Oggetto: «VLADIMIR ODOEVSKIJ: LO SCRITTORE RUSSO»
Il Principe «VLADIMIR ODOEVSKIJ: LO SCRITTORE RUSSO»
Князь «ВЛАДИМИР ОДОЕВСКИЙ: РУССКИЙ ПИСАТЕЛЬ»

Il Principe Vladimir Odoevskij o Odojevskij (1803-1869), l’autore del romanzo filosofico «Le Notti Russe» («Русские ночи» 1844), era non solo giornalista, filosofo, redattore, storico, critico letterario e musicale, compositore e pedagogo, ma era anche conosciuto come cuoco e buongustaio.
Quando nel 1844 nel giornale «Literatùrnaja Gazeta» cominciò a pubblicare «Le Lezioni del Signor Puff, dottore dell’enciclopedia e delle altre scienze, sull’arte gastronomica» («Лекции господина Пуфа, доктора энциклопедии и других наук, о кухонном искусстве»), per tutti era chiaro chi si nascondeva dietro la maschera del signor Puff. «La Raccolta letteraria» del Signor Puff non è solo un Libro di cucina (Повàренная книга) scritto nella maniera di gioco, ma è una vera letteratura che fa piacere leggere. «Il gusto è una coscienza nella sfera estetica e nella sfera gastronomica». Il Principe Odoevskij descrive i diversi gusti gastronomici, i servizi da tavola, il comportamento a tavola ecc. della società russa della prima metà dell’Ottocento. Che c'è da meravigliarsi? Per il nostro secolo ventunesimo non è anacronistico.

Il Principe Vladimir Odòevskij (Князь Владимир Одòевский) era nato a Mosca nel 1803 (morì nel 1869), ed era un esponente dell'alta nobiltà russa. Era autore delle brevi storie imbevute di romanticismo misticheggiante. «Le notti russe» è una raccolta di conversazioni filosofiche che affermano l'inadeguatezza della scienza quando non sia guidata da superiori conoscenze metafisiche. Racconti fantastici sono «Kosmorama» (1840) e «La salamandra» (1842). Con «L'anno 4338» (pubblicato solo nel 1926) tentò, senza molto successo, il romanzo utopistico-sociale. Il Principe Odòevskij fu anche critico musicale di rilievo, e a lui si deve la valorizzazione e il successo di compositori come Mikhail Glìnka, Aleksandr Dargomyzskij e Mili Balàkirev.
Ma per tutti i russi il nome di Odoevskij è associato prima di tutto ad una piccola fiaba conosciuta a tutti i bambini. È la favola «La Cittadella nella tabacchiera» («Городòк в табакèрке» «Gorodòk v tabakèrkie»).
Chi non conosce questa bella fiaba? Noi tutti da bambini siamo entrati insieme al ragazzo Misha nella cittadella che gli si rivelava in una tabacchiera musicale, e con lui ed il bambino-campanellino visitavamo ed eravamo affascinati da tutto il meccanismo della tabacchiera. I martelletti, le mollette, le rotelle e il cilindro. Quella cittadella si chiamava «Din Din» in cui vivevano i ragazzini-campanelli. E’ una bellissima fiaba di Odoevskij. Suppongo che sia tradotta in italiano.
Vladimir Odoevskij (1803–1869)

«LA CITTADELLA NELLA TABACCHIERA».
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Il 13 agosto del 1803 nasceva a Mosca Vladimir Fyodorovich Odoevskij (Владимир Федорович Одоевский).
Oggi sarebbe stato il suo 206mo compleanno.
Quale occasione più adatta per rileggere questo bel post dedicato ad Odoevskij, scritto da Zarevich?
Vale anche la pena di ricordare che Odoevskij fu editore a San Pietroburgo della rivista Sovremennik (Современник), fondata da Pushkin nel 1836, e che Odoevskij diresse, dopo la morte di Pushkin nel 1837, fino al 1866. Sovremennik era una delle riviste letterarie più importanti di quelle'epoca, e ci scrivevano tutti gli scrittori e i letterati più famosi, come Gogol', che vi pubblicò i racconti di Pietroburgo, Ostrovskij, Tolstoj, Nekrasov, Tyuchev, Herzen e molti altri.
E non dimenticate di leggere la presentazione della sua fiaba più famosa, fatta da Zarevich, "La cittadella nella tabacchiera"

 
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Vladimir Odoevskij Владимир Одоевский
«LE NOTTI RUSSE» LE NOVELLE E LE CONVERSAZIONI FILOSOFICHE
«РУССКИЕ НОЧИ» НОВЕЛЛЫ И ФИЛОСОФСКИЕ БЕСЕДЫ
Serie: «Pocket Leonardo»
Casa Editrice «Leonardo» Mosca 2011 (Pagine 480)
Издательство «Леонардо» Москва 2011

Владимир Федорович Одоевский (1803-1869), князь, зачинатель русского классического музыковедения. Представитель «Общества любомудров», протоколы которого были им сожжены после 14 дек. 1825 г., но о деятельности которого можно составить суждение по четырехтомному альманаху «Мнемозина» (1824).
По замечанию славянофила И.Киреевского, в России 1-ой пол. XIX в. читатели Канта относились к читателям Шеллинга - как 5 к 5000. Однако разве что писателя-мистика и экстравагантного гурмана Одоевского да рано скончавшегося вольнолюбивого поэта Д.Веневитинова выдвинешь как действительно значительных шеллингианцев, усвоивших мысли Шеллинговой «Философии искусства».



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Descrizione: Vladimir Odoevskij
«LE NOTTI RUSSE» LE NOVELLE E LE CONVERSAZIONI FILOSOFICHE
Serie: «Pocket Leonardo»
Casa Editrice «Leonardo» Mosca 2011 (Pagine 480 
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Vladimir Odoevskij
«NOTTI RUSSE»
a cura di Luciana Montagnani
Casa Editrice UTET - Torino 1983

 

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Vladimir Odoevskij Владимир Одоевский
«L’ANNO 4338: LETTERE PIETROBURGHESI»
«THE YEAR 4338: PETERSBURG LETTERS»
«4338-й ГОД: ПЕТЕРБУРГСКИЕ ПИСЬМА»

Il mondo del 4337 sarà diviso in due parti: la Cina, sottomessa e arretra-ta, e la Russia, il regno del Nord e del progresso. Questa prognosi fondata fu stata fatta dallo scrittore russo Vladimir Odoevtsev nel suo romanzo di fantascienza «L’Anno 4338: Lettere pietroburghesi» («4338–й год: Петербургские письма» «The Year 4338: Petersburg Letters») scritto nel 1835. Purtroppo lo scrittore vivente non il suo romanzo non fu pubblicato.
«L’Anno 4338: Lettere pietroburghesi» è un romanzo utopico di Vladimir Odoevskij. È un romanzo futuristico, l’azione del quale si svolge nell’anno 4338. Il testo così come viene pubblicato a partire dal 1926: una introduzione a firma del principe Vladimir Odoevskij è seguita da sette lettere inviate da Ippolit Cungiev, studente della Scuola Principale di Pechino, al suo collega Lingin; la prima proviene da Costantinopoli ed è datata al 27 dicembre 4337, e le altre da San Pietroburgo; seguono due lunghi frammenti, delle osservazioni, «Gli aerostati e il loro effetto», «L’epoca 4000 anni dopo di noi», e una serie di appunti dal titolo «Lettere pietroburghesi».
L’opera incompiuta «L’anno 4338», sia il primo esempio, un embrione, di fantastico scientifico nella letteratura russa. Essa si distingue dalle opere coeve per la originalità della descrizione del mondo del futuro, basata sulla ricchezza dei dettagli, che coniugano elementi della tradizione fantastica classica con le nuove scoperte scientifiche e tecnologiche. Con la sua vasta cultura ed erudizione, unita ad un aggiornamento costante sulle novità del suo tempo, Vladimir Odoevskij costruisce un mondo del futuro in cui realizza il suo ideale filosofico, scientifico e artistico, inaugurando così un filone letterario che avrà grande successo nel secolo successivo.

 
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«ГОРОДОК В ТАБАКЕРКЕ» cioè «LA CITTADELLA NELLA TABACCHIERA» è la famosa fiaba del Principe, scrittore e musicologo russo Vladimir Odojevskij (Владимир Одоевский, 1803–1869).

Tutti i russi conoscono questa fiaba e la leggono ai loro bambini che non sanno ancora leggere. Le fiabe di Odojevskij sono buonissime, affettuose e di buon cuore. Sono perle della letteratura russa. Insieme al piccolo personaggio facciamo un inverosimile viaggio nella fiaba. Vi incontereremo la principessa Molletta e i buoni ragazzini-campanellini. Sotto di noi ci sarà il cielo «di tartaruga» e il solicello d’oro. Ci interessa di sapere perché suona la musica nella tabacchiera… Mìsha (Миша) è un allievo di un maestro di musica. Gli inverosimili avvenimenti cominciano ad avvenire a lui quando lui viola il divieto del suo maestro e apre l’antica tabacchiera. All’istante Misha diventa minuscolo, delle dimensioni di una scatola di fiammiferi. Misha crolla nella tabacchiera e capita in una piccola città incantata. Insieme a lui ci sono i suoi straordinari amici. Sono il suo romantico Violino (романтичная Скрипка), il suo fedele Clarinetto (преданный Кларнет) e il suo pieno di sé Contrabbasso (самодовольный Контрабас). Nella città non suona la musica perché la Principessa Melodia è in prigione. Misha ed i suoi amici devono salvare la Principessa Melodia (принцесса Мелòдия) che è condannata al mutismo (o silenzio) dal perfido Generale Tamburo (генерал Барабàн). Dopo mille peripezie Misha con l’aiuto dei suoi amici e molti abitanti della piccola città, martellini (молоточки), mollette (пружинки), cuscinetti (подушечки) e cilindrini (валики), campanellini (колокольчики) e squillini (звоночки), riescono a salvare la Principessa Melodia e tutto il meccanismo della tabacchiera comincerà a muoversi, a suonare. Suonerà la musica e tornerà in vita la piccola città sorprendente contenuta nella tabacchiera. E il piccolo ragazzo Misha capirà e darà il proprio consenso al suo Maestro di Musica il quale affermava che ogni strumento musicale ha non solo la voce propria, ma ha anche il suo carattere e un’anima … Una deliziosa fiaba per i bambini che devono cominciare ad amare la musica e a capire gli strumenti musicali. È una piccolissima enciclopedia del linguaggio musicale raccontata in forma musicale per sviluppare l’orecchio musicale ai bambini. Leggete questo libro ai vostri bambini! Sono curioso di sapere se questa fiaba è tradotta in italiano. Fatemelo sapere!

 

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Vladimir Odoevskij scrisse la storia «Sylphide» («Сильфида») nel 1837. Il suo personaggio principale, Platon, si trasferì di città in villaggio, nella casa del suo defunto zio. Ha corteggiato con successo la figlia di un vicino, ma allo stesso tempo ha trovato in casa un armadio sigillato con la collezione di libri di suo zio sul misticismo e l'alchimia. E Platon si immerse completamente nella nuova scienza della materia prima, degli spiriti stellari e dell'anima del sole.

 

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Antenato di «intelligenza». Questo non significa - il primo (in generale, il primo!) Il nostro intellettuale?! Non «intellettuale», come questa parola è stata interpretata in Occidente da tempo immemorabile, ma appunto - un «intellighente» («интеллигент»). Nel senso più alto della parola. È nato in modo altrettanto fantastico come si sono sviluppati in seguito gli eventi nella fiaba dei suoi figli «La Cittadella nella tabacchiera» («Городок в табакерке» «Town in a Snuffbox»). Questa storia è stata pubblicata nel 1834. A proposito, ha superato la famosa «Alice nel paese delle meraviglie» con una trama simile di 30 anni. Allo stesso tempo, sono state stampate la storia «Moroz Ivanovich» («Мороз Иванович») e «Raccolta di canzoni per bambini del nonno Irinej» («Сборник детских песен дедушки Иринея»). Puoi confrontare le fiabe di Vladimir Odoevskij con Hoffmann e i bambini le leggono da quasi 200 anni. Ma nel 1834 Odoevskij aveva già 30 anni, e dietro di lui c'erano il famoso Pensione nobiliare dell'Università di Mosca e il servizio nell'archivio non meno famoso del Collegio degli Affari Esteri. Sì, era un precursore del futuro! Nel suo romanzo incompiuto «Anno 4338», scrive in anticipo sui viaggi nello spazio, sui tunnel per «navi elettriche» dall'Himalaya al Mar Caspio (come nei progetti di Elon Musk), crede invece che le persone costruiranno palazzi di vetro di quelli in muratura, che si controllerà il clima, che si inventeranno gli aeroplani, il telefono senza fili, la fotocopiatrice, la digitalizzazione dei testi, e persino Internet e i blog, una sorta di «quotidiano domestico» personale attraverso il quale le persone che vivono a buon mercato distanza comunicherà tra loro. Scrive persino che San Pietroburgo e Mosca si fonderanno in una metropoli, e Cina e Russia diventeranno «centri del potere mondiale», e la Cina supererà i «selvaggi americani» nel romanzo. È incredibile!

 

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220 anni fa, il 30 luglio 1804, nasceva uno dei geni più misteriosi della letteratura russa. Era un genio nel senso antiquato del termine, quando la cosa principale è l'originalità del talento, un insolito volo di immaginazione. Ahimè, i grandi contemporanei lo hanno oscurato nella nostra coscienza, anche se «La città in una tabacchiera» eccita ancora le menti, come «Le notti russe». Ammettiamo finalmente che anche nella più ricca e diversificata cultura russa, Vladimir Odoevskij è una figura unica. Sia nel carattere che nella profondità della creatività. Amico di Pushkin, meraviglioso scrittore, narratore, musicologo, nello spirito si sentiva, prima di tutto, un educatore. Ed era anche chimico, inventore meccanico e – non è strano? - un funzionario governativo. Inoltre, era famoso come abile cuoco, anche se non tutti erano entusiasti della sua cucina. Odoevskij ha inventato piatti nuovi e mai visti prima. Ha presentato la sua «ricerca in cucina» sotto forma di conferenze ironiche per conto di «Mr. Pouf, dottore in enciclopedia e altre scienze sull'arte della cucina». Ebbene, se leggi Odoevskij con più attenzione...
Vasilij Rozanov lo definì sapientemente «il predecessore delle conversazioni filosofiche di Dostoevskij». Si possono trovare nei libri di Odoevskij, ma più spesso nei suoi salotti, dove parlano sempre emotivamente di ciò che è elevato. Odoevskij era addirittura considerato un Faust russo. Lui sa e può tutto, vuole comprendere tutto. Solo che non ha venduto la sua anima al diavolo.

 

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