«OSSIP KOZLOVSKIJ: IL COMPOSITORE RUSSO»
«ОСИП КОЗЛОВСКИЙ: РУССКИЙ КОМПОЗИТОР»
«MESSA DI REQUIEM» SULLA MORTE DEL RE POLACCO
Dopo 206 anni di pausa sul palcoscenico della Capella di San Pietroburgo il 29 aprile 2010 è stata eseguita nell’esecuzione autentica della partitura la «MESSA DI REQUIEM» o «MISSA PRO DEFUNCTIS» scritta nel 1798 dal compositore russo Ossip Kozlòvskij (Осип Козловский 1757–1831) sulla morte dell’ultimo re della Polonia Stanislao II Augusto Poniatowski (1732–1798).
La «MESSA DI REQUIEM» di Ossip Kozlovskij fu eseguita il 25 febbraio 1798 secondo l’alto decreto dell’Imperatore Pavel I durante il funerale dell’ultimo re polacco Stanislao II Augusto Poniatowski nella Chiesa Cattolica di Santa Caterina a San Pietroburgo. Dopo la terza partizione della Polonia, Stanislao Augusto venne costretto ad abdicare (25 novembre 1795) e a rifugiarsi a San Pietroburgo. Qui, malgrado fosse virtualmente prigioniero, percepiva una pensione annua concessagli da Caterina la Grande, riuscendo comunque a morire indebitato. Venne sepolto nella Chiesa Cattolica di Santa Caterina a San Pietroburgo. Nel 1938 le sue spoglie vennero trasferite nella chiesa di Wołczyn, suo luogo di nascita, e nel 1995 alla Cattedrale di San Giovanni di Varsavia.
Per l’ultima volta la «MESSA DI REQUIEM» di Ossip Kozlòvskij fu eseguito nell’anno 1804 a San Pietroburgo.
La «MESSA DI REQUIEM» di Ossip Kozlòvskij esige una grande composizione d’orchestra, il coro misto, i vocalisti, l’organo e l’orchestra cornea. In tutto più di 100 esecutori. Il lavoro per la preparazione dell’esecuzione autentica della «MESSA DI REQUIEM» è stato portato avanti dal 2008 al 2010 a San Pietroburgo dai musicisti dell’Orchestra Cornea della Russia (Российский Роговой Оркестр). Appositamente è stato fabbricato un completo supplementare di 22 strumenti cornei musicali.
Ossip Kozlovskij (Осип Козловский), uno dei pochi compositori russi della fine del Settecento e dell’inizio dell’Ottocento, il quale durante la sua vita provò la fama e il successo clamoroso. Era circondato dell’attenzione dei cortigiani e acquistò un’alta posizione presso la Corte Imperiale. È l’autore della nota polonaise «Il Tuono della Vittoria risuona» («Гром победы раздавайся») che diventò l’inno nazionale. Ossip Kozlovskij è l’autore della prima «MESSA DI REQUIEM» russa. Malgrado ciò Ossip Kozlovskij fu dimenticato dopo la morte per lunghi decenni.
ZAREVICH
29 aprile 2010 Capella di San Pietroburgo
Ossip KOZLOVSKIJ Осип КОЗЛОВСКИЙ
«MESSA DI REQUIEM»
(Missa pro defunctis per solisti, coro, orchestra e organo)
Coro e Orchestra Sinfonica della Capella di San Pietroburgo
Orchestra Cornea della Russia diretta da Serghej Poljanichko (Сергей Поляничко)
Organo – Jurij Semjonov (Юрий Семёнов)
SOLISTI:
Ольга ШИРЯЕВА (soprano) Olga Shyrjaeva
Мария ШУКЛИНА (mezzosoprano) Maria Shùklina
Егор СЕМЕНКОВ (tenore) Egor Semenkòv
Николай КУРБАТОВ (baritono) Nikolaj Kurbàtov
Direttore d’Orchestra: Vladislav Cernuscenko (Владислав Чернушенко)
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Il CD «MESSA DI REQUIEM» di Ossip Kozlovskij suona in interpretazione dei vocalisti: Galina Simkina, Lidia Cernykh, Valentina Panina, Konstantin Lissovskij e Vladimir Matorin, ed anche il Coro di Mosca, l’Orchestra Sinfonica del Ministero dell’URSS diretta dal maestro Vladimir Jessipov. Registrato: 1988 Mosca.
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Вторая жизнь «Реквиема» Осипа Козловского
La seconda vita del «Requiem» di Ossip Kozlovskij
Il compositore Ossip Kozlovskij alla fine del XVIII secolo era una delle persone più famose dell'Impero Russo. La polonaise da lui composta è stata a lungo considerata l'inno non ufficiale del paese. Nei circoli musicali dell'epoca divenne famoso come autore del «Requiem», che fu eseguito a San Pietroburgo in occasione di un evento di portata statale: la sepoltura dell'ultimo re di Polonia, uno dei favoriti dell'Imperatrice Caterina II . Il 25 febbraio segna 225 anni dalla prima storica. In quel freddo giorno d'inverno del 1798, l'élite politica del paese si riunì nella chiesa cattolica di Santa Caterina d'Alessandria sulla Prospettiva Nevskij a San Pietroburgo. La delegazione era guidata dall'Imperatore Paolo I. Il comandante in capo della parte musicale della cerimonia era un ex ufficiale dell'esercito russo, un partecipante all'eroica cattura di Ismaele, che una volta sconfisse Caterina la Grande con il suo talento compositivo, Ossip Kozlovskij, polacco e cattolico alla nascita, che alla fine divenne russo nello spirito. Ossip Kozlovskij ha invitato i migliori artisti stranieri dell'epoca a eseguire «Missa pro defunctis». Hanno affrontato brillantemente una missione responsabile, nonostante il numero limitato di prove. Anche l'autore della composizione si è trovato nei guai, anche se non per colpa sua: Kozlovskij ha ricevuto l'ordine meno di due settimane prima del lugubre concerto in onore del defunto monarca Stanislav August Poniatowski. Il compositore ha lavorato con ispirazione. La responsabilità non gli pesava. Kozlovskij, ha scritto musica, a quanto pare, per sé stesso o su sé stesso. Ha poco più di quarant'anni, è andato in pensione due anni fa, ma il ricordo della vittoria nella guerra russo-turca rimarrà con lui per tutta la vita. Alla partitura del nuovo lavoro, alla composizione classica di quattro cantanti, un coro misto, una piccola orchestra sinfonica e un organo, aggiunge un ensemble di fiati come eco del suo passato militare nel 1791. Mozart ha scritto il «Requiem» allo stesso tempo. La musica geniale rimane nella memoria di Ossip Kozlovskij e tocca le prime battute della sua Messa con una foschia di ricordi. Ma i giri dominanti della musica eseguita in latino sono in consonanza con ampi canti russi. Il suono «partes» del coro con il suo potere di affermazione della vita rende possibile chiamare Kozlovskij l'autore del primo Requiem russo. Dopo una premiere di successo, Ossip Kozlovskij ha ottenuto nuovi mecenati tra i nobili. Kozlovskij entra al servizio del Teatro Imperiale. Il beau monde culturale è affascinato dalle opere dei compositori europei. Il Requiem di Kozlovskij, con tutta la perfezione del linguaggio musicale, non interessa più a nessuno. Nel XIX secolo suonerà due volte nella città sulla Neva, anche in una versione ridotta. Il compositore ha rimosso l'orchestra di fiati dalla partitura. Il sacrificio è stato vano. Il Requiem è stato dimenticato a San Pietroburgo per più di due secoli. La resurrezione di un inestimabile campione di musica sacra nazionale è avvenuta nella primavera del 2010. Il Requiem di Kozlovskij nella versione dell'autore è stato eseguito sul palco della Cappella Accademica di Stato di San Pietroburgo. La composizione è stata eseguita da due dei migliori collettivi del paese: il Coro e l'Orchestra della Cappella e l'Orchestra di Corni di Serghej Poljanichko. Diretto da Vladislav Chernushenko.
La seconda vita del «Requiem» di Ossip Kozlovskij
Il compositore Ossip Kozlovskij alla fine del XVIII secolo era una delle persone più famose dell'Impero Russo. La polonaise da lui composta è stata a lungo considerata l'inno non ufficiale del paese. Nei circoli musicali dell'epoca divenne famoso come autore del «Requiem», che fu eseguito a San Pietroburgo in occasione di un evento di portata statale: la sepoltura dell'ultimo re di Polonia, uno dei favoriti dell'Imperatrice Caterina II . Il 25 febbraio segna 225 anni dalla prima storica. In quel freddo giorno d'inverno del 1798, l'élite politica del paese si riunì nella chiesa cattolica di Santa Caterina d'Alessandria sulla Prospettiva Nevskij a San Pietroburgo. La delegazione era guidata dall'Imperatore Paolo I. Il comandante in capo della parte musicale della cerimonia era un ex ufficiale dell'esercito russo, un partecipante all'eroica cattura di Ismaele, che una volta sconfisse Caterina la Grande con il suo talento compositivo, Ossip Kozlovskij, polacco e cattolico alla nascita, che alla fine divenne russo nello spirito. Ossip Kozlovskij ha invitato i migliori artisti stranieri dell'epoca a eseguire «Missa pro defunctis». Hanno affrontato brillantemente una missione responsabile, nonostante il numero limitato di prove. Anche l'autore della composizione si è trovato nei guai, anche se non per colpa sua: Kozlovskij ha ricevuto l'ordine meno di due settimane prima del lugubre concerto in onore del defunto monarca Stanislav August Poniatowski. Il compositore ha lavorato con ispirazione. La responsabilità non gli pesava. Kozlovskij, ha scritto musica, a quanto pare, per sé stesso o su sé stesso. Ha poco più di quarant'anni, è andato in pensione due anni fa, ma il ricordo della vittoria nella guerra russo-turca rimarrà con lui per tutta la vita. Alla partitura del nuovo lavoro, alla composizione classica di quattro cantanti, un coro misto, una piccola orchestra sinfonica e un organo, aggiunge un ensemble di fiati come eco del suo passato militare nel 1791. Mozart ha scritto il «Requiem» allo stesso tempo. La musica geniale rimane nella memoria di Ossip Kozlovskij e tocca le prime battute della sua Messa con una foschia di ricordi. Ma i giri dominanti della musica eseguita in latino sono in consonanza con ampi canti russi. Il suono «partes» del coro con il suo potere di affermazione della vita rende possibile chiamare Kozlovskij l'autore del primo Requiem russo. Dopo una premiere di successo, Ossip Kozlovskij ha ottenuto nuovi mecenati tra i nobili. Kozlovskij entra al servizio del Teatro Imperiale. Il beau monde culturale è affascinato dalle opere dei compositori europei. Il Requiem di Kozlovskij, con tutta la perfezione del linguaggio musicale, non interessa più a nessuno. Nel XIX secolo suonerà due volte nella città sulla Neva, anche in una versione ridotta. Il compositore ha rimosso l'orchestra di fiati dalla partitura. Il sacrificio è stato vano. Il Requiem è stato dimenticato a San Pietroburgo per più di due secoli. La resurrezione di un inestimabile campione di musica sacra nazionale è avvenuta nella primavera del 2010. Il Requiem di Kozlovskij nella versione dell'autore è stato eseguito sul palco della Cappella Accademica di Stato di San Pietroburgo. La composizione è stata eseguita da due dei migliori collettivi del paese: il Coro e l'Orchestra della Cappella e l'Orchestra di Corni di Serghej Poljanichko. Diretto da Vladislav Chernushenko.
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| Descrizione: | Ossip Kozlovskij |
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