SETTE EUROPEI SU DIECI SPIATI DAGLI USA
AMERICA’S SPYING ON EU OFFICES «A BLOW TO US IMAGE»
I servizi segreti di almeno sette Paesi dell'Unione Europea trasmettono i tabulati delle intercettazioni telefoniche e le attività su internet dei propri cittadini all'Agenzia per la Sicurezza Nazionale USA (NSA), riporta il sito web Privacy Surgeon, che ha pubblicato un'intervista fatta sabato con l'ex collaboratore della NSA Wayne Madsen.
Secondo quanto raccontato da Madsen, la Germania, la Francia, l'Italia, la Spagna, i Paesi Bassi e la Danimarca hanno un accordo con gli Stati Uniti che obbliga i servizi segreti di questi Paesi su richiesta della NSA a trasmettere le informazioni riservate suoi cittadini. Precedentemente si era parlato della collaborazione tra la NSA ed i sevizi di intelligence della Gran Bretagna. I sette Paesi in questione rappresentano quasi il 70% della popolazione della UE.
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Oggetto: Re: AMERICA’S SPYING ON EU OFFICES «A BLOW TO US IMAGE»
Американское Агентство национальной безопасности ведет "электронную слежку" не только за европейскими гражданами, но и за сотрудниками дипломатических представительств ЕС в Вашингтоне и Нью-Йорке, сообщил немецкий журнал Spegel со ссылкой на документы Эдварда Сноудена - экс-сотрудника ЦРУ, ставшего главным разоблачителем разных программ электронной слежки.
Spiegel сообщает, что сотрудникам издания "удалось частично ознакомиться" с документами спецслужб, находящимися в распоряжении Сноудена.
В документе, помеченном грифом "совершенно секретно" и датированным сентябрем 2010 года, подробно описана вся процедура "электронной слежки" за представителями дипломатических структур Евросоюза.
Spiegel сообщает, что сотрудникам издания "удалось частично ознакомиться" с документами спецслужб, находящимися в распоряжении Сноудена.
В документе, помеченном грифом "совершенно секретно" и датированным сентябрем 2010 года, подробно описана вся процедура "электронной слежки" за представителями дипломатических структур Евросоюза.
Oggetto: Re: AMERICA’S SPYING ON EU OFFICES «A BLOW TO US IMAGE»
L’Unione Europea chiede spiegazioni agli Stati Uniti e ha fatto partire “indagini e controlli”. Il governo della Germania parla di “guerra fredda“. Lo Spiegel parla di “controlli intensi” da parte delle agenzie di sicurezza statunitensi. Un polverone diplomatico internazionale si sta alzando dopo le dichiarazioni di una presunta nuova talpa del Datagate, lo scandalo delle maxi-violazioni della privacy di cittadini (attraverso accesso ai sistemi informatici e controlli sulle conversazioni telefoniche) deflagrato dopo le rivelazioni di Edward Snowden, ex agente della Nsa, la National Security Agency. Ad aggravare la situazione infatti sono state le parole di Wayne Madsen, talpa “presunta”, si diceva, visto che il Guardian che ha pubblicato una sua intervista salvo poi affrettarsi a cancellare l’articolo dalle sue pagine web, mentre il Telegraph lo ha indicato più o meno come uno che non è nuovo a spararle grosse.
Madsen: “L’Italia passa dati personali all’Nsa”
Cos’ha detto Madsen? Ha detto che Italia, Gran Bretagna, Francia, Germania, Spagna, Danimarca e Olanda più gli Stati Uniti hanno accesso al Tat-14, il sistema di telecomunicazioni transatlantico via cavo che consente loro di intercettare un’enorme quantità di dati, incluse telefonate, email e la la storia di accesso a internet degli utenti. E soprattutto che hanno accordi segreti con gli Stati Uniti per il passaggio di dati personali alla Nsa. In base agli accordi in vigore – spiega Madsen – ogni Paese è classificato in base al livello di fiducia ed è obbligato a passare dati, incluse conversazioni telefoniche e informazioni internet alla Nsa se richiesto. Gli accordi risalgono a dopo la seconda guerra mondiale e quindi prima dell’era internet. Madsen spiega di essere uscito allo scoperto perché stanco della “mezza verità” offerta dai politici europei che fingendo shock sono rimasti in silenzio sui loro accordi con gli Stati Uniti. L’ex della Nsa è particolarmente critico nei confronti della Germania, che ha accusato la Gran Bretagna di spiare il paese quando anche Berlino ha accordi con gli Stati Uniti. “Non riesco a capire Angela Merkel che chiede assicurazioni a Obama e alla Gran Bretagna, quando ha gli stessi rapporti” di Londra sui dati con gli Stati Uniti, afferma Madsen.
Madsen: “L’Italia passa dati personali all’Nsa”
Cos’ha detto Madsen? Ha detto che Italia, Gran Bretagna, Francia, Germania, Spagna, Danimarca e Olanda più gli Stati Uniti hanno accesso al Tat-14, il sistema di telecomunicazioni transatlantico via cavo che consente loro di intercettare un’enorme quantità di dati, incluse telefonate, email e la la storia di accesso a internet degli utenti. E soprattutto che hanno accordi segreti con gli Stati Uniti per il passaggio di dati personali alla Nsa. In base agli accordi in vigore – spiega Madsen – ogni Paese è classificato in base al livello di fiducia ed è obbligato a passare dati, incluse conversazioni telefoniche e informazioni internet alla Nsa se richiesto. Gli accordi risalgono a dopo la seconda guerra mondiale e quindi prima dell’era internet. Madsen spiega di essere uscito allo scoperto perché stanco della “mezza verità” offerta dai politici europei che fingendo shock sono rimasti in silenzio sui loro accordi con gli Stati Uniti. L’ex della Nsa è particolarmente critico nei confronti della Germania, che ha accusato la Gran Bretagna di spiare il paese quando anche Berlino ha accordi con gli Stati Uniti. “Non riesco a capire Angela Merkel che chiede assicurazioni a Obama e alla Gran Bretagna, quando ha gli stessi rapporti” di Londra sui dati con gli Stati Uniti, afferma Madsen.
Oggetto: Re: AMERICA’S SPYING ON EU OFFICES «A BLOW TO US IMAGE»
L'estensione della sorveglianza elettronica per i cittadini tedeschi da parte dell'Agenzia per la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti e' di gran lunga piu' grande di quanto si pensasse. Secondo il settimanale tedesco Spiegel, venuto a conoscenza di documenti segreti di intelligence, i servizi segreti USA rilevano fino a 500 milioni di collegamenti telefonici e internet ogni mese in Germania.
Secondo Spiegel, le dimensioni della sorveglianza elettronica in Germania sono paragonabili a quelle di Paesi come l'Iraq, la Cina o l'Arabia Saudita.
Secondo Spiegel, le dimensioni della sorveglianza elettronica in Germania sono paragonabili a quelle di Paesi come l'Iraq, la Cina o l'Arabia Saudita.
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