MAJA PLISSETSKAJA МАЙЯ ПЛИСЕЦКАЯ
«TREDICI ANNI DOPO»
Gli Appunti irritati in tredici capitoli
«ТРИНАДЦАТЬ ЛЕТ СПУСТЯ»
Сердитые заметки в тринадцати главах
Casa Editrice «ACT» Mosca 2007 (Pagine 160)
Издательство «АСТ» Москва 2007
Il 2 ottobre 2007 nella libreria «Bùkva» a Mosca si è svolta la presentazione del nuovo libro di Maja Plissetskaja «Tredici anni dopo» («Тринадцать лет спустя»). Il libro è uscito precisamente nel giorno delle nozze di cedro (кедрòвая свàдьба) di Maja Plissètskaja e Rodion Scedrìn, 49 anni di matrimonio. «Il 26 novembre 1993 io ho finito di scrivere a Mosca il mio libro «Io, Maja Plissètskaja…» («Я, Майя Плисецкая…»). Sono passati tredici anni. E tutti questi anni mi chiedevano sempre se ci sarà il seguito? Io rispondevo sinceramente: perché? L'essenziale della mia vita è già avvenuto. Sarà interessante per i lettori il racconto di una ballerina che ha lasciato la scena? Eppure sono accaduti molti avvenimenti durante quei tredici anni. Riprenderò la penna e si vedrà …». Così comincia il suo nuovo libro la stella del balletto russo, l’eminente ballerina del Novecento, Maja Plissetskaja. Le sue memorie «Io, Maja Plissetskaja» hanno suscitato 13 anni fa una colossale risonanza pubblica in tutto il mondo. Ancora oggi quel libro è molto leggibile. Nel nuovo libro questa donna, meravigliosa come prima, è fedele a sé stessa, è intelligente, di talento, attenta, onesta con sé stessa con gli altri.
MAJA PLISSETSKAJA МАЙЯ ПЛИСЕЦКАЯ
«Io, Maja Plissètskaja…»
«Я, Майя Плисецкая...»
Casa Editrice «NOVOSTI» Mosca (Pagine 496)
Oggetto: «MAJA PLISSETSKAJA, ANIMA DELLA DANZA»
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Descrizione: | MAJA PLISSETSKAJA «TREDICI ANNI DOPO» Gli Appunti irritati in tredici capitoli Casa Editrice «ACT» Mosca 2007 (Pagine 160) |
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Descrizione: | MAJA PLISSETSKAJA «Io, Maja Plissètskaja…» Casa Editrice «NOVOSTI» Mosca (Pagine 496 |
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Oggetto: «MAJA PLISSETSKAJA, ANIMA DELLA DANZA»
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«MAJA PLISSETSKAJA, ANIMA DELLA DANZA»
«L'Anima della danza» raccoglie oggi (11 maggio 2010) a Mosca il fior fiore del balletto russo. Il premio viene consegnato per la sedicesima volta. Nella nomination più presitigiosa il titolo della «Legenda» è andato a Maja Plissètskaja. Nella sua carriera incredibilmente lunga - 70 anni sul palcoscenico - ha segnato le tappe cruciali dello sviluppo del balletto nel XX secolo. Ha avuto la fortuna di lavorare con i migliori coreografi: Jurij Grigorovich, Maurice Bejart, Roland Petit. A lei il compositore, e suo marito, Rodion Scedrìn ha dedicato la «Carmen Suite». I critici la chiamavano «il quinto elemento della natura» e «la maestra di metamorfosi». Il suo nome in cartellone garantiva il pieno successo in qualsiasi paese del mondo... In una delle tante interviste rilasciate Maja Plissètskaja ha detto: «Io sento quando sono la padrona della sala, sento che prendo il pubblico con la forza che sta dentro di me. L'arte viene percepita secondo un criterio soltanto: arriva al cuore e cattura l'anima oppure no. Allora dovete credere a questo impulso del cuore, se il balletto fa l'impressione significa che è ben fatto, altrimenti non avrebbe fatto nessun effetto. Con me e' sempre stato così». Pur cresciuta nelle tradizioni classiche, Maja Plissètskaja ha sempre voluto andare oltre. Ha cercato di mettere in scena i capolavori della letteratura russa... e si è esibita nel ruolo di Anna Karenina, di Tolstoj, ed ha allestito «Il Gabbiano» («Чайка»), di Anton Cechov. Sognava di ballare a piedi nudi o portando i tacchi altissimi... ed è riuscita a farlo, in Spagna e in America. Benchè dinanzi a lei fossero aperte le porte di ogni teatro, il palcoscenico più importante della sua vita è sempre stato il Bolshoj. Qui entrò sul palco in veste di Odette e Odile nel «Lado dei Cigni», la sua prima grande metaforfosi... Poche possono sfidarla per maestria e per temperamento, cosi indispensabile in particolare per la sua Carmen...
The soul of the dance is being reincarnated. The presentation of the honorary ballet award is going to take place in Moscow for the 16th time on 11 May. «The Soul of the Dance» award is not just a professional one. It is a way to distinguish those to whom the glorious future of the Russian ballet belongs and those who spread its recognition world over. The most honoured nomination of the award is called «The Legend» and from now on this title will belong to the incomparable Maya Plisetskaya. The title of «The Legend» has belonged to Maya Plisetskaya for a long time, even if informally. Not only because she has stayed on the stage for 70 years which is the only case of such unbelievable artistic longevity in the history of ballet. Plisetskaya is one of those dancers of genius who move the art of choreography forward, the soul of the dance itself. It is natural that the most famous choreographers like Yuri Grigorovich, Maurice Bejard and Roland Petit staged ballets for her. And the outstanding composer and the ballerina’s husband Rodion Shchedrin dedicated his wonderful ballets to her. These ballets are on every stage now, suffice it to say «The Carmen Suite». Critics called Plisetskaya a «tempest dancer» and a «genius of metamorphoses». Her name in the playbills in any country of the world guaranteed a full house and sometimes meant a threat of storming the theatre building. In one of her interviews Maya Plisetskaya said: «I can feel when I conquer the audience. I “take” them because I give them something. I sometimes don’t understand what exactly, but I feel something emanating from me. People judge events in life and events in art only in two aspects: whether these events touch their souls or not. Believe yourselves, people. If ballet impresses you it is good, if you are not impressed it is not good. It was like that with me». Maya Plisetskaya has never betrayed classical ballet, as some ill-wishers sometimes said. She was only impatient of «mothballs on the stage», as she herself said. She always wanted to try something new. For example, to dance Russian literary classics. And this is how Shchedrin’s ballets based on «Anna Karenina» by Tolstoy and «The Seagull» by Chekhov appeared. Plisetskaya staged them herself. Another thing was to dance not only in ballet shoes but nearly barefoot, in sandals, like in the ballet «Mary Stuart»” that she danced in Spain. Or to dance in super-high-heeled shoes to jazz music, which she did once with the Chicago ballet. Every theatre of the world opened its door to Maya Plisetskaya but the main theatre of her life was the Bolshoi in Moscow. Her first “metamorphosis” happened there. It was a brilliant interpretation of the double role of Odetta-Odillia, the white and black swans, in «Swan Lake» by Tchaikovsky. This role that came early in her career brought the ballerina her first millions of admirers and also plenty of imitators. But it was unrealistic to imitate Plisetskaya in everything. Her colossal temperament, dizzily virtuoso technique, precise dramatic performance intoxicated the audience. Times without number the ballerina had to dance without hearing the music that was drowned in deafening applause. And today wherever Maya Plisetskaya appears, be it in a theatre or concert hall, at Rodion Shchedrin’s first night concerts, the audience greets their much-loved and really legendary dancer with applause.
«L'Anima della danza» raccoglie oggi (11 maggio 2010) a Mosca il fior fiore del balletto russo. Il premio viene consegnato per la sedicesima volta. Nella nomination più presitigiosa il titolo della «Legenda» è andato a Maja Plissètskaja. Nella sua carriera incredibilmente lunga - 70 anni sul palcoscenico - ha segnato le tappe cruciali dello sviluppo del balletto nel XX secolo. Ha avuto la fortuna di lavorare con i migliori coreografi: Jurij Grigorovich, Maurice Bejart, Roland Petit. A lei il compositore, e suo marito, Rodion Scedrìn ha dedicato la «Carmen Suite». I critici la chiamavano «il quinto elemento della natura» e «la maestra di metamorfosi». Il suo nome in cartellone garantiva il pieno successo in qualsiasi paese del mondo... In una delle tante interviste rilasciate Maja Plissètskaja ha detto: «Io sento quando sono la padrona della sala, sento che prendo il pubblico con la forza che sta dentro di me. L'arte viene percepita secondo un criterio soltanto: arriva al cuore e cattura l'anima oppure no. Allora dovete credere a questo impulso del cuore, se il balletto fa l'impressione significa che è ben fatto, altrimenti non avrebbe fatto nessun effetto. Con me e' sempre stato così». Pur cresciuta nelle tradizioni classiche, Maja Plissètskaja ha sempre voluto andare oltre. Ha cercato di mettere in scena i capolavori della letteratura russa... e si è esibita nel ruolo di Anna Karenina, di Tolstoj, ed ha allestito «Il Gabbiano» («Чайка»), di Anton Cechov. Sognava di ballare a piedi nudi o portando i tacchi altissimi... ed è riuscita a farlo, in Spagna e in America. Benchè dinanzi a lei fossero aperte le porte di ogni teatro, il palcoscenico più importante della sua vita è sempre stato il Bolshoj. Qui entrò sul palco in veste di Odette e Odile nel «Lado dei Cigni», la sua prima grande metaforfosi... Poche possono sfidarla per maestria e per temperamento, cosi indispensabile in particolare per la sua Carmen...
The soul of the dance is being reincarnated. The presentation of the honorary ballet award is going to take place in Moscow for the 16th time on 11 May. «The Soul of the Dance» award is not just a professional one. It is a way to distinguish those to whom the glorious future of the Russian ballet belongs and those who spread its recognition world over. The most honoured nomination of the award is called «The Legend» and from now on this title will belong to the incomparable Maya Plisetskaya. The title of «The Legend» has belonged to Maya Plisetskaya for a long time, even if informally. Not only because she has stayed on the stage for 70 years which is the only case of such unbelievable artistic longevity in the history of ballet. Plisetskaya is one of those dancers of genius who move the art of choreography forward, the soul of the dance itself. It is natural that the most famous choreographers like Yuri Grigorovich, Maurice Bejard and Roland Petit staged ballets for her. And the outstanding composer and the ballerina’s husband Rodion Shchedrin dedicated his wonderful ballets to her. These ballets are on every stage now, suffice it to say «The Carmen Suite». Critics called Plisetskaya a «tempest dancer» and a «genius of metamorphoses». Her name in the playbills in any country of the world guaranteed a full house and sometimes meant a threat of storming the theatre building. In one of her interviews Maya Plisetskaya said: «I can feel when I conquer the audience. I “take” them because I give them something. I sometimes don’t understand what exactly, but I feel something emanating from me. People judge events in life and events in art only in two aspects: whether these events touch their souls or not. Believe yourselves, people. If ballet impresses you it is good, if you are not impressed it is not good. It was like that with me». Maya Plisetskaya has never betrayed classical ballet, as some ill-wishers sometimes said. She was only impatient of «mothballs on the stage», as she herself said. She always wanted to try something new. For example, to dance Russian literary classics. And this is how Shchedrin’s ballets based on «Anna Karenina» by Tolstoy and «The Seagull» by Chekhov appeared. Plisetskaya staged them herself. Another thing was to dance not only in ballet shoes but nearly barefoot, in sandals, like in the ballet «Mary Stuart»” that she danced in Spain. Or to dance in super-high-heeled shoes to jazz music, which she did once with the Chicago ballet. Every theatre of the world opened its door to Maya Plisetskaya but the main theatre of her life was the Bolshoi in Moscow. Her first “metamorphosis” happened there. It was a brilliant interpretation of the double role of Odetta-Odillia, the white and black swans, in «Swan Lake» by Tchaikovsky. This role that came early in her career brought the ballerina her first millions of admirers and also plenty of imitators. But it was unrealistic to imitate Plisetskaya in everything. Her colossal temperament, dizzily virtuoso technique, precise dramatic performance intoxicated the audience. Times without number the ballerina had to dance without hearing the music that was drowned in deafening applause. And today wherever Maya Plisetskaya appears, be it in a theatre or concert hall, at Rodion Shchedrin’s first night concerts, the audience greets their much-loved and really legendary dancer with applause.
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Ed è davvero una leggenda vivente, lei è Maja Plisetskaja, la dea del balletto classico. Vederla danzare è un'esperienza sublime, lei e la musica sono tutt'uno, i suoi movimenti sono di una fluidità e un'armonia ineguagliabili. Basta guardarla ballare "La morte del cigno", sulla splendida musica di Camille Saint-Saëns, utilizzata da Ciajkovskij nel suo balletto "Il lago dei cigni". Ammiratela, nessuno potrà mai superarla.
http://www.youtube.com/watch?v=Krj-QsQvYSc
http://www.youtube.com/watch?v=Krj-QsQvYSc
Oggetto: «MAJA PLISSETSKAJA, ANIMA DELLA DANZA»
Meravigliosa, perfetta, inarrivabile, mitica... semplicemente la divina Maya Plisetskaya!
:love:
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La grandissima ballerina russa Maja Plisezkaja ha celebrato il suo 85 anniversario. In onore della prima ballerina sono organizzati diversi eventi culturali; in Russia il Teatro Bolshoj le ha dedicato la sua presentazione del Lago dei Cigni, si sono fatte le sue celebrazioni a Parigi, e poi a Mosca si e` organizzata una serata di congratulazioni durante la quale e` stato presentato il suo libro "Tredici anni dopo' che ha seguito quello fatto prima"Io, Maja Plisezkaja".
E` un'attrice che gode l'amore e l'affetto popolare in tutto il mondo, la chiamano spesso "божественная Майа" cioe` "divina", e quell'aggettivo non sembra assolutamente esagerato.
Ha debuttato a 14 anni con il Cigno di Saint-Saens e negli anni della sua carriera ha fatto tantissime interpretazioni incomparabili, affascinando il pubblico della sua grazia, plasticita' e leggerezza.
La grandissima ballerina russa Maja Plisezkaja ha celebrato il suo 85 anniversario. In onore della prima ballerina sono organizzati diversi eventi culturali; in Russia il Teatro Bolshoj le ha dedicato la sua presentazione del Lago dei Cigni, si sono fatte le sue celebrazioni a Parigi, e poi a Mosca si e` organizzata una serata di congratulazioni durante la quale e` stato presentato il suo libro "Tredici anni dopo' che ha seguito quello fatto prima"Io, Maja Plisezkaja".
E` un'attrice che gode l'amore e l'affetto popolare in tutto il mondo, la chiamano spesso "божественная Майа" cioe` "divina", e quell'aggettivo non sembra assolutamente esagerato.
Ha debuttato a 14 anni con il Cigno di Saint-Saens e negli anni della sua carriera ha fatto tantissime interpretazioni incomparabili, affascinando il pubblico della sua grazia, plasticita' e leggerezza.
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Maja Plissètskaja Майя Плисецкая
«LEGGENDO LA VITA MIA…» «ЧИТАЯ ЖИЗНЬ СВОЮ…»
Casa Editrice «Astrel’» Mosca 2010 (Pagine 752)
Издательство «Астрель» Москва 2010
Il presente libro è eccezionale perché ha unito sotto un'unica copertina due libri precedenti di Maja Plissetskaja, i due best-seller «Io, Maja Plisssetskaja» («Я, Майя Плисецкая...») e «Tredici anni dopo» («Тринадцать лет спустя»), il libri che contegono rare informazioni sulla vita della grande ballerina. Nel presente libro c’è entrato anche un testo supplementare dell’autrice ed anche vari documenti dall’archivio privato di Maja, dai musei teatrali e dagli archivi della Russia. Maja Plissetskaja scrive ingegnosamente e sinceramente. Maja si è rivelata essere un’autrice pensante in modo originale. Circa una terza parte delle fotografie entrate nel presente libro non erano mai state pubblicate prima. Sul nostro forum io avevo scritto del libro di Maja Plissetskaja «Tredici anni dopo» («Тринадцать лет спустя»). Ora questo libro come anche il precedente «Io, Maja Plissetskaja» («Я, Майя Плисецкая...») si possono leggere in un unico grande volume.
«LEGGENDO LA VITA MIA…» «ЧИТАЯ ЖИЗНЬ СВОЮ…»
Casa Editrice «Astrel’» Mosca 2010 (Pagine 752)
Издательство «Астрель» Москва 2010
Il presente libro è eccezionale perché ha unito sotto un'unica copertina due libri precedenti di Maja Plissetskaja, i due best-seller «Io, Maja Plisssetskaja» («Я, Майя Плисецкая...») e «Tredici anni dopo» («Тринадцать лет спустя»), il libri che contegono rare informazioni sulla vita della grande ballerina. Nel presente libro c’è entrato anche un testo supplementare dell’autrice ed anche vari documenti dall’archivio privato di Maja, dai musei teatrali e dagli archivi della Russia. Maja Plissetskaja scrive ingegnosamente e sinceramente. Maja si è rivelata essere un’autrice pensante in modo originale. Circa una terza parte delle fotografie entrate nel presente libro non erano mai state pubblicate prima. Sul nostro forum io avevo scritto del libro di Maja Plissetskaja «Tredici anni dopo» («Тринадцать лет спустя»). Ora questo libro come anche il precedente «Io, Maja Plissetskaja» («Я, Майя Плисецкая...») si possono leggere in un unico grande volume.
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Alcune citazioni dal libro “Tredici anni dopo” di Maya Plissetskaya:
“Fin da bambina, non prendete, per favore, questo come una finzione, ho sentito qualche legame segreto con i cigni. E non solo dal punto di vista scenico ma vitale, ogni giorno.”
“Il mio "Cigno" l’ho osservato di nascosto allo zoo di Mosca. Dal vero. Più volte sono andata lì con un unico scopo – osservare la plastica del cigno, la forma del movimento delle ali, la tenuta della testa sul collo. Una volta ho avuto fortuna. All’improvviso, un cigno nero a pochi metri da me ha aperto le ali in tutta la loro larghezza, ha raccolto la sua zampa, e si è messo in un arabesco classico. E’ stato in questa posizione inverosimilmente a lungo. Mi ricordo ero affascinata - questa è la resistenza ...”
“Fin da bambina, non prendete, per favore, questo come una finzione, ho sentito qualche legame segreto con i cigni. E non solo dal punto di vista scenico ma vitale, ogni giorno.”
“Il mio "Cigno" l’ho osservato di nascosto allo zoo di Mosca. Dal vero. Più volte sono andata lì con un unico scopo – osservare la plastica del cigno, la forma del movimento delle ali, la tenuta della testa sul collo. Una volta ho avuto fortuna. All’improvviso, un cigno nero a pochi metri da me ha aperto le ali in tutta la loro larghezza, ha raccolto la sua zampa, e si è messo in un arabesco classico. E’ stato in questa posizione inverosimilmente a lungo. Mi ricordo ero affascinata - questa è la resistenza ...”
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Svetlana Makovètskaja Светлана Маковецкая
«IL SEGRETO DELLO STILE. MAJA PLISETSKAJA E PIERRE CARDIN»
«ТАЙНА СТИЛЯ. МАЙЯ ПЛИСЕЦКАЯ И ПЬЕР КАРДЕН»
Casa Editrice «Arsis-Design» Mosca 2012 (Pagine 92)
Издательство «Арсис-Дизайн» Москва 2012
L’album di fotografie di Svetlana Makovètskaja è dedicato al duo creativo della celebre ballerina russa Maja Plisetskaja e dello stilista francese Pierre Cardin. Maja Plessetskaja era sempre la Musa russa per il couturier Cardin.
L’edizione si compone di tre parti:
I.«Il Segreto dello Stile» («Тайна стиля»)
II.«Maja in Città» («Майя в городе»)
III.«I Costumi per balletto» («Костюмы для балета»)
La galleria ritrattistica di Cardin per i balletti «Le Acque Primaverili» («Вешние воды»), «Anna Karenina» («Анна Каренина») e «Il Gabbiano» («Чайка») fatta dal couturier apposta per Maja Plisetskaja. Il fotografo Svetlana Makovètskaja trasforma questa galleria dei costumi nell’artefatto raffinato. Al giudizio del pubblico sono presentati i lavori dove la bellezza della modella è indivisibile dalla finezza del costume. Nel segreto del Duo degli eminenti artisti della contemporaneità Maja Plisetskaja e Pierre Cardin si rifrage nella mente il miracolo della luce.
«IL SEGRETO DELLO STILE. MAJA PLISETSKAJA E PIERRE CARDIN»
«ТАЙНА СТИЛЯ. МАЙЯ ПЛИСЕЦКАЯ И ПЬЕР КАРДЕН»
Casa Editrice «Arsis-Design» Mosca 2012 (Pagine 92)
Издательство «Арсис-Дизайн» Москва 2012
L’album di fotografie di Svetlana Makovètskaja è dedicato al duo creativo della celebre ballerina russa Maja Plisetskaja e dello stilista francese Pierre Cardin. Maja Plessetskaja era sempre la Musa russa per il couturier Cardin.
L’edizione si compone di tre parti:
I.«Il Segreto dello Stile» («Тайна стиля»)
II.«Maja in Città» («Майя в городе»)
III.«I Costumi per balletto» («Костюмы для балета»)
La galleria ritrattistica di Cardin per i balletti «Le Acque Primaverili» («Вешние воды»), «Anna Karenina» («Анна Каренина») e «Il Gabbiano» («Чайка») fatta dal couturier apposta per Maja Plisetskaja. Il fotografo Svetlana Makovètskaja trasforma questa galleria dei costumi nell’artefatto raffinato. Al giudizio del pubblico sono presentati i lavori dove la bellezza della modella è indivisibile dalla finezza del costume. Nel segreto del Duo degli eminenti artisti della contemporaneità Maja Plisetskaja e Pierre Cardin si rifrage nella mente il miracolo della luce.
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IL SEGRETO DELLO STILE.jpg | |
Descrizione: | Svetlana Makovètskaja «IL SEGRETO DELLO STILE. MAJA PLISETSKAJA E PIERRE CARDIN» Casa Editrice «Arsis-Design» Mosca 2012 (Pagine 92) |
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Oggetto: «MAJA PLISSETSKAJA, ANIMA DELLA DANZA»
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Oggi, il 2 maggio 2015 è morta Maja Plissetskaja
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Maja Plissetskaja ballerina russa 1.jpg | |
Descrizione: | Maja Plissetskaja Ballerina russa |
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Maja Plissetskaja ballerina russa.jpg | |
Descrizione: | Maja Plissetskaja Ballerina russa |
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Oggetto: «MAJA PLISSETSKAJA, ANIMA DELLA DANZA»
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IL MONUMENTO A MAJA PLISSETSKAJA DAVANTI AL TEATRO BOLSHOJ
ПАМЯТНИК МАЙЕ ПЛИСЕЦКОЙ ПЕРЕД БОЛЬШИМ ТЕАТРОМ
Quest’anno (2015) è scomparsa dal mondo la grande ballerina Maja Plissetskaja. Era sempre l'orgoglio della Russia e dell’arte russa. Rappresentava il balletto russo nel mondo, non si pigliava delle beghe politiche, non fuggiva e non tradiva la sua Patria. Fra i numerosi palcoscenici del mondo su cui si esibiva, sempre evidenziava il Teatro Bolshoj come il migliore. Lo amava come la propria casa. Sarebbe bello erigere il monumento a questa Stella per tutti i tempi davanti al Teatro Bolshoj. Maja Plissetskaja nel suo testamento ha chiesto di spargere le sue ceneri sopra la Russia e i milioni di ammiratori avranno il posto per riverirla, per rendere omaggio!
ПАМЯТНИК МАЙЕ ПЛИСЕЦКОЙ ПЕРЕД БОЛЬШИМ ТЕАТРОМ
Quest’anno (2015) è scomparsa dal mondo la grande ballerina Maja Plissetskaja. Era sempre l'orgoglio della Russia e dell’arte russa. Rappresentava il balletto russo nel mondo, non si pigliava delle beghe politiche, non fuggiva e non tradiva la sua Patria. Fra i numerosi palcoscenici del mondo su cui si esibiva, sempre evidenziava il Teatro Bolshoj come il migliore. Lo amava come la propria casa. Sarebbe bello erigere il monumento a questa Stella per tutti i tempi davanti al Teatro Bolshoj. Maja Plissetskaja nel suo testamento ha chiesto di spargere le sue ceneri sopra la Russia e i milioni di ammiratori avranno il posto per riverirla, per rendere omaggio!
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Oggetto: «MAJA PLISSETSKAJA, ANIMA DELLA DANZA»
Ultima modifica di Zarevich il 19 Nov 2020 18:49, modificato 2 volte in totale
IL MONUMENTO A MAJA PLISSETSKAJA A MOSCA
ПАМЯТНИК МАЙЕ ПЛИСЕЦКОЙ В МОСКВЕ
In un giardinetto pubblico in Via Bolshaja Dmìtrovka, non è lontano dal Teatro Bolshoj di Mosca, il 20 novembre 2016 si è svolta l’innaugurazione del monumente alla celebre ballerina russa Màja Plissètskaja (Майя Плисецкая, 1915-2015). L’autore del monumento è lo scultore Viktor Mitròshin (Виктор Митрошин). Il monumento è di altezza nove metri. Sul piedistallo è riprodotto un autografo di Maja Plissètskaja. La composizione raffigura la ballerina in il ruolo di Carmen.
IL MONUMENTO A MAJA PLISSETSKAJA A MOSCA
https://www.arcarussa.it/forum/viewtopic.php?p=25969#p25969
«CARMEN SUITE»
https://www.arcarussa.it/forum/carme...b766bf3f#p25973
ПАМЯТНИК МАЙЕ ПЛИСЕЦКОЙ В МОСКВЕ
In un giardinetto pubblico in Via Bolshaja Dmìtrovka, non è lontano dal Teatro Bolshoj di Mosca, il 20 novembre 2016 si è svolta l’innaugurazione del monumente alla celebre ballerina russa Màja Plissètskaja (Майя Плисецкая, 1915-2015). L’autore del monumento è lo scultore Viktor Mitròshin (Виктор Митрошин). Il monumento è di altezza nove metri. Sul piedistallo è riprodotto un autografo di Maja Plissètskaja. La composizione raffigura la ballerina in il ruolo di Carmen.
IL MONUMENTO A MAJA PLISSETSKAJA A MOSCA
https://www.arcarussa.it/forum/viewtopic.php?p=25969#p25969
«CARMEN SUITE»
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Ultima modifica di Zarevich il 11 Nov 2020 11:29, modificato 1 volta in totale
IL FRANCOBOLLO DEDICATO A MAJA PLISSETSKAJA
ПОЧТОВАЯ МАРКА ПОСВЯЩЁННАЯ МАЙИ ПЛИСЕЦКОЙ
Al Teatro Bolshoj di Mosca si è svolta l’affrancatura filatelica di un francobollo dedicato alla celebre ballerina russa Maja Plissètskaja. Sul francobollo è raffigurato il ritratto di Maja Plissètskaja e la medaglia «L'ordine al merito per la Patria» (in russo: Орден «За заслуги перед Отечеством») è un ordine cavalleresco della Federazione Russa. La tiratura del francobollo è 280.000 esemplari. L’Arte di Balletto fra i filatelisti ha un significato particolare. I simili francobolli dedicati al Balletto sono sempre richiesti. La prima busta con il francobollo resterà al Teatro Bolshoj di Mosca dove Maja Plissètskaja ballava tutta la vita.
http://tvkultura.ru/article/show/article_id/199851/
ПОЧТОВАЯ МАРКА ПОСВЯЩЁННАЯ МАЙИ ПЛИСЕЦКОЙ
Al Teatro Bolshoj di Mosca si è svolta l’affrancatura filatelica di un francobollo dedicato alla celebre ballerina russa Maja Plissètskaja. Sul francobollo è raffigurato il ritratto di Maja Plissètskaja e la medaglia «L'ordine al merito per la Patria» (in russo: Орден «За заслуги перед Отечеством») è un ordine cavalleresco della Federazione Russa. La tiratura del francobollo è 280.000 esemplari. L’Arte di Balletto fra i filatelisti ha un significato particolare. I simili francobolli dedicati al Balletto sono sempre richiesti. La prima busta con il francobollo resterà al Teatro Bolshoj di Mosca dove Maja Plissètskaja ballava tutta la vita.
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Oggetto: «MAJA PLISSETSKAJA, ANIMA DELLA DANZA»
«LA MESSA DELLA COMMEMORAZIONE»
«МЕССА ПОМИНОВЕНИЯ»
Nel giorno della commemorazione della celebre ballerina russa Maja Plissetskaja, il 2 maggio 2020, il Teatro Mariinskij di San Pietroburgo presenterà «La Messa della commemorazione» («Месса поминовения») di Rodion Scedrin (Родион Щедрин). Il compositore dedicò questa sua composizione alla sua coniuge Maja Plissetskaja. La registrazione della prima rappresentazione è stata realizzata nel 2019 alla Sala da Concerti del Teatro Mariinskij. «La Messa della commemorazione» («Месса поминовения») sarà esaguita nell’interpretazione del Coro del Teatro Mariinskij diretto dal maestro Valerij Gherghiev (Валерий Гергиев).
«МЕССА ПОМИНОВЕНИЯ»
Nel giorno della commemorazione della celebre ballerina russa Maja Plissetskaja, il 2 maggio 2020, il Teatro Mariinskij di San Pietroburgo presenterà «La Messa della commemorazione» («Месса поминовения») di Rodion Scedrin (Родион Щедрин). Il compositore dedicò questa sua composizione alla sua coniuge Maja Plissetskaja. La registrazione della prima rappresentazione è stata realizzata nel 2019 alla Sala da Concerti del Teatro Mariinskij. «La Messa della commemorazione» («Месса поминовения») sarà esaguita nell’interpretazione del Coro del Teatro Mariinskij diretto dal maestro Valerij Gherghiev (Валерий Гергиев).
Maja Plissetskaja ballerina russa.jpg | |
Descrizione: | «MAJA PLISSETSKAJA, ANIMA DELLA DANZA» |
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Oggetto: «MAJA PLISSETSKAJA, ANIMA DELLA DANZA»
«MAJA PLISSETSKAJA» «МАЙЯ ПЛИСЕЦКАЯ»
Il 20 novembre 2020 segna il 95° anniversario della nascita di Maja Plissetskaja (1925-2015), la grande ballerina russa, coreografa, insegnante. È morta cinque anni fa, ma rimane un simbolo del balletto russo, una leggenda del XX secolo. Fino all'età di 65 anni, Plissetskaja ha lavorato al Teatro Bolshoj, fino all'età di 70 anni ha ballato sulle scarpe da punta e, fino ai suoi ultimi giorni, l'ha ammirata con la sua grazia e bellezza uniche. I critici hanno scritto che Maja Plissetskaja, la sua vita e il suo lavoro sono un vivido promemoria del fatto che le persone sono state create non solo in qualche modo, ma «in immagine e somiglianza». Plissetskaja era una tale persona e rimane nella nostra memoria: il tempo ha preservato la sua immagine, arte, pensieri, che ha così generosamente condiviso.
Il 20 novembre 2020 segna il 95° anniversario della nascita di Maja Plissetskaja (1925-2015), la grande ballerina russa, coreografa, insegnante. È morta cinque anni fa, ma rimane un simbolo del balletto russo, una leggenda del XX secolo. Fino all'età di 65 anni, Plissetskaja ha lavorato al Teatro Bolshoj, fino all'età di 70 anni ha ballato sulle scarpe da punta e, fino ai suoi ultimi giorni, l'ha ammirata con la sua grazia e bellezza uniche. I critici hanno scritto che Maja Plissetskaja, la sua vita e il suo lavoro sono un vivido promemoria del fatto che le persone sono state create non solo in qualche modo, ma «in immagine e somiglianza». Plissetskaja era una tale persona e rimane nella nostra memoria: il tempo ha preservato la sua immagine, arte, pensieri, che ha così generosamente condiviso.
Maja Plissetskaja ballerina russa.jpg | |
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«Я, Майя Плисецкая»
«Io, Maja Plissetskaja»
Una nuova edizione del libro «Io, Maja Plissetskaja» è stata presentata al Teatro Bolshoj. Il marito della grande ballerina, il noto compositore Rodion Scedrin ha scritto una prefazione profondamente personale. La vita comune della coppia di stelle è durata 57 anni. «Maja era infinitamente ingenua, schietta, sincera, forte e allo stesso tempo fragile e allo stesso tempo spietatamente obiettiva, veritiera, esigente ed equa nelle valutazioni umane. E nella sua professione è un professionista di altissimo livello», scrive Rodion Scedrin. Il compositore ha completato il libro con fotografie dell'archivio di famiglia. Il pubblico vedrà la maggior parte delle immagini per la prima volta. Rodion Scedrin definisce la narrazione una confessione. Pensieri, parole, voce dell'artista sono incorporati nel testo, su cui ha lavorato per tre anni. Il 20 novembre 2020 celebreremo il 95° anniversario della nascita di Maja Plissetskaja. Un concerto di gala si terrà al Teatro Bolshoj di Mosca.
«Io, Maja Plissetskaja»
Una nuova edizione del libro «Io, Maja Plissetskaja» è stata presentata al Teatro Bolshoj. Il marito della grande ballerina, il noto compositore Rodion Scedrin ha scritto una prefazione profondamente personale. La vita comune della coppia di stelle è durata 57 anni. «Maja era infinitamente ingenua, schietta, sincera, forte e allo stesso tempo fragile e allo stesso tempo spietatamente obiettiva, veritiera, esigente ed equa nelle valutazioni umane. E nella sua professione è un professionista di altissimo livello», scrive Rodion Scedrin. Il compositore ha completato il libro con fotografie dell'archivio di famiglia. Il pubblico vedrà la maggior parte delle immagini per la prima volta. Rodion Scedrin definisce la narrazione una confessione. Pensieri, parole, voce dell'artista sono incorporati nel testo, su cui ha lavorato per tre anni. Il 20 novembre 2020 celebreremo il 95° anniversario della nascita di Maja Plissetskaja. Un concerto di gala si terrà al Teatro Bolshoj di Mosca.
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