Messaggi: 803 Residenza: Brema
21 Nov 2010 23:31
Non si finisce mai, non si finisce mai! Per esempio, avrei dovuto mettere anche Fahrenheit 451 di Bradbury e 1984 e La fattoria degli animali di Orwell, o almeno uno dei due, ma cosa avrei potuto togliere?
Il romanzo di Bradbury ci metterò io, non preoccuparti! :wink:
Provo a fare la mia lista, ma ci vedo parecchie difficoltà a limitarmi... Comunque i libri (nel senso: romanzi) che piú importanza hanno avuto nella mia vita non sono quelli dell'infanzia, ma quelli dell'adolescenza (tranne poche eccezioni).
1. Bradbury: Fahrenheit 451° (assieme ai suoi racconti, le "Cronache marsiane" e "L'estate incantata" - pura poesia in prosa)
2. Dumas père: Il ciclo dei moschettieri - cioè, da "I tre moschettieri" fino a "Il visconte di Bragelonne" (una visione propria sulla storia della Francia, un'opera brillante e molto triste)
3. Hugo: "I miserabili" - un'opera monumentale, il primo romanzo che lessi in francese (ma altrettanto varrebbe "L'uomo che ride" - non meno importante)
4. diversi pezzi teatrali di Guglielmo Crollalanza, da "La bisbetica domata" a "Macbeth" e "Riccardo III" passando pei varî Enrichi, Romeo e Giulietta, Othello ecc. - quelli dell'infanzia
5. Bulgakov: "Il maestro e Margherita" (uno dei pochi libri che non hanno perso niente del loro fascino dopo la rilettura e che andranno sempre scoprendomi nuove faccette)
6. Tolkien: "Il signore degli anelli" (poesia pura... ed anche questo va letto e riletto)
7. Tolstoj : "Guerra e pace" (la lettura di questo romanzone m'aiutò a recuperare l'uso della lingua russa in un periodo in cui stavo perdendola)
8. altro Tolstoj: "Aelita"
9. Kuz'ma Prutkov: opera omnia
10. Gončarov: Oblomov (ed "Il precipizio")
Non ho incluso: "Hard times", "Hard times" e "A tale of two cities", "1984", "Brave new world", "Thess of the d'Urbervilles" ed altri romanzi della tradizione inglese, cosí come "Cent'anni di solitudine", "L'amore ai tempi del colera", "L'incredibile e triste storia della candida Erendira e della sua nonna snaturata " ed "I funerali della Mamá Grande" di García Márquez, d'Isabel Allende "La casa degli spiriti", "Figlia della fortuna", "Un ritratto in sepia", del grande Saramago "La cecità", "La lucidità", "Il vangelo secondo Gesù Cristo", di Stendhal "Il rosso e il nero", che sto leggendo adesso e che stà per convertirsi in uno dei miei romanzi preferiti...