«MUSEO STORICO DI STATO»
ГОСУДАРСТВЕННЫЙ ИСТОРИЧЕСКИЙ МУЗЕЙ
MUSEO STORICO DI STATO
Il grande edificio in stile antico-russo venne costruito nel 1883 su progetto di Vladimir Shervurd e A. Semionov per ospitare il Museo Storico della Russia fondato dall’archeologo, il Conte Aleksej Uvàrov (Граф Алексей Уваров 1828-1884). Occupa la parte nord della Piazza Rossa, quella apposta alla Cattedrale di San Basilio. Il Museo Storico fu fu aperto nel 1883, è collegato inseparabilmente alla storia di Mosca e di tutto lo Stato Russo. Il Museo Storico dispone di ampissime collezioni archeologiche, di un grande gabinetto numismatico, di magnifiche collezioni di armi, di tessuti ed abiti russi ed esteri, oggetti di metallo, legno, vetro, ceramica, osso, di una collezione di manoscritti e libri antichi a stampa, di vari materiali figurativi. Ed anche la grande collezione delle icone russe. Sezioni staccate, la Cattedrale di San Basilio (Собор Василия Блаженного) e il Monastero Novodevicij (Новодевичий Монастырь).
ГОСУДАРСТВЕННЫЙ ИСТОРИЧЕСКИЙ МУЗЕЙ MUSEO STORICO DI STATO
SITO UFFICIALE DEL MUSEO STORICO DI STATO
http://www.shm.ru/
Oggetto: «MUSEO STORICO DI STATO»
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Oggetto: Re: «MUSEO STORICO DI STATO»
«MUSEO STORICO STATALE»
«ГОСУДАРСТВЕННЫЙ ИСТОРИЧЕСКИЙ МУЗЕЙ»
Il Museo Storico, uno dei più vecchi musei moscoviti, è situato sula Piazza Rossa in un edificio costruito nel 1878-1883 su progetto dell’architetto Vladimir Shervud (Владимир Шервуд), in stile «antico-russo». Le sale del Museo furono aperte al pubblico l’8 luglio 1883.
Oggi il Museo Storico Statale (Государственный Исторический Музей) vanta la più completa collezione della Russia che illustra la storia del paese dai tempi più antichi ai giorni nostri. I fondi del Museo contano fino a 8,5 milioni di cimeli, esso possiede la più grande collezione della Russia in campo archeologico e numismatico i valore mondiale. Una raccolta i manoscritti antichi e di incunaboli, di preziosissimi esemplari di armi russi, orientali e occidentali, di tessuti e abiti russi, di oggetti d’uso quotidiano. Inoltre il Museo dispone di notevoli collezioni di pittura, grafica, scultura.
Al pianterreno del Museo, le sale 1-4 sono dedicate alla società primitiva.
Qui è esposto materiale archeologico, frutto di scavi sul territorio della Russia, dal neolitico all’età del bronzo: vari strumenti di lavoro, oggetti d’uso quotidiano delle antiche tribù in pietra, osso, argilla. Segue il passaggio dal matriarcato ai rapporti patriarcali. Nella parte superiore delle pareti della seconda sala ci sono i dipinti del noto pittore russo Viktor Vasnetsòv (Виктор Васнецов) sul tema «L’età della pietr» («Каменный век»), eseguite per il Museo.
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Il Museo Storico, uno dei più vecchi musei moscoviti, è situato sula Piazza Rossa in un edificio costruito nel 1878-1883 su progetto dell’architetto Vladimir Shervud (Владимир Шервуд), in stile «antico-russo». Le sale del Museo furono aperte al pubblico l’8 luglio 1883.
Oggi il Museo Storico Statale (Государственный Исторический Музей) vanta la più completa collezione della Russia che illustra la storia del paese dai tempi più antichi ai giorni nostri. I fondi del Museo contano fino a 8,5 milioni di cimeli, esso possiede la più grande collezione della Russia in campo archeologico e numismatico i valore mondiale. Una raccolta i manoscritti antichi e di incunaboli, di preziosissimi esemplari di armi russi, orientali e occidentali, di tessuti e abiti russi, di oggetti d’uso quotidiano. Inoltre il Museo dispone di notevoli collezioni di pittura, grafica, scultura.
Al pianterreno del Museo, le sale 1-4 sono dedicate alla società primitiva.
Qui è esposto materiale archeologico, frutto di scavi sul territorio della Russia, dal neolitico all’età del bronzo: vari strumenti di lavoro, oggetti d’uso quotidiano delle antiche tribù in pietra, osso, argilla. Segue il passaggio dal matriarcato ai rapporti patriarcali. Nella parte superiore delle pareti della seconda sala ci sono i dipinti del noto pittore russo Viktor Vasnetsòv (Виктор Васнецов) sul tema «L’età della pietr» («Каменный век»), eseguite per il Museo.
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MUSEO STORICO STATALE
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«GRECI E BARBARI VICINO ALLE MURA DEL CREMLINO»
Il Museo Storico Statale si è rivolto alla storia della coesistenza dei greci e delle tribù nomadi sul litorale del Mar Nero. «Sull’orlo dell’Ecumene. I greci e i barbari sulla riva settentrionale del Ponto Eucsino»: così si chiama l’esposizione al Museo Storico. Gli oggetti esposti sono stati forniti anche dal Museo statale dell’Oriente e dal Museo Storico archeologico di Krasnodar. La mostra è dedicata al rapporto tra i due mondi, coesistiti per alcuni millenni sull’orlo dell’Ecumene: il mondo della civiltà antica e quello dei barbari, presentato dai nomadi delle steppe vicine al Mar Nero. Ma possiamo dire che era un mondo unico, in cui vivevano a corpo a corpo greci e barbari. I temi principali della mostra abbracciano oggetti provenienti da entrambe culture: uomo, donna, bambini, armi, religione, la morte e l’al di lа, cultura e arte. Nelle cittа greche sono presentate anche teatro, amore ed eros. Gli autori hanno voluto in un certo senso contrapporre la cultura greca a quella dei barbari, ma anche dimostrare che avevano molte cose in comune. Uno stretto intreccio di tratti greci e barbarici и appunto la maggiore caratteristica della cultura dei greci provenienti dalla parte settentrionale del Mar Nero e degli sciti, meoti e sarmati che li circondavano. Alla fine dell’VIII secolo a.C. iniziò la Grande colonizzazione greca, che si avviò, dal VII secolo a.C., anche sulle rive del Ponto Eucsino, dove i greci crearono le nuove poleis ad imitazione di quelle in patria. La riva settentrionale del Mar Nero, dal punto di vista culturale, rappresentava una parte unica nel mondo antico. Questa peculiaritа era determinata dall’interazione fra i due mondi: quello ellenico e quello barbarico. I greci vi portarono la propria cultura, arte, mitologia. Le tribù locali, sciti, meoti, sarmati, assimilarono molte caratteristiche di questa cultura. La maggiore ellenizzazione fu subita dalle tribù che avevano i contatti più stretti con i greci, cioè quelli collocati poco lontano dal litorale. D’altronde, i greci subivano l’influsso delle culture barbariche, assimilando costumi ed esperienze degli indigeni. La lontananza di queste terre dal territorio principale del mondo greco comportò la comparsa di numerose leggende e di molti miti. Esistevano leggende su coraggiose donne guerriere, amazzoni, la residenza delle quali и attribuita da alcuni studiosi alla zona della Meotide. I ritrovamenti di armi nei sepolcri femminili dei sarmati hanno permesso ad alcuni scienziati di annoverare le amazzoni fra i personaggi storici.
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«GRECI E BARBARI VICINO ALLE MURA DEL CREMLINO»
Il Museo Storico Statale si è rivolto alla storia della coesistenza dei greci e delle tribù nomadi sul litorale del Mar Nero. «Sull’orlo dell’Ecumene. I greci e i barbari sulla riva settentrionale del Ponto Eucsino»: così si chiama l’esposizione al Museo Storico. Gli oggetti esposti sono stati forniti anche dal Museo statale dell’Oriente e dal Museo Storico archeologico di Krasnodar. La mostra è dedicata al rapporto tra i due mondi, coesistiti per alcuni millenni sull’orlo dell’Ecumene: il mondo della civiltà antica e quello dei barbari, presentato dai nomadi delle steppe vicine al Mar Nero. Ma possiamo dire che era un mondo unico, in cui vivevano a corpo a corpo greci e barbari. I temi principali della mostra abbracciano oggetti provenienti da entrambe culture: uomo, donna, bambini, armi, religione, la morte e l’al di lа, cultura e arte. Nelle cittа greche sono presentate anche teatro, amore ed eros. Gli autori hanno voluto in un certo senso contrapporre la cultura greca a quella dei barbari, ma anche dimostrare che avevano molte cose in comune. Uno stretto intreccio di tratti greci e barbarici и appunto la maggiore caratteristica della cultura dei greci provenienti dalla parte settentrionale del Mar Nero e degli sciti, meoti e sarmati che li circondavano. Alla fine dell’VIII secolo a.C. iniziò la Grande colonizzazione greca, che si avviò, dal VII secolo a.C., anche sulle rive del Ponto Eucsino, dove i greci crearono le nuove poleis ad imitazione di quelle in patria. La riva settentrionale del Mar Nero, dal punto di vista culturale, rappresentava una parte unica nel mondo antico. Questa peculiaritа era determinata dall’interazione fra i due mondi: quello ellenico e quello barbarico. I greci vi portarono la propria cultura, arte, mitologia. Le tribù locali, sciti, meoti, sarmati, assimilarono molte caratteristiche di questa cultura. La maggiore ellenizzazione fu subita dalle tribù che avevano i contatti più stretti con i greci, cioè quelli collocati poco lontano dal litorale. D’altronde, i greci subivano l’influsso delle culture barbariche, assimilando costumi ed esperienze degli indigeni. La lontananza di queste terre dal territorio principale del mondo greco comportò la comparsa di numerose leggende e di molti miti. Esistevano leggende su coraggiose donne guerriere, amazzoni, la residenza delle quali и attribuita da alcuni studiosi alla zona della Meotide. I ritrovamenti di armi nei sepolcri femminili dei sarmati hanno permesso ad alcuni scienziati di annoverare le amazzoni fra i personaggi storici.
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Al Museo Storico si svolge la Mostra «Il Nord Russo» («Русский Север»). L’esposizione presenta delle decorazioni di legno, il vasellame, i mobili e altri oggetti. Tutti gli oggetti sono decorati con dei fiori, dei disegni e degli ornamenti degli animali fiabeschi. Un settore particolare della Mostra occupano i libri manoscritti con veste variopinte.
Il Nord Russo Mostra .jpg | |
Descrizione: | «MUSEO STORICO DI STATO» La Mostra «Il Nord Russo» |
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Oggetto: «MUSEO STORICO DI STATO»
Il Museo Storico apre una mostra dedicata al 175° anniversario della nascita dell'Imperatore Alessandro III.
L'inaugurazione della mostra su uno dei governanti più iconici della Russia avrà luogo il 13 ottobre 2020, secondo quanto riportato dal servizio stampa del Museo Storico Statale.
«Il destino ha dato ad Alessandro III poco più di 13 anni di regno. Durante questo periodo, ha cercato di guidare la Russia fuori dalla disastrosa situazione politica ed economica, mentre si assegnava il compito di preservare e rafforzare il potere autocratico. L'imperatore in ogni modo ha incoraggiato l'interesse per la storia del proprio paese, ha cercato di mantenere lo spirito di identità nazionale, sentimenti patriottici, orgoglio per la sua patria. Il compito della nostra mostra è quello di rivelare l'immagine di Alessandro III sia come sovrano che come persona», afferma il servizio stampa cita il direttore del Museo storico Aleksej Levykin.
Durante il regno di Alessandro III, iniziò la costruzione della Ferrovia Transiberiana, il più grande progetto di trasporto nella storia del mondo. La mostra presenterà un panorama ad acquerello dell'artista P.Pjasetskij, dove si possono vedere le fasi dell'aspetto della Ferrovia Siberiana, così come un intero complesso di oggetti commemorativi legati a questo evento.
L'inaugurazione della mostra su uno dei governanti più iconici della Russia avrà luogo il 13 ottobre 2020, secondo quanto riportato dal servizio stampa del Museo Storico Statale.
«Il destino ha dato ad Alessandro III poco più di 13 anni di regno. Durante questo periodo, ha cercato di guidare la Russia fuori dalla disastrosa situazione politica ed economica, mentre si assegnava il compito di preservare e rafforzare il potere autocratico. L'imperatore in ogni modo ha incoraggiato l'interesse per la storia del proprio paese, ha cercato di mantenere lo spirito di identità nazionale, sentimenti patriottici, orgoglio per la sua patria. Il compito della nostra mostra è quello di rivelare l'immagine di Alessandro III sia come sovrano che come persona», afferma il servizio stampa cita il direttore del Museo storico Aleksej Levykin.
Durante il regno di Alessandro III, iniziò la costruzione della Ferrovia Transiberiana, il più grande progetto di trasporto nella storia del mondo. La mostra presenterà un panorama ad acquerello dell'artista P.Pjasetskij, dove si possono vedere le fasi dell'aspetto della Ferrovia Siberiana, così come un intero complesso di oggetti commemorativi legati a questo evento.
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Oggetto: «MUSEO STORICO DI STATO»
Alla vigilia del 150° anniversario, il Museo Storico lancia il progetto Internet «Il Primo. Russo. Storico» («Первый. Российский. Исторический»), che presenterà rari materiali d'archivio e fotografie. Il 3 settembre 1875 ebbe luogo una solenne cerimonia di posa della prima pietra per la costruzione del Museo Storico. Per quasi un secolo e mezzo, la Piazza Rossa di Mosca è stata adornata con un magnifico edificio eretto appositamente per ospitare il principale museo di storia russa. Le collezioni più ricche del Museo sono state studiate abbastanza ampiamente, ma la storia della creazione del museo stesso rimane nota solo agli storici e a una ristretta cerchia di specialisti.
Alla vigilia del 150° anniversario, il Museo Storico ha lanciato il progetto Internet «Il Primo. Russo. Storico», all'interno del quale presenterà materiali d'archivio, fotografie relative a eventi chiave e personaggi che hanno posto le basi del principale museo di storia russa.
Come poteva essere il Museo Storico e quale ruolo ebbe nella sua creazione il futuro imperatore Alessandro III; dove originariamente era previsto di collocare il tesoro nazionale e quando i capolavori di Botticelli e Leonardo da Vinci furono nascosti sotto gli archi del museo sulla Piazza Rossa; che si è offerto di demolire l'edificio del museo e come sono disposte le aquile-segnavento sulle torri del museo - molti fatti interessanti sul più grande museo russo sono raccolti sulle pagine della risorsa Internet.
«La storia del museo, che si è più volte trovato sull'orlo della distruzione, merita un discorso a parte. Grazie agli sforzi dei padri fondatori del museo, dei suoi fiduciari, direttori e impiegati, che con il loro lavoro disinteressato hanno preservato e ampliato collezioni inestimabili, oggi il Museo Storico Statale è giustamente considerato uno dei più significativi del mondo antichi depositi».
Alla vigilia del 150° anniversario, il Museo Storico ha lanciato il progetto Internet «Il Primo. Russo. Storico», all'interno del quale presenterà materiali d'archivio, fotografie relative a eventi chiave e personaggi che hanno posto le basi del principale museo di storia russa.
Come poteva essere il Museo Storico e quale ruolo ebbe nella sua creazione il futuro imperatore Alessandro III; dove originariamente era previsto di collocare il tesoro nazionale e quando i capolavori di Botticelli e Leonardo da Vinci furono nascosti sotto gli archi del museo sulla Piazza Rossa; che si è offerto di demolire l'edificio del museo e come sono disposte le aquile-segnavento sulle torri del museo - molti fatti interessanti sul più grande museo russo sono raccolti sulle pagine della risorsa Internet.
«La storia del museo, che si è più volte trovato sull'orlo della distruzione, merita un discorso a parte. Grazie agli sforzi dei padri fondatori del museo, dei suoi fiduciari, direttori e impiegati, che con il loro lavoro disinteressato hanno preservato e ampliato collezioni inestimabili, oggi il Museo Storico Statale è giustamente considerato uno dei più significativi del mondo antichi depositi».
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«L’IMPERO RUSSO NEL MUSEO STORICO STATALE»
«РОССИЙСКАЯ ИМПЕРИЯ В ГОСУДАРСТВЕННОМ ИСТОРИЧЕСКОМ МУЗЕЕ»
Il nuovo progetto espositivo al Museo Storico Statale di Mosca continua la serie di eventi giubilari programmati in concomitanza con il 150° anniversario del Museo Storico. La mostra ripercorre la storia dello sviluppo dell'Impero Russo e svela i principali problemi legati alla struttura politica e territoriale dello Stato: l'autoritarismo del potere, la vastità del territorio, la multinazionalità, il significativo potenziale socio-economico, la presenza di un forte esercito regolare come garante della sicurezza e la chiesa come sostegno sociale e spirituale dello Stato. La maggior parte dei 400 oggetti museali presentati alla mostra sarà esposta per la prima volta.
L'impero russo esiste da quasi 200 anni e ha avuto un ruolo enorme nella storia del mondo. Il potere dello stato era rafforzato dalle azioni dei suoi governanti, nonché dalla volontà, dal lavoro, dal talento, dagli sforzi eroici e dai considerevoli oneri dei loro sudditi. Il 22 ottobre 1721, dopo la trionfante fine della Guerra del Nord e la conclusione della pace di Nystadt con la Svezia nella cattedrale della Santissima Trinità di San Pietroburgo, lo zar Pietro I fu proclamato «Grande», «Imperatore di tutta la Russia» e «Padre della Patria». La proclamazione di Pietro I come imperatore e della Russia come impero segnò la fine di un lungo processo di evoluzione dello stato russo, iniziato nel XVI secolo. Le riforme di Pietro I diedero un'accelerazione senza precedenti al processo di trasformazione della Moscovia in una grande potenza.
La prima sezione della mostra è dedicata alla formazione dell'Impero Russo al tempo di Pietro e all'espansione del suo territorio durante i successivi regni. Questa sezione presenta manufatti di particolare significato storico: sono associati alla vittoria della Russia nella Guerra del Nord, che segnò l'inizio della formazione dell'impero. Questi sono modelli di navi che hanno svolto un ruolo importante nella storia della flotta russa e mappe uniche del XVIII - inizio XX secolo, che dimostrano la crescita territoriale dello stato e la sua struttura amministrativa, illustrando il processo di sviluppo ed esplorazione di nuove terre.
Tra gli oggetti esposti, spicca il set di uniformi del colonnello del reggimento delle guardie di vita Preobrazhènskij, che apparteneva a Pietro I. Qui ci sono anche monumenti associati alla lotta della Russia per l'accesso al Baltico: un cannone svedese catturato e uno stendardo, uno stendardo delle guardie russe, una medaglia d'oro in memoria del Trattato di pace di Nystadt del 1721.
«РОССИЙСКАЯ ИМПЕРИЯ В ГОСУДАРСТВЕННОМ ИСТОРИЧЕСКОМ МУЗЕЕ»
Il nuovo progetto espositivo al Museo Storico Statale di Mosca continua la serie di eventi giubilari programmati in concomitanza con il 150° anniversario del Museo Storico. La mostra ripercorre la storia dello sviluppo dell'Impero Russo e svela i principali problemi legati alla struttura politica e territoriale dello Stato: l'autoritarismo del potere, la vastità del territorio, la multinazionalità, il significativo potenziale socio-economico, la presenza di un forte esercito regolare come garante della sicurezza e la chiesa come sostegno sociale e spirituale dello Stato. La maggior parte dei 400 oggetti museali presentati alla mostra sarà esposta per la prima volta.
L'impero russo esiste da quasi 200 anni e ha avuto un ruolo enorme nella storia del mondo. Il potere dello stato era rafforzato dalle azioni dei suoi governanti, nonché dalla volontà, dal lavoro, dal talento, dagli sforzi eroici e dai considerevoli oneri dei loro sudditi. Il 22 ottobre 1721, dopo la trionfante fine della Guerra del Nord e la conclusione della pace di Nystadt con la Svezia nella cattedrale della Santissima Trinità di San Pietroburgo, lo zar Pietro I fu proclamato «Grande», «Imperatore di tutta la Russia» e «Padre della Patria». La proclamazione di Pietro I come imperatore e della Russia come impero segnò la fine di un lungo processo di evoluzione dello stato russo, iniziato nel XVI secolo. Le riforme di Pietro I diedero un'accelerazione senza precedenti al processo di trasformazione della Moscovia in una grande potenza.
La prima sezione della mostra è dedicata alla formazione dell'Impero Russo al tempo di Pietro e all'espansione del suo territorio durante i successivi regni. Questa sezione presenta manufatti di particolare significato storico: sono associati alla vittoria della Russia nella Guerra del Nord, che segnò l'inizio della formazione dell'impero. Questi sono modelli di navi che hanno svolto un ruolo importante nella storia della flotta russa e mappe uniche del XVIII - inizio XX secolo, che dimostrano la crescita territoriale dello stato e la sua struttura amministrativa, illustrando il processo di sviluppo ed esplorazione di nuove terre.
Tra gli oggetti esposti, spicca il set di uniformi del colonnello del reggimento delle guardie di vita Preobrazhènskij, che apparteneva a Pietro I. Qui ci sono anche monumenti associati alla lotta della Russia per l'accesso al Baltico: un cannone svedese catturato e uno stendardo, uno stendardo delle guardie russe, una medaglia d'oro in memoria del Trattato di pace di Nystadt del 1721.
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Tutti in Russia conoscono questa maestosa torre in mattoni rossi e l'indirizzo dell'edificio è noto a moltissimi. Un bellissimo palazzo, nella cui architettura, a quanto pare, si mescolano tutte le epoche della nostra storia, si erge orgogliosamente sopra la piazza principale del paese. Quattro guglie con aquile a due teste riecheggiano visivamente l'esile cresta delle torri del Cremlino, e questo simbolismo sembra chiarire che non solo l'Oriente e l'Occidente, ma anche il passato e il futuro sono armoniosamente e indissolubilmente legati nello stato. 140 anni fa a Mosca è stato aperto il Museo Storico.
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Descrizione: | «MUSEO STORICO DI STATO» |
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Oggetto: «MUSEO STORICO DI STATO»
«ЗАПИСКИ ЮВЕЛИРА. БРИЛЛИАНТОВАЯ ИСТОРИЯ»
«GLI APPUNTI DI UN GIOIELLIERE. STORIA DEL DIAMANTE»
Il 30 settembre 2023 si inaugura la mostra «Appunti di un gioielliere. Storia del diamante» («Записки ювелира. Бриллиантовая история») al Museo Storico Statale di Mosca. La Mostra è dedicata all'arte orafa del XVIII secolo e al lavoro dei moderni maestri orafi. La mostra è composta da oggetti della collezione del Museo Storico Statale e dell'Ermitage, opere che riflettono le tendenze della moda per le pietre preziose in Russia nel XVIII secolo. I visitatori vedranno capolavori creati per le Imperatrici russe - spille, sgabelli e altri oggetti personali - così come opere di maestri contemporanei.
«GLI APPUNTI DI UN GIOIELLIERE. STORIA DEL DIAMANTE»
Il 30 settembre 2023 si inaugura la mostra «Appunti di un gioielliere. Storia del diamante» («Записки ювелира. Бриллиантовая история») al Museo Storico Statale di Mosca. La Mostra è dedicata all'arte orafa del XVIII secolo e al lavoro dei moderni maestri orafi. La mostra è composta da oggetti della collezione del Museo Storico Statale e dell'Ermitage, opere che riflettono le tendenze della moda per le pietre preziose in Russia nel XVIII secolo. I visitatori vedranno capolavori creati per le Imperatrici russe - spille, sgabelli e altri oggetti personali - così come opere di maestri contemporanei.
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Oggetto: «MUSEO STORICO DI STATO»
Il Museo Storico celebrerà il 200° anniversario della nascita del conte Aleksej Uvàrov. Il 16 aprile 2024, la mostra «Conte A.S.Uvarov è un archeologo, collezionista, educatore. Nel 200° anniversario della sua nascita» («Граф А.С. Уваров — археолог, коллекционер, просветитель. К 200-летию со дня рождения»). La mostra sarà dedicata alla vita e al lavoro scientifico di Aleksej Uvarov, il fondatore del primo museo di storia nazionale russa. La mostra presenterà 244 reperti provenienti dai dipartimenti di raccolta del Museo storico statale: archeologia, materiali visivi, fonti scritte, pittura antica russa, manoscritti e primi libri stampati, metalli preziosi, metallo, numismatica, tessuti, legno, materiale librario. La prima sala della mostra sarà dedicata alla biografia e al patrimonio creativo del conte Uvarov. I visitatori potranno vedere documenti dell'archivio personale degli Uvarov, reperti archeologici, atti di congressi archeologici, medaglie e diplomi. Nella seconda sala, gli ospiti della mostra conosceranno i monumenti delle collezioni di Uvarov: con oggetti estratti da tumuli; monete del regno del Bosforo e delle antiche città greche; icone su tavola, icone ricamate; croci; una vasta collezione di libri manoscritti. La terza sezione della mostra sarà dedicata alla partecipazione di Uvarov alla creazione del Museo storico russo. Numerosi documenti di quegli anni provenienti dall'archivio del conte e dalla sua corrispondenza servono come conferma visibile del contributo decisivo di Uvarov alla formazione del concetto e della struttura del museo, all'aspetto architettonico dell'edificio e al riempimento delle sale espositive. Il 16 aprile 2024, il Museo Storico Statale, insieme all'Istituto di Archeologia, terrà una conferenza scientifica dedicata al 200° anniversario della nascita dello scienziato. La conferenza prevede di coprire una vasta gamma di questioni relative alla biografia di Uvarov, alle sue attività scientifiche, alla ricerca archeologica, alla sua collezione e al contributo alla creazione della Società archeologica di Mosca e del primo museo russo di storia russa.
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