Arca Russa

Molto interessante, non avevo mai sentito di questa città. A vedere le foto sembra uscita da una fiaba; piccolina, ordinata, tutta cinta da un muro di guardia come un borgo medievale. Si direbbe che ci abitino poche centinaia di persone, dalle dimensioni. Deve essere molto bella da vedere.

Davvero?
Non si direbbe proprio! Evidentemente dalle fotografie appare ancor apiù piccola di quello che è.

Molto belle queste foto! Fa piacere vedere che alcune località, nonostante il passare dei secoli, abbiano mantenuto intatto il loro aspetto antico. Questa Zvenigorod è un piccolo gioiello! E riguardo al nome: se Gorod significa città, Zveni ha qualche significato particolare?

Sì, Gòrod significa Città, Zveni deriva dalla parola zvenèt' (звенеть) cioè suonare o rintoccare.
Si può tradurre come la Città dei Suoni o dei Rintocchi: Zvenìgorod Звенигород
Caro Oneg! Sai che presso Zvenigorod, a Djutkòvo (Дютьково) c’è la tenuta di Serghej Tanèev (Сергей Танеев) dove lui viveva e morì in 1915. Ora ci si trova la Tenuta-Museo di Serghej Taneev.

SITO UFFICIALE DELLA CITTA’ DI ZVENIGOROD
www.zvenigorod.ru

Caro Zarevich! Grazie per le interessanti informazioni che scrivi.
Adesso capisco anche il motivo dello stemma araldico di Zvenigorod.
La storia della Russia è ricca di luoghi, personaggi e avvenimenti affascinanti !
Non sapevo che Tanèev avesse una tenuta lì vicino. In effetti è anche incredibile di come questo grande uomo di musica e cultura sia così poco conosciuto fuori dalla Russia. Lo si ricorda sempre solo per esser stato uno degli allievi favoriti di Ciajkovskij e poi insegnante di Rachmaninov, Skrjabin, Metner e Glier ... poi anche perchè sembra che Sofia, la moglie di Lev Tolstoj, si fosse innamorata di lui.
Lo stesso Stravinskij, che impietosamente aveva sempre pronta una critica per tutto e tutti, scrive solo belle parole su di lui, il che mi fa pensare di quanto sia stata grande la sua cultura e la stima di cui godeva negli ambienti culturali russi.
Un fatto curioso della sua personalità è che sotto il suo aspetto di grande professore, filosofo, musicista nonchè di uomo onesto e sincero che mai si lasciava tentare dai piaceri delle donne e del bere, c'era anche uno spirito ricco di umorismo e senso per il divertimento intellettuale "puro" che il compositore esprimeva attraverso cori, fughe e quartetti di soggetto comico o parodistico.