L’Estonia ha emesso un francobollo con l’immagine di Hitler e ieri un gruppo di giovani patrioti ha profanato ancora una volta il monumento al soldato sovietico che l’anno scorso dal centro della citta’ era stato spostato in un cimitero di periferia. Questa volta imbrattando il muro che gli fa sfondo con le svastiche e la scritta Heil Hitler.
Nel maggio scorso eras stato preso di mira al monumento ai soldati della coalizione antihitleriama spaccando il basamento.
Gli innumerevoli episodi di apologia del nazismo si svolgono sotto gli occhi di tutti e delle telecamere, non se ne accorgono soltanto le strutture europee, nessuna esclusa, non fanno eccezione nemmeno i paesi della vecchia Europa.
Oggetto: L’Estonia ha emesso un francobollo con l’immagine di Hitler
Oggetto: Re: L’Estonia Ha Emesso Un Francobollo Con L’immagine Di Hit
E' davvero incredibile e scandaloso che l’Unione Europea continui a far finta di niente di fronte ai crescenti episodi di apologia del nazismo, dove nazisti provenienti da molti paesi europei si sono radunati ed hanno sfilato per le strade con il beneplacito del governo. E parlano perfino di riabilitare le SS!
E tutto avviene alla luce del sole, sotto gli occhi indifferenti di tutta l'Europa. Ma stiamo impazzendo tutti? Abbiamo davvero la memoria così corta?
E tutto avviene alla luce del sole, sotto gli occhi indifferenti di tutta l'Europa. Ma stiamo impazzendo tutti? Abbiamo davvero la memoria così corta?
Oggetto: Re: L’Estonia ha emesso un francobollo con l’immagine di Hit
Che cosa vuole dimostrare al mondo la piccola Estonia?
Qualcuno là soffre di problemi psichici o non ha studiato bene la storia?
E l'Europa da parte sua sta diventando una combriccola di nazioni senza onore.
Questa è l'Europa signori: si innalzano monumenti ai nazisti e si distruggono quelli dei liberatori...
Qualcuno là soffre di problemi psichici o non ha studiato bene la storia?
E l'Europa da parte sua sta diventando una combriccola di nazioni senza onore.
Questa è l'Europa signori: si innalzano monumenti ai nazisti e si distruggono quelli dei liberatori...
Oggetto: Re: L’Estonia Ha Emesso Un Francobollo Con L’immagine Di Hit
Purtroppo cari amici stiamo impazzendo tutti! Ogni giorno la storia viene cambiata, nuovamente interpretata. Personaggi equivoci si affacciano sulla scena politica di un'Europa dimenticona e gente senza memoria e senza cultura è pronta a inchinarsi ai nuovi padroni.
Io non capisco una Comunità Europea nata sulle macerie di un'immane catastrofe come possa accettare certi comportamenti di alcuni suoi recenti membri, certo i Baltici hanno sofferto durante il periodo dell'URSS, ma anche i russi e gli altri hanno sofferto per lo stesso motivo. Forse i Baltici non hanno avuto la grande delusione, il truce ritorno alla realtà, il grande rimorso di cui Auschwiz è tuttora testimonianza. Forse i politici europei ignorando quello che oggi accade in quelle piccole repubbliche si illudono che questi movimenti si spengano da soli, bisognerebbe ricordare a tutti che i campi, i milioni di morti, la tragedia più grande è iniziata in una innocua birreria.
Io non capisco una Comunità Europea nata sulle macerie di un'immane catastrofe come possa accettare certi comportamenti di alcuni suoi recenti membri, certo i Baltici hanno sofferto durante il periodo dell'URSS, ma anche i russi e gli altri hanno sofferto per lo stesso motivo. Forse i Baltici non hanno avuto la grande delusione, il truce ritorno alla realtà, il grande rimorso di cui Auschwiz è tuttora testimonianza. Forse i politici europei ignorando quello che oggi accade in quelle piccole repubbliche si illudono che questi movimenti si spengano da soli, bisognerebbe ricordare a tutti che i campi, i milioni di morti, la tragedia più grande è iniziata in una innocua birreria.
Oggetto: Re: L’Estonia Ha Emesso Un Francobollo Con L’immagine Di Hit
E' molto triste quello che sta succedendo nelle Repubbliche Baltiche, purtroppo nell'indifferenza dell'Unione Europea. Le recludescenza di estrema destra, spesso unite a fenomeni di localismo oltre il limite del grottesco, stanno divenendo frequenti anche in occidente dove non esiste neppure il pretesto delle sofferenze causate dall'occupazione sovietica.
In Italia vi sono politici che non si vergognano ad esibirsi in pubblico nel saluto romano, e fra questi alcuni ministri, mentre i giovani sono sempre più ignoranti sulla storia anche recente. Inoltre l'ossessione per un immaginario pericolo comunista costruità dalla destra italiana per consolidare il consenso - in Italia la grande paura per il pericolo comunsta è cominciata nel 1993, quando l'URSS non esisteva più, già questo è grottesco - porta a stravolgere completamente la realtà. Da un recente sondaggio un'ampia percentuale di ragazzi attribuiva l'attentato alla stazione di Bologna alle "Brigate Rosse" e ignorava persino l'esistenza di un terrorismo neofascista, eppure in Italia il terrorismo stragista è sempre stato di estrema destra.
Tornando agli stati baltici mi chiedo per quale ragione, nel silenzio generale, non si levi una decisa voce di condanna da parte della Russia in modo da attirare l'attenzione su queste problematiche.
In Italia vi sono politici che non si vergognano ad esibirsi in pubblico nel saluto romano, e fra questi alcuni ministri, mentre i giovani sono sempre più ignoranti sulla storia anche recente. Inoltre l'ossessione per un immaginario pericolo comunista costruità dalla destra italiana per consolidare il consenso - in Italia la grande paura per il pericolo comunsta è cominciata nel 1993, quando l'URSS non esisteva più, già questo è grottesco - porta a stravolgere completamente la realtà. Da un recente sondaggio un'ampia percentuale di ragazzi attribuiva l'attentato alla stazione di Bologna alle "Brigate Rosse" e ignorava persino l'esistenza di un terrorismo neofascista, eppure in Italia il terrorismo stragista è sempre stato di estrema destra.
Tornando agli stati baltici mi chiedo per quale ragione, nel silenzio generale, non si levi una decisa voce di condanna da parte della Russia in modo da attirare l'attenzione su queste problematiche.
Oggetto: Re: L’Estonia ha emesso un francobollo con l’immagine di Hit
Tornando agli stati baltici mi chiedo per quale ragione, nel silenzio generale, non si levi una decisa voce di condanna da parte della Russia in modo da attirare l'attenzione su queste problematiche.
Caro amico! La Russia grida, ma l'Europa occidentale fa finta di non sentire. Tu vedi che racconta ANSA.
La mamma ANSA racconta solo quello che le dicono i suoi padroni d'oltreoceano.
Caro amico! La Russia grida, ma l'Europa occidentale fa finta di non sentire. Tu vedi che racconta ANSA.
La mamma ANSA racconta solo quello che le dicono i suoi padroni d'oltreoceano.
Oggetto: Re: L’Estonia Ha Emesso Un Francobollo Con L’immagine Di Hit
A proposito: appena ho visto su Euronews che in Germania c'è un partito che propone di ricostruire il muro di Berlino!
Se non è demenza questa.......................forse peggio: idiozia!
Se non è demenza questa.......................forse peggio: idiozia!
Oggetto: Re: LEstonia Ha Emesso Un Francobollo Con Limmagine Di Hit
E' vomitevole. E non si riesce a far nulla travolti dall'immondizia della "informazione democratica occidentale". Dal 1989 ci tritano gli attributi e nessuno che dixa una sola parola di verità. Aspettiamoci il peggio. La cosa che fa la differenza con altri periodi storici è la mancanza di idee "diverse", di voci "diverse" di idee del mondo "diverse". In occidente questo nel secolo scorso lo facevano (a volte bene) i comunisti. Ora manca un filo logico che riesca a proporre una alternativa alla (scusate) merda giornaliera. Ci vorrebbe una frattura storica. La crisi era una occasione, ma si è sprecata. Forse fra cent'anni ....
Oggetto: Re: L’Estonia Ha Emesso Un Francobollo Con L’immagine Di Hit
Ultima modifica di Antonio il 13 Ago 2009 22:22, modificato 1 volta in totale
Secondo me caro Kar, la crisi non è stata un'occasone sprecata, ancora ha da venire la soluzione, per adesso si è stabilito che non si puo continuare a rubare impunemente come si è fatto negli ultimi anni, ma solo questo!
La soluzione sul modello di sviluppo che è andato in crisi ancora non si vede, la crisi è solo rinviata, forse nascosta ma una cosa è certa, o si cambia o si prospettano tempi tristi.
Speriamo bene, non per noi ma per le prossime generazioni!
Il francobollo poi, può essere interpretato anche come un sintomo proprio della crisi in cui versano proprio quei Paesi che più hanno creduto a certa propaganda, infatti se non si può diventare tutti ricchi capitalisti, si può ricorrere a certi ideali che purtroppo ormai pochi ricordano dove portano.
La soluzione sul modello di sviluppo che è andato in crisi ancora non si vede, la crisi è solo rinviata, forse nascosta ma una cosa è certa, o si cambia o si prospettano tempi tristi.
Speriamo bene, non per noi ma per le prossime generazioni!
Il francobollo poi, può essere interpretato anche come un sintomo proprio della crisi in cui versano proprio quei Paesi che più hanno creduto a certa propaganda, infatti se non si può diventare tutti ricchi capitalisti, si può ricorrere a certi ideali che purtroppo ormai pochi ricordano dove portano.
Ultima modifica di Antonio il 13 Ago 2009 22:22, modificato 1 volta in totale
Oggetto: Re: L’Estonia Ha Emesso Un Francobollo Con L’immagine Di Hit
Mi permetto di fare una piccola divagazione, andando forse un po' off topic rispetto al tema inziale, ma l'ultimo intervento di Antonio sulla crisi e sui sulle sue conseguenze mi ha fatto tornare in mente una lettera che avevo letto lo scorso inverno. E' una lettera scritta a Beppe Grillo da un medico italiano emigrato in Inghilterra. L'ho ritrovata e vorrei che la leggeste in primo luogo perché secondo me è molto significativa, e poi perché riflette in modo stupefacente il mio pensiero. Ecco perché non ritengo necessario aggiungere altro ai numerosi spunti di riflessione offerti da questa lettera. Ecco il testo:
"Caro Beppe,
qui in Inghilterra è già il '29. Il 5 gennaio ha chiuso Woolsworth (27.000 dipendenti), supermercato di esperienza decennale, dei prodotti accessibili alla working class, l'ideale per la casalinga di Voghera, si direbbe da voi.
Seguiranno chiusure di altre grossi reti commerciali. Gran parte delle maggiori banche sono gia' state 'nazionalizzate' dal governo. I prezzi delle case sono crollati. A Londra non si vende più neanche un garage. Il cibo è in flessione. Ma i soldi valgono anche meno. La sterlina è crollata. Carta straccia come il marco tedesco ai tempi della Repubblica di Weimar. Entro il 2009 un milione e centomila dipendenti saranno disoccupati. Alla City hanno cominciato già. Dovrei piangere, allora? Macché, che me la rido alla grande!
Questa crisi ci voleva. E' un toccasana per tutti. La vendetta delle persone oneste e che basano la loro economia sul lavoro per gli altri e non sul consumo per sè e basta. Io, come medico, ho sempre lavorato tanto (ben piu' di 40 ore a settimana), non ho mai fatto debiti, ho sempre cercato di evitare le cafonate della casalinga di Voghera ( vacanze ai tropici, ristorante ogni sabato sera, week end sulla neve, etc.) basate sul credito illimitato per tutti. E questo è il punto. E' la fine dell'ideologia del mercato di massa.
Dagli anni Ottanta in poi, il delirio capitalista aveva disegnato una società di mercato incentrata sulla figura standard della cosiddetta casalinga di Voghera, una persona banale, spesso pigra, consumatrice di 4 o 5 ore di televisione al giorno (di solito telenovelas importante da Berlusconi, qui da noi programmi tipo East Enders o Coronation Street) che doveva avere diritto a tutto per poter comprare tutto e quindi arricchire i pochi veri ricchi del pianeta. A poco poco tutte le cose più importanti della vita come salute, cibo, casa, persino il riposo dal lavoro e il sesso sono diventati un prodotto di mercato. La casalinga non doveva più lavorare e produrre, ma solo consumare ed esigere con cipiglio d'avvocato che tutti i prodotti venissero venduti sotto massima garanzia e tutela per il suo godimento giornaliero. Professionisti con anni di esperienza e competenza come me, costretti a trattare i loro incontentabili clienti (ad un certo punto anche i "patients", dal greco pazein, soffrire, sono diventati "customers") come managers di un supermercato che dovevano 'vendersi nel migliore dei modi (look compreso), anziché essere ringraziati per la loro dedizione quotidiana e perdonati se magari perdevano le staffe con un paziente isterico dopo cento ore di guardia. E quei pochi che lavoravano di più, rischiavano di più, fino a stramazzarci pure sul lavoro. Nella migliore delle ipotesi si beccavano una denuncia instigata da famelici avvocati che sfruttavano il forte senso del diritto della feroce casalinga di Voghera. Incluso il diritto a vivere sempre e con la freschezza di una giovane di vent'anni.
Vivere sempre sani e giovani, mangiando tutto ciò che si voleva (con l'aiuto della trans-genetica di lusso), con il telecomando attaccato al culo, il disco satellitare, le vacanze cheap alle Barbados, i figli fuori dalle balle, meglio se in affidamento, i libri usati come supporto per il tavolino traballante ( bastava la cultura di Bruno Vespa o Emilio Fede). Il marito della suddetta idem, con la panza ancora più debordante e una sola differenza: la Gazzetta dello Sport e il calcio su Sky.
Questo era l'ideale del consumatore su cui si basarono gli inventori del 'mercato libero' negli anni '80, tra cui, in Italia, il furbissimo Berlusconi. Tutt'oggi quello è il profilo di gente su cui si basano le campagne elettorali. Silvio lo sa benissimo. Conquista le casalinghe di Voghera e i loro mariti pallonari e il paese sarà tuo!
Ovviamente queste emerite teste di ca..o, che nella vita non hanno mai studiato nè lavorato per davvero, non potevano sapere che un'economia sana si basa sulla produzione e non solo sul consumo.
Oggi la bolla e' scoppiata. La casalinga di Voghera tornera' a lavare i piatti infiniti che ha lasciato in cucina, il marito pallonaro tornera' a fare il tifo dai bordi del campetto di rione, con sciarpetta e berretto basco alla Fantozzi. I veri ricchi speculatori che li hanno presi per il culo per vent'anni e adesso lasciati in un pozzo di debiti, fanno marameo. Tanto hanno già la casa ai tropici dove ritirarsi e vivere il resto dei loro giorni con buona pace dei milioni di cretini che hanno fregato con i loro consigli per gli acquisti.
Io sono sopravvissuto perché come pochi altri, ho evitato di consumare e mi sono buttato a produrre con il mio lavoro più che potevo. Oggi non ho debiti, e non ho né azioni o titoli finanziari. Ho sempre diffidato della società di mercato. Però adesso quella casalinga e il marito Fantozzi, che credevano di essere ricchi solo perche' avevano dieci carte di credito, mi fanno pena. Io li vorrei aiutare perché derubarli e imbrogliarli è stato come derubare e imbrogliare un incapace d'intendere e volere. Se quei milioni di casalinghe di Voghera e mariti pallonari avessero studiato, si fossero fatti il culo sul lavoro e si fossero tenuti informati da informazione vera anzichè dalle cagate di Bruno Vespa e Mike Bongiorno, nessun ladro li avrebbe raggirati e stuprati. Ecco allora, li aiutamo? Le rivoluzioni si cominciano con le forche. Le prime cento gliele pago io, purché le usino bene su per la natiche di quelli di sopra." Giovanni Dalla-Valle
"Caro Beppe,
qui in Inghilterra è già il '29. Il 5 gennaio ha chiuso Woolsworth (27.000 dipendenti), supermercato di esperienza decennale, dei prodotti accessibili alla working class, l'ideale per la casalinga di Voghera, si direbbe da voi.
Seguiranno chiusure di altre grossi reti commerciali. Gran parte delle maggiori banche sono gia' state 'nazionalizzate' dal governo. I prezzi delle case sono crollati. A Londra non si vende più neanche un garage. Il cibo è in flessione. Ma i soldi valgono anche meno. La sterlina è crollata. Carta straccia come il marco tedesco ai tempi della Repubblica di Weimar. Entro il 2009 un milione e centomila dipendenti saranno disoccupati. Alla City hanno cominciato già. Dovrei piangere, allora? Macché, che me la rido alla grande!
Questa crisi ci voleva. E' un toccasana per tutti. La vendetta delle persone oneste e che basano la loro economia sul lavoro per gli altri e non sul consumo per sè e basta. Io, come medico, ho sempre lavorato tanto (ben piu' di 40 ore a settimana), non ho mai fatto debiti, ho sempre cercato di evitare le cafonate della casalinga di Voghera ( vacanze ai tropici, ristorante ogni sabato sera, week end sulla neve, etc.) basate sul credito illimitato per tutti. E questo è il punto. E' la fine dell'ideologia del mercato di massa.
Dagli anni Ottanta in poi, il delirio capitalista aveva disegnato una società di mercato incentrata sulla figura standard della cosiddetta casalinga di Voghera, una persona banale, spesso pigra, consumatrice di 4 o 5 ore di televisione al giorno (di solito telenovelas importante da Berlusconi, qui da noi programmi tipo East Enders o Coronation Street) che doveva avere diritto a tutto per poter comprare tutto e quindi arricchire i pochi veri ricchi del pianeta. A poco poco tutte le cose più importanti della vita come salute, cibo, casa, persino il riposo dal lavoro e il sesso sono diventati un prodotto di mercato. La casalinga non doveva più lavorare e produrre, ma solo consumare ed esigere con cipiglio d'avvocato che tutti i prodotti venissero venduti sotto massima garanzia e tutela per il suo godimento giornaliero. Professionisti con anni di esperienza e competenza come me, costretti a trattare i loro incontentabili clienti (ad un certo punto anche i "patients", dal greco pazein, soffrire, sono diventati "customers") come managers di un supermercato che dovevano 'vendersi nel migliore dei modi (look compreso), anziché essere ringraziati per la loro dedizione quotidiana e perdonati se magari perdevano le staffe con un paziente isterico dopo cento ore di guardia. E quei pochi che lavoravano di più, rischiavano di più, fino a stramazzarci pure sul lavoro. Nella migliore delle ipotesi si beccavano una denuncia instigata da famelici avvocati che sfruttavano il forte senso del diritto della feroce casalinga di Voghera. Incluso il diritto a vivere sempre e con la freschezza di una giovane di vent'anni.
Vivere sempre sani e giovani, mangiando tutto ciò che si voleva (con l'aiuto della trans-genetica di lusso), con il telecomando attaccato al culo, il disco satellitare, le vacanze cheap alle Barbados, i figli fuori dalle balle, meglio se in affidamento, i libri usati come supporto per il tavolino traballante ( bastava la cultura di Bruno Vespa o Emilio Fede). Il marito della suddetta idem, con la panza ancora più debordante e una sola differenza: la Gazzetta dello Sport e il calcio su Sky.
Questo era l'ideale del consumatore su cui si basarono gli inventori del 'mercato libero' negli anni '80, tra cui, in Italia, il furbissimo Berlusconi. Tutt'oggi quello è il profilo di gente su cui si basano le campagne elettorali. Silvio lo sa benissimo. Conquista le casalinghe di Voghera e i loro mariti pallonari e il paese sarà tuo!
Ovviamente queste emerite teste di ca..o, che nella vita non hanno mai studiato nè lavorato per davvero, non potevano sapere che un'economia sana si basa sulla produzione e non solo sul consumo.
Oggi la bolla e' scoppiata. La casalinga di Voghera tornera' a lavare i piatti infiniti che ha lasciato in cucina, il marito pallonaro tornera' a fare il tifo dai bordi del campetto di rione, con sciarpetta e berretto basco alla Fantozzi. I veri ricchi speculatori che li hanno presi per il culo per vent'anni e adesso lasciati in un pozzo di debiti, fanno marameo. Tanto hanno già la casa ai tropici dove ritirarsi e vivere il resto dei loro giorni con buona pace dei milioni di cretini che hanno fregato con i loro consigli per gli acquisti.
Io sono sopravvissuto perché come pochi altri, ho evitato di consumare e mi sono buttato a produrre con il mio lavoro più che potevo. Oggi non ho debiti, e non ho né azioni o titoli finanziari. Ho sempre diffidato della società di mercato. Però adesso quella casalinga e il marito Fantozzi, che credevano di essere ricchi solo perche' avevano dieci carte di credito, mi fanno pena. Io li vorrei aiutare perché derubarli e imbrogliarli è stato come derubare e imbrogliare un incapace d'intendere e volere. Se quei milioni di casalinghe di Voghera e mariti pallonari avessero studiato, si fossero fatti il culo sul lavoro e si fossero tenuti informati da informazione vera anzichè dalle cagate di Bruno Vespa e Mike Bongiorno, nessun ladro li avrebbe raggirati e stuprati. Ecco allora, li aiutamo? Le rivoluzioni si cominciano con le forche. Le prime cento gliele pago io, purché le usino bene su per la natiche di quelli di sopra." Giovanni Dalla-Valle
Oggetto: Re: L’Estonia ha emesso un francobollo con l’immagine di Hit
Una nuova organizzazione degli antifascisti nei paesi baltici, in Polonia e in Finlanda
Rappresentanti delle organizzazioni antifasciste dei paesi del Baltico, di Polonia e Finlandia hanno fondato un’organizzazione internazionale unica. Il relativo accordo è stato raggiunto ad un’incontro annuale svoltasi mercoledì scorso nella città lettone di Aizkraukle, durante il quale sono stati affrontati i fatti di razzismo, neonazismo e xenofobia in questi paesi. In Lettonia e in Estonia ogni anno si svolgono i cortei degli ex SS che parteciparono alle operazioni per il massacro di ebrei e rappresentanti di altre nazioni negli anni della Seconda Guerra Mondiale.
Rappresentanti delle organizzazioni antifasciste dei paesi del Baltico, di Polonia e Finlandia hanno fondato un’organizzazione internazionale unica. Il relativo accordo è stato raggiunto ad un’incontro annuale svoltasi mercoledì scorso nella città lettone di Aizkraukle, durante il quale sono stati affrontati i fatti di razzismo, neonazismo e xenofobia in questi paesi. In Lettonia e in Estonia ogni anno si svolgono i cortei degli ex SS che parteciparono alle operazioni per il massacro di ebrei e rappresentanti di altre nazioni negli anni della Seconda Guerra Mondiale.
Oggetto: Re: L’Estonia ha emesso un francobollo con l’immagine di Hit
Bene, vuol dire che esistono ancora persone normali!
Non tutte le speranze sono perdute!
Non tutte le speranze sono perdute!
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