Lo splendido balletto da tutti i punti di vista di Cesare Pugni «La Figlia del Faraone» («Дочь Фараона») ricostruito secondo tutti i disegni e progetti del grande Marius Petipa è ritornato sulla scena del Teatro Bolshoj nell’anno 2000. La sua prima ha stordito tutti gli appassionati di balletto e gli ammiratori del balletto russo all’estero. Solo al Teatro Bolshoj si può vedere questo balletto grandioso e restare affascinati dagli splendidi ballerini. Cesare Pugni (1802-1870) è stato un compositore italiano, autore di balletti, opere liriche e musica strumentale. È soprattutto famoso per essere stato il compositore di musica da balletto del Balletto dei Teatri Imperiali di San Pietroburgo in Russia. Dei balletti originali per i quali scrisse la musica i più noti sono «Ondine» («Ундина» 1843), «Esmeralda» («Эсмеральда» 1844), «Caterina, la figlia del bandito» («Катерина, дочь бандита» 1846), «La Figlia del Faraone» («Дочь Фараона» 1862) e «Il Cavallino Gobbo» («Конёк-Горбунок» 1864). Nel 1850 Cesare Pugni si trasferì a San Pietroburgo con la moglie e i loro sette figli. Nel 1861, Anton Rubinstein assunse Pugni per insegnare composizione e contrappunto al nuovissimo Conservatorio di San Pietroburgo, carica che mantenne fino al giorno della morte. A San Pietroburgo Cesare Pugni si trovò a scrivere la musica per balletto dei due grandi coreografi del tempo: Marius Petipa e Arthur Saint-Léon. Nel 1862, Pugni compose la musica per il balletto di Petipa «La Figlia del Faraone» («Дочь Фараона»). Il 1870 morì a San Pietroburgo. Fu sepolto nel cimitero Vyborgskaja di San Pietroburgo.
«La Figlia del Faraone» (in russo «Дочь Фараона», in francese «La Fille du Pharaon») è un balletto coreografato da Marius Petipa sulla musica di Cesare Pugni con libretto di Jules-Henri Vernoy de Saint-Georges tratto dal «Le Roman de la Momie» («Il romanzo della mummia») dello scrittore francese Théophile Gautier. Fu rappresentato dal Balletto Imperiale al Teatro Imperiale Grande Kamennyj, il principale teatro del Balletto Imperiale fino al 1886 , in San Pietroburgo. Fu il primo successo di Petipa come coreografo indipendente.
Cesare Pugni Чезаре Пуньи
«La Fille du Pharaon» «Дочь Фараона» «La Figlia del Faraone»
Libretto di Jean-Henry Saint-Georges e Maurice Petipa tratto dal «Le roman de la momie» («Роман мумии» «Il romanzo della mummia») di Theophile Gautier.
PERSONAGGI:
Aspicia, figlia del Faraon
Lord Wilson, l’inglese, trasformato in un egiziano antico sotto il nome di Taor.
John Bull, il suo servo, trasformato in un egiziano antico sotto il nome di Passiphonte
Ramze, la schiava della Nubia di Aspicia
Un Pescatore
La moglie del Pescatore
Il Fiume Guadalquivir
Il Fiume Congo
Il Fiume Neva
Pas d'action
Il Faraone
Il Re della Nubia
La scimmia
Il Re del Nilo
I servi del Dio del Nilo
Le Cariatidi
Due cavalieri
Il Sacerdote Supremo
Uno schiavo
TRAMA
ATTO PRIMO
Quadro primo
Il giovane inglese Lord Wilson viaggia per l’Egitto con il suo servo John Bull. Ai piedi delle piramidi loro incontrano una carovana di mercanti arabi i quali gentilmente li invitano nella loro tenda. All'improvviso comincia una forte tempesta. I viaggiatori e i mercanti si affrettano a ripararsi dal maltempo nella piramide vicina.
Quadro secondo
Il custode della piramide fa vedere ai visitatori indesiderati un sepolcro nel fondo della cappella funeraria. Lì riposa in-pace Aspicia, la figlia di uno dei potenti faraoni dell’Egitto. Lord Wilson prega di dargli un cannello di pipa. Lui si addormenta. Dispostisi a dormire nell’angolo, i mercanti arabi caricano e accendono le pipe con l'oppio. La leggera nube del fumo avvolge i fumatori … Sopraggiungono le visioni fantastiche: i muri delle tombe spariscono, le mummie egizie risuscitano ed escono dai sarcofaghi. Subito dopo appare la loro sovrana Aspicia, la figlia del grande Faraone. Inchinandosi davanti all’inglese, lei mette la mano sul suo cuore. In questo momento avviene la trasformazione magica: Lord Wilson e il suo servo diventano antichi egizi. Il primo si chiama Taor e il secondo Passiphonte. Affascinato della bellezza della principessa, Taor vuole seguirla, ma Aspicia sparisce in un velo di nebbiolina azzurra.
Quadro terzo
Taor ed il suo servo Passiphonte si precipitano nel bosco in cerca di Aspicia. La trovano addormentata su una roccia coperta di folto muschio. Vicino a lei ci sono le sue schiave. Taor con prudenza si avvicina a lei e mette la mano sul cuore della principessa. Aspicia si sveglia e riconosce il bel giovane. Dimenticandosi di tutto loro si guardano a lungo.
In lontananza odono i suoni dei corni di cacciatori. Aspicia prega Taor di nascondersi. La sua schiava Ramze accorgendosi della presenza degli sconosciuti, vuole portare via la sua signora.
Arrivano i cacciatori e annunciano che nel bosco si bracca il leone.
Aspicia con i cacciatori si lancia a cacciare la belva. Riescono a circondare il leone, ma all'improvviso passa in vantaggio e fa un salto in direzione della principessa. Taor dal rifugio seguendo lo sviluppo degli avvenimenti e prendendo l’arco, spara e colpisce la belva. Aspicia è salva. Lei perde i sensi, ma Taor la solleva e la porta via in un posto sicuro. I suoni delle trombe annunziano l’avvicinarsi del Faraone e del suo seguito. Vedendo la figlia in braccio allo sconosciuto, il dominatore dell’Egitto ordina di arrestarlo. Aspicia ritornata in sé dopo aver perso i sensi, dichiara al padre che Taor è il suo salvatore ed è degno di ricompensa. La collera del Faraone si muta in riconoscenza. Lui ordina di liberare il giovane e lo invita al suo palazzo.
ATTO SECONDO
Quadro primo
Taor dichiara il proprio amore ad Aspicia nel suo palazzo. Entra il Faraone circondato dal suo splendido seguito dei cortigiani. Subito dietro al Faraone arriva il Re della Nubia giunto in Egitto a chiedere la mano della principessa Aspicia. Il sovrano dell’Egitto è d’accordo di dare la figlia in sposa al Re e così di stipulare il trattato di pace con la Nubia. Appena appreso ciò, Taor cade in disperazione. Aspicia tentando di calmarlo, gli promette di non appartenere mai a nessun altro che lui.
Il Faraone dell’Egitto ordina di cominciare le solennità in occasione dello sposalizio di sua figlia. Taor con tristezza rammenta ad Aspicia che lei fra poco diventerà la moglie del Re della Nubia. Gli innamorati decidono di fuggire. Nel pieno della festa a Taor passano la chiave di una porta segreta attraverso la quale loro lasciano il palazzo.
Appreso della scomparsa della figlia, il Faraone va su tutte le furie ed ordina di raggiungerli. Il Re della Nubia vedendo la porta recondita, si lancia con la sua guardia dietro ai fuggiaschi.
ATTO TERZO
Quadro primo
Taor e Aspicia si nascondono in una capanna di un pescatore sulla riva del Nilo. Appena scesa la notte i pescatori si recano a pescare ed invitano i loro ospiti a prendere parte alla pesca. Aspicia è stanca e rifiuta. Taor le consiglia di riposare e se ne va.
Appena lei resta sola, nella capanna entra il Re della Nubia con la sua guardia. La principessa prova terrore. Lei capisce che il matrimonio con il re della Nubia la separerà per sempre dall’amato. Salvandosi dall’inseguimento, lei si getta dalla finestra nelle acque del Nilo. In questo momento nella capanna rientrano Taor e Passiphonte. Vedendoli, il re della Nubia ordina di afferrare i congiurati e minaccia di vendicarsi del rapimento di Aspicia.
Quadro secondo
Il maestoso Nilo, il padrone del regno subacqueo, accoglie a braccia aperte Aspicia e riconosce in lei la figlia del grande sovrano dell’Egitto. Ma la giovane principessa sogna solo di rivedere Taor. Il Dio del fiume esaudisce il suo desiderio. Su suo ordine, l’immagine di Taor appare sulla cima della roccia e poi nel flusso trasparente della cascata. Anelando di ricongiungersi con il suo amato, Aspicia prega il Dio del fiume di rimandarla sulla terra. Il Dio Nilo esprime il consenso di esaudire la sua richiesta.
Quadro terzo
Il Palazzo del Faraone. Il Sovrano dell’Egitto si dispera. Ordina di portare Taor e lo minaccia di giustiziarlo se quello non dirà dove è andata a finire Aspicia. Ma Taor non lo sa. Allora il Faraone comanda di metterlo a morte con il morso del serpente sacro. In questo momento da lontano giungono i suoni di una marcia allegra. I pescatori hanno trovato Aspicia e la accompagnano al palazzo. La principessa si getta nelle braccia del padre e gli racconta le sue disavventure, dell’amore verso Taor e delle minacce del re della Nubia per le quali lei si gettò nel fiume. Il Faraone fa a pezzi il trattato di pace sottoscritto con il re della Nubia e gli ordina di lasciare il palazzo. Aspicia chiede di liberare Taor, ma il Faraone è inflessibile. Lui non può perdonare il rapimento della figlia. Ed allora Aspicia dichiara che morirà insieme al suo amante. Avvicinandosi al serpente sacro lei gli porge la mano. Lo spaventato Faraone si getta sulla figlia. Toccato dalla sua abnegazione e dalla profondità dei suoi sentimenti, lui perdona Taor e unisce le mani degli innamorati. Durante la festa la scena si copre con le nuvole.
Quadro quarto
Al posto del palazzo appare di nuovo la piramide. Il Lord inglese si sveglia e con meraviglia si guarda attorno. Nell’angolo lontano lui si accorge del sepolcro della figlia del Faraone e si ricorda il sogno meraviglioso che ha appena avuto.
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Descrizione: | Cesare Pugni «La Fille du Pharaon» «La Figlia del Faraone» Libretto di Jean-Henry Saint-Georges e Maurice Petipa tratto dal «Le roman de la momie» («Il romanzo della mummia») di Theophile Gautier. |
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Descrizione: | Cesare Pugni «La Fille du Pharaon» «La Figlia del Faraone» Libretto di Jean-Henry Saint-Georges e Maurice Petipa tratto dal «Le roman de la momie» («Il romanzo della mummia») di Theophile Gautier. |
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Descrizione: | Cesare Pugni «La Fille du Pharaon» «La Figlia del Faraone» Libretto di Jean-Henry Saint-Georges e Maurice Petipa tratto dal «Le roman de la momie» («Il romanzo della mummia») di Theophile Gautier. |
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