Oggi la versione on-line di uno dei maggiori quotidiani italiani "La repubblica" dedicava un ampio servizio fotografico alla festività di Kupala, senza spiegare esattamente di cosa si tratti se non richiamando un generico legame con il solstizio d'estate.
Le immagini mi hanno molto incuriosito perché mi ricordano molto feste analoghe che si svolgono in occasione del solstizio nelle vallate alpine e accomunate dal ruolo del fuoco e dei grandi falò rituali - mentre l'acqua gioca un ruolo minore nelle celebrazioni alpine.
Se qualcuno potesse farmi sapere qualche cosa di più preciso ne sarei molto grato.
Le immagini - scusate ma non sono riuscito a caricarle direttamente - si possono vedere al seguente link.
http://www.repubblica.it/2006/05/ga...lorussia/1.html
Oggetto: «IVAN KUPALA»
Oggetto: «IVAN KUPALA»
Ultima modifica di Zarevich il 28 Maggio 2020 08:33, modificato 1 volta in totale
Che cosa è successo? «La repubblica» si è alzata con la camicia alla rovescia? Di solito "La repubblica" scrive delle prostitute russe, della mafia russa e di tutte le «bellezze» della vita russa. Ad un tratto come un fulmine a ciel sereno ha prorotto in una carità. Ha scritto di una festa russa. Che sorpresa! Cos'è successo? La legge della trasformazione e conservazione dell'energia?
Tutto è chiaro. Obama e Medvedev arrivano in Italia. Certo che si deve addolcire i colori. La stampa italiana è come una banderuola in solstizio.
Tutto è chiaro. Obama e Medvedev arrivano in Italia. Certo che si deve addolcire i colori. La stampa italiana è come una banderuola in solstizio.
Ultima modifica di Zarevich il 28 Maggio 2020 08:33, modificato 1 volta in totale
Oggetto: «IVAN KUPALA»
Pol'nij soglasen!
Oggetto: «IVAN KUPALA»
Se ne ha tempo consiglio a orphicus di integrare le informazioni che avrà trovato su internet con la lettura del testo "Feste agrarie russe" di Vladimir Propp. Io lo trovai in biblioteca, ma credo che sia sempre disponibile in libreria, magari per sfogliarlo in pò. A quanto ricordo parla anche della festa del giorno di Kupala, nonchè di tutte le altre festività del folklore russo e slavo.
Oggetto: «IVAN KUPALA»
Ultima modifica di Zarevich il 28 Maggio 2020 08:34, modificato 1 volta in totale
Se Vladimir Propp è tradotto in italiano, sarebbe bello a leggerlo. Ma anche un mucchio dei libri elencati da me in questo topic sul nostro forum, i libri dedicati alle feste russe.
Ultima modifica di Zarevich il 28 Maggio 2020 08:34, modificato 1 volta in totale
Oggetto: «IVAN KUPALA»
Orphicus, cerco di risponderti io. Però se ti leggi qualcosa di Propp, potresti averne una visione più completa.
Dunque, oggi è il giorno della Kupala (o di Giovanni Battista) e fin dai tempi antichi è un giorno sacro per le culture di diversi paesi slavi come la Russia, l'Ucraina, la Polonia, etc.. E' una festa popolare che anche oggi riveste una certa importanza, e che testimonia da un punto di vista culturale l'esistenza di antichi riti propiziatori in occasione del Solstizio d'Estate. Questa cosa ricorre in moltissime popolazioni d'Europa, ma in alcuni paesi come in Russia e per certi versi in Germania e Irlanda, quest'uso è ancora piuttosto radicato e non è soltanto un retaggio del passato.
Le celebrazioni si tengono solitamente la notte tra il 7 e l'8 luglio (la notte più corta dell'anno), sono frequentate soprattutto da giovani che si radunano per l'occasione in mezzo alla natura. Ciascuno porta con sè erbe medicamentose e fiori colorati, con i quali si allestiscono ghirlande e corone, che vengono poi indossate dalle ragazze non ancora sposate. Gli uomini indossano invece abiti tradizionali, allestiscono un grande falò che alimentano per tutta la notte, e poi danzano e suonano attorno al fuoco. I più arditi saltano attraverso le fiamme e si sfidano vicendevolmente a chi salta più in alto.
La stessa cosa fanno fare i contadini al loro bestiame, sembra per proteggere i propri animali dalle malattie. Le madri gettano alle fiamme la biancheria intima dei propri cari ammalati, con l'auspicio che possano presto guarire. Spesso i raduni della Kupala vengono organizzati nelle vicinanze di fiumi o laghi: l'acqua è infatti un elemento fondamentale della festa e sono previsti bagni rituali di purificazione della mente e del corpo.
In mancanza di corsi d'acqua, si ricorre a volte all'utilizzo della rugiada con l'idea che quest' acqua naturale possa limitare la comparsa dei brufoli sul viso dei più giovani.
Dunque, oggi è il giorno della Kupala (o di Giovanni Battista) e fin dai tempi antichi è un giorno sacro per le culture di diversi paesi slavi come la Russia, l'Ucraina, la Polonia, etc.. E' una festa popolare che anche oggi riveste una certa importanza, e che testimonia da un punto di vista culturale l'esistenza di antichi riti propiziatori in occasione del Solstizio d'Estate. Questa cosa ricorre in moltissime popolazioni d'Europa, ma in alcuni paesi come in Russia e per certi versi in Germania e Irlanda, quest'uso è ancora piuttosto radicato e non è soltanto un retaggio del passato.
Le celebrazioni si tengono solitamente la notte tra il 7 e l'8 luglio (la notte più corta dell'anno), sono frequentate soprattutto da giovani che si radunano per l'occasione in mezzo alla natura. Ciascuno porta con sè erbe medicamentose e fiori colorati, con i quali si allestiscono ghirlande e corone, che vengono poi indossate dalle ragazze non ancora sposate. Gli uomini indossano invece abiti tradizionali, allestiscono un grande falò che alimentano per tutta la notte, e poi danzano e suonano attorno al fuoco. I più arditi saltano attraverso le fiamme e si sfidano vicendevolmente a chi salta più in alto.
La stessa cosa fanno fare i contadini al loro bestiame, sembra per proteggere i propri animali dalle malattie. Le madri gettano alle fiamme la biancheria intima dei propri cari ammalati, con l'auspicio che possano presto guarire. Spesso i raduni della Kupala vengono organizzati nelle vicinanze di fiumi o laghi: l'acqua è infatti un elemento fondamentale della festa e sono previsti bagni rituali di purificazione della mente e del corpo.
In mancanza di corsi d'acqua, si ricorre a volte all'utilizzo della rugiada con l'idea che quest' acqua naturale possa limitare la comparsa dei brufoli sul viso dei più giovani.
Oggetto: «IVAN KUPALA»
La notte prevede poi tutta una serie di giochi per ragazzi, all' insegna di gare e caccie al tesoro (in genere il tesoro consiste in una felce, pianta piuttosto difficile da trovare nel buio). Ognuno, se non è ancora sposato, aspira nel frattempo a trovare la sua anima gemella, che poi corteggerà per tutta la notte. Le coppie si formano in genere quando una ragazza lancia in acqua la corona di fiori che porta sul capo, illuminata ad arte con delle candele. Il primo ragazzo che, tuffandosi, riesce a entrare in possesso della corona diventa il suo compagno per quella serata e un buon pretendente per un eventuale futuro matrimonio. Di tempo del resto ce n'è perchè nessuno potrebbe dormire tra il 7 e l'8 luglio, dato che c'è la credenza diffusa che gli spiriti del male siano tutti in circolazione.
Ci tengo a sottolineare che la Kupala slava ha un profondo legame con le altre festività dei popoli europei in occasione del Solstizio d'Estate. Infatti ricorre proprio il 24 giugno secondo il calendario gregoriano che corrisponde al 7 luglio per quello giuliano, in uso ancora oggi dalla chiesa ortodossa. Per questo ha rivestito nei secoli sia un carattere pagano, legato al succedersi delle stagioni ma anche, seppure solo parzialmente, il significato religioso legato al ricordo del battesimo di Giovanni Battista. Il tentativo di trasformare questo tipo di celebrazioni millenarie in feste religiose cristiane è però pressochè sempre fallito, e non solo tra i popoli slavi. Fu infatti solo dopo la conversione della Rus’ alla Cristianità che venne stabilita la coincidenza tra l'antico rituale e la natività cristiana del Battista. Il nome stesso deriva dalla combinazione di Giovanni (Ivan) e la divinità pagana Kupala, per la cui adorazione era nata in origine.
Questa divinità era una dea che simboleggiava lo sbocciare dei fiori e delle meraviglie estive della natura, si credeva entrasse in contatto con gli uomini attraverso il calore dei raggi solari e la purezza delle acque.
L'8 luglio si crede che in qualche modo il sole abbia un particolare potere di rendere vive e animate molte cose che negli altri giorni sembrano dei semplici oggetti.
Ci tengo a sottolineare che la Kupala slava ha un profondo legame con le altre festività dei popoli europei in occasione del Solstizio d'Estate. Infatti ricorre proprio il 24 giugno secondo il calendario gregoriano che corrisponde al 7 luglio per quello giuliano, in uso ancora oggi dalla chiesa ortodossa. Per questo ha rivestito nei secoli sia un carattere pagano, legato al succedersi delle stagioni ma anche, seppure solo parzialmente, il significato religioso legato al ricordo del battesimo di Giovanni Battista. Il tentativo di trasformare questo tipo di celebrazioni millenarie in feste religiose cristiane è però pressochè sempre fallito, e non solo tra i popoli slavi. Fu infatti solo dopo la conversione della Rus’ alla Cristianità che venne stabilita la coincidenza tra l'antico rituale e la natività cristiana del Battista. Il nome stesso deriva dalla combinazione di Giovanni (Ivan) e la divinità pagana Kupala, per la cui adorazione era nata in origine.
Questa divinità era una dea che simboleggiava lo sbocciare dei fiori e delle meraviglie estive della natura, si credeva entrasse in contatto con gli uomini attraverso il calore dei raggi solari e la purezza delle acque.
L'8 luglio si crede che in qualche modo il sole abbia un particolare potere di rendere vive e animate molte cose che negli altri giorni sembrano dei semplici oggetti.
Oggetto: «IVAN KUPALA»
Ci sono diversi detti in Russia a proposito della giornata odierna: "Nel giorno della Kupala il sole sorge prima dell'alba", "se c'è abbondante rugiada in questo giorno, aspettati i cetrioli più duri e saporiti", "se la notte della vigilia del giorno della Kupala è stellata, ci saranno un sacco di funghi" e così via. Però, come dicevo all'inizio, il kupala non è festeggiato solo dai russi. In Lituania la si conosce col nome di Lado, in Polonia viene detta Sobotki e in Ucraina si dice Kupailo. In tutta l'europa dell' est, i diversi popoli slavi celebrano questa festività che, benchè mistica ed enigmatica, è effettivamente anche festosa e allegra.
La kupala che ho avuto modo di vedere qualche anno fa è stata molto simile a quella che è stata ripresa in questo filmato. E' ovvio che ero solo un ospite, per cui vivere questa festa in mezzo al proprio popolo e ai propri amici deve essere tutta un'altra cosa. Però, giusto per darvi un'idea...
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La kupala che ho avuto modo di vedere qualche anno fa è stata molto simile a quella che è stata ripresa in questo filmato. E' ovvio che ero solo un ospite, per cui vivere questa festa in mezzo al proprio popolo e ai propri amici deve essere tutta un'altra cosa. Però, giusto per darvi un'idea...
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Oggetto: «IVAN KUPALA»
Ivan Kupàla (Festa di mezza estate, Notte di Kupàla) è una festa popolare degli slavi orientali, dedicata al solstizio d'estate e alla più alta fioritura della natura e celebrata il 24 giugno. Il tempo coincide con la festa cristiana della Natività di Giovanni Battista. Nel ciclo del calendario, è simmetrico al Natale (Koljada). Ivan Kupala e Giorno di Pietro erano considerati una vacanza unica del ciclo estivo.
Иван Купала (Иванов день, Купальская ночь) — народный праздник восточных славян, посвящённый летнему солнцестоянию и наивысшему расцвету природы и отмечаемый 24 июня. По времени проведения совпадает с христианским праздником Рождества Иоанна Предтечи. В календарном цикле симметричен Рождеству (Коляде). Иван Купала и Петров день считались единым праздником летнего цикла.
Иван Купала (Иванов день, Купальская ночь) — народный праздник восточных славян, посвящённый летнему солнцестоянию и наивысшему расцвету природы и отмечаемый 24 июня. По времени проведения совпадает с христианским праздником Рождества Иоанна Предтечи. В календарном цикле симметричен Рождеству (Коляде). Иван Купала и Петров день считались единым праздником летнего цикла.
Oggetto: «IVAN KUPALA»
Corone di fiori, rituali col fuoco, bagno nel fiume e danze fino all’alba, è l’antica festa pagana di Ivan Kupala, in cui i popoli slavi scacciano gli spiriti maligni e incontrano l’amore.
E’ la ricorrenza che segna la notte più breve dell’anno, al termine della quale le giornate iniziano nuovamente ad accorciarsi, via via fino all’arrivo di un altro inverno.
Celebrata nella notte tra il 23 e il 24 giugno del calendario gregoriano, nella maggior parte di paesi slavi, si festeggia la notte tra il 6 e il 7 luglio secondo il calendario giuliano.
L’origine di questa festa è incerto. Molto più antica delle tradizioni cristiane, venne poi accettata e assimilata dal cristianesimo pur mantenendo il suo spirito pagano – si associa spesso infatti alla celebrazione di San Giovanni Battista dove appunto Ivan è il nome russo per Giovanni e Kupala, termine slavo che indica il lavarsi in acqua.
Il significato della festa
Il significato originale di questa festa è chiaramente legato ai riti pagani del culto della natura, i cicli della vita, della fertilità e delle stagioni. Ogni simbolismo evocato da questa tradizione ricorda questi elementi:
•le ghirlande di fiori che indossano le giovani donne sul capo e che i ragazzi devono strappare per poi essere da queste inseguiti in un giocoso rituale amoroso
•il salto del fuoco in coppia
•il bagno, magari nudi, nel fiume o nel lago
•le danze fino all’alba.
Questa è la notte ideale per le giovani donne per trovare l’amore, secondo l’antica tradizione, e forse questo il motivo per cui questa festa rimane ancora così in voga tra i giovani di Russia, Ucraina, Bielorussia, ma anche Lituania e Polonia.
E’ la ricorrenza che segna la notte più breve dell’anno, al termine della quale le giornate iniziano nuovamente ad accorciarsi, via via fino all’arrivo di un altro inverno.
Celebrata nella notte tra il 23 e il 24 giugno del calendario gregoriano, nella maggior parte di paesi slavi, si festeggia la notte tra il 6 e il 7 luglio secondo il calendario giuliano.
L’origine di questa festa è incerto. Molto più antica delle tradizioni cristiane, venne poi accettata e assimilata dal cristianesimo pur mantenendo il suo spirito pagano – si associa spesso infatti alla celebrazione di San Giovanni Battista dove appunto Ivan è il nome russo per Giovanni e Kupala, termine slavo che indica il lavarsi in acqua.
Il significato della festa
Il significato originale di questa festa è chiaramente legato ai riti pagani del culto della natura, i cicli della vita, della fertilità e delle stagioni. Ogni simbolismo evocato da questa tradizione ricorda questi elementi:
•le ghirlande di fiori che indossano le giovani donne sul capo e che i ragazzi devono strappare per poi essere da queste inseguiti in un giocoso rituale amoroso
•il salto del fuoco in coppia
•il bagno, magari nudi, nel fiume o nel lago
•le danze fino all’alba.
Questa è la notte ideale per le giovani donne per trovare l’amore, secondo l’antica tradizione, e forse questo il motivo per cui questa festa rimane ancora così in voga tra i giovani di Russia, Ucraina, Bielorussia, ma anche Lituania e Polonia.
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