Arca Russa

Myshkin ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Sì, hai ragione, le parole bisogna ricordarle. Però le parole se le leggi qualche volta in più le memorizzi.
Ma la voce, la voce... è la cosa più importante!
E quella ce l'hai o non ce l'hai, e tu, dal quello che so, ce l'hai! :smile:

A proposito, cos'è che cantava Nikolaj quella sera? Il "cpattocolo" ? Cosa è?

Scuza, ho tradotto una parole non giustamente ed ho risposto non giustamente anche.
Я хотела сказать spettacolo))

Adesso ho capito.
Vedi come è facile confondersi con le parole?
L'emozione gioca proprio questo tipo di scherzi. Non preoccuparti, è del tutto normale, è ciò che capita molto spesso in queste occasioni cariche di tensione ed emozione.
Io davanti ad una platea non riesco neanche a dire poche parole sensate una di seguito all'altra...
Bisognerebbe non avere emozioni, essere freddi come un computer... ed allora tutto filerebbe sempre liscio.
Ma per fortuna anche questo è il bello dell'essere umani, e le emozioni, quando non ci sovrastano, ci aiutano a fare quello che facciamo in modo unico e irripetibile.
Perciò coraggio Camomilla, non essere triste! Siamo con te! :grin:

Grazie, Мышкин! hai ragione!!

M. Caballe racconta nel sua libro , il baritono Robert Merrill ha avuto il problema con delle parole. Una volta nel spettacolo “Il Trovatore” ha notato che Merril canta sulla musica della sua cabaletta le parole: “L’ho dimenticato, l’ho dimenticato!”.
Ed ancora si e’ vantato a Carreras, che ha cantato 300 i spettacoli di “La Traviata”, ma ha meravigliato il tenore, quando nell’esibizione ha cantata quattro volte “Di Provenza il mar, il suol” nel luogo della tutta strofa prima.