Oggetto: «CHE DISGRAZIA L'IGEGNO» DI ALEKSANDR GRIBOJEDOV
Ekaterina Zimbajeva Екатерина Цимбаева
«GRIBOJEDOV» «ГРИБОЕДОВ»
Serie: «Vita degli Uomini Eccellenti» (ЖЗЛ «Жизнь Замечательных Людей»)
Casa Editrice «Molodaja Gvardia» Mosca 2011 (Pagine 551)
Издательство «Молодая гвардия» Москва 2011

Aleksandr Gribojedov (Александр Грибоедов, 1795-1829) è stato un drammaturgo, poeta, compositore e diplomatico russo. La sua opera più famosa, una commedia in versi, si intitola «Горе от ума», tradotta in italiano come «Che disgrazia essere intelligenti!» o «L'ingegno, che guaio!» o ancora «Che disgrazia l'ingegno!», tuttora una delle più rappresentate nei teatri in Russia



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Descrizione: Ekaterina Zimbajeva
«GRIBOJEDOV»
Serie: «Vita degli Uomini Eccellenti»
Casa Editrice «Molodaja Gvardia» Mosca 2011 (Pagine 551) 
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Oggetto: «CHE DISGRAZIA L'IGEGNO» DI ALEKSANDR GRIBOJEDOV
Ho voglia di scrivere il mio post proprio in questo «corrente» dedicato al celebre poeta russo Aleksandr Gribojedov. L’ho aperto nel lontano 2007 anno per raccontare dell’autore della commedia «Che disgrazia l'ingegno!» («Горе от ума»). Il noto regista cinematografico Nikita Mikhalkov ha deciso di girare il suo nuovo film dedicato alla vita di Aleksandr Gribojedov. Secondo lui la sceneggiatura «La Vita e la Morte di Aleksandr Gribojedov» («Жизнь и гибель Александра Грибоедова») è già stato scritto trenta anni fa. Nikita Mikhalkov è riuscito a trovare negli archivi dei documenti incredibili, in particolare i documenti della morte di Gribojedov. È stato un omicidio politico pianificato dall’Impero britannico.



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«LA CARATTERISTICA COMPARATIVA DI CIATSKIJ E MOLCIALIN»
«СРАВНИТЕЛЬНАЯ ХАРАКТЕРИСТИКА ЧАЦКОГО И МОЛЧАЛИНА»

Cari amici!
Vorrei presentare una caratteristica comparativa di due personaggi principali della commedia di Aleksandr Gribojedov «Che disgrazia l'ingegno» («Горе от ума»). Questa caratteristica sarà interessante soltanto a quelle persone che lessero a commedia di Gribojedov. Vorrei far ricordare che la commedia «Che disgrazia l'ingegno» («Горе от ума») entra nel programma scolastico delle scuole russe, è la lettura scolastica e quindi tutti gli scolari russi conoscono bene questi personaggi e persino scrivono i componimenti a scuola. Il lettore italiano conosce poco questa’opera di Aleksandr Gribojedov e perciò vorrei presentargli, in breve, due personaggi: Ciatskij e Molcialin, nutrendo una speranza che leggerà, presto o tardi, la stupenda commedia del celebre poeta e diplomata russo.


Aleksandr Ciàtskij (Александр Чацкий) e Aleksej Molciàlin (Алексей Молчалин) sono due personaggi della commedia di Aleksandr Gribojedov «Che disgrazia l'ingegno» («Горе от ума»). Loro sono completamente diversi del loro carattere, della loro concezione del mondo, del loro stato sociale.
Aleksej Molcialin è il tipico rappresentante di quell’epoca, la personificazione del servilismo, della menzogna, della lusinga, dell’egoismo e dell’umiliazione a scopo di lucro.
Aleksandr Ciatskij è assolutamente contrario. Molte parti dell’anima di Gribojedov stesso furono riflesse nell’immagine di Ciatskij. Lui è un vero e appassionato patriota.
Molcialin, è calmo per natura e uguale a tutti gli altri. Il suo compito principale della vita è la carriera e occupare un posto di rilievo. L’unico suo talento è la moderazione e la diligenza. Molcialin è un ipocrita.
Ciatskij disprezza e rimprova il «secolo passato». È convinto che il secolo corrente giustificherà le sue speranze e cambierà, scuoterà la società addormentata.

 

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«CHE DISGRAZIA L'INGEGNO!» «ГОРЕ ОТ УМА»
«Che disgrazia l'ingegno!» («Горе от ума»), una commedia in versi di Aleksandr Gribojedov che riunisce in sé gli elementi del romanticismo e del realismo. La commedia descrive la società moscovita post-napoleonica, la vita degli anni 1808-1824. L’azione stessa si svolge dieci anni dopo la guerra del 1812, cioè nel 1922. La commedia «Che disgrazia l'ingegno!» («Горе от ума») è una satira della società aristocratica moscovita della prima metà del XIX secolo. È uno delle apici della drammaturgia e poesia russa, praticamente è terminata la «commedia in versi» come genere. La commedia sarebbe divenuta materia di studio obbligatoria nei programmi scolastici della Russia ed è ancora considerata un classico della drammaturgia in lingua russa. «Che disgrazia l'ingegno» è ricca di espressioni divenute proverbiali nei paesi di lingua russa, a partire dal titolo stesso. Oggi molte di queste espressioni hanno acquisito una coloritura comica, per via del linguaggio antiquato.
Zarevich

Aleksandr Gribojedov Александр Грибоедов
«CHE DISGRAZIA L'INGEGNO!» «ГОРЕ ОТ УМА»
Casa Editrice «Eksmo» Mosca 2017 (Pagine 464)
Издательство «Эксмо» Москва 2017



 

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Descrizione: Aleksandr Gribojedov «CHE DISGRAZIA L'INGEGNO!»
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«CHE DISGRAZIA L'INGEGNO» («ГОРЕ ОТ УМА») la celebre commedia di Aleksandr Gribojedov compie più di 150 anni, la descrizione vivace dei costumi, la galleria dei vivi tipi ed eternamente acuta ironia agita un lettore. Insegna la nettezza della lingua russa, insegna l’idea dell’onore, della dignità e della nobiltà d'animo.

 

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Aleksandr Gribojedov Александр Грибоедов
«CHE DISGRAZIA L'INGEGNO!» «ГОРЕ ОТ УМА»
Casa Editrice «Azbuka» San Pietroburgo 2011 (Pagine 256)
Издательство «Азбука» Санкт-Петербург 2011

«Che disgrazia l'ingegno!» «Горе от ума» «Woe from Wit» è una delle prime commedie russe, divisa in proverbi e detti, che ancora adornano il discorso di qualsiasi persona più o meno colta. «Che disgrazia l'ingegno!» è una commedia che ha dato alla letteratura russa la prima «persona superflua». Questa commedia con un finale essenzialmente tragico è veramente una "commedia russa" con un netto retrogusto amaro e una simpatia infinita per l'eroe. La pubblicazione è corredata di un commento, oltre che di estratti da articoli di Aleksandr Pushkin, Ivan Gonciarov e Apollon Grigorjev, dedicati alla commedia «Che disgrazia l'ingegno!», che senza dubbio aiuterà tutti coloro che studiano la letteratura russa.

 

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«ALEKSANDR GRIBOJEDOV» «АЛЕКСАНДР ГРИБОЕДОВ»
Il 15 gennaio 1795 nacque Aleksandr Gribojedov, diplomatico, poeta, drammaturgo e compositore. La sua abilità nelle lingue si è manifestata in tenera età: il ragazzo ha imparato il greco, il latino, il tedesco, il francese e l'italiano senza troppe difficoltà. Suona il pianoforte e l'arpa, maturato un po', inizia a scrivere musica e poesie. Gribojedov è entrato all'università di Mosca all'età di 11 anni, in due anni ha ricevuto il titolo di candidato di scienze verbali, dopo di che ha studiato al dipartimento morale e politico. Durante la guerra del 1812, si unì al reggimento volontario degli ussari di Mosca. Il servizio era pacifico: Napoleone aveva già iniziato a ritirarsi in quel momento. Trasferitosi a San Pietroburgo, Gribojedov si immerse nella vita alta, era membro di due logge massoniche e iniziò a comporre opere teatrali. La prima recensione della commedia «Che disgrazia l'ingegno!» («Горе от ума» «Woe from Wit») suonava dalle labbra di Ivan Krylov. La commedia è stata bandita per la pubblicazione, inizialmente è stata venduta in manoscritti. Entrato al servizio del Collegium degli affari esteri, Aleksandr Gribojedov prese un posto sotto la carica di affari dello zar di Persia. L'autore di «Che disgrazia l'ingegno!» è stato ucciso da fanatici islamici che hanno inscenato un sanguinoso massacro presso l'ambasciata russa a Teheran. Il corpo di Gribojedov è stato identificato dai resti della sua uniforme e da una ferita ricevuta in un duello. Aveva 34 anni.

 
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Aleksandr Griboedov Александр Грибоедов
«CHE DISGRAZIA L'INGEGNO»
«ГОРЕ ОТ УМА»
Casa Editrice «Mann, Ivanov e Ferber» Mosca 2024 (Pagine 224)
Издательство «Манн, Иванов и Фербер» Москва 2024

Aleksandr Griboedov era un famoso linguista e diplomatico, economista e storico, musicista e compositore. Ma considerava la letteratura il suo passatempo principale e preferito. Aleksandr Griboedov aveva un senso della vita incredibilmente acuto ed era diverse generazioni in anticipo sui tempi, quindi anche oggi è facile sentire citazioni dalle sue grandi opere, che per quasi duecento anni non hanno perso la loro rilevanza.

 

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«ALEKSANDR GRIBOEDOV» «АЛЕКСАНДР ГРИБОЕДОВ»

Nel corso dei secoli, ricordiamo Aleksandr Griboedov solo come una figura tragica nella storia della diplomazia russa e l'autore dell'opera «Che disgrazia l'ingegno!» («Горе от ума» «Woe from Wit»). Un bel po' per una persona morta giovane. Diplomatico, scrittore e musicista Griboedov: la morte in terra straniera, un'opera inedita e una mano rotta in un duello. E, tuttavia, i suoi successi nel campo diplomatico e letterario hanno notevolmente attenuato l'altro lato del suo genio: la musicalità profonda e sottile. La sua passione per la musica, gli strumenti musicali, il canto e la scrittura.

Il professore russo Aleksej Vesselovskij scrisse una volta che per Griboedov il pianoforte «non era uno strumento di tortura, ma un mezzo per raggiungere il piacere poetico, un compagno di ore di sogno». Nella musica potrebbe diventare un grande teorico.

Nella vita di Griboedov, la musica occupava un posto così grande che il suo amico e contemporaneo Begichev disse: «Se Griboedov si fosse dedicato solo all'arte della musica, sarebbe senza dubbio diventato un artista di prima classe».

K. Polevoy ha anche testimoniato del virtuosismo di Griboedov, sottolineando che «è diventato un virtuoso pianista fin dalla giovane età». La parte meccanica del gioco non gli ha posto alcuna difficoltà. Anche il principe Vladimir Odoevskij, Aleksej Verstovskij e persino Mikhail Glinka, che nei suoi appunti definì Griboedov «un ottimo musicista», parlarono molto bene delle capacità musicali dell'ambasciatore e poeta russo. E Glinka non ha mai elogiato per niente.

La fama musicale di Griboedov a quel tempo era già evidente in tutta San Pietroburgo. E al suo posto di servizio era noto non solo per la sua professionalità, ma anche per le sue capacità compositive. Probabilmente, quest'ultimo era più vicino alla società di San Pietroburgo delle sue opere tradotte in un atto e degli opuscoli politici e personali non stampati. Avrebbero potuto essere processati per questo.

Ma ecco la musica... Ad essere sinceri, la società di San Pietroburgo di quel tempo aveva una mentalità molto ristretta nei confronti dei compositori europei. Molto più tardi non riuscì nemmeno ad apprezzare il lavoro di Glinka. Il proprio, come successivamente, era poco apprezzato nella Rus'. Sotto Alessandro I, il palcoscenico della capitale era pieno di vaudeville e opera leggera.

E a casa, a causa dei pregiudizi di classe, non volevano vederlo come musicista. Ma solo un «consigliere di Stato». Anche per i suoi amici, il principe Shakhovskoj e Katenin, Griboedov era apprezzato come scrittore e la musica era apprezzata per il divertimento.

Inoltre, la sua passione musicale non è arrivata immediatamente. Come sostenevano i suoi contemporanei, solo quando studiava in un collegio universitario. A quel tempo, spesso insegnavano lì poveri insegnanti stranieri; venivano portati in casa «con i biglietti», cioè ogni biglietto confermava la lezione che insegnava, e li pagavano subito, alla fine del ciclo di lezioni. Tra loro c'erano anche dei musicisti.

In un modo o nell'altro, Griboedov entrò presto in contatto con la musica e si innamorò di essa. Ovunque lo portasse il destino, lui si è sempre rivolto a lei. Ma prima delle guerre napoleoniche voleva diventare uno scienziato, in seguito divenne un ufficiale, un diplomatico nato e un drammaturgo. Ma la musica corrispondeva sempre al suo umore. Anche se non ha mai pensato ad una carriera professionale come musicista. Allora non fu accettato. Immobiliare, però.

Vale anche la pena aggiungere che il decabrista e ladro disperato A. Jakubovich pose fine alla carriera del musicista 23enne. In un duello con Griboedov, disse freddamente ai suoi secondi: «Non ho piani per la sua vita, ma è un musicista e non suonerà più». E ha sparato alla mano sinistra del poeta.

Fu di questa mano mutilata che furono ritrovati in una fogna i resti di Griboedov, fatto a pezzi dai fanatici islamici in Persia. Il proiettile gli ha attraversato il palmo (di calibro considerevole) e il suo mignolo è rimasto con i crampi fino alla fine della sua morte.

Ma Griboedov continuava comunque a suonare il piano, ma «senza il quinto dito della mano sinistra». E questo non è facile. Poi iniziò a studiare teoria e si addentrò nel campo delle leggi dell'armonia, improvvisando e componendo le proprie composizioni, che stupirono gli ascoltatori con la loro grazia.

Molti valzer di Griboedov sono arrivati fino a noi. Questa non è tutta la sua eredità musicale. Ad esempio, un secolo e mezzo fa, il professor Shlyapkin, nella raccolta delle opere di Griboedov, menzionava la mazurka del poeta. La sonata sconosciuta fu eseguita dalla moglie Nina Chavchavadze fino alla fine della sua vita nel 1857. Tutto questo andò perduto nei primi decenni dopo la morte dell'autore.

Prima della rivoluzione, nell'edificio del museo storico di Mosca c'era persino il «Museo di Aleksandr Griboedov», dove erano conservate non solo le lettere del nostro eroe, ma anche gli spartiti. E per ricordare il nostro eroico ambasciatore, scrittore e musicista russo, ascolta il suo famoso valzer, che ogni russo dovrebbe conoscere: valzer in mi minore «Valzer di Griboedov».

 

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