«BORIS GODUNOV» di Modest Mussorgskij
Due versioni a confronto
Roma 22 e 23 novembre ore 20.30 - Auditorium, Sala Santa Cecilia
Capolavoro di epocale importanza, il Boris Godunov di Modest Musorgskij è non solo l'Opera russa giustamente più celebre, ma un capitolo di fondamentale rilevanza nella stessa storia della musica di quel paese. Composta rinnegando di proposito gli stilemi dell'opera italiana e tedesca, e con la precisa intenzione di reinventare un lemma musicale il più vicino possibile alla lingua russa parlata, il Boris è, insieme al Don Carlo di Verdi, l'opera che affronta il gran tema del Potere e dei suoi effetti sulle passioni umane. Su libretto dello stesso Musorgskij, che si basò sull'omonimo dramma di Pushkin, racconta le vicende del boiardo, poi Zar dal 1598 al 1605, Boris Godunov, che per ultimo guidò la Russia prima della lunga dinastia dei Romanov. Musorgskij realizzò due versioni dell'opera: la prima, del 1869, non fu approvata, e la seconda, rimaneggiata con forti modifiche e aggiunte, ricevette una trionfale accoglienza di pubblico alla sua prima rappresentazione, avvenuta nel 1874. I critici, però storsero il naso, specialmente sull'orchestrazione di Musorgskij, per l'epoca ruvida e sgradevole, tanto che negli anni successivi il Boris Godunov ha conquistato le platee del mondo intero nella più "colorata" versione di Rimskij-Korsakov. Nel 1940, Dmitri Shostakovich, grandissimo ammiratore del suo connazionale, mise lui stesso mano sia al Boris che all'altra meravigliosa opera di Musorgskij, la Khovantschina, realizzandone una versione più vicina alle sonorità "moderne" dell'originale, che tanto infastidirono i puristi dell'epoca. Sarà interessantissimo, dunque, confrontare le due orchestrazioni nell'occasione unica di questa doppia esecuzione del Boris, affidata alla bacchetta di Valery Gergiev e all'Orchestra del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo, affiancati dal Coro dell'Accademia di Santa Cecilia.
(fonte www.santacecilia.it)
Oggetto: «BORIS GODUNOV» di Modest Mussorgskij
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Ultima modifica di Zarevich il 17 Apr 2018 17:24, modificato 3 volte in totale
Ho capito che Valerij Ghèrghiev arrivi con la sua orchestra del Teatro Mariinskij senza solisti. Ma chi saranno solisti? Il Coro è dell'Accademia di Santa Cecilia. Forse daranno solo dei pezzi orchestrali e corali?
Due versioni di Boris, di Rimskij-Korsakov ed anche di Shostakovich sono famose e eseguite spesso in Russia ed anche all'estero. Io preferisco la versione di Rimskij-Korsakov. Ho capito che Ghèrghiev possa presentare dei brani di due versioni. Senza solisti? Principe! Lev Nikolajevich! Ti consiglio di visitare quel concerto. L'Orchestra di Ghèrghiev del Teatro Mariinskij e Ghèrghiev stesso sono sempre una rivelazione musicale.
Due versioni di Boris, di Rimskij-Korsakov ed anche di Shostakovich sono famose e eseguite spesso in Russia ed anche all'estero. Io preferisco la versione di Rimskij-Korsakov. Ho capito che Ghèrghiev possa presentare dei brani di due versioni. Senza solisti? Principe! Lev Nikolajevich! Ti consiglio di visitare quel concerto. L'Orchestra di Ghèrghiev del Teatro Mariinskij e Ghèrghiev stesso sono sempre una rivelazione musicale.
Ultima modifica di Zarevich il 17 Apr 2018 17:24, modificato 3 volte in totale
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L'unico nome che ho letto per isolisti è quello di Nikolaj Znaider. Altro non c'è scritto.
Pensavo appunto di andare al secondo concerto, quello della versione di Rimskij-Korsakov.
Pensavo appunto di andare al secondo concerto, quello della versione di Rimskij-Korsakov.
Oggetto: «BORIS GODUNOV» di Modest Mussorgskij
ma Znajder non e' un violinista??
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Ultima modifica di Myshkin il 02 Nov 2006 17:52, modificato 2 volte in totale
Sì, è un violinista. Ma è l'unico nome che figura. Solo, non so se suonerà a quel concerto o agli altri, sono un po' avari di questi "dettagli".
Ma visto che è in programma anche il Concerto di Brahms in re maggiore per violino e orchestra, suppongo che suoni lì.
Ma visto che è in programma anche il Concerto di Brahms in re maggiore per violino e orchestra, suppongo che suoni lì.
Ultima modifica di Myshkin il 02 Nov 2006 17:52, modificato 2 volte in totale
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Ultima modifica di Zarevich il 09 Ott 2017 13:17, modificato 1 volta in totale
Nikolaj Znajder è un violinista
Suppongo che ci sarà un altro concerto di Gherghiev con Znajder.
Suppongo che ci sarà un altro concerto di Gherghiev con Znajder.
Ultima modifica di Zarevich il 09 Ott 2017 13:17, modificato 1 volta in totale
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Ultima modifica di Zarevich il 09 Ott 2017 21:43, modificato 2 volte in totale
Ecco, ho trovato sul sito del Teatro Mariinskij.
E' scritto solo del giro di concerti a Roma
Столетию со дня рождения Шостаковича будет посвящена и большая часть выступлений Мариинского театра на фестивале в академии Санта-Чечилия (Рим, Италия; 18 – 27 ноября).
Many of the Mariinsky Theatre´s performances at the Accademia Santa Cecilia festival will also be dedicated to the Shostakovich century (Rome, Italy; 18 – 27 November).
E' scritto solo del giro di concerti a Roma
Столетию со дня рождения Шостаковича будет посвящена и большая часть выступлений Мариинского театра на фестивале в академии Санта-Чечилия (Рим, Италия; 18 – 27 ноября).
Many of the Mariinsky Theatre´s performances at the Accademia Santa Cecilia festival will also be dedicated to the Shostakovich century (Rome, Italy; 18 – 27 November).
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Ultima modifica di Zarevich il 17 Apr 2018 17:26, modificato 3 volte in totale
«BORIS GODUNOV» «БОРИС ГОДУНОВ»
L’Opera lirica di Modest Mùssorgskij (Модест Мусоргский), su libretto proprio, basata sul dramma omonimo di Aleksandr Pushkin e sulla «Storia dello Stato Russo» di Nikolaj Karamzìn.
PROLOGO. Quadro primo. Febbraio 1598.
Cortile del Convento di Novodièvicij. Il popolo, incitato da un ufficiale di polizia, supplica Boris di accettare la corona di zar. Il segretario della Duma (Parlamento russo), Scelkàlov, annuncia che il candidato resta irremovibile e, mentre un corteo di pellegrini si reca al convento per convincerlo, la folla è convocata dalle guardie al Cremlino. (Il notevole complesso architettonico del Novodièvicij. Convento è uno dei più significativi monumenti storici a Mosca. La pittura murale del secolo 16 si conserva all'interno della Smolensk Cattedrale del Convento.
Quadro secondo. 1º settembre 1598.
Mosca, la Piazza delle Cattedrali del Cremlino. La folla inginocchiata attende il momento solenne dell'incoronazione di Boris. La processione è salutata da una folla esultante, mentre le campane suonano a festa. Il Principe Shujskij, consigliere di Godunov, incita il popolo che acclama sempre entusiasticamente il nuovo zar. Boris, tuttavia, è tormentato e infelice: nel suo animo si annidano cupi presentimenti. («Скорбит душа!» «La mia anima si rattrista»). Chiedendo a Dio di benedire il proprio regno, egli promette in cuor suo di essere per il popolo russo un sovrano giusto e generoso. Tra le ovazioni della folla, Boris esce dalla Cattedrale Uspènskij (dell’Assunzione) e si dirige verso i suoi appartamenti. (La Cattedrale dell’Assunzione fu non solo il tempio più importante della Russia, ma anche il luogo pubblico principale. Qui venivano resi pubblici gli atti statali, i principi indipendenti giuravano fedeltà al grande principe di Mosca, qui venivano incoronati tutti gli zar russi e più tardi gli imperatori.
ATTO PRIMO. Quadro primo. Anno 1603. Una cella del Monastero dei Miracoli del Cremlino (Чудов Монастырь в Кремле). Il monaco Pìmen sta terminando di scrivere la cronaca del regno («Ещё одно последние сказанье» «Ancora uno, l’ultimo racconto»), mentre il novizio Grigorij si desta, sconvolto da un sogno. (Il Monastero dei Miracoli non esiste più).
ATTO SECONDO. Gli appartamenti dello zar al Cremlino. Il Palazzo dei Tèrem (Теремной Дворец). Ksenija, la figlia di Boris Godunov, piange la morte del fidanzato confortata dal fratello e dalla nutrice con filastrocche infantili. L’entrata di Boris interrompe il gioco. Egli è angosciato dall’insicurezza del regno e turbato dai rimorsi («Достиг я высшей власти» «Ho il potere supremo»). Un boiaro denuncia congiure. Il principe Shujskij annuncia l’apparizione di un Pretendente che si fa passare per Dmitrij. Nel drammatico colloquio Shujskij narra la morte del fanciullo e Boris, rimasto solo, ne vede il fantasma («И скорбью сердце полно» «Ah, soffoco!»). (Il Palazzo dei Terem. Ogni piano si trovavano i Laboratori della Zarina. Al secondo piano c’erano locali di servizio, e camere provvisorie per la famiglia dello zar. Il terzo piano era riservato alle camere personali dello zar: piccole stanze, ognuna con tre finestre rivolte a sud, dal lato della Moscova. Il quarto piano o solaio a volte veniva chiamato Teremòk (piccolo terem) dorato, perché il tetto era coperto di oro in foglietti, argento e varie vernici. Dalla Piazza delle Cattedrali si vedono solo la facciatadella Camera d’Oro della Zarina e le cupole delle chiese del palazzo).
ATTO QUARTO. Quadro primo. 13 aprile 1605. Una sala del Palazzo a Faccette del Cremlino (Грановитая Палата»). La Duma dei boiari decreta la morte del falso Dmitrij, che preme alla frontiera. La deliberazione è interrotta da Shujskij, che annuncia il turbamento dello zar, e dallo stesso Boris che fa il suo ingresso delirando. Poi si ricompone per ricevere un monaco depositario di un grande segreto. È Pimen, che narra il miracolo di un pastore cieco che ha riacquistato la vista pregando sulla tomba dello zarevic («Однажды, в вечерний час» «Una volta sul far della sera»). Boris, distrutto dall’emozione, muore dopo aver dato gli ultimi consigli a Fiodor («Прощай, мой сын, умираю» «Addio, figlio mio, muoio»), additandolo come successore ai boiari. (Il Palazzo a Faccette. Qui si organizzavano le feste, si celebravano gli avvenimenti di importanza statale, si ricevevano gli ambasciatori stranieri).
L’Opera lirica di Modest Mùssorgskij (Модест Мусоргский), su libretto proprio, basata sul dramma omonimo di Aleksandr Pushkin e sulla «Storia dello Stato Russo» di Nikolaj Karamzìn.
PROLOGO. Quadro primo. Febbraio 1598.
Cortile del Convento di Novodièvicij. Il popolo, incitato da un ufficiale di polizia, supplica Boris di accettare la corona di zar. Il segretario della Duma (Parlamento russo), Scelkàlov, annuncia che il candidato resta irremovibile e, mentre un corteo di pellegrini si reca al convento per convincerlo, la folla è convocata dalle guardie al Cremlino. (Il notevole complesso architettonico del Novodièvicij. Convento è uno dei più significativi monumenti storici a Mosca. La pittura murale del secolo 16 si conserva all'interno della Smolensk Cattedrale del Convento.
Quadro secondo. 1º settembre 1598.
Mosca, la Piazza delle Cattedrali del Cremlino. La folla inginocchiata attende il momento solenne dell'incoronazione di Boris. La processione è salutata da una folla esultante, mentre le campane suonano a festa. Il Principe Shujskij, consigliere di Godunov, incita il popolo che acclama sempre entusiasticamente il nuovo zar. Boris, tuttavia, è tormentato e infelice: nel suo animo si annidano cupi presentimenti. («Скорбит душа!» «La mia anima si rattrista»). Chiedendo a Dio di benedire il proprio regno, egli promette in cuor suo di essere per il popolo russo un sovrano giusto e generoso. Tra le ovazioni della folla, Boris esce dalla Cattedrale Uspènskij (dell’Assunzione) e si dirige verso i suoi appartamenti. (La Cattedrale dell’Assunzione fu non solo il tempio più importante della Russia, ma anche il luogo pubblico principale. Qui venivano resi pubblici gli atti statali, i principi indipendenti giuravano fedeltà al grande principe di Mosca, qui venivano incoronati tutti gli zar russi e più tardi gli imperatori.
ATTO PRIMO. Quadro primo. Anno 1603. Una cella del Monastero dei Miracoli del Cremlino (Чудов Монастырь в Кремле). Il monaco Pìmen sta terminando di scrivere la cronaca del regno («Ещё одно последние сказанье» «Ancora uno, l’ultimo racconto»), mentre il novizio Grigorij si desta, sconvolto da un sogno. (Il Monastero dei Miracoli non esiste più).
ATTO SECONDO. Gli appartamenti dello zar al Cremlino. Il Palazzo dei Tèrem (Теремной Дворец). Ksenija, la figlia di Boris Godunov, piange la morte del fidanzato confortata dal fratello e dalla nutrice con filastrocche infantili. L’entrata di Boris interrompe il gioco. Egli è angosciato dall’insicurezza del regno e turbato dai rimorsi («Достиг я высшей власти» «Ho il potere supremo»). Un boiaro denuncia congiure. Il principe Shujskij annuncia l’apparizione di un Pretendente che si fa passare per Dmitrij. Nel drammatico colloquio Shujskij narra la morte del fanciullo e Boris, rimasto solo, ne vede il fantasma («И скорбью сердце полно» «Ah, soffoco!»). (Il Palazzo dei Terem. Ogni piano si trovavano i Laboratori della Zarina. Al secondo piano c’erano locali di servizio, e camere provvisorie per la famiglia dello zar. Il terzo piano era riservato alle camere personali dello zar: piccole stanze, ognuna con tre finestre rivolte a sud, dal lato della Moscova. Il quarto piano o solaio a volte veniva chiamato Teremòk (piccolo terem) dorato, perché il tetto era coperto di oro in foglietti, argento e varie vernici. Dalla Piazza delle Cattedrali si vedono solo la facciatadella Camera d’Oro della Zarina e le cupole delle chiese del palazzo).
ATTO QUARTO. Quadro primo. 13 aprile 1605. Una sala del Palazzo a Faccette del Cremlino (Грановитая Палата»). La Duma dei boiari decreta la morte del falso Dmitrij, che preme alla frontiera. La deliberazione è interrotta da Shujskij, che annuncia il turbamento dello zar, e dallo stesso Boris che fa il suo ingresso delirando. Poi si ricompone per ricevere un monaco depositario di un grande segreto. È Pimen, che narra il miracolo di un pastore cieco che ha riacquistato la vista pregando sulla tomba dello zarevic («Однажды, в вечерний час» «Una volta sul far della sera»). Boris, distrutto dall’emozione, muore dopo aver dato gli ultimi consigli a Fiodor («Прощай, мой сын, умираю» «Addio, figlio mio, muoio»), additandolo come successore ai boiari. (Il Palazzo a Faccette. Qui si organizzavano le feste, si celebravano gli avvenimenti di importanza statale, si ricevevano gli ambasciatori stranieri).
Ultima modifica di Zarevich il 17 Apr 2018 17:26, modificato 3 volte in totale
BORIS GODUNOV ZAR DI RUSSIA 2.jpg | |
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Molto interessante, caro Zarevich. Un'ottima sintesi.
Naturalmente appena possibile ci parlerai anche del terzo atto, per completezza.
Naturalmente appena possibile ci parlerai anche del terzo atto, per completezza.
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Ultima modifica di Zarevich il 09 Ott 2017 13:20, modificato 1 volta in totale
Si', parlero' dell'atto polacco
Ultima modifica di Zarevich il 09 Ott 2017 13:20, modificato 1 volta in totale
Oggetto: «BORIS GODUNOV» di Modest Mussorgskij
Rileggendo meglio, credo che le due versioni saranno eseguite entrambe, una dopo l'altra. Rimane da capire chi saranno i solisti.
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Ultima modifica di Zarevich il 09 Ott 2017 13:21, modificato 1 volta in totale
Ritengo che Gherghiev porterà i solisti del Teatro Mariinskij
Ultima modifica di Zarevich il 09 Ott 2017 13:21, modificato 1 volta in totale
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Ultima modifica di Zarevich il 09 Ott 2017 13:21, modificato 1 volta in totale
Purtroppo noi non sappiamo la verità.
Boris uccise o non uccise il piccolo Zarèvich Dimìtrij. A questa domanda non dà nessuna risposta né Pushkin né Mùssorgskij e neanche Karamzìn perché la cronaca tace. Le sofferenze crudeli dello Zar assassino o non assassino …
E’ molto importante saperlo!!!
Che cosa era nella storia prima di Boris e subito dopo la sua morte. Pushkin e Mùssorgskij lo sapevano e questa “prefazione” e questa “postfazione” si sente e si vede nell’opera letteraria e lirica.
Se volete io potrei raccontarvi in breve, in due parole, che cosa è successo poi, dopo la morte di Boris.
Boris uccise o non uccise il piccolo Zarèvich Dimìtrij. A questa domanda non dà nessuna risposta né Pushkin né Mùssorgskij e neanche Karamzìn perché la cronaca tace. Le sofferenze crudeli dello Zar assassino o non assassino …
E’ molto importante saperlo!!!
Che cosa era nella storia prima di Boris e subito dopo la sua morte. Pushkin e Mùssorgskij lo sapevano e questa “prefazione” e questa “postfazione” si sente e si vede nell’opera letteraria e lirica.
Se volete io potrei raccontarvi in breve, in due parole, che cosa è successo poi, dopo la morte di Boris.
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Oggetto: «BORIS GODUNOV» di Modest Mussorgskij
Ma certo che vogliamo, cosa aspetti?
E per quale ragione mai la nostra Irina dovrebbe essere contraria? :D
E per quale ragione mai la nostra Irina dovrebbe essere contraria? :D
Oggetto: «BORIS GODUNOV» di Modest Mussorgskij
Ultima modifica di Zarevich il 09 Ott 2017 13:25, modificato 2 volte in totale
Il Falso Dimìtrij (Grìshka Otrèpjev Гришка Отрèпьев) entra a Mosca poco dopo la morte di Boris. Raggiunto il loro scopo e dopo aver soppresso anche il figlioletto di Boris, Fiodor (Borìsovich) Godunòv, Zar per pochi giorni!!!!, i boiari uccidono anche il falso Dimìtrij e propongono al trono il principe Vassìlij Shùjskij (1606-1610). Da questo momento iniziò un lungo periodo di lotte. E’ il periodo detto «Смутное Время» («Tempo confuso»). Dai torbidi emerge un usurpatore, il Falso Dimìtrij II (1608-1610), appoggiato dai Polacchi. Chi fosse il falso Dimìtrij II non si sa. Il falso Dimìtrij II si avvicinò con l’esercito polacco a Mosca e si fermò presso il villaggio Tùscino (Ora è il quartiere di Mosca dove si trova l’aeroporto). Nella storiografia il Falso Dimìtrij II si chiama «Ladro di Tùscino». Marina venne da lui in Tùscino e lo dichiarò suo marito!. Per difendersi, lo Zar Vassìlij Shùjskij chiamò in aiuto gli Svedesi, il che provocò l’invasione e la conquista di Mosca da parte del re di Polonia Sigismondo III Waza.
I boiari depongono Vassìlij Shùjskij e per salvare la Russia chiamano sul trono russo il figlio di Sigismondo, il principe Wladislàw Waza. Wladislàw accetta di prendere la religione ortodossa per essere lo Zar russo. Era molto generoso e non condivideva né favoriva le aspirazioni di suo padre. I boiari, la Dùma (l’assemblea dei boiari) nella situazione senza zar, facevano conto su Wladislaw, ma il papà era un osso duro e voleva lui stesso diventare lo Zar russo. In Polonia cominciò il conflitto fra il figlio e il padre. Wladislaw a Cracovia abbraccia la croce ortodossa.
In Russia la situazione diviene ancora più intricata dopo l’uccisione del falso Dimitrij II «Ladro di Tùscino». Il Paese viene invaso dai Polacchi e comincia la guerra. Marina con il suo amante polacco Zalùski fugge nella città di Kolòmna. I Polacchi entrano in Mosca e conquistano il Cremlino e lo Stato Russo cessa di esistere. I giochi dei boiari fecero andare al diavolo tutto. I Polacchi hanno invaso tutta la Russia. Infiammati dal patriarca Ermogene, contadini e popolo si sollevano sotto la guida del sindaco della città di Nìzhnij Nòvgorod (sul Volga), Mìnin, e del principe Pozhàrskij, e Mosca viene liberata nell’ottobre del 1612. (Il Monumento sulla Piazza Rossa vicino alla Cattedrale di San Basilio «Minin e Pozharskij»).
Nel gennaio 1613 la Dùma pone sul trono il sedicenne Mikhaìl (Fiodorovich) Romànov (1613-1645), lontano parente dei Rùrik. (Tutta la dinastia russa fino al figlio di Ivan il Terribile, Zarevich Dimitrij, era la dinastia di Rùrik, dei Rùrikovichi). Boris Godunòv non era Rùrikovich!. Quindi con Mikhaìl Romànov ha inizio la dinastia dei Romànov. E qui si deve ricordare l’opera di Glinka «Ivan Sussànin» («La Vita per lo Zar»).
Cosa ne fu di Marina?
Marina alla città di Kolòmna era stata arrestata con il suo amante ed era rinchiusa nella fortezza di Kolòmna. Nella fortezza di Kolomna c’è una torre che si chiama «La Torre di Marina». Marina ebbe un bambino!!! ….. aspirante al trono … ma chi era il padre …. è un segreto. Ma questa è un’altra storia…
I boiari depongono Vassìlij Shùjskij e per salvare la Russia chiamano sul trono russo il figlio di Sigismondo, il principe Wladislàw Waza. Wladislàw accetta di prendere la religione ortodossa per essere lo Zar russo. Era molto generoso e non condivideva né favoriva le aspirazioni di suo padre. I boiari, la Dùma (l’assemblea dei boiari) nella situazione senza zar, facevano conto su Wladislaw, ma il papà era un osso duro e voleva lui stesso diventare lo Zar russo. In Polonia cominciò il conflitto fra il figlio e il padre. Wladislaw a Cracovia abbraccia la croce ortodossa.
In Russia la situazione diviene ancora più intricata dopo l’uccisione del falso Dimitrij II «Ladro di Tùscino». Il Paese viene invaso dai Polacchi e comincia la guerra. Marina con il suo amante polacco Zalùski fugge nella città di Kolòmna. I Polacchi entrano in Mosca e conquistano il Cremlino e lo Stato Russo cessa di esistere. I giochi dei boiari fecero andare al diavolo tutto. I Polacchi hanno invaso tutta la Russia. Infiammati dal patriarca Ermogene, contadini e popolo si sollevano sotto la guida del sindaco della città di Nìzhnij Nòvgorod (sul Volga), Mìnin, e del principe Pozhàrskij, e Mosca viene liberata nell’ottobre del 1612. (Il Monumento sulla Piazza Rossa vicino alla Cattedrale di San Basilio «Minin e Pozharskij»).
Nel gennaio 1613 la Dùma pone sul trono il sedicenne Mikhaìl (Fiodorovich) Romànov (1613-1645), lontano parente dei Rùrik. (Tutta la dinastia russa fino al figlio di Ivan il Terribile, Zarevich Dimitrij, era la dinastia di Rùrik, dei Rùrikovichi). Boris Godunòv non era Rùrikovich!. Quindi con Mikhaìl Romànov ha inizio la dinastia dei Romànov. E qui si deve ricordare l’opera di Glinka «Ivan Sussànin» («La Vita per lo Zar»).
Cosa ne fu di Marina?
Marina alla città di Kolòmna era stata arrestata con il suo amante ed era rinchiusa nella fortezza di Kolòmna. Nella fortezza di Kolomna c’è una torre che si chiama «La Torre di Marina». Marina ebbe un bambino!!! ….. aspirante al trono … ma chi era il padre …. è un segreto. Ma questa è un’altra storia…
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