вошли три последние (4-6) книги автобиографической «Повести о жизни» - «Время больших ожиданий», «Бросок на юг» и «Книга скитаний». События, описанные в них, относятся к первому послереволюционному десятилетию и являются продолжением 4-го тома.
VOLUME 6.
В том вошли рассказы, написанные Константином Паустовским с 1912 по 1966 год и отражающие все этапы его творческого пути.
VOLUME 7.
В том вошли сказки, очерки, в том числе путевые, объединенные автором под названием «Странствия», «Рыболовные заметки», посвящённые памяти Аксакова, а также «Литературные портреты» - статьи и очерки о писателях зарубежных и русских, живших давно и современниках автора (о Г.-Х.Андерсене, О.Уайльде, А.И.Куприне, К.А.Федине, А.Г.Малышкине и др.).
VOLUME 8.
В том вошли пьесы «Поручик Лермонтов», «Перстенёк», «Наш современник (Пушкин)», документальная повесть «Теория капитана Гернета» - об авторе теории, объясняющей большие колебания климата и оледенения, а также статьи и выступления по вопросам литературы и искусства.
VOLUME 9.
В том вошли письма, написанные Константином Паустовским с 1915 по 1968 год и отразившие все этапы его жизни и творчества.
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Konstantin Paustovskij OPERE SCELTE in 9 volumi Casa Editrice «Khudozhestvennaja literatura» Mosca 1981 (Pagine 5616) |
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«KONSTANTIN PAUSTOVSKIJ: UN ROMANTICO RUSSO DEL XX SECOLO»
«UNA STORIA DEL NORD» di Konstantin Paustòvskij
«СЕВЕРНАЯ ПОВЕСТЬ» Константина Паустовского
Questa storia romantica assomiglia alla bella e elevata sinfonia. È la storia dell’amore, dell’onore umano, dell’appello dei tempi, dei secoli… Il romanzo di Konstantin Paustovskij ci costringe di apprezzare e amare la vita e volge il pensiero a quello che noi tutti siamo legati alla storia. Il romanzo «Una Storia del Nord» si compone di due novelle sull’onore e sulla dignità. Una volta di una notte bianca il giovane pittore Aleksej incontrò a Peterhof una ragazza. Non poteva dimenticare quell’incontro fugace. Più tardi, per caso, nello studio dell’accademico Scedrin, Aleksej vide il ritratto di una donna che era straordinariamente simile alla sua sconosciuta. L’accademico gli raccontò la storia di quella donna, la storia tragica e bella…
Molti anni poco prima della rivolta dei «decabristi» (partecipanti al movimento rivoluzionario di nobili russi sfociato nell'insurrezione del dicembre 1825 a Pietroburgo) un ufficiale russo Pavel Bestùzhev (Павел Бестужев) capitò alle isole Aland. Le Isole Aland (Аланские острова) appartenevano alle province che l'Impero svedese dovette cedere all'Impero russo con il Trattato di Fredrikshamn nel settembre 1809, e vennero a far parte del semi-autonomo Granducato di Finlandia.
Lì il giovane ufficiale incontrò e amò la figlia dello skipper Anna Jakobsen. L’ufficiale Pavel Bestuzhev si battè a duello per l’onore della sua amata ed è mori. Anna aiuta a salvarsi a due fuggiaschi, partecipanti della rivolta dei «decabristi». Uno di loro era il giovane ufficiale Nikolaj Scedrìn (Николай Щедрин), il bisnonno dell’accademico Scedrin. Dopo 150 anni questa storia romantica e tragica acquista davvero la continuazione straordinaria…
«Una Storia del Nord» («Северная повесть») è il film russo del 1960 realizzato sull’omonimo romanzo scritto nel 1938 dal celebre scrittore russo Konstantin Paustòvskij (Константин Паустовский, 1892-1968)
https://my.mail.ru/mail/vildfail/video/14761/23821.html
https://www.ivi.ru/watch/60356
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«UNA STORIA DEL NORD» di Konstantin Paustòvskij |
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«KONSTANTIN PAUSTOVSKIJ: UN ROMANTICO RUSSO DEL XX SECOLO»
Il 31 maggio 2017 ha compiuto 125 anni dalla nascita del celebre scrittore russo Konstantin Paustòvskij (Константин Паустовский, 1892-1968). Konstantin Paustòvskij, (in russo: Константин Паустовский, 1892-1968), è stato uno scrittore russo. È stato anche autore di opere di critica, drammi, fiabe e di un libro su tematiche artistico-letterarie. Il giornalista e il viaggiatore, l’autore dei romanzi, dei racconti e dei saggi era sempre famoso in primo luogo grazie alle sue composizioni letterarie per ragazzi. Il linguaggio di Konstantin Paustòvskij è poetico e allo stesso tempo ricco di significati, era sempre e resta straordinariamente buono per un lettore il quale inizia a fare la conoscenza della letteratura «adulta». La sua ammiratrice, la celebre attrice Marlene Dietrich, chiamava la sua prosa «romantica, ma semplice, senza abbellimenti» («романтичной, но простой, без прикрас»). Principalmente le «Fiabe» («Сказки») Konstantin Paustovskij scrisse alla fine della Seconda Guerra Mondiale e nei primi anni del dopoguerra e perciò le sue fiabe toccano il cuore toccante. In queste fiabe tutto è semplicemente, di tutti i giorni, quasi non si sono miracoli. Qui la natura è dotata dalla forza magica: il passero, la rana, il cavallo, i geli, le piogge… La forza magica (волшебная сила) si ingerisci nella vita degli uomini e secondo il gesto aiuta l’uomo o lo punisce. Scrivere una fiaba è così difficile come trasmettere con le parole il debole odore dell’erba. Non si può staccare gli occhi. E si sente stringere il cuore… Proprio con quel sentimento verso le fiabe di Paustovskij si svolgevano molti registi-animatori i cui cartoni animati sono pieni di luce solare, di calore e di bontà.
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Konstantin Paustovskij "L'ANELLINO D'ACCIAIO" |
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«KONSTANTIN PAUSTOVSKIJ: UN ROMANTICO RUSSO DEL XX SECOLO»
Konstantin Paustovskij Константин Паустовский
«IL ROMANZO SULLA VITA» In 2 volumi
«ПОВЕСТЬ О ЖИЗНИ» В 2 томах
Casa Editrice «Direkt-Media» Mosca 2014 (Pagine 624)
Издательство «Директ-Медиа» Москва 2014
Konstantin Paustovskij scriveva il suo libro autobiografico «Il Romanzo sulla Vita («Повесть о жизни») durante venti anni ed è una celebre opera letteraria. L’edizione di due volumi contiene tre libri dell’autore: «Il Tempo delle grandi attese» («Время больших ожиданий»), «Il lancio sul sud» («Бросок на юг») e «Il libro dei vagabondaggi» («Книга скитаний»).
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Konstantin Paustovskij «IL ROMANZO SULLA VITA» In 2 volumi Casa Editrice «Direkt-Media» Mosca 2014 (Pagine 624) |
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Konstantin Paustovskij «IL ROMANZO SULLA VITA» In 2 volumi Casa Editrice «Direkt-Media» Mosca 2014 (Pagine 624) |
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Konstantin Paustovskij «IL ROMANZO SULLA VITA» In 2 volumi Casa Editrice «Direkt-Media» Mosca 2014 (Pagine 624) |
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«KONSTANTIN PAUSTOVSKIJ: UN ROMANTICO RUSSO DEL XX SECOLO»
La candidatura di Konstantin Paustovskij fu presentata al Premio Nobel nel 1968. L’Accademia svedese mantiene in gran segreto tutte le liste dei nominanti durante 50 anni. Prima era noto che Konstantin Paustovskij pretendeva al premio negli anni 1965 e 1967. Ora è chiaro che lo scrittore russo fu proposto al Premio Nobel ancora una volta nel 1968. Nel 1968 Konstantin Paustovskij mori.
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Konstantin Paustovskij |
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«KONSTANTIN PAUSTOVSKIJ: UN ROMANTICO RUSSO DEL XX SECOLO»
Konstantin Paustovskij Константин Паустовский
«OPERE SCELTE» «ИЗБРАННОЕ»
Casa Editrice «Knigovek» Mosca 2019 (Pagine 576)
Издательство «Книговек» Москва 2019
La presente edizione è dedicata al 125° anniversario della nascita del celebre scrittore russo Konstantin Paustovskij di cui il nome e l’attività letteraria legittimamente entra nel meglio della letteratura russa. La sua attività pubblica e pedagogica aveva influenza sui contemporanei e sulle generazioni ulteriori. L’edizione contiene dei racconti, dei piccoli romanzi brevi ed anche la bella novella «La Rosa d’Oro» («Золотая Роза»).
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Konstantin Paustovskij «OPERE SCELTE» Casa Editrice «Knigovek» Mosca 2019 (Pagine 576) |
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«KONSTANTIN PAUSTOVSKIJ: UN ROMANTICO RUSSO DEL XX SECOLO»
Konstantin Paustovskij Константин Паустовский
«IL CESTINO CON I CONI DI ABETE ROSSO»
«КОРЗИНА С ЕЛОВЫМИ ШИШКАМИ»
Casa Editrice «Macaon» Mosca 2020 (Pagine 128)
Издательство «Махаон» Москва 2020
Konstantin Paustòvskij è un classico della letteratura russa. Paustovsky era sicuro che i libri «dovrebbero essere scritti solo fintanto che l'autore può dire la verità». E ha seguito questo principio per tutta la sua vita creativa. Lo scrittore possedeva un talento raro: la capacità di notare ciò che sfugge ai «pigri occhi umani». Perché le pigne di abete pesano molto di più delle pigne? Perché una rondine può inseguire una persona che cammina senza sosta in un campo non falciato e urlare come se le fosse stato portato via un pulcino? Infetta il lettore con l'ammirazione per la natura, rivela verità apparentemente semplici. Ma Konstantin Paustovskij ha scritto non solo sulla natura. Bambini - questo è il linguaggio che conosceva perfettamente e per i quali ha composto - in modo affascinante e con umorismo - molte delle sue meravigliose opere. Il libro, illustrato da Nikolaj Ustinov, include le fiabe e le storie più famose dello scrittore.
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Konstantin Paustovskij «IL CESTINO CON I CONI DI ABETE ROSSO» Casa Editrice «Macaon» Mosca 2020 (Pagine 128) |
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«KONSTANTIN PAUSTOVSKIJ: UN ROMANTICO RUSSO DEL XX SECOLO»
«SULLA MUSICA IN PAROLE» «О МУЗЫКЕ СЛОВАМИ»
A Mosca si terrà un programma tematico in onore del 130° anniversario della nascita dello scrittore russo Konstantin Paustovskij. Il 29 maggio 2022, i fan dell'opera del grande scrittore russo sono invitati al programma letterario e musicale «Sulla musica in parole» («О музыке словами» «About Music in Words»). L'attrice della Filarmonica di Mosca Anna Bogolyubskaja eseguirà le storie di Paustovskij con l'accompagnamento musicale di un quartetto di pianoforte. Il 31 maggio 2022, il programma dell'autore di Alisa Grebenscikova «I viaggi di Konstantin Paustovskij» («Путешествия Константина Паустовского») attende gli ospiti. Sarà dedicato alla famiglia di Konstantin Paustovskij, che ha plasmato la sua visione del mondo delle sue città e dei suoi viaggi preferiti, che hanno ispirato la creazione di libri di testo.
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«KONSTANTIN PAUSTOVSKIJ: UN ROMANTICO RUSSO DEL XX SECOLO» |
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«KONSTANTIN PAUSTOVSKIJ: UN ROMANTICO RUSSO DEL XX SECOLO»
Konstantin Paustovskij Константин Паустовский
«IL TEMPO DI GRANDI ASPETTATIVE»
Storie. Diari. Lettere. In 2 volumi
«ВРЕМЯ БОЛЬШИХ ОЖИДАНИЙ»
Повести. Дневники. Письма. В 2-х томах
Casa Editrice «Decom» Mosca 2002 (Pagine 896)
Издательство «Деком» Москва 2002
Il primo volume delle opere di Konstantin Paustovskij comprende le storie «Il Tempo di grandi aspettative» («Время больших ожиданий» «A Time of Great Expectations») e «Lancio verso sud» («Бросок на юг» «Throw to the South») della serie «Un Racconto di vita» («Повесть о жизни» «Tale of Life»). Nel racconto «Il Tempo di grandi aspettative» c'è un'immagine straordinaria e indimenticabile di Odessa 1920-1921, la leggendaria Odessa di innumerevoli canzoni, barzellette e grande letteratura. Il «Lancio verso sud» porta Konstantin Paustovskij nel Caucaso. L'Abkhazia patriarcale, la Batum dell'era «Porto-Franco», la fantastica Tiflis di artisti e poeti... Le storie sono accompagnate dalle voci del diario di Paustovskij sconosciute al lettore generale e dalle lettere a persone che divennero prototipi degli eroi delle sue opere. Il figlio dello scrittore, Vadim Paustovskij, ha scritto per questa pubblicazione una serie di articoli che sono il risultato delle sue ricerche sull’opera di suo padre. Il libro è illustrato con fotografie uniche e poco conosciute provenienti dalle collezioni del Centro-Museo Letterario di Mosca di Konstantin Paustovskij e dall'archivio dello scrittore. «Un Racconto di vita» è l'opera principale di Konstantin Paustovskij, coronata da «Il Libro dei vagabondaggi» («Книга скитаний» «The Book of Wanderings»). La storia è dedicata allo sviluppo creativo dello scrittore, all'amicizia con brillanti scrittori e poeti di prosa e ai vagabondaggi in Russia, Asia centrale e Transcaucasia. La particolarità di questa pubblicazione è che gli eventi della prosa romantica di Paustovskij sono, per così dire, proiettati sullo schermo della realtà e della vita personale dello scrittore, riflessi nelle sue lettere e diari, memorie e commenti di suo figlio Vadim. Il romanzo «I Romantici» («Романтики»), non essendo autobiografico nel senso letterale della parola, era per lo scrittore una sorta di diario lirico. Lettere e diari di Konstantin Paustovskij, i loro commenti vengono pubblicati per la prima volta.
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Konstantin Paustovskij «IL TEMPO DI GRANDI ASPETTATIVE» Storie. Diari. Lettere. In 2 volumi Casa Editrice «Decom» Mosca 2002 (Pagine 896) |
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«KONSTANTIN PAUSTOVSKIJ: UN ROMANTICO RUSSO DEL XX SECOLO»
«IL CESTINO CON PIGNE» «КОРЗИНА С ЕЛОВЫМИ ШИШКАМИ»
La fiaba sinfonica «Il Cestino con pigne» («Корзина с еловыми шишками») sarà presentata dall'Orchestra Sinfonica Statale di Mosca presso la Sala «Zaryadye» il 23 settembre 2023. Il concerto entrerà a far parte della serie «Musica per bambini». Nikolai Tsinman prenderà il posto di direttore d'orchestra. L'autore della sceneggiatura e regista della fiaba sinfonica, Konstantin Rychkov, ha unito espressione artistica e musica sinfonica, il che rende il concerto interessante sia per gli adulti che per i bambini. La cosa più importante in una fiaba sinfonica è la completa immersione nella realtà illusoria creata dalla prosa di Konstantin Paustovskij e dalla musica di Grieg. Eseguiti dall'Orchestra Sinfonica, secondo la drammaturgia della storia di Konstantin Paustovskij e il piano del regista, frammenti delle suite «From the Times of Holberg», «Lyrical», «Peer Gynt», musica per l'opera di Bjornson «Sigurd the Crusader» e il Concerto per pianoforte in la minore sarà ascoltato da Edvard Grieg.
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«KONSTANTIN PAUSTOVSKIJ: UN ROMANTICO RUSSO DEL XX SECOLO»
Cari amici!
In questa pagina, dedicata al meraviglioso scrittore russo Konstantin Paustòvskij, in alto, all'inizio, ho inserito una fiaba scritta dallo scrittore per bambini. Si chiama «L’Anellino d'Acciaio» («Стальное колечко»). Ho inserito la fiaba in due lingue, russo e italiano, in modo che tutti gli italiani che studiano il russo possano leggere questa fiaba con traduzione. La storia è straordinaria, molto toccante e semplicemente magnifica. Se lo leggi, ti piacerà davvero e lo ricorderai per molto tempo. Non essere pigro e leggi questa fiaba di Konstantin Paustovskij. La Casa Editrice «Progress» di Mosca ha pubblicato nel 1982 questo sottile libro di grande formato di 18 pagine in italiano. Il traduttore del racconto dal russo all'italiano è stato Boris Avràmenko. Sono passati molti anni dalla pubblicazione di questo libro. Penso che sarà molto difficile trovarlo anche nelle librerie dell'usato, ma sul nostro forum «ARCA RUSSA» potete sempre leggerlo in due lingue. In generale, presta attenzione a questo scrittore, Konstantin Paustovskij. Questo è uno scrittore insolito. Penso che le sue opere siano state tradotte in italiano in Italia. Se dici a un amico russo che ami Konstantin Paustovskij, ti rispetterà e ti amerà immediatamente. Per i russi, questo è uno scrittore con tutto il cuore. Leggi la fiaba «L'Anellino d'Acciaio» («Стальное колечко»)!
Zarevich
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«L’Anellino d'Acciaio» |
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«L’Anellino d'Acciaio» |
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«KONSTANTIN PAUSTOVSKIJ: UN ROMANTICO RUSSO DEL XX SECOLO»
«UN TELEGRAMMA» «ТЕЛЕГРАММА»
Marlene Dietrich amava leggere e i suoi scrittori preferiti erano per lei veri e propri esseri celesti. Essendo già diventata un'attrice famosa, Marlene Dietrich ha incontrato importanti scrittori di prosa del 20° secolo, i cui nomi sono spesso menzionati nella stessa riga: Ernest Hemingway ed Erich Maria Remarque. Marlene Dietrich incontrò quest'ultimo per la prima volta a Venezia nel 1935, e questo fu l'inizio di una lunga ma difficile storia di amicizia e amore. La loro relazione è iniziata con conversazioni su Rilke. Al loro primo incontro, gli lesse con entusiasmo le poesie del suo amato poeta, che lo affascinarono per sempre. Remarque ha descritto la loro relazione nel romanzo «Arco di Trionfo».
L’ultimo scrittore che conquistò l’anima dei lettori di Dietrich e salì sul suo piedistallo letterario personale insieme a Goethe, Rilke, Hemingway e Remarque fu Konstantin Paustòvskij. Per molto tempo l'attrice sognava di incontrarlo, ma solo nel 1964 il suo desiderio si è avverato. «L'ho incontrato troppo tardi», dirà Dietrich con rammarico nella sua autobiografia. Nel 1964, Marlene Dietrich arrivò in Unione Sovietica con concerti come parte del suo tour mondiale. All'aeroporto Marlene Dietrich era circondata da giornalisti con telecamere e domande. «Cosa o chi Le piacerebbe vedere in URSS?», - ha chiesto uno dei giornalisti. La risposta a una domanda banale si è rivelata inaspettatamente sincera. Marlene Dietrich ha raccontato loro del suo amore per Paustovskij e della sua storia «Un Telegramma», che una volta ha letto tradotto in inglese. La colpì una breve storia triste di una giovane donna che si trasferì in città e dimenticò sua madre che viveva nel villaggio. «Mi ha fatto una tale impressione che non potevo più dimenticare né la storia né il nome dello scrittore, di cui non avevo mai sentito parlare. Non sono riuscito a trovare altri libri di questo straordinario scrittore. Quando sono venuto in tournée in Russia, all'aeroporto di Mosca ho chiesto di Paustovskij... Era malato in quel momento, in ospedale. Più tardi, ho letto entrambi i volumi di «Un Racconto di vita» («Повесть о жизни») e sono rimasta inebriata dalla sua prosa», ha ricordato l'attrice nel suo libro autobiografico «Toglimi la vita e basta. Riflessi» («Возьмите только мою жизнь. Размышления»).
Durante un concerto alla Casa Centrale degli Scrittori di Mosca, subito prima di salire sul palco, Marlene Dietrich apprese dal traduttore che Konstantin Paustovskij era qui nella sala. L'attrice è rimasta sorpresa e non ci credeva, sapendo che lo scrittore si stava riprendendo da un infarto. Al termine del concerto, a Marlene Dietrich è stato chiesto di rimanere sul palco. «E all'improvviso Paustovskij salì i gradini. Rimasi così scioccata dalla sua presenza che, non potendo pronunciare una parola in russo, non trovai altro modo per esprimere la mia ammirazione per lui che inginocchiarmi davanti a lui», scrisse in seguito Marlene Dietrich. Ciò ha portato a una situazione curiosa: il vestito dell'attrice si è rivelato così stretto che non poteva reggersi da sola. Konstantin Paustovskij e il suo medico l'hanno aiutata ad alzarsi. Attraverso i traduttori arrivati in tempo, l'attrice ha chiesto a Paustovskij e a sua moglie Tatjana Arbuzova perché fosse venuto al concerto in quello stato. «Sarà meglio per lui», rispose Tatjana Arbuzova. La figliastra dello scrittore, Galina Arbuzova, ha detto che Marlene Dietrich era l'attrice preferita di Konstantin Paustovskij, che semplicemente non poteva perdersi la sua esibizione a Mosca. I medici erano fortemente contrari a questo: credevano che Paustovskij non si fosse ancora completamente ripreso, ma lo scrittore insistette per conto suo e andò al concerto con sua moglie e il medico di famiglia Victor. In ricordo del loro incontro, Marlene Dietrich ha lasciato allo scrittore una fotografia autografata. In risposta, Konstantin Paustovskij le ha regalato la sua raccolta «I Romanzi perduti» («Потерянные романы») con la firma: «Marlene Dietrich, se scrivo una storia come «Telegramma», allora mi permetterò di dedicartela». Oltre a Mosca, Marlene Dietrich ha tenuto un concerto anche a Leningrado. Nelle sue memorie, Marlene Dietrich ha dedicato un intero capitolo a Konstantin Paustovskij. Nel 1979, le sue memorie «Toglimi la vita e basta. Riflessi» furono pubblicati nella Germania Ovest.
Ultima modifica di Zarevich il 31 Ott 2023 11:10, modificato 2 volte in totale
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Marlene Dietrich a Mosca |
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Marlene Dietrich e Konstantin Paustovskij |
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Konstantin Paustovskij |
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Konstantin Paustovskij le ha regalato la sua raccolta «I Romanzi perduti» con la firma: «Marlene Dietrich, se scrivo una storia come «Telegramma», allora mi permetterò di dedicartela» |
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____________ Zarevich
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